CRONACA PER IL FORUM // SPRINT - il Circuit of the Americas, sede del diciottesimo evento del campionato 2023, c'è il format sprint. Al venerdì, dopo una sola sessione di prove libere, vengono disputate le qualifiche che definiranno la griglia della gara della domenica - che sarà messa a introdurre la gara in questione - mentre la giornata di sabato è dedicata interamente alla sprint, con la sua apposita qualifica che si svolge alcune ore prima della gara.
Dopo un errore che l'ha portato fuori dai track limits al venerdì impedendogli di conquistare la pole della gara, Max Verstappen riesce a ottenere quella della sprint. Precede Charles Leclerc, poleman della gara della domenica, Lewis Hamilton e le McLaren di Norris e Piastri, ottimo quinto posto per quest'ultimo dopo le difficoltà del venerdì. Sainz, Perez, Russell, Albon e Gasly completano i primi dieci - Russell sarà retrocesso tre posizioni per impeding - mentre le Aston Martin di Alonso e Stroll sono uscite in SQ2.
Fernando è 12° dietro a Daniel Ricciardo rientrato dopo l'infortunio, Lance è due posizioni più indietro, tra Ocon e Zhou. Hulkenberg, Magnussen, Bottas, Tsunoda e Sargeant, invece, sono stati i primi a uscire di scena in SQ1.
La sprint dura 19 giri e inizia con un duello Verstappen vs Leclerc, con Hamilton che ne approfitta per portarsi in seconda posizione tra i due. Nella prima parte di gara sarà molto vicino a Verstappen, che tuttavia dal settimo giro in poi inizierà ad allungare sensibilmente.
Unico pilota partito sulle soft, Carlos Sainz si porta in breve tempo al quarto posto avendo superato le McLaren, ma le gomme non sono performanti molto a lungo e si ritroverà dopo pochi giri Lando Norris negli scarichi.
Checo Perez supera Oscar Piastri al terzo giro dopo un acceso duello, con un lieve contatto(?) a seguito del quale il pilota della McLaren si trova in seria difficoltà venendo superato prima da Russell e poi da altre vetture. George effettua il sorpasso fuori dalle linee che delimitano la pista: sarà penalizzato post-gara.
Al decimo giro Norris riesce a superare Sainz, il quale un giro più tardi subisce anche il sorpasso di Perez che così risale in quinta piazza. Russell si avvicina e un paio di giri dopo tenta il sorpasso, ma Sainz si riprende la posizione. Il pilota della Mercedes chiude settimo, ma perderà una posizione a causa della già citata penalità.
Verstappen, Hamilton e Leclerc giungono a fine gara distanti otto/nove secondi l'uno dall'altro, con Norris che alla fine si avvicina moltissimo alla Ferrari. L'unico ritirato è Stroll, che a due giri dalla fine è costretto a rientrare ai box per un problema ai freni: era 13°, per una volta davanti ad Alonso.
RISULTATO: Verstappen, Hamilton, Leclerc, Norris, Perez, Sainz, Gasly, Russell, Albon, Piastri, Ocon, Ricciardo, Alonso, Tsunoda, Hulkenberg, Bottas, Zhou, Magnussen, Sargeant.
GP STATI UNITI (56 giri) - con il miglior tempo di Verstappen cancellato subito dopo essere stato completato a causa di un palese track limit, Leclerc si è aggiudicato la pole davanti a Norris, Hamilton, Sainz, Russell e allo stesso Verstappen, con Gasly, Ocon, Perez e Piastri a completare i primi dieci. Gli eliminati in Q2 sono stati Tsunoda, Zhou, Bottas, Magnussen e Ricciardo, mentre in precedenza sono andati fuori Hulkenberg, Alonso, Albon, Stroll e Sargeant in Q1. Sulla griglia vanno solo in sedici: Haas e Aston Martin partono dalla pitlane per interventi in parco chiuso.
Al via Norris prende la testa della gara mentre Leclerc si accoda in seconda posizione, dietro di loro Sainz si porta davanti a Hamilton, mentre più dietro c'è un contatto tra Piastri e Ocon nel quale Ocon danneggia la vettura. Verstappen frattanto è quinto davanti a Piastri, mentre Ocon tenta di difendere la posizione nei confronti di Russell, ma sarà superato un paio di giri dopo in un duello a tre sia sa Russell sia da Perez, per poi perdere successivamente altre posizioni - si ritirerà ai box in un secondo momento, stesso destino che toccherà anche a Piastri.
Hamilton passa alcuni giri alle spalle delle Ferrari, ma supera sia Sainz sia Leclerc e al sesto giro si porta secondo. Nel frattempo Verstappen si è portato quarto superando Sainz. Al 12° giro, dopo un acceso duello con Leclerc, lo supera e si porta in zona podio.
