La Formula Regional Japan è un campionato con una presenza molto minimalista, c'è stato un evento con un massimo di undici vetture, ma si solito erano nove. Un di ventiquattro piloti hanno gareggiato nella categoria, il che significa una cosa sola, ovvero che non vi hanno gareggiato in maniera continuativa. Soltanto due sono i piloti che hanno partecipato a tutti e sei gli eventi della stagione, per un totale di sedici gare disputate e, senza poche sorprese, due hanno rispettivamente vinto il titolo e chiuso il campionato in seconda posizione.
Sota Ogawa è letteralmente finito sul podio in tutte le gare che ha terminato, tranne le ultime due della stagione nelle quali è giunto quarto. Ha vinto il titolo con quattro vittorie all'attivo, una in più rispetto a quelle conquistate dell'avversario neozelandese Liam Sceats.
Tre vittorie le ha ottenute anche Jiei Okuzumi, che ha chiuso al terzo posto la stagione con tre eventi disputati sui sei totali, precedendo un altro part-time, Ryunosuke Sawa (quello della scorsa stagione, forse vi ricorderete di lui - pare che la sua presenza abbia generato controversia, anche se il team sostiene che le accuse nei suoi confronti siano cadute), che di eventi ne ha disputati in totale due, vincendo due volte.
Yugo Iwasawa ha chiuso quinto in classifica disputando la prima metà della stagione senza vittorie, precedendo lo svizzero part-time Michael che ha vinto una gara, tante quante ne hanno vinte i tre piloti alle sue spalle in classifica, tutti partecipanti in maniera occasionale alla stagione: Kazuki Oki, Yuya Hiraki e Yu Kanamaru, settimo, ottavo e nono nella classifica piloti.
Decimo ha concluso un nostro connazionale, Enzo Trulli, che al contempo ha gareggiato full-time in Superformula Lights in questa stagione, concludendo quel campionato al quinto posto con due vittorie. Non ha invece vinto nessuna gara nelle sue due partecipazioni stagionali, tuttavia ha ottenuto tre podi e una pole position.
Dietro di lui essenzialmente solo giapponesi, eccetto lo one-off neozelandese Kaleb Ngatoa, già visto in passato nella Toyota Racing Series, e due cinesi. Tra i giapponesi presenti c'erano anche alcuni di quei piloti pittoreschi della categoria Masters, che corrono in parte sotto pseudonimo. Purtroppo nessuno di loro era Dragon.
Unica presenza femminile, Anna Inotsume, al via del penultimo evento, in cui ha ottenuto un quinto e un quarto posto.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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