venerdì 24 novembre 2023

Formula 1 2023: #21 Gran Premio di Las Vegas // il commento della settimana dopo

Credo sia bene iniziare questo commento con una grande premessa: sono profondamente convinta che i circuiti cittadini abbiano un senso, se ben fatti o significativi. Sono anche convinta che l'occhio vuole la sua parte e che un circuito non bello come layout possa fare la sua figura se rende bene televisivamente. Las Vegas non ha niente di tutto questo. Sembra che si sia voluta fare a tutti i costi una replica di Montecarlo e Singapore insieme, senza una scenografia altisonante. Montecarlo ha un bel paesaggio, Singapore ha un bel contorno. Questo circuito dava l'impressione di essere circondato un'accozzaglia di luci a caso di varia natura, con una sfera luminosa sul quale venivano proiettate immagini pacchiane come tutto il suo contorno. Non era nemmeno un kitsch ricercato, era semplicemente una pomposa ostentazione del pessimo gusto, senza né l'eleganza che contraddistingue certe location, né l'anonimato di quei circuiti cittadini che non hanno scenografia, ma non viene fatta una campagna pubblicitaria basata interamente sull'essere al centro dei mondo perché "noi siamo meglio". Siamo ben lontani, a mio vedere, anche dai circuiti cittadini americani degli anni '80/90, quando gli States erano visti come un mercato in cui espandersi e non come il mercato che doveva interamente risucchiare la Formula 1 e adeguarla agli standard americani. Detto questo, vorrei precisare che i piloti e i team principal non hanno il dovere morale di contestare il GP di Las Vegas per il semplice motivo che è disprezzato dal tifoso medio acculturato. In Formula 1 sono successe cose ben peggiori che andare a correre su un circuito brutto. Ricordo semplicemente il gareggiare talora in condizioni di sicurezza insufficienti, o il gareggiare a pochi chilometri da un attacco missilistico. Troverei anzi fuori luogo che un pilota o un team decidano di boicottare un gran premio semplicemente perché "è brutto". Teniamo presente che gareggiare è il loro lavoro... quanti di noi nella vita decidono a random che non andranno a lavorare "perché sì?" Andare via perché "il circuito ha la forma di maiale rovesciato" sarebbe segno di rispetto per il pubblico pagante? O per quello che guarda la gara da casa? A me non pare. Detto questo, è bene che ci sia qualcuno che trova assurde certe pagliacciate di contorno, ma allo stesso modo non ritengo che i piloti siano obbligati a denunciare ciò come se fossero davanti al più grande problema della storia del motorsport.
Allo stesso modo, ho visto molto accanimento da parte di certi tifosi che peraltro HANNO COMMENTATO OGNI SESSIONE DANDO SEGNO DI AVERE SEGUITO TUTTO contro chi non rifiutava a priori di guardare la gara. Ho visto gente che esortava chi aveva guardato il gran premio a cambiare sport da seguire perché non sono veri appassionati e queste cose qui. Scusate, tutto bene?! Vi pare normale volere imporre a degli sconosciuti di non guardare un gran premio per avere il vostro rispetto? E farlo mentre voi stessi avete guardato e commentato il gran premio, come se voi foste al di sopra del giudizio che ci tenete a divulgare?
Vi ricordo che nessuno deve rendervi conto di quello che guarda e che non guarda. Vi ricordo anche che, fino a non troppo tempo fa, il vero appassionato era considerato quello che guardava tutte le gare, indipendentemente dal circuito o dalla noiahhhh percepita o dal potenziale risultato. Adesso siete entrati nella logica secondo cui i very fighy vedono solo un numero specifico di gran premi e tutto il resto deve essere snobbato. Non vorrei dirvelo, ma è esattamente la mentalità Drive to Survive, semplicemente avete gusto migliore in fatto di gran premi e circuiti rispetto al drivertosurviver medio.
Detto questo, è arrivato il momento di passare oltre e di andare avanti nel commento: ecco quindi a voi la cronaca che ho scritto per Formula 1 Grand Chelem e a seguire il commento semiserio del lunedì... sì, insomma, del venerdì dopo.

