domenica 11 febbraio 2024

Formula Sanremo 2024: Sing to Survive

DISCLAIMER: per chi fosse capitato qui per caso, questo è un blog che parla di Formula 1 attuale e passata, nonché di altre categorie motoristiche. Non ho alcuna competenza musicale e non intendo fare alcun commento serio del Festival, intendo solo commentarne le analogie con il mondo dell'automobilismo.


Intorno alle tre della notte passata terminava il 74° Festival della canzone italiana, con una caciara social degna di un 74° campionato del mondo di Formula 1, anzi, quasi di un 72°! Cosa dire, se non che tutto il mondo è paese e che ho visto cose che noi appassionati di motorsport vediamo quasi quotidianamente? Anche se, lo ammetto, le serate del festival di "epoca Amadeus" sembrano più gare di endurance.
Non vorrei sembrare parte di chi non ha capacità di attenzione superiore ai trenta secondi, ma tra trenta secondi e cinque ore e mezza per sera, con finale alle due di notte durante i giorni feriali, mi sembra un'esagerazione. Ho seguito parte delle prime serate, ma le persone hanno una vita e tendenzialmente anche un lavoro, in questo modo agli appassionati vengono "imposti" ritmi improponibili. Capisco avere trenta cantanti in gara, fossero anche trentanove ci potrebbe stare, ma tutti in griglia no! Ci vorrebbero le prequalifiche a Sanremo!

Detto questo, ci lamentiamo di quanto sia prevedibile la Formula 1, ma per giorni si è discusso del fatto che Angelina Mango, Geolier e Annalisa fossero i favoriti, e magari anche Ghali come scheggia impazzita. E guess what? Chi abbiamo sul podio? E chi è arrivato quarto come un Hulkenberg qualsiasi?
Nessuna vera sorpresa, in termini di classifica, vittoria ristretta a un numero esiguo di elementi, peraltro ciascuno con dei fanbase spesso composti da bimbiminchia, con le loro locuzioni assolutamente innovative: "che queen", "oggi si fa la storia", "salgo sul carro", "sto volando altissimo", insomma, ci mancavano solo dittature monegasche, eserciti arancioni, team LH e Santander vari poi mi sarei sentita a casa tra un'orda di scappati di casa.
Lo ammetto, il mio grosso problema con il Festival è questo: quando ero adolescente, Sanremo era a misura di adulti con polemiche per adulti; adesso che ho trentacinque anni, Sanremo è a misura di adolescenti con polemiche per adolescenti.
Inutile dire che non solo adolescenti fanno polemiche di questo tipo, ma anche adulti che si calano nel loro lato teen per cinque giorni. Il clima è molto "Sing to Survive" e ogni risultato ottenuto da chi non sia il proprio idolohhhh è rubatohhhh.
Non importano i meriti oggettivi e i voti dei televotanti vanno ai king!!!111!!!11!! e alle queen!!!1!11!!1!! perché sono dei fighi e devono vincere, indipendentemente da canzoni e performance: infatti il televoto nelle serate opportune apre prima che i cantanti si siano esibiti e mancano solo gli spambot indonesiani che votano per Haryanto.
Se vince un uomo è sessismohhhh, se vince una donna sexy è sessismohhhh contro quelle meno appariscenti, se vince chi canta in italiano è discriminazione contro chi canta in dialetto e non magari il fatto che il testo di questi ultimi era incomprensibile ai più, se vince un'over-quaranta è uno skandalohhhh perché i boomer devono morire di vecchiaia, ma soprattutto mettete a letto i Ricchi e Poveri e Loredana Bertè che sono dei V3KkYaCç1 e rubano il posto ai figony beliximihhhh!!!!1!!!11!!!1!!

