sabato 10 marzo 2018

Corrida de Duplas: 10.03.18

Mi è capitato, in passato, di vedere almeno un paio di gare di Stock Car Brasil. È stato nell'estate del 2017, ero incuriosita da quella serie e volevo capirci qualcosa. Quelle gare le ho viste su un canale youtube non ufficiale, che pubblicava le gare in tempi brevi.
Non mi era mai capitato di vedere una gara di Stock Car Brasil in diretta, questo no. Non l'avevo nemmeno pianificato, poi ho beccato su Twitter una delle mie followed, tifosa di Nasr, che parlava della gara. Le ho chiesto se fosse già iniziata e se ci fosse almeno un live-timing, sul sito ufficiale della serie.
La gara non era ancora iniziata e non aveva un livetiming, ma mi ha passato un link per vedere in streaming il canale brasiliano che la trasmetteva. A quel punto mi sono detta: se funziona, perché no?
Funzionava.
Veniva percorso un formation lap ed esposta la bandiera rossa, perché diluviava. #JustInterlagosThings.
Era la Corrida de Duplas, che tornava dopo una stagione di assenza: per ogni pilota titolare - una trentina - c'è un pilota ospite che prende il suo posto ad un certo punto della gara, oppure che inizia la gara, mentre il pilota titolare la finisce. Per certi versi, è una cosa che affascina...
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...almeno finché non la vedi e non ti rendi conto di come funziona veramente. Su questo, tuttavia, ci arriverò più tardi, prima mi piacerebbe sintetizzare quello che ho visto.

Ho visto quello che doveva essere un rain delay.
I piloti erano sulla griglia di partenza, ma i loro compagni di squadra erano ai box. Sono stati intervistati prima Massa e poi Barrichello: Rubinho è un pilota titolare, ma la gara l'ha iniziata Filipe Albuquerque.
La telecronaca era in portoghese, quindi qualcosa la capivo e qualcosa no, ma ho capito che Barrichello veniva definito come il metereologo ufficiale della Stock Car, prima dell'intervista.
A quel punto è accaduta una cosa bellissima: non sto scherzando, è accaduto davvero, Rubinho ha parlato di come sua nonna Isaura gli abbia insegnato a guardare il cielo per capire che tempo farà.
Poi è terminato il rain delay.
La gara è partita quando qui erano poco meno delle 18.00. Joao Paulo Oliveira, co-driver di Daniel Serra, partiva dalla pole position, in condizioni di safety car.
Poi la safety car si è levata di torno Di Grassi è andato a sbattere, Oliveira è rimasto in testa, mentre dietro Cesar Ramos e Filipe Albuquerque lottavano per il secondo posto. C'era un trenino con i primi tre e un trenino con i piloti dal quarto al sesto posto: Felipe Fraga, Ricardo Zonta e il pilota "Nico Miller", cit. i telecronisti, evidentemente ignari del fatto che il pilota del DTM si chiami Muller.
Oliveira è stato superato prima da Ramos e poi d Albuquerque, mentre Zonta era uscito vincente dal duello per la quarta posizione e, dopo una ventina di minuti di gara (durata totale 60 minuti + 1 giro) ha iniziato ad avvicinarsi a Oliveira.
Cacà Bueno, il figlio di Galvao Bueno, telecronista brasiliano di Formula 1, intanto era scatenatissimo: superato Piquet Jr per il settimo posto, si era involato verso il trenino in lotta per le posizioni di maggiore prestigio e ha superato in un colpo solo Muller e Fraga...
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...e poi il plot twist: poco prima di metà gara c'è stato un contatto tra due vetture, una era quella di Muller, l'altra non ho capito di chi fosse.
È entrata la safety car, che ha cancellato il vantaggio di Ramos, Muller è entrato ai box, mentre più indietro anche Bia Figueiredo rientrava ai box con la vettura danneggiata.
La safety car è rimasta in pista per quasi dieci minuti e al restart Ramos ha mantenuto la posizione staccando subito Zonta, che era risalito fino al secondo posto.
Albuquerque era terzo, ma è stato superato da Bueno e da Gomes, con quest'ultimo che ha superato anche Bueno. Le vetture, intanto, iniziavano a rientrare ai box per il cambio di pilota e uscivano con gomme slick, perché ormai la pioggia era un ricordo lontano.
A quel punto c'è stato un contatto tra Robin Frijns (co-driver di Piquet) e Antonio Pizzonia, con Frijns che è rimasto fermo, provocando un nuovo ingresso della safety car, mentre alcuni piloti si apprestavano a uscire dai box e altri dovevano ancora rientrare per lasciare il posto ai loro compagni di squadra, destinati a guidare per neanche una decina di minuti.
In testa c'era Daniel Serra, che nel caos dei pitstop aveva approfittato per riprendersi la testa della gara persa da Oliveira qualcosa come mezz'ora/ quaranta minuti prima.
Dietro di lui, staccato di un paio di secondi una volta che la gara è ripresa senza più la safety car, Rubens Barrichello subentrato ad Albuquerque. Van Der Linde, co-driver di Ramos, era terzo e le posizioni della top-3 sono rimaste invariate fino al traguardo, che ormai era molto vicino.
Daniel Serra e Joao Paulo Oliveira hanno vinto, mentre Rubinho si è dovuto accontentare di una seconda piazza sul circuito di casa, anche se considerando la sfortuna storica che ha sempre avuto su questo circuito non credo che sia un risultato da buttare via.

A proposito di ex ferraristi, vedere Felipe Massa al volante mi ha portata a una riflessione sul come funziona veramente l'alternanza tra piloti. Essenzialmente funziona che i piloti titolari che scelgono bene il loro co-driver portano a casa il risultato, i piloti titolari che scelgono un compagno con l'aura nefasta del Gufo ne pagano le conseguenze! È il caso di Cacà Bueno, autore di una gara epica e risalito da oltre la top-10 dove era partito fino a ridosso del podio. Poi al pitstop Massa è salito in macchina e tutto ha iniziato ad andare male... ma sia chiaro, non è stata colpa sua, è stata colpa dell'aura del Gufo, dato che a fine gara (13° posto) il team ha riscontrato che il motivo per cui Massa era stato superato da cinque vetture una dietro l'altra al restart era esattamente quello per cui in Formula 1 le stesse cose succedono a chiunque negli ultimi anni abbia appoggiato il fondoschiena sul sedile di una McLaren!
Curiosità: Nasr e Zonta hanno chiuso al 4° e al 5° posto, mentre proprio fuori dalla top-10 si sono classificati Jerome D'Ambrosio e i suoi occhi azzurro shocking. I telecronisti brasiliani, consapevoli delle sue origini francofone, lo chiamavano D'Ambrosiò.
Curiosità bonus: ho fatto i complimenti ai vincitori si Twitter e Daniel Serra mi ha messo un like. *______*

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Milly Sunshine