lunedì 16 ottobre 2023

Formula 1 2023: #17 Gran Premio del Qatar - il commento del weekend dopo

A Lusail si svolge il 17° gran premio della stagione, quello in cui già si può immaginare che Max Verstappen, con un vantaggio abissale in classifica nei confronti del compagno di squadra Sergio Perez, diventerà campione del mondo per la terza volta. È molto probabile, inoltre, che possa vincere il mondiale nel corso della sprint, quindi di sabato. Non sarebbe un caso unico nella storia, anzi, è successo diverse volte in passato quando in alcune location si gareggiava - sempre o occasionalmente - di sabato. È accaduto a Jack Brabham al GP Stati Uniti (Sebring) 1959, a Graham Hill al GP Sudafrica 1962, a Keke Rosberg al GP Las Vegas 1982 e, caso più unico che raro, Nelson Piquet ha vinto due titoli di sabato, a Las Vegas 1981 e Sudafrica 1983, per poi vincerne uno di venerdì in Giappone 1987 quando Nigel Mansell, suo unico inseguitore in classifica, si è infortunato nelle prove libere dovendo saltare il resto del weekend.

QUALIFICHE - Il formato del weekend è: una sessione di prove libere al venerdì, qualifica del venerdì per la gara di domenica, qualifica sprint al sabato, infine le gare, sprint al sabato e gran premio effettivo la domenica. Fin dal venerdì l'argomento track limits è stato dominante con numerosi tempi cancellati in occasione delle qualifiche, compresi quelli di Lando Norris (originariamente secondo) e Oscar Piastri (in precedenza promosso terzo dopo la cancellazione del tempo del compagno di squadra. La Mercedes ottiene di conseguenza secondo e terzo posto in griglia George Russell e Lewis Hamilton a scattare dietro a Verstappen - Perez, dopo un tempo cancellato, è stato solo 13° nella Q2.
In casa Aston Martin, mentre Fernando Alonso strappa un sesto posto poi convertito in quarto con le cancellazioni dei migliori tempi delle McLaren, Lance Stroll esce già nella Q1 e viene visto infuriato ai box mentre strattona il suo personal trainer. La Ferrari non sembra stupire, Carlos Sainz esce nel Q2, mentre Charles Leclerc deve accontentarsi di una settima piazza davanti alle Alpine di Pierre Gasly ed Esteban Ocon divenuta quinta per le vicissitudini di Norris (decimo in griglia, dietro a uno straordinario Valtteri Bottas) e Piastri (sesto) - il risultato della qualifica sarà elencato come griglia di partenza all'inizio della cronaca della domenica.

SPRINT SHOUTOUT - Pirelli annuncia che ci sono problemi di sicurezza legati alle gomme, sulle quali sono riscontrate lesioni. È quindi necessario rivedere i cordoli e apportare lavori sul circuito prima delle "qualifiche brevi". Dopo una riunione della GPDA, viene concessa una sessione di dieci minuti di "warm up" affinché i piloti possano provare la nuova traiettoria. La sprint shoutout sarà quindi rinviata di venti minuti.
La shoutout, condizionata ancora una volta dai track limits e dai suddetti tempi cancellati, inizia con un'altra eliminazione per Stroll. In casa Haas la qualifica è dolceamara: mentre Kevin Magnussen va in ultima fila, Nico Hulkenberg prosegue e arriverà addirittura in SQ3 a conquistarsi nientemeno che la settima piazza - davanti a Perez, ancora una volta in difficoltà.
Incredibile ma vero, la McLaren monopolizza la prima fila. In una SQ3 con tempi cancellati in continuazione, Piastri ottiene una pole che non è una pole precedendo Norris, Verstappen, Russell, Sainz, Leclerc, Hulkenberg, Perez, Alonso e Ocon. Non c'è Hamilton tra i primi dieci, 12° alle spalle di Gasly - dietro di lui Bottas, Lawson, Zhou, Stroll, Albon, Tsunoda, Magnussen e Sargeant.

