- BUNKER RACING - Fabienne Wohlwend e Sabré Cook
- M.FORBES MOTORSPORT - Beitske Visser e Ayla Agren
- PUMA W SERIES TEAM - Marta Garcia e Gosia Rdest
- RACING X - Alice Powell e Jessica Hawkins
- SIRIN RACING - Miki Koyama e Vicky Piria
- VELOCE RACING - Jamie Chadwick e Bruna Tomaselli
- ECURIE W - Emma Kimilainen e Abbie Eaton
- SCUDERIA W - Belen Garcia e Sarah Moore
- W SERIES ACADEMY: Nerea Martì e Irina Sidorkova
AUSTRIA I - QUALIFICHE:
1^ fila: Powell - Moore
2^ fila: B.Garcia - Visser
3^ fila: Kimilainen - Hawkins
4^ fila: M.Garcia - Chadwick
5^ fila: Wohlwend - Agren
6^ fila: Tomaselli - Eaton
7^ fila: Koyama - Sidorkova
8^ fila: Piria - Martì
9^ fila: Cook - Rdest
AUSTRIA I - GARA: dopo avere visto il risultato delle qualifiche ho iniziato a sperare che l'indomani accadesse qualcosa che non stimolasse troppo l'analfabetismo funzionale dei detrattori a prescindere dell'evento. Mi spiego meglio: viviamo in un mondo in cui il MRF Challenge o la Formula 4 russa possono avere una griglia di partenza poco competitiva senza che nessuno voglia radere al suolo l'intero format, mentre per la W Series non funziona così, il concetto di "se questa griglia non è valida abbastanza ne arriveranno delle migliori nei prossimi anni" non viene considerato minimamente. Era molto spaventata da Belen Garcia, lo ammetto: aveva una posizione da scheggia impazzita e se avesse fatto una buona gara tutti avrebbero detto "ecco, siccome non combina niente in Formula Regional by Alpine, la W Series è da depennare".
La fortuna era dalla parte dei sostenitori di questa teoria, e non perché Belen Garcia abbia fatto una buona gara - è andata per prati da sola, perdendo una marea di posizioni - ma perché una buona metà di quelle più competitive di lei hanno avuto la "brillante" idea di mettersi fuori gioco da sole. L'errore di Belen Garcia è avvenuto mentre si trovava ancora al terzo posto, all'inseguimento (eufemismo) di Powell e della sua best friend forever Moore... che evidentemente aveva deciso di mettermi a tacere per averla criticata e avere detto che è sopravvalutata neanche troppo tempo fa. Lo ammetto, stavolta sono rimasta impressionata positivamente dalla sua gara.
Mentre quel duo britannico conduceva fin dalle prime battute una buona gara, un altro duo britannico combinava casini: Hawkins infatti ha speronato Chadwick facendola precipitare nelle retrovie (sarebbe stata penalizzata post gara scivolando dalla quinta alla sedicesima posizione per questo), dove in un primo momento la campionessa in carica non è che abbia dato prova di grande destrezza, quando giunta alle spalle di Rdest è rimasta alle spalle di Rdest. La situazione, comunque, è stata totalmente stravolta quando Marta Garcia è stata costretta al ritiro da un problema tecnico, ha parcheggiato in mezzo alle scatole ed è entrata la safety car.
Il finale è stato un caos: in lotta per la terza posizione, al restart, Kimilainen ha tamponato Visser, che è finita in testacoda. Poi ha proseguito nonostante l'ala anteriore penzolante ed è rimasta in pista fino a fine gara (cosa che gli è costata una penalità in griglia per il seguente evento), perdendo una posizione dopo l'altra e perdendo anche l'ala anteriore... insomma, non un grande spot per la sicurezza. I commissari che non le hanno mostrato la bandiera nera con cerchio arancione non si sa dove fossero, probabilmente a scommettere sull'esito di un potenziale incidente tra Eaton e Piria. L'esito di tale incidente è stato il ritiro di Piria.
Powell ha vinto davanti all'amica Moore, le due hanno celebrato facendo una videochiamata al compagno di Alice e alla compagna di Sarah che stavano guardando la gara insieme, poi sono salite sul podio con Wohlwend.
