domenica 1 ottobre 2023

GP Stati Uniti e Messico 1967: la 23^ e la 24^ vittoria di Clark, il titolo di Hulme

Oggi è il 1° ottobre e non credo ci sia giorno migliore per raccontarvi cosa succedeva il 1° ottobre 1967, quando a distanza di tre settimane dal GP d'Italia vinto da John Surtees con la Honda, la Formula 1 tornava in scena a Watkins Glen e si prospettava uno scontro tra compagni di squadra, Denny Hulme e Jack Brabham, per la conquista del titolo mondiale - era il penultimo evento della stagione, sarebbe stato seguito di lì a tre settimane dal GP del Messico. Se Sir Jack era quinto in qualifica seguito a ruota dal compagno di squadra, tuttavia anche la pole position se l'erano giocata due compagni di squadra, i Lotus Bros, con Graham Hill che prendeva Jim Clark. Il terzo tempo era andato a Dan Gurney sulla Eagle, mentre quarta era l'unica Ferrari guidata da Chris Amon. In sintesi, si prospettava un duello tra Hill e Clark, che con gli standard odierni forse sarebbero considerati gente che distrae dalle logiche del campionato e dovrebbe farsi da parte invece di mettersi in mostra e di stare in mezzo.

Hill si è involato verso la leadership, seguito da Clark, ma Gurney ha cercato di mettersi in mezzo arrivando a superare Jim e a portarsi secondo. Il pilota della Lotus sarebbe riuscito comunque a portarsi secondo dopo pochi giri, con un sorpasso sullo statunitense, in seguito destinato al ritiro per la rottura di una sospensione.
Amon, che al via aveva perso posizioni, nel frattempo rimontava like a boss, al punto da avvicinarsi alle Lotus e ad apparire un potenziale contendente alla vittoria, almeno finché non si è ritrovato a doppiare Surtees che era sotto di alcuni giri... ma il campione del mondo 1964 non aveva la benché minima intenzione di farlo passare!
Ex pilota Ferrari passato a un'altra scuderia che ostacola un pilota Ferrari durante un doppiaggio: non oso immaginare come reagirebbe la gente di oggi, che si indispettisce anche se il pilota Ferrari meno figo vince una gara derubandohhhh il compagno di squadra, mai stato in testa in quel gran premio.

Surtees è stato comunque punito dal fato e costretto al ritiro, quindi Amon si è lanciato di nuovo a inseguire i leader. In testa alla gara, nel frattempo c'era Clark, approfittando di un'indecisione di Hill, colto di sorpresa dal cambio e da una marcia che non entrava. Graham ha poi dovuto vedersela con Amon, i due si sono alternati alcune volte in seconda posizione nel proseguimento della gara, ciascuno con la vettura che dava problemi. Quella di Amon ha avuto più problemi di Hill, infatti Chris è stato costretto al ritiro.
Le Lotus hanno fatto doppietta, con Clark vincitore per la 23^ volta in Formula 1: era una sola di distanza da Juan Manuel Fangio che di gran premi ne aveva vinti 24. Con gli standard odierni, qualcuno avrebbe detto che quelle di Clark non erano vere vittorie. Altri, inoltre, avrebbero osservato che a contare erano i risultati di Hulme e Brabham, terzo e quinto con in mezzo la Cooper di Joseph Siffert e a chiudere i punti quella di Joakim Bonnier.

Non ci sono tante cronache scritte degli eventi del GP del Messico, così come ovviamente anche in questo caso i video di sintesi sono di una brevità allucinante. Quello che sappiamo è che nel giorno dello scontro per il titolo tra i piloti della Brabham, era ancora il duo della Lotus a contendersi la vittoria.
Hill partiva quarto, ma è andato in testa fin dal via, davanti a Amon e Clark partiti dalla pole. Jim non è comunque rimasto a guardare e in breve tempo si è ripreso la leadership per non lasciarla più: 24 vittorie come Fangio - record che avrebbe battuto con una vittoria ulteriore in Sudafrica a inizio 1968, purtroppo la sua ultima.
Hill ha occupato per neanche un terzo di gara la prima piazza, per poi essere costretto al ritiro, facendo risalire al secondo posto la Ferrari di Amon.
Quella di Amon non era l'unica Ferrari presente, in questa occasione c'era al via amche Jonathan Williams, alla sua unica presenza in Formula 1, scattato dalla sedicesima casella della griglia.

Se state pensando che anche Williams avrebbe dovuto temere la tifoseria odierna vi do ragione, ma la tifoseria ferrarista aveva questioni ben più temibili di cui occuparsi: Amon infatti risulta avere occupato la seconda piazza fino a due giri dalla fine o giù di lì, non è chiaro se dopo abbia avuto un guasto o sia rimasto senza benzina. Certo è che non è andato a podio.
Sui gradini più bassi c'erano Brabham e Hulme, con quest'ultimo che ha conquistato il titolo mondiale. La zona punti è stata completata da John Surtees su Honda, nonché da Mike Spence su BRM e Pedro Rodriguez su Cooper. Amon è stato classificato nono, alle spalle del compagno di squadra Williams.
Terminava così il mondiale 1967, così come terminava la permanenza di Hulme alla Brabham, scuderia per la quale aveva gareggiato fin dall'esordio in Formula 1 nel 1967 e con la quale aveva conquistato due vittorie oltre che il mondiale. Sarebbe passato alla McLaren, rimanendovi fino alla fine della sua carriera nella massima categoria, nel 1974.


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Milly Sunshine