lunedì 30 ottobre 2023

Formula 1 2023: #19 Gran Premio del Messico // il commento del lunedì

Diciannovesimo evento stagionale, Gran Premio del Messico, considerato quasi universalmente da rimuovere dal calendario, in concomitanza con l'esclusione di tutti i piloti messicani dai campionati FIA, perché ci sono i tifosihhhh messicanihhhh che minacciano di mortehhhh la Redbull e il compagno di squadra del loro idolohhhh. A questo proposito, vorrei dire alcune cose: è pur vero che la situazione è pesante e che si sono viste scene indecenti - tra cui una rissa sulle tribune, probabilmente a seguito di un certo incidente avvenuto alla prima curva - ma siamo sicuri che il problema sia essere in Messico? I tifosi messicani sono così invasati perché nello specifico sono messicani, o perché sono stati avvicinati in branco alla Formula 1 in un'epoca storica in cui vengono generati tifosi invasati?
Mi rendo conto che scaricare la colpa sul loro idolohhhh sia la strada più facile, specie in un momento storico in cui sta performando poco e niente, ma non mi sembra che sia lui a istigare i tifosi. C'è addirittura chi sostiene che suo padre dovrebbe essere bandito dal paddock perché istiga... ma la realtà è che Antonio Perez si limita ad affermare che suo figlio sia il best drivahhhh evahhhh senza mai avere tenuto alcun comportamento incivile e inadeguato alla vita pubblica.
Più che eliminare circuiti in base alle tifoserie, sarebbe stato meglio, diversi anni fa, rendersi conto che generare ultrà poteva avere risvolti poco contenibili, ovvero quelli che abbiamo visto questo fine settimana. Avere una tifoseria mediamente civile nel gran premio di casa di una seconda guida non è assolutamente impossibile, basti solo pensare che tra una settimana la Formula 1 andrà in Brasile, dove i tifosi urlavano, cantavano, saltellavano e ballavano 24/7 invocando i nomi di Rubens Barrichello e Felipe Massa limitandosi a sperare che capitassero circostanze favorevoli e che l'idolo di turno potesse vincere il gran premio, senza fare danni quando - specie nel caso di Rubinho che giungeva sul posto spiritualmente accompagnato da un esercito di gufi e gatti neri - risultava chiaro che non sarebbe accaduto.

CRONACA PER IL FORUM - A Città del Messico, dove la gara dura 71 giri, le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz monopolizzano a sorpresa la prima fila dopo non essere mai stati nelle posizioni di vertice fino a quel momento. L'idolo di casa Checo Perez stavolta non è tanto lontano dal compagno di squadra Max Verstappen, ma purtroppo per lui l'Alpha Tauri di Daniel Ricciardo si frappone tra di loro.
Le Mercedes al momento non sembrano tenere il ritmo, con Lewis Hamilton e George Russell in sesta e ottava posizione con in mezzo la McLaren di Oscar Piastri. Quella di Lando Norris invece sarebbe in ultima fila, se non fosse per il cambio di motore di Yuki Tsunoda e la partenza dalla pitlane di Lance Stroll per modifiche in parco chiuso.
Questo è l'ordine di partenza (posizioni di qualifica tra parentesi):

Leclerc - Sainz
Verstappen - Ricciardo
Perez - Hamilton
Piastri - Russell
Bottas - Zhou
Gasly - Hulkenberg
Alonso - Albon
Ocon - Magnussen
Norris - Tsunoda(15)
Sargeant - Stroll(18)

La partenza non è delle migliori per le Ferrari, mentre le Redbull hanno un ottimo spunto. Nel caso di Perez di ottimo ha solo lo spunto, perché poi affianca Leclerc quando questo è quasi affiancato a Verstappen, impossibile uscire tutti indenni dalla curva. Infatti è contatto Perez vs Leclerc, con Charles che riesce a proseguire con l'ala anteriore danneggiata accodandosi a Verstappen. Va peggio a Checo, che quasi spicca il volo ed è costretto ai box, dove si ritira. Il pezzo danneggiato si stacca dalla Ferrari alcuni giri dopo, al 5° giro viene messa brevemente virtual safety car.
Verstappen, Leclerc e Sainz sono i primo tre, Ricciardo è ancora quarto e lo rimane fino all'11° giro quando dopo diversi tentativi Hamilton riesce a superarlo. Piastri e Russell non sembrano avvicinarsi al punto da infastidirlo.
È dietro a Russell che Verstappen si ritrova dopo la prima sosta per passare da medium a hard. Si avvicina in gran fretta e recupera diverse posizioni dato che gli altri piloti allungano il primo stint, puntando a una sola sosta: al 25° Hamilton, che overcutta così Sainz (pitstop al 31°) e per ultimo Leclerc al 32°, unico che non era ancora stato superato da Verstappen, che così si ritrova in testa.
Al 33° giro c'è un botto pazzesco da parte di Magnussen, forse innescato dalla rottura di una sospensione(?), fortunatamente Kevin viene inquadrato uscire dalla vettura e fermarsi sul muretto. Viene messa safety car e Verstappen va ai box: torna in pista ancora sulle hard, ancora in testa. Le barriere sono danneggiate, dal retro della vettura si innalzano fiamme, i commissari intervengono lentamente. Un giro dopo l'incidente viene esposta bandiera rossa.