CRONACA IL FORUM - Promosso da tempo come l'evento più importante della stagione, il GP di Las Vegas è il ventunesimo del mondiale 2023 e penultimo in calendario. Il tracciato cittadino, inaugurato in questa occasione, non inizia la propria carriera nel migliore dei modi: dopo appena otto minuti di prove libere, la prima sessione del giovedì sera viene interrotta per un incidente di Carlos Sainz dovuto a un tombino uscito dalla propria sede - problematica già conosciuta dopo il giro della safety car in precedenza - in uno dei tratti veloci della pista. Per la Ferrari il bilancio è pesante, i danni sono ingenti e a causa della sostituzione di componenti, dovrà scontare una retrocessione di dieci posizioni in griglia. Anche l'Alpine di Esteban Ocon, seppure in misura minore, riporta danni dovuti al tombino scoperchiato.
Per mettere in sicurezza la pista, la sessione viene cancellata, quella seguente allungata a un'ora e mezza per recuperare il tempo perduto, ma rimandata di ore. Si svolge nella notte, dopo che il pubblico che ha sborsato ingenti quantità di denaro per i biglietti viene mandato via adducendo a presunte ragioni di sicurezza. In sintesi: il pubblico della giornata delle prove libere assiste a otto minuti con le vetture in pista.

Se non altro la giornata del venerdì si svolge senza intoppi, con le libere e poi le qualifiche a mezzanotte (le nove di sabato mattina in Italia), dove ci sono sorprese di un certo livello, tra cui l'eliminazione di Lewis Hamilton in Q2, così come quella, per la nona volta nella stagione, di Checo Perez. Seppure la Redbull sembri più in difficoltà del solito, Max Verstappen ottiene comunque il terzo tempo, che diventerà secondo posto in griglia vista la retrocessione di Sainz secondo classificato in Q3.
La pole position va a Charles Leclerc in una sessione in cui un sorprendente Pierre Gasly si aggiudica il quinto tempo alle spalle di George Russell, ma soprattutto dietro all'Alpine ci sono le due Williams di Alex Albon e Logan Sargeant. Si segnala la presenza in top-ten dell'Alfa Romeo di Valtteri Bottas, così come della Haas di Kevin Magnussen. Qualifica da dimenticare, invece, per la McLaren, con entrambe le monoposto fuori in Q1. Per Aston Martin tutto torna nella loro norma: Lance Stroll delude, Fernando Alonso salva il salvabile.
Questa è la griglia di partenza:

Leclerc - Verstappen
Russell - Gasly
Albon - Sargeant
Bottas - Magnussen
Alonso - Hamilton
Perez - Sainz
Hulkenberg - Ricciardo
Norris - Ocon
Zhou - Piastri
Stroll - Tsunoda

La gara prevede 50 giri e si inizia con un attacco di Verstappen nei confronti di Leclerc, con i due che escono dalla linea della pista. Per "forcing another driver off the track", Verstappen guadagnerà cinque secondi di penalità. Nel frattempo c'è una collisione multipla a centro gruppo, coinvolti Alonso, Bottas, Perez, Sainz e Hamilton. Nessuno di loro sparge detriti sulla pista, ma alcuni sono costretti a fermarsi ai box, altri lo faranno nel momento in cui entra la safety car per un incidente di Lando Norris.
Verstappen inizialmente sembra allungare, mentre Leclerc stacca Russell, Gasly e le Williams, ma sulle gomme medium Max sembra accusare precocemente degrado: subito dopo avere subito il sorpasso di Leclerc, al 16° giro rientra ai box e sconta anche la penalità, uscendo alle spalle di Russell che a sua volta si è già fermato. Con i due imbottigliati nel traffico, Leclerc fermandosi sei giri più tardi mantiene la posizione su di loro nonostante una sosta lunga, in mezzo a loro c'è nel frattempo Sainz che deve fermarsi per la seconda sosta - la prima è stata con la safety car per incidente di Norris.
Hamilton nel frattempo ha un contatto con Piastri, sia lui sia Oscar riportano delle forature e sono costretti ai box, ma al momento si prosegue senza problemi. Non sarà così quando Verstappen cerca il sorpasso su Russell e completa la manovra, ma George gli tira una sportellata: siamo a metà gara, i due non riportano danni, ma per i detriti sparsi entra la safety car. Perez, che si trova in testa non essendosi fermato che nelle fasi iniziali, effettua il pitstop in regime di safety car e si ritrova secondo dietro a Leclerc che, ancora abbastanza fresco di sosta, non si ferma ai box, diversamente da vari inseguitori tra cui Verstappen.
Al restart le posizioni sono: Leclerc, Perez, Gasly, Piastri, Verstappen, Ocon, Stroll, Albon, Russell, Sainz, Sargeant, Alonso, Zhou, Magnussen, Ricciardo, Hulkenberg, Hamilton, Bottas e Tsunoda. Piastri supera subito Gasly, che poi subirà qualche giro dopo anche il sorpasso di Verstappen. Poco prima Perez si è portato in testa con un sorpasso su Leclerc - 32° giro - ma quattro giri più tardi Charles lo riprende e si porta in testa, con Perez che un giro dopo viene superato anche dal compagno di squadra.
Non passerà molto prima che Verstappen si porti in testa alla gara, con Leclerc che deve difendersi su Perez. Dopo un duello piuttosto acceso tra le Alpine, Ocon si porta quarto mentre Gasly a poco a poco inizia a sprofondare più indietro. Se Sargeant è precipitato già da tempo nelle retrovie, Albon in un primo momento si tiene dietro Russell, Sainz, Alonso e Hamilton, tutti molto vicini tra loro. Al 38° tuttavia, viene superato da Russell e poi a seguire, anche dagli altri, con Hamilton che a seguire prenderà anche la posizione su Alonso.
Passato davanti a Leclerc al 43° dopo un errore di Charles, Perez sembra viaggiare verso la seconda piazza, ma all'ultimo giro subisce il sorpasso che lo relega in terza posizione. Dopo l'ultima sosta di Piastri - al 44° mette le medium dopo due stint sulle hard e, dopo la sosta, rimonta fino alla decima piazza e ottiene il giro più veloce - Ocon si ritrova quarto, subendo ugualmente il sorpasso di Russell all'ultimo giro. Il pilota Mercedes scivola tuttavia indietro di diverse posizioni causa penalità di cinque secondi applicata post-gara per incidente con Verstappen, ritrovandosi ottavo. Si segnalano due ritiri, nelle fasi conclusive, con Hulkenberg e Tsunoda che dopo dei guasti si ritirano nelle ampie vie di fuga. // (Milly Sunshine per F1GC)

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Charles Leclerc (Ferrari), 3. Sergio Perez (Redbull), 4. Esteban Ocon (Alpine), 5. Lance Stroll (Aston Martin), 6. Carlos Sainz (Ferrari), 7. Lewis Hamilton (Mercedes), 8. George Russell (Mercedes), 9. Fernando Alonso (Aston Martin), 10. Oscar Piastri (McLaren), 11. Pierre Gasly (Alpine), 12. Alex Albon (Williams), 13. Kevin Magnussen (Haas), 14. Daniel Ricciardo (Alpha Tauri), 15. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 16. Logan Sargeant (Williams), 17. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 18. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 19. Nico Hulkenberg (Haas), Rit. Lando Norris.

RIFLESSIONI SEMISERIE DELLA SETTIMANA DOPO - innanzi tutto mi voglio scusare per il ritardo e informarvi, qualora non lo sappiate, che prima che iniziasse il weekend del gran premio, Jacques Villeneuve e la sua signora, un'italiana di nome Giulia, si sono sposati all'interno del paddock. A questo proposito vorrei segnalare che ho visto gente che li criticava per questo, quindi a costoro ci terrei a ricordare che, mentre il gran premio era un evento pubblico, il matrimonio dei coniugi Villeneuve era una cerimonia privata e, da che mi risulti, spetta alla coppia che si sposa decidere dove sposarsi, non alla persona random che commenta la gara sui social.
Vorrei fare inoltre una precisazione su quanto accaduto a centro gruppo al via: pare che alcuni piloti, dopo la fine della gara, abbiano detto che un lato della pista era sporco d'olio e scivoloso, quindi sarebbe stato questo a innescare testacoda vari e occasionali contatti di conseguenza, al via della gara.
Aggiungo che nei giorni seguenti è circolata la "notizia" secondo cui la Ferrari non avrebbe gareggiato ad Abu Dhabi per non uscire dal budget cap. Per qualche strana ragione, questa non notizia è diventata virale sui social e a questo proposito vorrei esortare gli appassionati a non riportare costantemente spacciandolo per vero qualunque cosa venga pubblicata da profili social con nomi tipo "Cuggino Insaider".
Eccoci, intanto, all'inizio del weekend di Abu Dhabi, appunto, che nel fine settimana di Las Vegas veniva atteso con ansia perché si tratta di un verohhhh gran premiohhhh, ma una volta che ci siamo messi alle spalle la sfera luminosa che proiettava immagini random tra cui quelle di Spongebob (no comment) la collettività sembra essersi ricordata che Yas Marina è un circuito brutto e che il fatto che la Ferrari non ci abbia mai vinto nonostante vi si corra dal 2009 lo rende ancora più brutto.
Quindi, signori, un ultimo sforzo: sta per scattare il gran premio numero 22 del mondiale 2023, poi ci saranno mesi di tranquillit-... ci saranno mesi di polemiche tra leclerchini, sainzini e quant'altro. State pronti, perché sarà un lungo inverno!



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