Hanno completato la zona punti B.Garcia, Koyama, Chadwick dopo un'effettiva rimonta finale, Martì, Sidorkova, Rdest e Agren, quest'ultima attardata da una partenza al rallenty. Si sono classificate fuori dalla zona punti Tomaselli, Visser, Kimilainen, Cook, Eaton e Hawkins e poi il weekend è terminato. Non per Sophia Florsch, che il giorno dopo ha iniziato a scrivere proclami su Twitter, contro il fatto che la vincitrice abbia ben 28 anni e sia troppo vecchia per fare carriera. Ha replicato poi alla provocazione di un utente sostenendo di essere più veloce di tutte le ragazze della W Series, il che è stato un momento molto trash dato che una di loro è sua compagna di squadra in endurance e una della passata stagione al momento è davanti a lei nella classifica del DTM.
AUSTRIA II - QUALIFICHE:
1^ fila: Chadwick - Visser
2^ fila: Tomaselli - Martì
3^ fila: Sidorkova - Kimilainen (3° tempo)
4^ fila: M.Garcia - Moore
5^ fila: Agren - B.Garcia
6^ fila: Eaton - Piria
7^ fila: Powell - Wohlwend
8^ fila: Hawkins - Rdest
9^ fila: Koyama - Cook
AUSTRIA II - GARA: oggi pomeriggio ho avuto una brutta sorpresa, ovvero scoprire che non c'era (almeno per me che non sono iscritta a facebook) modo di vedere la gara in livestreaming. La cosa strana è che anche su facebook c'era gente che si lamentava nei commenti ad altri post di non potere vedere la gara... ma nevermind, al giorno d'oggi ci sono gli update su twitter e Channel 4 Sport ha postato anche qualche breve video sul proprio profilo... video che non sono iniziati esattamente come speravo: dalla seconda casella della griglia, la compagna di squadra di Florsch in endurance non è partita, o meglio, lo ha fatto dopo che era già passato chiunque. Stessa cosa anche per Marta Garcia costretta a una rimonta dal fondo culminata in un contatto con la compagna di squadra Rdest finita in testacoda.
Chadwick nel frattempo era in testa, senza nessuna attaccata al retrotreno. Seconda c'era Sidorkova, inseguita da Kimilainen. Questo sembra restituire un po' di credito alla W Series stessa, perché il mondo è convinto che Sidorkova sia dotata di grande talento, nonostante i risultati pressoché nulli ovunque abbia gareggiato su monoposto. Poi ha fatto anche scelte di carriera a mio avviso inadeguate, tipo passare dalla Formula 4 alla Formula 3 Asia, ma il punto è che anche in Formula 4 arrivava tra gli ultimi, senza nemmeno qualche exploit in stile vittoria a caso di Belen Garcia. Speravo che Kimilainen la superasse stando in bilico su due ruote ma non è accaduto e mi accontento del fatto che la "Flying finn" (sì, la chiamano davvero così, molto originale, vero?) non abbia combinato danni la volta scorsa.
Chadwick, Sidorkova e Kimilainen sono salite sul podio in questo esatto ordine e pare che Sidorkova abbia accidentalmente ribaltato la bottiglia. Non è chiaro che bottiglia le avessero dato, perché ha diciassette anni, quindi non può bere alcolici sul podio anche fuori dal Texas. In passato però mi pare avesse postato una foto in cui era al poligono a sparare, quindi potrebbe vivere felicemente anche in Texas. Questo però non ci riguarda, procediamo con il resto della top-5, dove Moore è arrivata quarta dopo un sorpasso su Tomaselli, autrice comunque di un buon piazzamento. Moore era in precedenza uscita vincente anche da un duello con Martì, giunta in settima posizione dopo un sorpasso subito da Eaton, autrice di un buon sesto posto considerato che dovrebbe essere il suo primo campionato su monoposto. Hanno chiuso la zona punti Powell, B.Garcia e Wohlwend. Powell ha affermato di avere avuto anche oggi problemi con la monoposto e visto il suo dominio della volta scorsa tendo a crederle.
Visser è ancora a secco di punti in quanto dopo la partenza al rallenty è giunta solo undicesima (a proposito, non si è espressa sulle affermazioni di Florsch, che tra parentesi in questi ultimi giorni dai suoi social pare fosse al Redbullring - spero non siano scoppiate risse), precedendo al traguardo M.Garcia, Cook, Agren, Piria, Hawkins e Rdest, mentre Koyama è andata a parcheggiare ai box per problemi tecnici. Per la seconda volta consecutiva il confronto tra partner delle Eatkins è stato vinto da Eaton, quindi Hawkins avrà molti indumenti fa stirare.
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