SPRINT RACE (19 giri) - la gara, molto in stile Liberty Media, è un susseguirsi di incidenti, safety car e posizioni che variano continuamente in pista a causa del gap tra gomme soft, per cui optano Russell, i piloti Ferrari e Alonso e medium, mescola su cui si trovano invece le McLaren e le Redbull. Di fatto le soft sono le gomme più rapide al via, ma giungono presto al crollo di performance, tornando molto brevemente a vita dopo la safety car più lunga, per poi crollare definitivanente nel finale.
Al via alcuni piloti tra cui Norris e Verstappen partono lentamente, i primi dieci sono Piastri, Russell, Sainz, Leclerc, Verstappen, Norris, Alonso, Ocon, Hulkenberg e Perez quando entra la prima SC dopo che Liam Lawson si è insabbiato alla partenza.
Al restart succedono varie cose: Ocon approfitta di un duello Norris vs Alonso per superare Fernando, Russell si porta in testa prendendo la leadership a Piastri... e subito dopo ecco Logan Sargeant nella sabbia: è di nuovo safety car.
La situazione è più tranquilla in termini di posizioni nella parte centrale, se non che i piloti sulle soft iniziano a faticare. Verstappen si porta terzo in tempi brevi, Russell perde la leadership superato da Piastri, le Ferrari iniziano a vedere Norris risalire, il quale riesce anche a superare Leclerc.
All'11° giro il mondiale viene assegnato: un duello a tre finisce con Ocon che lottando con Hulkenberg va in testacoda e cozza contro a Perez che stava dall'altro lato di Nico. Perez e Ocon sono fermi nella sabbia, Hulkenberg si ritira ai box. La safety car rimane in pista più a lungo che in precedenza.
Il sorpasso di Verstappen su Russell avviene al 16° giro, ma non riesce ad avvicinarsi a Piastri come si sarebbe invece potuto ipotizzare. Oscar andrà quindi a vincere senza contare al proprio attivo una vittoria. :-//// Norris, che in un primo momento si era fatto superare da Leclerc, ha poi superato entrambe le Ferrari in un colpo solo, causa gomme soft ormai a fine corsa e anche Russell per andarsi a prendere il terzo posto, con anche Hamilton davanti alle Ferrari, Sainz in sesta e Leclerc in settima piazza. Leclerc tuttavia viene penalizzato per track limits e scala 14°.

RISULTATO: Piastri, Verstappen, Norris, Russell, Hamilton, Sainz, Albon, Alonso, Gasly, Bottas, Tsunoda, Stroll, Magnussen, Leclerc, Zhou / ritirati Hulkenberg, Ocon, Perez, Sargeant e Lawson.

GARA (57 giri) - per ragioni di sicurezza viene deciso che le gomme non portanno essere utilizzate per più di 18 giri, in tal caso si incorrerà nella squalifica. Questo obbligherà i piloti a fare almeno tre pitstop e, dal momento che quasi tutti saranno costretti a usare almeno un set di gomme già usate, i giri già effettuati saranno scalati dai 18 (sono 18 giri totali di utilizzo, non 18 una volta che si mettono in gara).
Sulla griglia di partenza vanno diciotto piloti: Verstappen, Russell, Hamilton, Alonso, Leclerc, Piastri, Gasly, Ocon, Bottas, Norris, Tsunoda, Albon, Hulkenberg, Sargeant, Stroll, Lawson, Magnussen e Zhou. Perez doveva partire 13°, ma parte dalla pitlane, Sainz doveva partire 12°, ma per un guasto al motore non può prendere il via - Hulkenberg si posiziona per errore nella casella della griglia di Sainz e riceverà dieci secondi di penalità.

Dalla pitlane, Perez parte con le hard, mentre Hamilton e Bottas sono gli unici due piloti della top-ten a partire dalla soft, gli altri sono su medium usate. Non sapremo mai se la strategia potesse funzionare: alla partenza Hamilton scatta più agilmente, ma affiancato con Russell alla prima curva i due di toccano, Hamilton parte in testacoda e pare un replay del GP di Spagna 2016. Solo Lewis è costretto al ritiro, Russell riesce a raggiungere la pitlane e rimane in gara, nelle retrovie, mentre entra la safety car. Bottas e alcuni piloti delle retrovie ne approfittano per effettuare il primo pitstop. Russell risale quindi 14° ma al restart supererà Perez, mentre non cambiano le posizioni dei primi che rimangono esattamente com'erano in regime di safety car: Verstappen, Piastri, Alonso, Leclerc, Ocon, Norris...
Albon partito su gomme nuove si ferma dopo 18 giri, per ultimo, facendo un giro da leader. Verstappen torna in testa davanti a Piastri, Bottas (diversa pitstop window), Alonso, Stroll (come per Bottas), Leclerc e Norris. Leclerc aveva overcuttato Alonso che però ha preso la posizione e recuperato terreno, mentre dopo vari tentativi Norris passa davanti a Leclerc per poi andare a superare Stroll (prima che rientri) e avvicinarsi ad Alonso.
Piastri e Leclerc fanno la seconda sosta al 26°, poco dopo imitati da Alonso e poi da Norris che fa overcut portandosi davanti all'Aston Martin - i due McLaren gli unici sulle medium, gli altri sulle hard. Sette giri più tardi Alonso fa un fuori pista e perde una posizione a vantaggio di Leclerc. Frattanto Russell effettua la seconda sosta ed è davanti a entrambi. Nel corso della seconda sosta, intanto, Perez sconta una penalità per track limits. Ne riceverà una seconda prima ancora che altri piloti - Stroll, Gasly, Albon - vadano incontro alla prima.
Al 40° Bottas, che era nono tra le due Alpine, si ferma per la terza sosta, tra i piloti nella sua pitstop window è l'unico oltre a Zhou a non doverne effettuare una quarta! Piastri e Leclerc si fermano al 44°, un giro più tardi tocca anche a Norris che esce vicinissimo al compagno di squadra. Russell si ferma al 51° e mette le soft, mentre un giro dopo è la volta di Verstappen che finisce la gara sulle medium.
C'è un duello Stroll vs Gasly che si conclude con una nuova penalità per track limits per entrambi, applicata a fine gara, mentre Perez riesce a guadagnare una posizione. Grazie alle penalità ne guadafna una, mentre Zhou supera a questo modo io duo Stroll/ Gasly portando l'Alfa Romeo a fare doppia top-ten.
Il caldo estremo e l'umidità causano problemi, diversi piloti hanno problemi di disidratazione e Sargeant è costretto a ritirarsi al 40° giro per problemi fisici.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Oscar Piastri (McLaren), 3. Lando Norris (McLaren), 4. George Russell (Mercedes), 5. Charles Leclerc (Ferrari), 6. Fernando Alonso (Aston Martin), 7. Esteban Ocon (Alpine), 8. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 9. Sergio Perez (Redbull), 10. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 11. Lance Stroll (Aston Martin), 12. Pierre Gasly (Alpine), 13. Alex Albon (Williams), 14. Kevin Magnussen (Haas), 15. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 16. Nico Hulkenberg (Haas), 17. Liam Lawson (Alpha Tauri), Rit. Logan Sargeant (Williams), Rit. Lewis Hamilton (Mercedes), DNS. Carlos Sainz (Ferrari).

RIFLESSIONI SEMISERIE DELLA SETTIMANA DOPO - chiedo scusa per avere lasciato passare molto tempo, rendendo il "commento del lunedì" il "commento della domenica seguente", ma intendevo ragionarci su invece di lasciarmi prendere dal delirio collettivo della scorsa settimana, in cui mi sembra sia emersa una certa incapacità di comunicare. Ci sono stati vari piloti che hanno accusato problemi fisici - il più eclatante Sargeant costretto al ritiro, ma anche Ocon che ha rivelato di avere vomitato dentro al casco in corso d'opera o Stroll caricato in ambulanza per problemi di disidratazione alla fine della gara non riuscendo più a reggersi in piedi - e la cosa è stata interpretata in due modi contrapposti: "questohhhh gran premiohhhh è da depennarehhhh" vs "beliximohhhh kontinuahhhh questo è un circuito da very uominy" con tanto di occasionali insulti tra le due fazioni.
Personalmente penso che la verità stia nel mezzo. Il GP del Qatar ha riservato parecchi aspetti negativi e il circuito non era preparato ad accogliere la Formula 1, ma se la gara fosse stata disputata in un altro periodo dell'anno il problema delle temperature così elevate sarebbe stato evitato. Lusail non ci ha fatto una bella figura come circuito, ma per una somma di fattori, la maggior parte dei quali non legata al caldo torrido. D'altro canto, una parte delle persone che prima della gara si indignavano per i cordoli, per i track limits, per i pitstop obbligatori e anche per la presenza della sprint che di per sé non era un'esclusiva di questo circuito, magari invocando la cancellazione dell'evento in corso d'opera, improvvisamente sembrano avere rivalutato il tutto non appena ci sono stati problemi per i piloti facendo respirare l'aura dei very uominy. Non solo, hanno anche portato avanti narrazioni fasulle secondo cui i piloti della Formula 1 vintage non avrebbero mai osato lamentarsi del circuito o del caldo, come se in location tipo Dallas non si fosse mai gareggiato.
Non so se dovrei dire altro, ma scelgo di non farlo, perché si sta facendo tardi ed è ora di guardare avanti agli States e non indietro al Qatar.

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