Non so voi, ma trovo tutto ciò abbastanza allucinante, gente che parla di presunti complotti senza parlare minimamente delle canzoni in gara...La perla, comunque, è il "televoto proibito ai fan dei singoli cantanti". In sintesi pare che molta gente non sia riuscita a votare al televoto per congestione telefonica dovuta votare tutti in branco.
C'è chi ha affermato di essere stato truffato perché NON GLI SONO STATI SCALATI SOLDI, quindi il suo voto non è stato accettato. Una volta la truffa era quando pagavi ma nessuno ti conteggiava. E soprattutto una volta non riuscivamo nemmeno a fare gli auguri di buon anno nuovo da mezzanotte fini a minimo alle due la notte di Capodanno, lasciatevelo dire cari singtosurvivers, non sareste mai sopravvissuti ai miei tempi, vent'anni fa noi ragazzine di quindici anni eravamo very uominy, altro che le nuove leve!
Aggiungerei che, da un punto di vista statistico, se il servizio del televoto non funziona, la cosa non vada a colpire il/la singolo/a cantante, ma che in proporzione abbia lo stesso effetto su tutti. È un po' come quando si legge sui social che qualche elemento imposto a tutti nei regolamenti della Formula 1, e magari o accettato o criticato da tutti, sia un kompl8 pro o contro qualcuno.
Ci vuole anche un po' di leggerezza nella vita, non solo il puntare il dito contro questo o contro quello: per quanto possa sembrarvi strano, tendenzialmente il mondo non ruota né intorno a voi né intorno al vostro idolo, quindi nella maggior parte dei casi quelli che succede non è una congiura nei vostri o nei loro confronti.

Leggerezza, quindi parliamo di... livree, ovvero di outfit. Ho visto molti total black, un po' come se tutti fossero vestiti di fibra di carbonio, con solo qualche nota di colore, generalmente molto accesa o ai limiti del trash. Ma ci sta, tutto questo ci sta.
Solo un piccolo appunto e vi prego, non ditemi che giudico la gente per come si veste, perché parlo di quella che *non* si veste. Sanremo è Sanremo, un minimo di dress code non guasterebbe. Per intenderci, non penso sia così faticoso mettersi una camicia o una maglia sotto la giacca, oppure una gonna o dei pantaloni sopra al reggicalze.
A meno che, ovviamente, salire sul palco a petto nudo o in lingerie non abbia una coerenza con la propria canzone, con il proprio genere musicale o con la propria immagine. Ci sta benissimo che rocker o punk compaiano sul palco vestiti in modo abbastanza creativo per poi denudarsi parzialmente in corso d'opera, per quanto io non sia un'appassionata di ciò, è inserito in un contesto.
La nudita out of context, per intenderci anche slegata totalmente non solo al genere, ma anche a ciò che si sta cantando, spesso accompagnata all'esposizione vedo/non vedo o di fisici scultorei o di tatuaggi la concepisco invece come un semplice volere dire: "sono belloccio/a, votatemi e vi mostro tutto quello che ancora non avete visto".

Per finire, la canzone vincente è stata "La noia" di Angelina Mango, una canzone sicuramente molto importante per noi appassionati di motori: richiama l'assenza dei duellihhhh e dei sorpassihhhh, le vetture che non fannohhhh rumorehhhh, la Mercedes che dominahhhh, la Redbull che dominahhhh, nonché tutto ciò che si critica 24/7. E il Paul Ricard, che è noiosohhhh perché è in Francia ma non è Digione e non c'è mai stato alcun duello tra Villeneuve e Arnoux.
Però la canzone è giudicata da molti meh, in un abisso di canzoni giudicate altrettanto meh, con nessuno che spicca e forse con nessuno che in futuro si ricorderà di questo Festival. Non mi pare un problema così insormontabile, in fondo ormai ci siamo dimenticati tutti degli Schulott, ma qualche anno fa quando fu chiaro che Shwartzman non era il nuovohhhh predestinatohhhh che sembrava, tutti ci appassionammo al duello tra gli Schulott e alle loro comparse come Friday drivers sabotate dalla pioggia al GP di Eifel.
Ecco, appunto, gli Schulott: quando a Sakhir design esterno ci fu la cerimonia di premiazione dei primi tre classificati, Ilott non aveva una camicia da indossare per l'evento. Però non si presentò senza camicia, come avrebbero fatto i cantanti di Sanremo. Secondo classificato, andò a farsi prestare una camicia da Schumacher che il titolo l'aveva vinto.
Allora shippavamo gli Schulott, ma non so se potremmo farlo con i cantanti di Sanremo: quando Angelina Mango è stata annunciata vincitrice nessuno degli altri cantanti finalisti ha fatto alcunché, nessun accenno a complimentarsi con la vincitrice. Solo espressioni di disappunto: Sing to Survive.


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Milly Sunshine