Tra i piloti di testa è Verstappen ad aprire le soste al 17°, seguito il giro dopo da Norris e Sainz. Hamilton si ferma al 21°, ha una sosta lunga e perde la posizione su Verstappen, mentre Leclerc con l'intento di fare una sosta sola va ai box al 24° uscendo sesto alle spalle di Perez. Norris e Hamilton, come Leclerc, sono passati alle hard, Verstappen, Sainz e Perez hanno rimesso le soft quindi dovranno fermarsi per forza una seconda volta.
Intorno a metà gara, approfittando anche di una piccola sbavatura di Norris, Verstappen si fa sempre più vicino. Al 28° lo coglie di sorpresa, lo supera e passa in testa alla gara. Inizialmente Norris rimane vicino, ma Verstappen poi allunga. Il tentativo di undercut fermandosi al 35° non funziona, un giro più tardi Verstappen esce davanti a Norris, alle spalle di Leclerc. Entrambi lo supereranno al 39° giro tornando 1/2 vista la concomitante seconda sosta di Hamilton, che poi quattro giri più tardi andrà a superare Leclerc.
La gara di Hamilton, nel finale, è una continua progressione e superato Norris al 49° si lancia a inseguire Verstappen recuperandogli ben quattro secondi. Finirà vicino, ma non abbastanza. Leclerc, invece, paga la strategia a una sola sosta con un crollo nei giri conclusivi, tanto che scivolerà sesto mantenendo per poco la posizione nei confronti di Russell.
Si segnala la buona risalita delle Aston Martin, dalla pitlane alla top-ten, anche se Alonso è costretto al ritiro ai box per un problema tecnico nelle fasi conclusive della gara. In casa Alpha Tauri, invece, a sorpresa, il giro più veloce viene conquistato da Tsunoda.
Nella nottata italiana Hamilton (2°) e Leclerc (6°) vengono squalificati per irregolarità tecniche al fondo dopo un'ispezione post gara. Incredibilmente entrambe le Williams giungono a punti e, nel caso di Logan Sargeant, si tratta del primo statunitense a giungere a punti sul suolo americano dai tempi di Eddie Cheever al GP degli Stati Uniti 1989, quando arrivò terzo a Phoenix. // Milly Sunshine per F1GC
RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lando Norris (McLaren), 3. Carlos Sainz (Ferrari), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. George Russell (Mercedes), 6. Pierre Gasly (Alpine), 7. Lance Stroll (Aston Martin), 8. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 9. Alex Albon (Williams), 10. Logan Sargeant (Williams), 11. Nico Hulkenberg (Haas), 12. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 13. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 14. Kevin Magnussen (Haas), 15. Daniel Ricciardo (Alpha Tauri), Rit. Fernando Alonso (Aston Martin), Rit. Oscar Piastri (McLaren), Rit. Esteban Ocon (Alpine), DSQ. Lewis Hamilton (Mercedes), DSQ. Charles Leclerc (Ferrari).
RIFLESSIONI DEL FINE SETTIMANA DOPO - ormai il GP degli Stati Uniti ce lo siamo lasciati alle spalle, ma di fatto di cose da dire ce ne sarebbero. Si è detto tutto e il contrario di tutto, purtroppo senza Gianfranco Mazzoni che ci avrebbe raccontato di quella volta in cui Michael Schumacher fu squalificato dal GP del Belgio per un eccessivo consumo del fondo. Correva l'anno 1994 quando successe, ma non nei racconti di Mazzoni: era infatti uno di quegli episodi che venivano riportati out of context, senza darvi una collocazione temporale ben precisa, qualora capitasse il discorso di un fondo che non era abbastanza in alto rispetto all'asfalto.
È stato questo il destino di Hamilton e Leclerc, che hanno fallito un'ispezione a cui sono state sottoposte quattro monoposto: i podium finisher originali e il poleman. Se due su quattro hanno fallito le ispezioni, tutto lascia pensare che potessero essercene altre, ma non sono state controllate. Aggiungo che altre vetture sarebbero state controllate, se qualche squadra avesse fatto reclamo, ma non conveniva a nessuno fare reclamo, perché si sarebbero scatenati ulteriori reclami reciproci. E vorrei ricordare che, anche per chi ha ricevuto squalifiche, ulteriori controlli avrebbero potuto essere deleteri, Mercedes e Ferrari avrebbero rischiato anche la squalifica di Russell e Sainz, rischio che a nessuno dei due team conveniva prendersi.
Con questo voglio dire che siamo in una situazione di confusione, ma quantomeno basata su un regolamento in auge da anni e anni - i controlli post gara per un numero ristretto di vetture non sono stati inventati nel 2023 - che semplicemente difficilmente dà problemi perché è difficile che ci siano vetture in condizioni di irregolarità. Poi, assolutamente, nemmeno a me piace andare a letto con un risultato e svegliarmi con un altro, ma guardiamo alle cose positive: God bless America and Sargeant!
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