domenica 16 novembre 2025

Macao 2025/ main race: Théo Naël si aggiudica la vittoria in Formula Regional

Stamattina si è svolto il GP di Macao, la cui main race viene disputata nell'epoca post-Covid sulle vetture della Formula Regional, le più simili a quelle della Formula 3 Europea che si utilizzavano prima che confluisse nella GP3. Venerdì si sono svolte le qualifiche, che stilavano la griglia della qualifying race del sabato (10 giri) il cui risultato avrebbe poi definito la gara della domenica (15 giri), quella valevole per il risultato finale.
Le gare sono state trasmesse in diretta su Youtube sia nella live del canale ufficiale dedicato al GP di Macao, sia sul canale della FIA, in quest'ultimo caso con telecronaca in inglese. Qualora non le abbiate viste e vogliate vederle, sul canale FIA sono facilmente reperibili in quanto c'è un video per ogni gara (sia le F4 sia le F.Regional, sia la GT World Cup - su altri canali si può reperire anche quella delle moto e sto seriamente pensando di approfondire l'argomento).

La pole del venerdì è andata a Théophil Naël di KCMG Enya Pinnacle Motorsport, che ha preceduto la Theodore Prema di Freddie Slater, le ART Grand Prix di Evan Giltaire e Taito Kato, la R-ace GP di Enzo Deligny, la KCMG di Mari Boya e, in settima piazza, la PHM Racing del migliore degli italiani, Mattia Colnaghi.
La mia soddisfazione nel vedere ben due figli di Alex Wurz - entrambi con Evans GP - in pista è durata molto poco, visto che Charlie partiva 17° e Oscar 27° nonché ultimo. Però è diminuita ulteriormente, dato che c'è stato subito un contatto nel finale, il quale ha messo fine alla gara di Oscar, che è andato a parcheggiare in una via di fuga.
Nel frattempo Slater aveva preso la leadership al via e Giltaire e Boya avevano superato Naël alla curva Lisboa. Più avanti, Boya si è preso la seconda piazza e Naël si è riportato in "zona podio" superando Giltaire.
In una gara che per il resto non ha dato grandi emozioni, del resto le qualifying race di Macao sono solitamente piuttosto conservative, dato che valgono un errore può costare di partire in fondo nella gara principale, Slater ha allungato molto tagliando il traguardo per primo, seguito da Boya, Naël, Giltaire, Kato, Deligny, Colnaghi, James Egozi di Saintéloc Racing, Noah Stromsend di Trident Motorsport e Rashid Al Dhaheri di Theodore Prema a completare la top-ten.
L'altro italiano Matteo De Palo su R-ace ha preceduto José Garfias di PHM, Tasanapol Inthrapuvasak di Trident (acclamato dagli indonesiani sulla chat di Youtube), Jin Nakamura su R-ace, Kanato Le su ART, Hiyu Yamakoshi su Evans, Tokiya Suzuki e Yuki Sano entrambi su TOM's Formula, Charlie Wurz, Owen Tangavelou su Saintéloc, Kiyoshi Umegaki su Van Amersfoort Racing, Reza Seewooruthun su Trident, l'immancabile Charles Leong su Theodore Prema, Tymek Kucharczyk su Van Amersfoort precipitato indietro di diverse posizioni dopo un errore, Enzo Yeh su PHM, infine ultimo dei classificati Zhenrui Chi (un cinese che tuttavia corre con licenza italiana) con Van Amersfoort.
Oscar Wurz è stato l'unico a non vedere la bandiera a scacchi, come già anticipato, ed è scattato dall'ultima posizione nella gara della domenica.
Non restava che aspettare le 8.30 del mattino per vedere la gara. Nel frattempo ho recuperato quella di Formula 4 disputata nella notte della quale ho già parlato.

La gara è iniziata puntuale, ma con sole ventisei vetture in griglia perché quella di Tangavelou ha avuto un guasto ed è partito dalla pitlane. Subito, nelle retrovie, c'è stato un incidente: Charlie Wurz si è girato dopo essere stato toccato(?) e ciò ha innescato una collisione multipla con Umegaki, Seewooruthun e Chi, provocando l'ingresso della safety car. Charlie sarebbe riuscito a ripartire recuperando secondo i distacchi anche una posizione in tempi brevi, il che mi avrebbe resa felice, se non fosse che l'ha recuperata a spese del fratello Oscar.
Al via, nel frattempo, Boya si era preso la prima piazza nei confronti di Slater, mentre Naël, tentando di mettersi nella lotta per la prima posizione, era scivolato quarto alle spalle di Deligny. Al restart, Slater si è ripreso la testa della gara, per poi iniziare ad allungare in maniera consistente, tanto che il risultato sembrava nelle sue mani. La gara, tuttavia, era ancora lunga e tutto poteva ancora succedere, tipo che qualcuno andasse a sbattere ed entrasse di conseguenza la safety car, ricompattando il gruppo. Provate a immaginare la mia soddisfazione nel vedere che ad andare a sbattere era stato Oscar Wurz alla Lisboa. :-///


Dopo questa visione deludente e la relativa safety car, davanti Boya ha superato Slater, il quale è finito poco dopo a muro, con Deligny e Naël risaliti in seconda e terza piazza e un nuovo ingresso della vettura di sicurezza. Al restart, Naël ha superato entrambi, un attimo prima che entrasse nuovamente la safety car, con la gara ormai arrivata alle ultime battute, perché vi erano stati due incidenti, uno che coinvolgeva di Al Dhaheri, un altro tra più vetture con Suzuki, Nakamura e Leong tutti fermi.
Naël ha tagliato il traguardo in prima posizione alle spalle della SC (di conseguenza abbiamo avuto due francesi vincitori in entrambe e categorie di monoposto, dopo il precedente successo di Jules Roussel in F4), seguito da Boya e Deligny a completare il podio. Colnaghi ha chiuso quarto, precedendo Kato, Giltaire, Stromsend, De Palo, Sano e Garfias a completare la top-ten. Nelle posizioni retrostanti si sono classificati Le, Yamakoshi, Kucharczyk, Egozi, Yeh, Inthrapuvasak, Tangavelou e Charlie Wurz, soltanto diciotto piloti hanno visto la bandiera a scacchi.


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