Carissimi mass dumper, è arrivato il momento di dedicare un po' di spazio ad un altro decalogo, che mi è stato ispirato dall'essere finita, mentre cercavo altro, su un post di reddit a proposito di teorie del complotto. Ho quindi deciso di stilare una lista delle teorie del complotto motoristiche più pittoresche di questo secolo, provengano esse da quel post o da altre fonti da me consultate in passato.
Non dirò da che parte mi schiero (okay, sì, secondo me sono tutte ca**ate con un buon 90% di probabilità) né spaccerò per teorie del complotto fatti che non lo sono (per esempio è palese a tutti che "Fernando is faster than you" era un ordine di scuderia, quindi ciò che è palese non è degno di essere considerato teoria del complotto) o che sono supportati da indizi, ma soltanto teorie da giornale da bar o da fandom.
Numero 10: le minacce di Jos The Boss
Non c'è mai un attimo di pace per Jos Verstappen, accusato a più riprese di avere costretto, non si sa come, la Redbull a mandare via Kvyat a calci per ingaggiare Verstappino al posto suo. In tutto ciò pare che, fino a quel momento, la Redbull non avesse mai messo gli occhi addosso a Versappino, naturalmente, ma sarebbero impalliditi dietro alle minacce di Jos e avrebbero provveduto a promuoverne il figlio.
Numero 9: il sabotaggio di MSC
Quando stava in Ferrari a fare il "Button 2018" della situazione, Michael Schumacher avrebbe volontariamente sabotato il team su incarico della Mercedes. Sarebbe questa la ragione per cui nel 2009 la Ferrari si è dovuta accontentare di un quarto posto nella classifica costruttori, invece di avere un ruolo dominante.
Numero 8: le gomme di Glock
Il sorpasso di Hamilton su Glock all'ultima curva del gran premio del Brasile 2008 sarebbe stato anzitempo pianificato, così come, per forza di cose, verosimilmente l'acquazzone scoppiato in quel momento e il calo di prestazioni repentino delle gomme da asciutto. In cambio Glock sarebbe stato aiutato a farsi strada nel mondo della Formula 1.
Numero 7: Petrov is faster than you
Su incarico della Redbull, Petrov avrebbe volutamente ostacolato Alonso ad Abu Dhabi 2010 (evidentemente c'è qualche regola secondo cui i piloti dei top-team devono essere lasciati passare sempre e comunque) per far vincere il mondiale a Vettel. E' curioso come nessuno faccia mai caso al fatto che davanti a Petrov c'erano anche altri due piloti (che tra parentesi, anche in Brasile 2007 si erano ritrovati in una posizione a dir poco pittoresca).
Numero 6: l'ultimo anno di Vettel in Redbull
Visto l'imminente passaggio in Ferrari, Vettel avrebbe deliberatamente deluso le aspettative nel corso della sua ultima stagione in Redbull nel tentativo di avvantaggiare la Ferrari nei confronti della Redbull stessa.
Numero 5: il mondiale 2014
Per evitare l'insorgere di teorie del complotto qualora Hamilton non fosse riuscito a completare la gara per qualsiasi ragione, la Mercedes sarebbe corsa ai ripari provocando volontariamente il problema tecnico sulla vettura di Rosberg. Per evitare l'insorgere di teorie del complotto, dicevamo...
Numero 4: la Lotus contro Alonso
Non si sa perché, la Lotus avrebbe volontariamente provocato il ritiro di Alonso in due occasioni, con Grosjean a Spa e con Raikkonen a Suzuka, per impedirgli di vincere il mondiale 2012.
Numero 3: il mondiale 2007
C'è chi vede nelle ultime gare stagionali del 2007 la prova che alla McLaren, come penalità per la spy story, sia stata inflitta quella di non potere vincere il titolo piloti. Al fine di mantenere comunque acceso il mondiale e di non perdere credibilità, il team sarebbe stato obbligato a darsi la zappa sui piedi da solo. Da lì l'incidente di Alonso in Giappone, Hamilton impantanato in Cina e i problemi tecnici di Hamilton in Brasile (problemi che, secondo chi sostiene questa teoria, sarebbero accaduti anche ad Alonso se si fosse trovato in posizione vincente).
Numero 2: l'incidente nella pitlane
Poco importa che fosse neanche metà stagione e che in lotta per il titolo ci fossero anche altri piloti, poco importa che Hamilton stesso ci abbia guadagnato un ritiro e una penalità da scontare al gran premio successivo, in Canada nel 2008 avrebbe fatto apposta a travolgere Raikkonen al semaforo in modo da impedire all'allora campione del mondo in carica di vincere o di conquistare punti.
Numero 1: la vittoria di Maldonado
Incredibile ma vero, uno degli episodi che in questo secolo ha fatto sorgere il maggior numero di teorie del complotto è stato proprio quello che più di ogni altro aveva tutte le carte in regola per sembrare un episodio insignificante. Non riguarda campionati, non riguarda posizioni in classifica, ma semplicemente il fatto che, con una vettura di medio livello, Pastorone abbia conquistato una vittoria in uno dei periodi in cui, in confronto a prima e a dopo, esistevano concrete chance di potere competere, trovandosi nel posto giusto al momento giusto, per una occasionale vittoria anche non guidando per un top team. Pare essere proprio questa situazione, però, a dare spazio alle congetture: i sette vincitori diversi in sette gran premi (con Maldonado eravamo a cinque) sarebbero stati necessari allo scopo o di battere il record o di fare pubblicità alla Formula 1, e la vittoria di Maldonado sarebbe stata possibile grazie a qualche irregolarità che rendesse la vettura molto più perfomante. Le prove sarebbero state distrutte con l'incendio nel dopogara o, in altri alternate universe, l'incidente sarebbe servito soltanto ad attirare l'attenzione.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
mercoledì 18 gennaio 2017
Il decalogo delle teorie del complotto
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