Il campionato americano di endurance(?), che poi non so nemmeno se lo si possa chiamare endurance dato che ci sono anche gare che durano meno di una gara di Indycar e soprattutto di una gara di NASCAR, è tornato nello scorso weekend, come ho già accennato mentre trolleggiavo nei Commenti al Gran Premio di Detroit 1 + 2, nella stessa location in cui si è svolto anche il campionato di Indycar.
A Belle Isle, che probabilmente Mazzoni descriverebbe come uno scenario suggestivo, ha vinto una nostra vecchia conoscenza. O meglio, hanno vinto in due, ma la legge del mainstream prevede che in un ambiente F1-centrico venga attribuita importanza solo a chi è stato in Formula 1, oppure a chi piace particolarmente alle fungirl...
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...oh, aspetta, dato che stiamo parlando di Pippo Nasr, siamo di fronte a un pilota che risponde a tutti e due i requisiti.
Il suo compagno di squadra, tale Eric Curren, non è degno di essere menzionato, perché non è un figonehhhh latinoamericanohhhhh per il quale le ragazze dei social sbavano. ;-)
Sui gradini più bassi del podio c'erano le Penske, guidate ciascuna delle due da almeno un V3Kk1àCç10!!!11!!!!, in un caso Helio Castroneves, nell'altro Juan Pablo Montoya (Taylor e Cameron i rispettivi compagni di squadra).
I due non sono degni della considerazione delle fungirl, naturalmente, uno perché non ha mai vinto la Race of Champions, l'altro perché solo in caso di vittoria della Race of Champions viene riconosciuto, almeno dalle tumblrere, come un figonehhhh beliximohhhh.
A proposito di Helio, in concomitanza con la sua partecipazione alla Indy 500, una decina di giorni fa, avrebbe commentato positivamente la carriera di Danica Patrick (comehhhh sihhhh permettehhhh? è stata anti-femministahhhh perché per colpa sua la gente pensa che una donna per avere successo debba ottenere risultati di un certo livellohhhhh!!1!!!1!!!11!, mentre quelle che arrivano ultime vanno sicuramente più veloci di quelle che stanno in top-10 o addirittura in top-5!!11!!! e sono delle precious cinnamon roll, allo stesso modo in cui Gutierrez è un cinnamon roll, quindi è più veloce dei Vettelton!!!1!!!!) e, tra una cosa e l'altra, ha affermato di ammirarla per avere avuto il coraggio di ritirarsi.
Premesso che mi è difficile capire perché qualcuno debba essere ammirato perché si ritira allo stesso modo in cui non capisco perché qualcuno debba essere ammirato perché continua a correre finché non gli serve il deambulatore per spostarsi quando non è al volante (sono scelte personali, i piloti non hanno il dovere morale né di ritirarsi né di continuare a gareggiare in eterno), ma da parte di Castroneves mi pare quasi una dichiarazione che lui non sarà mai pronto per il ritiro...
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...e tutto sommato non è che la cosa mi dispiaccia molto. ;-)
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
mercoledì 6 giugno 2018
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