lunedì 28 febbraio 2022

La Formula 1 a Long Beach, le origini // GP Stati Uniti Ovest 1976 e 1977

La prima edizione del Gran Premio di Formula 1 a Long Beach risale al 1976. Purtroppo la gara - che avevo menzionato la settimana scorsa nel topic sul GP Brasile/ Sudafrica 1976 - non è disponibile su Youtube in versione integrale, ma solo in una sintesi di venti minuti. Pazienza, ce la faremo bastare, in attesa di tempo migliori (il 1977). Iniziamo subito con stile, perché dalla pole scatta Clay Regazzoni. *-* Accanto al ferrarista c'è Patrick Depailler sulla Tyrrell che ha ancora (per poco) quattro ruote, dopodiché nella seconda fila Niki Lauda e James Hunt: LAUNT VIBES. <3 Ad ogni modo who kers dei Launt, Regazzoni mantiene la prima posizione e dimostra che da parte sua se ne frega abbondantemente dei Launt.

Hunt, da parte sua, affianca Depailler. Si prende la posizione, ma Depailler non ci sta. Hunt è costretto ad accodarsi di nuovo, anche se non è il suo obiettivo. Non lascia nulla di intentato, quantomeno per pochi giri. La gara è iniziata da una manciata di minuti quando Hunt va a muro dopo essere stato chiuso da Depailler e torna ai box a piedi alquanto indispettito. Nello specifico, torna ai box a piedi parecchio tempo dopo, quando si stanca di - stando alle ricostruzioni per iscritto - stare lì a gesticolare contro Depailler a ogni suo passaggio. HUNTPAILLER VIBES. <3 Così, a intuito, mi sembrano una bellissima ship, che invece di tirarsi dietro i piatti si lancia rigorosamente i posacenere.

Torniamo a noi: Regazzoni è in testa like a boss completamente indisturbato e ci resterà. Lauda ha superato Depailler portandosi secondo al momento del caos degli Huntpailler e ci resterà. Siamo a quattro giri(?) su un totale di ottanta, quindi dovranno pensarci altri a rendersi protagonisti da qui alla fine. Sempre stando alle ricostruzioni per iscritto, Depailler da parte sua ci prova: da terzo che è, finisce in testacoda perdendo quattro posizioni. Dei piloti che l'hanno superato, due li passa e due si ritirano (l'attrition rate è elevatissimo, come facilmente prevedibile): in questo modo è di nuovo terzo. Intanto siamo a metà gara e per la quarta piazza vari piloti stanno duellando like a boss.

Jean-Pierre Jarier precede Jochen Mass e Jacques Laffite, con il pilota della Ligier che sembra il più veloce dei tre. Infatti supera prima la McLaren e poi vari giri dopo la Shadow. A quel punto si lascia dietro Jarier con la scomoda compagnia di Mass. Mass prenderà in seguito la quinta posizione a Jarier relegandolo al sesto posto. Laffite e Mass manterranno la quarta e la quinta posizione, mentre a pochi giri dalla fine Jarier perderà la sesta piazza a vantaggio della Copersucar di Emerson Fittipaldi. Soltanto dieci vetture su venti vedranno la fine della gara. Leggendo il risultato, vedo che in tre sono usciti per un incidente al via, ovvero Gunnar Nilsson, Carlos Reutemann e Vittorio Brambilla. Si era vista la Lotus con un principio di incendio, ma non gli altri due.

Torniamo indietro alle posizioni dei due ferraristi: li ho lasciati 1/2 ma senza spiegare le dinamiche. Lauda infatti non passa la gara a guardare in aria pensando "ma sì, lasciamo che vinca Clay almeno per una volta". No, per niente, cerca di andarlo a raggiungere, almeno finché non inizia ad accusare dei problemi al cambio(?). Solo a quel punto inizia a rallentare e a fare una gara conservativa, giungendo al traguardo in seconda posizione dietro al compagno di squadra. L'anno successivo, quando ormai Regazzoni corre per la Ensign e a fare coppia con Lauda c'è Reutemann, Lauda scatta dalla pole (in una gara disponibile completa su Youtube). Riuscirà almeno quest'anno a imporsi e la Ferrari a ripetersi?

Chi si ripete è sfortunatamente Reutemann, coinvolto anche quest'anno in un incidente al via e poi ritirato di lì a pochi giri. In testa nel frattempo si sono portate due vetture scure, simili a vedersi nelle inquadrature non in primo piano e con la qualità dei filmati anni '70, ma in realtà si tratta di una Wolf e di una Lotus (che dovrebbero avere colori leggermente diversi, in teoria la Wolf è blu scura). Le guidano Jody Scheckter e Mario Andretti e il pilota sudafricano trascorre quasi tutta la gara - ancora una volta caratterizzata da un attrition rate piuttosto abbondante - inseguito da Andretti e Lauda. Le tre vetture trascorrono la quasi totalità della percorrenza in trenino, una di quelle situazioni di semi-piattezza in cui potrebbe succedere o tutto o niente.

Dopo tanto tempo in cui non è successo niente, succede tutto negli ultimi tre giri: Scheckter ha problemi di gomme, forse quella che al giorno d'oggi chiameremmo slow puncture. Dopo avere mantenuto la leadership per tutto questo tempo, complice la sua difficoltà nel tenere la vettura in strada, si vede portare via la prima posizione da Andretti. Il pilota statunitense (che oggi 28.02.2022 compie 82 anni) quindi vince il proprio gran premio di casa. Scheckter tenta di difendere strenuamente almeno il secondo posto da Lauda, ma è il ferrarista a spuntarla, Jody chiude terzo. Completano la zona punti Depailler, Fittipaldi e Jarier: quest'ultimo stavolta arriva finalmente sesto (sulla Penske, stavolta)... ma ugualmente dietro a Emmo!

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Milly Sunshine