La gara riprende con standing start dopo circa 25 minuti, la griglia di partenza è la seguente: Verstappen, Leclerc, Hamilton, Sainz, Ricciardo, Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Norris, Gasly, Albon, Zhou, Ocon, Sargeant, Bottas, Stroll, Alonso. Entrambi i piloti Mercedes ripartono su gomme soft, Russell riesce a superare Ricciardo. I piloti Mercedes sono adesdo terzo e quinto rispettivamente negli scarichi delle due Ferrari. Hamilton supera Leclerc nel corso del 40° giro.
Al 49° giro, poco dopo il ritiro di Alonso ai box, il lungo duello tra Piastri e Tsunoda che durava fin dal restart finisce con un contatto. Il pilota dell'Alpha Tauri finisce in testacoda e riparte nelle retrovie, mentre Piastri rimane in settima posizione. Norris, che aveva perso varie posizioni al restart e in seguito fatto alcuni sorpassi, si ritrova adesso ottavo. In seguito Norris passa davanti al compagno di squadra, va poi successivamente a raggiungere Ricciardo e riesce a superarlo al 60° giro.
Albon, nel frattempo, si trova in nona piazza, mentre Hulkenberg si trova decimo fino a gara inoltrata, per poi perdere posizioni a vantaggio delle due Alpine. Al 67° giro c'è un contatto tra Bottas e Stroll che provoca il ritiro di Lance ai box, mentre nel frattempo Norris supera Russell - che avevamo lasciato negli scarichi di Sainz ma ha poi perso terreno in seguito - e sale al quinto posto. Le posizioni dei primi cinque sono ben definite e tutti piuttosto distanti, mentre negli ultimi due giri Ricciardo si avvicina tantissimo a Russell senza tuttavia riuscire a passare davanti. Il settimo posto gli vale comunque i primi punti stagionali al termine di un weekend in cui ha messo a tacere i suoi numerosi critici.
All'ultimo giro, non inquadrato, Sargeant invece di tagliare il traguardo rientra in pitlane, pare per mancanza di carburante, sarà classificato 16°, doppiato di un giro. Dal momento che prima di quel momento si trovava 12° a pieni giri, verosimilmente si ferma all'ingresso della pitlane, senza riuscire a tagliare il traguardo. // Milly Sunshine(C) per F1GC Forum.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Carlos Sainz (Ferrari), 5. Lando Norris (McLaren), 6. George Russell (Mercedes), 7. Daniel Ricciardo (Alpha Tauri), 8. Oscar Piastri (McLaren), 9. Alex Albon (Williams), 10. Esteban Ocon (Alpine), 11. Pierre Gasly (Alpine), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Nico Hulkenberg (Haas), 14. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 15. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 16. Logan Sargeant (Williams), Rit. Lance Stroll (Aston Martin), Rit. Fernando Alonso (Aston Martin), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Sergio Perez (Redbull).

RIFLESSIONI SEMI-SERIE DEL LUNEDÌ - ormai le riflessioni sulla questione Perez/ tifosi messicani le ho già scritte, mi permetto solo di aggiungere che, se non si fosse preso azzardi, Checo sarebbe verosimilmente finito a podio. Per sua stessa ammissione, stava tentando una manovra che, se ben riuscita, avrebbe potuto condurlo in testa alla gara. Riflessione personale, gli è andata pure bene, non oso immaginare cosa sarebbe successo se Verstappen fosse stato coinvolto in qualche modo nel contatto.
Adesso c'è un sacco di gente che vorrebbe Ricciardo al suo posto... sì, Ricciardo, quello che fino a poco tempo fa era uno scandalo che dopo il suo infortunio avesse osato tornare al volante, invece di lasciare il posto alla sua riserva Liam Lawson. Ricciardo, il pilota finito, il clown, quello che non aveva più niente da dire: cambia in fretta la direzione in cui soffia il vento, specie quando tutto viene estrapolato dal contesto e impacchettato in modo da vedere solo quello che fa comodo. Spero almeno che, se la prossima gara non farà punti, non sia di nuovo declassato a pagliaccio, ma non nutro molta fiducia in proposito. E con questo, alle dieci e mezza di lunedì mattina, mentre attendo pazientemente che venga ora di sistemare una faccenda burocratica a causa della quale mi sono dovuta prendere alcune ore di permesso al lavoro, metto fine a questo commento.


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine