venerdì 10 agosto 2018

La transizione dalla Formula 1 anni ’90 alla Formula 1 contemporanea: stagione 2005

Il campionato 2005 ha visto l'introduzione del Gran Premio di Turchia, lasciando invariati quelli della stagione precedente: ciò ha portato il numero complessivo dei gran premi a salire ancora, passando da diciotto a diciannove.
Per la nuova stagione ci sono state delle rilevanti novità, in primis l'eliminazione dei cambi gomme durante le gare (eccetto in condizioni di pioggia): le vetture, infatti, dovevano disputare tutta la gara con lo stesso set di gomme montato al via, possibile la sostituzione di una sola gomma in caso di foratura. Ciò avrebbe, nel corso della stagione, contribuito nella maggior parte dei casi a una migliore performance dei team gommati Michelin rispetto a quelli gommati Bridgestone, quindi Ferrari, Jordan e Minardi.
Un singolo motore, inoltre, doveva essere utilizzato non più per un intero weekend, ma per due interi weekend, in caso contrario, retrocessione sulla griglia di partenza di dieci posizioni. Questo, tuttavia, succedeva solo in caso di gare terminate: chiunque non fosse arrivato al traguardo, poteva cambiare motore per il gran premio successivo.

Altra novità è stata una modifica del sistema di qualifiche, poi variate a partire dal GP d'Europa. Prima c'erano due sessioni con giro secco, una al sabato, una alla domenica mattina, con la classifica stilata su tempi aggregati.
In seguito si è svolta una sola sessione al sabato, con ordine d'uscita quello inverso all'ordine d'arrivo del gran premio precedente. Siccome uscire per primi aveva l'aspetto negativo di trovare la pista nelle condizioni peggiori, durante l'anno è capitato abbastanza di frequente che piloti che avevano avuto guasti o incidenti ed erano riusciti a raggiungere i box, tornassero in pista doppiati di diversi giri nel tentativo di classificarsi davanti al maggior numero possibile di ritirati, pur di potere scendere in pista in un momento migliore nelle qualifiche successive.
Leggermente off-topic, ma è stato introdotto un campionato di supporto alla Formula 1, quello della GP2, "erede" della Formula 3000 internazionale, divenuta evento di contorno in una parte consistente dei gran premi di Formula 1.

La Ferrari e la B.A.R. hanno mantenuto gli stessi piloti della stagione precedente: Michael Schumacher & Rubens Barrichello, Jenson Button & Takuma Sato. In Renault, invece, Fernando Alonso è stato affiancato da Giancarlo Fisichella, che ha preso il posto occupato la stagione precedente prima da Jarno Trulli e poi da Jacques Villeneuve.
Dei due, il primo è passato in Toyota insieme a Ralf Schumacher, il secondo è andato in Sauber insieme a Felipe Massa.
Con il passaggio di Ralf Schumacher in Toyota e il passaggio di Juan Pablo Montoya in McLaren, dove è andato ad affiancare Kimi Raikkonen, la Williams ha presentato una line-up inedita, con Mark Webber e Nick Heidfeld.

La Jaguar è uscita di scena, venendo acquistata alla Redbull Company: la multinazionale delle bevande energetiche era già stata, nei tardi anni '90, azionista di maggioranza di un altro team, la Sauber, anche se aveva venduto le proprie quote nel 2001 per disaccordo con Peter Sauber a proposito della line-up. La Sauber, infatti, aveva voluto ingaggiare Kimi Raikkonen nonostante il parere contrario della Redbull, che prediligeva Enrique Bernoldi. Su chi avesse ragione, preferisco non esprimermi... ;-)
In Redbull è arrivato David Coulthard dopo nove stagioni passate in McLaren, affiancato da Christian Klien, che l'anno precedente correva per la Jaguar.
Per la seconda vettura era prevista l'alternanza tra Klien e il terzo pilota, Vitantonio Liuzzi, campione in carica della Formula 3000 internazionale. Liuzzi ha fatto il proprio esordio al GP di San Marino, prendendo parte a quattro gran premi consecutivi, prima di tornare a fare il terzo pilota e a lasciare nuovamente il posto a Klien che ha proseguito con la Redbull fino al termine della stagione.

Sia la Jordan sia la Minardi hanno entrambe schierato due debuttanti: Tiago Monteiro & Narain Karthikeyan, Patrick Friesacher & Christijan Albers.
Entrambi i piloti della Jordan provenivano dalla World Series by Nissan, con Monteiro secondo in classifica nel 2004 e Karthikeyan con tre anni di esperienza, due vittorie e miglior risultato stagionale un quarto posto in classifica.
Provenienza diversa per Albers, che arrivava dal DTM in cui aveva ottenuto buoni risultati, mentre Friesacher ha gareggiato fino alla stagione precedente nella Formula 3000 internazionale.
Friesacher ha gareggiato in Formula 1 fino al GP di Gran Bretagna, dopodiché il suo posto in Minardi, a partire dal GP di Germania, è stato preso da Robert Doornbos, che fino a quel momento era stato tester della Jordan. Nel 2004 si era classificato terzo nel campionato di Formula 3000 internazionale.

AUSTRALIA: la stagione è iniziata nel weekend del 6 Marzo, con la Renault in perfetta forma, come dimostrato dalla pole position di Fisichella. Alonso, tuttavia, partiva dalla settima fila.
Le McLaren erano in top-ten ma non nelle zone di spicco, mentre le Ferrari erano in netta difficoltà, con Schumacher partito dalle retrovie.
Fisichella è stato in testa alla gara fin dal via, con a seguire Trulli e la Redbull di Coulthard. Alonso ha recuperato fino alla quinta posizione dietro alla Ferrari di Barrichello. I due sono risaliti in seguito in zona podio e si sono classificati secondo e terzo dietro a Fisichella. Quest'ultimo, avendo vinto la prima gara della stagione, si è portato in testa alla classifica: era dalla notte dei tempi che non c'era un italiano in testa al mondiale (non sarebbe comunque durato molto a lungo).
Coulthard, Webber, Montoya, Klien e Raikkonen hanno chiuso in zona punti, mentre M.Schumacher si è ritirato per un incidente con Heidfeld e Trulli ha avuto problemi tecnici nella seconda metà della gara.
Le B.A.R. si sono ritirate ai box all'ultimo giro, mentre non occupavano posizioni di particolare rilievo, per potere cambiare il motore al gran premio seguente senza scontare penalità.

MALESIA: il 20 Marzo la B.A.R., che aveva sostituito il motore su entrambe le vetture senza scontare penalità grazie all'escamotage appena citato, ha visto entrambe le vetture (di cui una guidata da Anthony Davidson in quanto Sato ha dovuto saltare il gran premio per malattia) ritirarsi al secondo giro per la rottura del motore.
Alonso, partito dalla pole position, ha mantenuto la prima posizione davanti a Trulli, che a sua volta l'ha conservata senza problemi. Fisichella stazionava in terza posizione quando la sua gara è terminata per un contatto con Webber durante un duello con il pilota della Williams, a sua volta ritirato.
Una Williams, tuttavia, ha visto la gloria del podio, in quanto Heidfeld è arrivato terzo. A seguire c'erano Montoya, Ralf Schumacher e Coulthard, con Michael Schumacher settimo davanti a Klien. Per M.Schumacher si è trattato del primo arrivo in zona punti stagionale, mentre Barrichello si è ritirato per problemi tecnici: quel giorno festeggiava il suo 200esimo gran premio, ma non l'ha festeggiato in modo molto positivo.

BAHREIN: il 3 Aprile 2005 abbiamo assistito a un'altra vittoria della Renault e a segnali di ripresa, almeno in qualifica, da parte della Ferrari. Alonso e M.Schumacher, infatti, si sono classificati rispettivamente in pole e in seconda posizione, anche se la gara di entrambi si è evoluta in modo molto diverso. Alonso, infatti, è riuscio a conservare la posizione per tutta la durata della gara, mentre Schumacher dopo dodici giri era già ritirato per problemi tecnici. I rispettivi compagni di squadra non hanno avuto molta gloria: Fisichella si è ritirato per un guasto quando la gara era praticamente appena iniziata, mentre Barrichello si è ritirato invece nelle fasi finali. Era dal GP del Brasile 2003 che la Ferrari non si ritirava con entrambe le vetture e soprattutto era dalla notte dei tempi che entrambe le vetture non si ritiravano per problemi tecnici nello stesso gran premio.
Al momento del ritiro, M.Schumacher era in seconda posizione, quindi il secondo posto è stato ereditato da Trulli.
Raikkonen è arrivato terzo, portando la McLaren sul podio per la prima volta nel corso della stagione. A proposito di McLaren, a Sakhir ha gareggiato Pedro De La Rosa al posto di Juan Pablo Montoya, assente per un infortunio a una spalla rimediato durante una partita di tennis (o, secondo le malelingue, cadendo da una moto da cross che stava testando senza avere avuto l'autorizzazione dal team).
De La Rosa è arrivato quinto alle spalle di Ralf Schumacher. Le ultime tre posizioni della zona punti sono state occupate da Webber, Massa e Coulthard, dopo che per un certo tratto di gara Webber era stato in terza posizione.
Tra i numerosi ritirati, non potevano mancare anche le B.A.R., ancora out per problemi tecnici.

SAN MARINO: nel weekend del 24 Aprile la Formula 1 è arrivata in Europa senza Montoya, ma anche senza De La Rosa. La seconda McLaren è stata stavolta guidata dall'altro collaudatore, Alexander Wurz, tester da anni dopo essere stato pilota titolare della Benetton nella seconda metà degli anni '90.
Dalla pole position è partito, un po' a sorpresa, Kimi Raikkonen, che per nove giri è stato stabilmente in testa alla gara, prima di ritirarsi per problemi tecnici.
A quel punto è passato in testa Alonso, seguito da Button, almeno finché non è risalito in seconda posizione Michael Schumacher che, nell'ultimo stint, è stato in scia ad Alonso e tra i due si è innescato un intenso duello durato fino al traguardo.
Alonso ha preceduto Schumacher di appena due decimi, con Button sul gradino più basso del podio, con l'altra B.A.R. di Sato in top-5 dietro a Wurz.
Button è salito fisicamente sul gradino più basso del podio, ma la sua vettura non ha superato le ispezioni post-gara, risultando sottopeso, con tanto di squalifica arrivata ufficialmente a dieci giorni di distanza. A peggiorare la situazione anche Sato è stato squalificato, nonostante la sua vettura non fosse sottopeso, e la B.A.R. ha addirittura rischiato di essere radiata dal campionato per irregolarità tecniche. Se l'è cavata, tuttavia, con due gran premi di squalifica, dovendo saltare il GP di Spagna e quello di Monaco.
La terza posizione è stata assegnata a tavolino a Wurz, mentre Villeneuve è risalito al quarto posto. Trulli, Heidfeld, Webber e Liuzzi sono risaliti nella seconda parte della zona punti, il che ha fatto sì che Liuzzi conquistasse un punto nel suo gran premio d'esordio.
A proposito di punti in quel momento Alonso era in testa alla classifica con 36 punti, seguito da Trulli a 20 e da Fisichella e Schumacher appaiati a 10, ma qualcosa stava per cambiare.

SPAGNA: nel weekend dell'8 Maggio Raikkonen ha ottenuto un'altra pole position, venendo affiancato da Webber sulla griglia di partenza.
Partito bene, si è portato in testa alla gara davanti ad Alonso e Ralf Schumacher, dal momento che Webber non era partito altrettanto bene perdendo posizioni.
Raikkonen è rimasto davanti ad Alonso sia con il primo sia con il secondo rifornimento, mentre Trulli ha sopravanzato Ralf Schumacher dopo la seconda sosta. I due piloti della Toyota hanno chiuso terzo e quarto, con Fisichella e Webber in quinta e sesta posizione.
Montoya, ritornato in gara dopo il suo infortunio, ha chiuso al settimo posto precedendo la Redbull di Coulthard.
Si è trattato di una gara estremamente negativa per la Ferrari: Michael Schumacher si è ritirato per una foratura nella fase finale della gara, mentre Barrichello, che era partito ultimo non avendo fatto registrare un tempo in qualifica, ha chiuso la gara in nona posizione, proprio fuori dalla zona punti.

MONTECARLO: il campionato è proseguito nel weekend del 22 Maggio, con Raikkonen ancora una volta in pole position.
Partito in testa è rimasto in testa, riuscendo anche a prendere distanza nei confronti di Alonso.
La gara è stata movimentata dopo venti giri da un incidente di Albers che ha ostruito la pista creando una sorta di ingorgo, in seguito al quale anche Coulthard e Michael Schumacher sono venuti a contatto, con il pilota della Redbull che ha dovuto ritirarsi.
Entrata la safety car, Alonso è andato a rifornire mentre Raikkonen non c'è andato: quella del pilota della McLaren è stata la scelta vincente, in quanto avendo la vettura più scarica andava molto più veloce dell'avversario e ha potuto in seguito fermarsi ai box senza rimetterci la posizione.
In una gara abbastanza ricca di emozioni (tra cui un incidente tra le Sauber di Villeneue e Massa, che sono venuti a contatto alla Sainte-Devote ma che hanno entrambi proseguito) Alonso era secondo, con dietro le due Williams di Webber e Heidfeld. Quest'ultimo si è ritrovato davanti a Webber, alla fine, con le posizioni invertite all'uscita dai box in occasione dell'ultimo pitstop.
A fine gara Alonso è scivolato al quarto posto, con le due Williams che sono riuscite a passarlo e sono andati sul podio. La top-5 è stata completata da Montoya, mentre dietro è accaduto un evento alquanto curioso: Ralf Schumacher e Barrichello erano in lotta per il settimo posto quando, all'ultima curva, si è inserito Michael Schumacher che in extremis ha superato il compagno di squadra, classificandosi settimo a un decimo di distanza dal fratello. Barrichello è scivolato quindi all'ottavo posto.
Con la vittoria, Raikkonen si è portato in seconda posizione in classifica, seppure a soli 27 punti, staccato di ventidue lunghezze da Alonso.

EUROPA: il Gran Premio del Nurburgring si è svolto nel weekend del 29 Maggio ed è iniziato con un aborted start, perché Fisichella era rimasto fermo sulla griglia di partenza.
Quando la gara è partita, Heidfeld che scattava dalla pole è stato sopravanzato da Raikkonen. L'altra Williams, quella di Webber, ha a sua volta perso posizioni, per poi essere coinvolto subito dopo in un contatto con Montoya ed essere costretto a ritirarsi. Dietro ci sono stati altri contatti minori tra vetture che si trovavano nelle retrovie.
Raikkonen ha trascorso quasi tutta la gara in testa, con l'eccezione di un momento in cui, prima della seconda sosta, Heidfeld gli ha strappato per pochi giri la leadership a causa di un errore dello stesso Raikkonen. Heidfeld, tuttavia, è scivolato al terzo posto dietro ad Alonso.
Nei giri conclusivi Raikkonen ha iniziato a rallentare per il deterioramento di uno pneumatico. Invece di rientrare per sostituirlo (scelta che l'avrebbe probabilmente fatto scivolare in terza posizione) ha tentato di proseguire, ma non è andata a buon fine: con un giro d'anticipo, infatti, ha rotto una sospensione ed è finito fuori, consegnando di fatto la vittoria ad Alonso.
Heidfeld si è classificato secondo e in terza posizione è giunto Barrichello. Coulthard, Michael Schumacher, Fisichella, Montoya e Trulli hanno concluso la gara in zona punti.

CANADA: nel weekend del 12 Giugno la B.A.R. ha fatto faville in qualifica, con Button che ha ottenuto la pole position, precedendo la Ferrari di Michael Schumacher.
I due sono stati sopravanzati dalle Renault di Fisichella e Alonso che si sono ritrovati in prima e seconda posizione, dove sono rimasti per circa metà gara: in seguito si sono ritirati tutti e due per problemi tecnici, con Montoya al momento in testa alla gara.
Tuttavia, dopo che Raikkonen era già rientrato per il secondo rifornimento e Montoya non ancora, Button è finito sul "wall of champions" e, in seguito all'incidente, è entrata in pista la safety car. Montoya è andato ai box a rifornire, scivolando in seconda posizione. Poco dopo, tuttavia, è stato squalificato per essere tornato in pista con il semaforo della pitlane ancora rosso.
Michael Schumacher e Trulli sono risaliti al terzo posto, ma il ritiro di quest'ultimo ha permesso anche a Barrichello di salire sul podio, peraltro dopo essere partito ultimo dalla pitlane.
Massa, Webber, Ralf Schumacher, Coulthard e Klien hanno completato la zona punti, mentre il weekend più buio del campionato si avvicinava.

STATI UNITI: una settimana più tardi, nel fine settimana del 19 Giugno, è avvenuto uno degli eventi più controversi della stagione, che ha portato alla messa in atto della più trash, insulsa e folle gara che la Formula 1 ricordi.
Oggetto di contesa erano le gomme: durante le prove libere si sono susseguite fin troppe forature, tutte da parte di team che montavano gomme Michelin. Poi è accaduto che una di queste forature provocasse un incidente: Ralf Schumacher, che l'anno precedente in gara si era schiantato violentemente alla curva sopraelevata dopo una foratura, è andato infatti incontro allo stesso destino, rimediando peraltro un ulteriore infortunio. Per le qualifiche e per la gara (o, come si sarebbe scoperto, solo per le qualifiche) è stato sostituito da Ricardo Zonta.
Le qualifiche si sono svolte regolarmente, con Raikkonen in pole position davanti a Trulli. Tuttavia continuavano ad esserci polemiche sulla sicurezza, con i team gommati Michelin che hanno proposto un range di soluzioni per risolvere il problema: una chicane mobile che modificasse il circuito, cambi gomme in gara, l'uso di una mescola diversa, anche a costo di scontare penalità... niente da fare, non si è arrivati a un accordo e, al termine del giro di formazione, è successo l'inimmaginabile: mentre le sei vetture gommate Bridgestone andavano a schierarsi sulla griglia di partenza, le quattordici vetture gommate Michelin rientravano ai box, non prendendo parte alla gara per mancanza delle adeguate condizioni di sicurezza.
In gara c'è stato un unico sorpasso (Karthikeyan su Albers) e la gara è stata lievemente animata da un duello a distanza tra i due ferraristi: Schumacher e Barrichello erano infatti su due diverse strategie e ciò ha fatto sì che nel secondo stint di gara Barrichello si sia trovato in testa, per poi tornare secondo nel terzo stint.
Sul podio Schumacher e Barrichello stavano seri e imbambolati, mentre Monteiro festeggiava in modo piuttosto scatenato la sua terza posizione. Il suo compagno di squadra Karthikeyan si è classificato quarto, mentre le Minardi di Albers e Friesacher sono giunte in quinta e sesta posizione.

FRANCIA: il 3 Luglio Alonso è partito dalla pole position, conducendo la gara in vantaggio nei confronti di Trulli e Michael Schumacher, con quest'ultimo che ha recuperato la seconda posizione nei confronti del pilota della Toyota.
Doveva tuttavia vedersela con Raikkonen che, partito 13° dopo essere stato retrocesso di dieci posizioni per la sostituzione del motore, ha ritardato le soste, riuscendo in quel modo a risalire fino alla seconda posizione.
Anche Montoya, nella stessa maniera, si è installato al terzo posto, ma tuttavia è stato costretto a ritirarsi per problemi tecnici mentre la gara si avviava ormai verso la conclusione.
Michael Schumacher è risalito al terzo posto, con Button e Trulli che hanno chiuso la gara davanti a Fisichella. Quest'ultimo era stato precedentemente rallentato dallo spegnimento della vettura durante l'ultima sosta ai box. La zona punti è stata chiusa da Ralf Schumacher e Villeneuve.

GRAN BRETAGNA: il gran premio successivo si è svolto il 10 Luglio, soltanto una settimana più tardi e, ancora una volta, Raikkonen è stato retrocesso di dieci posizioni (stavolta dalla 2^ alla 12^) per la sostituzione del motore in corso d'opera.
Alonso ha ottenuto la pole e Button è risalito in seconda posizione per via della retrocessione di Raikkonen. Alla partenza, tuttavia, i due sono stati entrambi superati da Montoya, mentre entrava la safety car perché la vettura di Sato era rimasta ferma sulla griglia di partenza.
Tra Montoya e Alonso c'è stato un duello a distanza al termine del primo stint, con Montoya che ha conservato la posizione anche dopo il primo rifornimento.
Raikkonen ha rimontato ancora una volta grazie a una strategia diversa da quella dei piloti di testa, ovvero ritardando il momento delle soste ai box, in modo da ritrovarsi con pista libera e potere recuperare terreno.
Quinto dietro a Fisichella e Button, ha sopravanzato quest'ultimo con l'ultima sosta, mentre a Fisichella si è spento di nuovo il motore ai box.
Montoya ha vinto, sua prima vittoria con i colori della McLaren, Alonso e Raikkonen sono saliti sul podio e Fisichella ha chiuso quarto davanti alla B.A.R. di Button, alle Ferrari di M.Schumacher e Barrichello e alla Toyota di R.Schumacher.

GERMANIA: il campionato è continuato nel weekend del 24 Luglio, con Raikkonen in pole position e Montoya a partire dalle retrovie, dato che ancora una volta c'erano stati problemi.
In gara il risultato dei due piloti McLaren si è capovolto: dopo metà gara Raikkonen è rimasto a piedi mentre era in testa, facendo risalire Alonso in testa alla gara. Montoya, che aveva ritardato le soste, si è ritrovato in seconda posizione a rifornimenti ultimati, precedendo quindi Button sul podio.
Fisichella, Michael e Ralf Schumacher, Coulthard e Massa hanno completato la zona punti.
A questo punto della stagione Alonso era in testa alla classifica con 87 punti, mentre Raikkonen seguiva a debita distanza a 51, soltanto quattro punti in più di quelli ottenuto fino a quel momento da Michael Schumacher, che si trovava in terza posizione in classifica.
Una parziale ripresa di Raikkonen, tuttavia, era dietro l'angolo perché una settimana più tardi avrebbe recuperato dieci punti su Alonso.

UNGHERIA: il 31 Luglio si è svolto quello che è stato il quarto gran premio disputato nel mese di Luglio. Non era mai successo, nella storia della Formula 1, che ci fossero quattro gran premi in un solo mese.
Per l'unica volta nel corso della stagione la Ferrari ha ottenuto una pole position, con Michael Schumacher che ha mantenuto la prima posizione al via della gara, davanti a Raikkonen che seguiva secondo. Trulli è venuto a contatto sia con Montoya sia con Barrichello, mentre Ralf Schumacher con Alonso (ma entrambe le Toyota sono riuscite a proseguire senza problemi). Il leader della classifica ha perso l'ala anteriore, ma è riuscito a rimanere in pista, anche se avrebbe chiuso la gara 11°, mentre Coulthard ha rotto una sospensione sul pezzo staccato dalla vettura di Alonso. Frattanto c'è stato un incidente tra Villeneuve e Klien che è culminato con il cappottamento del pilota della Renault e con l'ingresso della safety car.
Il resto della gara è stato decisamente più tranquillo, con una strategia a tre soste che è andata a vantaggio di Raikkonen, in testa dopo il secondo rifornimento. Verso la fine c'è stato un duello a distanza tra i fratelli Schumacher, ma Ralf ha dovuto accordarsi senza mai essere vicino abbastanza da tentare un attacco. I due hanno chiuso sul podio.

TURCHIA: di ritorno dalla pausa estiva, il 21 Agosto si è gareggiato sul nuovo circuito dell'Istanbul Park. Per la prima volta dal 1999, la prima edizione di un nuovo gran premio non è stata vinta da un pilota Ferrari.
Raikkonen, partito dalla pole position, ha mantenuto la posizione davanti al compagno di squadra essenzialmente per tutta la durata della gara. Anche Montoya ha mantenuto la posizione molto a lungo, ma non abbastanza per tagliare il traguardo al secondo posto: a due giri dalla fine, infatti, mentre doppiava Monteiro è stato urtato dal pilota della Jordan. Ha in seguito commesso un fuori pista, dovuto prevalentemente ai danni riportati sulla sua vettura, che gli è costato la posizione nei confronti di Alonso.
Curiosità: Webber ha avuto due forature, nel corso della gara. La prima l'ha fatto precipitare nelle retrovie. In seguito è uscito indenne da un incidente con Michael Schumacher mentre quest'ultimo lo stava doppiando, mentre in seguito si è ritirato nuovamente. Anche l'altra Williams di Heidfeld si è ritirata per una foratura (e pare che questo gran premio abbia determinato il passaggio della Williams alle gomme Bridgestone per il 2006).
Nel tentativo di avere una posizione migliore sulla griglia di partenza del GP successivo, Schumacher che aveva danneggiato la vettura nel contatto con Webber è tornato in pista doppiato di parecchi giri nel tentativo di recuperare su altri ritirati, per poi ritirarsi in un secondo momento.
Tra i piloti fuori dal podio arrivati a punti c'erano Fisichella, Button, Trulli, Coulthard e Klien, il che significa che la Ferrari non ha conquistato punti in questa occasione (Barrichello è arrivato 10° dopo essere partito dalle retrovie).
Dopo il GP di Turchia il vantaggio di Alonso su Raikkonen si è ridotto a ventiquattro punti (95 vs 71) mentre la Renault aveva soltanto nove punti di vantaggio sulla McLaren visto che Montoya era molto più avanti di Fisichella in classifica.

ITALIA: nelle prove libere del weekend del 4 Settembre, Heidfeld ha fatto l'ultima apparizione stagionale. Ha infatti riportato un trauma cranico che l'ha costretto a saltare sia Monza sia il successivo GP di Spa Francorchamps, venendo sostituito da Antonio Pizzonia, terzo pilota della Williams. Doveva in seguito rientrare per gli ultimi tre gran premi stagionali, ma ciò non è stato possibile: ha avuto infatti un incidente in bicicletta, venendo investito da una moto, che l'ha costretto a saltare anche gli ultimi tre gran premi stagionali.
Per la prima volta dal GP d'Olanda del 1961 si è svolto un gran premio senza nessuna vettura ritirata, con Raikkonen partito 11° dopo la sostituzione del motore (aveva tecnicamente ottenuto la pole position, anche se poi dalla pole è partito Montoya) e che, con una strategia ad una sola sosta, contava di superare tutti i piloti che lo precedevano.
Tuttavia le sue gomme hanno iniziato a degradarsi e, per sostituirne una per motivi di sicurezza, ha rinunciato non solo alla possibilità di vincere, ma anche a finire sul podio (ma quantomeno ha evitato il ripetersi dell'episodio del GP d'Europa). Ha vinto quindi Montoya, davanti alle Renault di Fisichella: anche il pilota della McLaren, verso la fine della gara, soffriva di degrato delle gomme, ma è riuscito ad arrivare in fondo.
Raikkonen è arrivato quarto, precedendo le Toyota di Trulli e Ralf Schumacher. Al suo ritorno in Formula 1, Pizzonia ha ottenuto i due punti del settimo posto, mentre la zona punti è stata chiusa da Button e per il secondo gran premio consecutivo, la Ferrari non ha ottenuto punti: Michael Schumacher e Barrichello sono arrivati rispettivamente decimo e dodicesimo, ciascuno preceduto da una delle Sauber.
A proposito di Sauber, in occasione di questo gran premio si è parlato molto del fatto che fosse l'ultimo GP d'Italia per Barrichello in Ferrari, dal momento che si apprestava a passare alla Honda per la stagione a venire, venendo sostituito da Massa, proveniente dalla Sauber.

BELGIO: l'11 Settembre le McLaren sono partite entrambe dalla prima fila, con Montoya in pole position, seguiti dagli italiani Fisichella e Trulli e da Alonso in quinta posizione.
Fisichella si è ritirato per incidente dopo una decina di giri, mentre poco dopo è toccato a Michael Schumacher, tamponato da Sato. Schumacher ha espresso molta insoddisfazione per il tamponamento subito.
Con le due McLaren in prima e seconda posizione, è stato intervenuto sulla strategia di Raikkonen affinché potesse sopravanzare Montoya dopo la seconda sosta, per recuperare punti su Alonso che nel frattempo aveva superato Trulli per la terza posizione (quest'ultimo in ogni caso non avrebbe terminato la gara).
Montoya, tuttavia, non è arrivato secondo dietro a Raikkonen, bensì si è ritirato per incidente quando è venuto a contatto con Pizzonia mentre il pilota della Williams, sotto di un giro, cercava di sdoppiarsi.
Raikkonen ha vinto davanti Alonso e Button, con Webber che ha preceduto Barrichello: la sua quinta posizione è stato il ritorno della Ferrari in zona punti.
Villeneuve ha preceduto Ralf Schumacher e, all'ottavo posto, ha terminato Monteiro: si è trattato dell'unico arrivo in zona punti della Jordan con l'eccezione ovviamente di Indianapolis.
Frattanto tutto lasciava pensare che di lì a poco il titolo sarebbe stato assegnato anzitempo.

BRASILE: nel weekend del 25 Settembre tale sensazione si è trasformata in realtà, dato che, anche in caso di vittoria di Raikkonen, ad Alonso bastava un terzo posto per ottenere la vittoria.
All'inizio della gara, tuttavia, Alonso era davanti, partito dalla pole position, conservando la posizione su Montoya. Dietro sono venuti a contatto Coulthard, Pizzonia e Webber: i primi due si sono ritirati subito, Webber ha provato a tornare in pista ancora un po' doppiato di vari giri per poi ritirarsi successivamente. Dal momento che Pizzonia era il suo compagno di squadra, si è trattato curiosamente della seconda volta consecutiva in cui Webber veniva coinvolto in un incidente con il suo compagno di squadra al GP del Brasile: l'anno precedente aveva avuto un incidente con Klien.
Entrata la safety car, al restart Montoya ha superato Alonso che, vista la posizione in classifica, non ha opposto molta resistenza, così come in seguito non ha fatto molto per difendersi da Raikkonen che gli ha strappato il secondo posto. Concludendo terzo è salito a quota 117, contro i 94 di Raikkonen, punteggio che lo rendeva automaticamente campione del mondo. La McLaren, nel frattempo, è salita in testa alla classifica costruttori con due punti di vantaggio sulla Renault, anche la Renault era destinata a tornare davanti nel seguente gran premio.
Michael Schumacher è arrivato quarto, precedendo Fisichella, Barrichello, Button e Ralf Schumacher: quest'ultimo di lì a breve sarebbe stato destinato a un breve momento di gloria.
Monteiro si è ritirato a causa di un guasto: si è trattato del suo primo ritiro in carriera, che ha interrotto una serie positiva durata ben sedici gran premi.

GIAPPONE: nel weekend del 9 Ottobre una qualifica disputata sotto la pioggia ha prodotto un risultato quantomeno improbabile, con Alonso e le McLaren relegati tra la 16esima e la 18esima posizione. La pole position è andata a Ralf Schumacher, che tuttavia in condizioni di asciutto il giorno dopo non si ripetuto.
Mantenuta la prima posizione davanti a Fisichella e Button vi è rimasto anche dopo l'ingresso e l'uscita della safety car dovuta a un incidente tra Villeneuve e Montoya.
Sato, già coinvolto in un'uscita di pista con Barrichello, ha in seguito tamponato Trulli: visto che non si trattava della prima volta in cui innescava incidenti di quel tipo, gli è costata una squalifica.
Nel frattempo Ralf Schumacher è rientrato ai box per la prima sosta prima degli altri lasciando la leadership della gara a Fisichella: i suoi sogni di gloria sono brevemente terminati, dato che ciò gli ha fatto perdere numerose posizioni.
Raikkonen e Alonso, partiti rispettivamente 17° e 16°, hanno rimontato parecchie posizioni, con Alonso tuttavia frenato da Michael Schumacher, che invece Raikkonen si è lasciato dietro molto più in fretta, proseguendo fino alla seconda posizione, mentre Alonso era quarto alle spalle della Williams di Webber. A pochi giri dalla fine Alonso ha guadagnato gradino più basso del podio, ma non si è trattato dell'ultimo sorpasso della gara: anzi, quello più importante doveva ancora arrivare dato che Raikkonen, già molto vicino a Fisichella, lo è andato a superare all'ultimo giro vincendo la gara dopo essere partito in 17esima posizione.
Dietro a Webber, anche Button, Coulthard, Michael e Ralf Schumacher sono arrivati a punti.

CINA: il campionato è terminato una settimana più tardi, il 15 Ottobre, con la gara in cui è stato assegnato il titolo costruttori.
Prima ancora che la gara partisse, c'è stato un colpo di scena: Michael Schumacher è stato coinvolto in un incidente con Albers durante il giro di installazione. Partito dai box, Schumacher sarebbe rimasto in pista per una ventina di giri, prima di ritirarsi per un testacoda, a conferma della teoria secondo cui il circuito di Shanghai proprio non faceva per lui.
Quando la gara è iniziata, Sato si è esibito in un jump-start, guadagnandosi una penalità: è stata una gara da dimenticare per lui, al culmine di una stagione, di fatto, tutta da dimenticare, nella quale ha conquistato un solo punto. Giusto per chiarire, a parità di vettura Button ne ha fatti 37.
La gara è partita con Alonso e Fisichella in testa, che lasciava presagire l'imminente conquista del titolo costruttori da parte della Renault. Ciò si è trasformato in una certezza dopo 17 giri di gara, quando la McLaren si è ritrovata fuori dai giochi per quanto riguardava la rimonta in classifica: Montoya, infatti, ha preso in pieno un tombino scoperchiato, rompendo una sospensione e per quanto abbia tentato di proseguire per qualche giro è stato ben presto costretto a ritirarsi.
Raikkonen ha in seguito sopravanzato Fisichella, che è poi stato penalizzato per avere rallentato altre monoposto nella corsia dei box durante la seconda sosta, anticipata da buona parte dei piloti per via della safety car entrata a seguito di un incidente di Karthikeyan.
Fisichella è scivolato al quarto posto, dietro a Ralf Schumacher: sul podio è salito il pilota della Toyota. Klien, Massa, Webber e Button si sono classificati nella parte più bassa della zona punti, mentre la terribile stagione della Ferrari è stata conclusa da un dodicesimo posto di Barrichello, che si apprestava a prendere il posto di Sato la stagione seguente.

Alonso ha vinto il titolo con 133 punti (diventando il più giovane campione del mondo di sempre, battendo il record di Emerson Fittipaldi), Raikkonen secondo classificato a 112, a seguire M.Schumacher, Montoya e Fisichellaa 62, 60 e 58.
In classifica costruttori la Renault ha ottenuto 191 punti, precedendo la McLaren ferma a 182. La Ferrari, nonostante la pessima stagione, si è classificata terza a 100 punti (senza Indianapolis, tuttavia, si sarebbe dovuta accontentare del quarto posto dietro alla Toyota).

CURIOSITÀ:
> il 2005 è stato forse l'anno in cui ho seguito la Formula 1 con meno attenzione, almeno nella prima parte della stagione, e non potendo vedere le qualifiche perché tornavo a casa alle due passate da scuola e non avendo la TV in cucina all'epoca non potevo vederne almeno una parte mentre pranzavo, spesso capitava che scoprissi qual era la griglia di partenza direttamente alla domenica;
> il gran premio del Bahrein non è stato trasmesso dalla Rai, in quanto la programmazione è cambiata in seguito alla morte del papa Giovanni Paolo II, con uno speciale sul papa che è stato trasmesso nel pomeriggio della domenica (la gara non mi risulta che sia mai stata trasmessa dalla Rai neanche in differita o nei giorni seguenti - personalmente l'ho vista nel 2017 su Dailymotion);
> sul momento non sono venuta al corrente della squalifica della B.A.R. e in modo totalmente random, non ricordo se nel GP di Spagna o nel GP di Monaco, ricordo di essermi accorta soltanto a gara inoltrata che mancavano ma di non essermi fatta molte domande sul perché;
> al GP di Montecarlo la Redbull era sponsorizzata da un film della serie "Star Wars", con una livrea particolare sulle vetture e con i membri del team travestiti da personaggi del film;
> il duello tra Schumacher e Barrichello al GP di Monaco, secondo voci di corridoio, avrebbe provocato polemiche interne al team e sarebbe stato una delle cause che hanno fatto sì che Barrichello scegliesse di lasciare la Ferrari a fine stagione;
> il GP degli Stati Uniti, all'epoca ribattezzato "farsa di Indianapolis" o, a livello internazionale "Indy-gate", ha contribuito all'uscita di scena della Michelin (a partire dal 2007 c'è stato il monogomma Bridgestone) e, in seguito, anche all'uscita di Indianapolis dal calendario della Formula 1 (ultima edizione disputata nel 2007);
> curiosità sui due piloti Minardi, Albers e Doornbos: uno dei due in passato era stato fidanzato con la sorella dell'altro e, dopo la rottura del fidanzamento, i due ex cognati divenuti compagni di squadra erano in pessimi rapporti l'uno con l'altro (purtroppo Mazzoni non è stato abbastanza chiaro su chi fosse fidanzato con la sorella di chi, ma anni dopo ho cercato di informarmi in internet e pare che fosse Albers ad essere fidanzato con la sorella di Doornbos);
> quello del GP d'Ungheria è stato l'ultimo duello degno di nota avvenuto tra i fratelli Schumacher - è stata anche l'ultima volta in cui sono saliti sul podio insieme;
> in un weekend della pausa estiva, mio padre si messo davanti alla TV un sabato pomeriggio chiedendomi a che ora fossero le qualifiche, al che gli ho risposto che sarebbero state alle 14.00, ma di lì a due settimane;
> per numerose volte nel corso di un gran premio (probabilmente quello di Turchia), Mazzoni ha ripetuto che Massa doveva avere problemi al motore, per via di un "rumore sordo" (cit.) udibile quando Massa transitava sotto la cabina di commento, commento che ha ripetuto fino al ritiro stesso di Massa per un guasto al motore;
> per gran parte dell'estate ci sono stati dei rumour a proposito del fatto che anche Schumacher avrebbe lasciato la Ferrari, con tanto di ipotesi su un suo potenziale sostituto;
> una sera in un parco che c'è nel mio paese ho sentito dei ragazzi che parlavano di Formula 1 e una ragazza che diceva che lei aveva sempre tifato per Schumacher e che l'avrebbe tifato anche se avesse cambiato scuderia.

2 commenti:

  1. Ricordo che ci furono le polemiche sul fare o meno il minuto di silenzio per la morte del Papa. Quel GP anche se l'avessero trasmesso non avrei potuto vederlo perché quel giorno ero andata a fare una gita sul Lago d'Iseo coi miei.
    Ma soprattutto di questa stagione ricordo Chanoch Nissany, avrei tanto voluto vederlo in gara, perché in quel periodo durante l'ora di religione a scuola parlavamo sempre di Israele e mi gasava l'idea di un pilota della suddetta nazione. Me lo immaginavo come uno dei patriarchi che vedevo sulle Bibbie illustrate, beh sai, ero una bambina all'epoca... del resto anche quando pensiamo a Cenerentola o Biancaneve non ci vengono subito in mente quelle di Walt Disney?

    RispondiElimina
  2. Viste le performance, meglio che Nissany non abbia gareggiato in Formula 1. Quella delle polemiche per il papa, sinceramente mi era sfuggita.

    RispondiElimina

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine