giovedì 8 marzo 2012

Indycar 2010: #16 Motegi

[REVIEW INDYCAR 2010]

19 settembre: Indy Japan 300, penultimo appuntamento della stagione 2010, anche stavolta su un ovale.

L'ovale di Motegi.

Griglia di partenza: Castroneves, Briscoe, Power, Franchitti, Andretti, Kanaan, Hunter-Reay, Viso, Wheldon, Sato, Dixon, Patrick, Baguette, Meira, Lloyd, Rahal, Mutoh, Wilson, Matos, Moraes, Yasukawa, Tracy, Tagliani, De Silvestro, Duno. Numero di giri: 200.

Cronaca della gara
Castroneves mantiene la prima posizione seguito da Briscoe, mentre Franchitti e Andretti superano Power nel corso del secondo giro. Entra comunque la pace-car di lì a poco a causa dell’incidente di Baguette, finito contro al muro. Alcuni piloti che si trovavano nelle retrovie approfittano della neutralizzazione per effettuare la prima sosta.
Il restart avviene all’11° giro e Franchitti si inserisce in seconda posizione davanti a Briscoe, che però gli rimane in scia e si riprende la posizione un giro più tardi. Lui e Franchitti procedono quasi affiancati per tutto il 13° giro ma successivamente Briscoe riesce a distanziare Franchitti e a conservare la seconda posizione. Andretti e Kanaan sono invece in quarta e quinta posizione.
Al 41° giro entra la pace-car a causa della vettura di Lloyd che rallenta lungo la pista, quando i primi dieci sono Castroneves, Franchitti, Briscoe, Andretti, Dixon, Wheldon, Patrick, Hunter-Reay e Power. Tre giri più tardi la pit-lane viene aperta e tutti rientrano: Castroneves è il primo a uscire dai box, mentre Briscoe torna in pista davanti a Franchitti, segue Kanaan che ha recuperato una posizione su Andretti; dopo quest’ultimo c’è la Patrick che ha superato Dixon e Wheldon, nono è Power davanti a Hunter-Reay. Dopo il restart, quando è quasi stato completato il primo quarto di gara, le posizioni non cambiano particolarmente, è piuttosto oltre la top-ten che ci sono vari piloti in lotta tra loro.
Al 68° giro Moraes finisce a muro ed entra di nuovo la pace-car, tre giri più tardi diversi piloti rientrano ai box, rimangono invariate le posizioni di Castroneves, Briscoe, Franchitti e Kanaan, mentre risalgono la Patrick e Power, seguiti da Andretti, Dixon e Wheldon che ne hanno perse, mentre è risalito di ben cinque posizioni Rahal. In prima e seconda posizione dietro la pace-car, però, al momento ci sono Matos e Mutoh che non si sono fermati ai box.
La gara riparte al 78° giro con Matos e Mutoh che mantengono le posizioni, mentre invece Castroneves viene attaccato da Franchitti e Briscoe, entrambi riescono a superarlo e Castroneves si trova al quinto posto.
Briscoe supera successivamente Mutoh e Matos portandosi in testa, Matos permane secondo mentre in terza e quarta posizione risalgono Castroneves e Franchitti davanti a Mutoh – Matos verrà comunque successivamente superato dal brasiliano. Completano i primi dieci Patrick, Dixon, Power, Kanaan e Wheldon. Matos e Mutoh si fermeranno ai box poco oltre la metà della gara.
Intermezzo: i telecronisti di TSN2 raccontano che il padre di Mutoh, anziché seguire la gara dai box, ha scelto di seguirla in tribuna.

Eccolo qui!

La pace-car entra di nuovo dopo che Tracy finisce contro al muro, più per detriti rimasti sulla pista che per la vettura, in quanto Tracy riesce a rientrare ai box. I piloti che erano rientrati dopo l’incidente di Moraes rientrano, con Castroneves che passa davanti a Briscoe, rimangono invariate le posizioni di Franchitti e Patrick, mentre Power guadagna una posizione su Dixon, dietro di loro è invariata la posizione di Kanaan, mentre Hunter-Reay recupera una posizione su Wheldon; Andretti completa la top-ten.
Al 122° giro la gara riprende, mentre Castroneves mantiene la prima posizione Briscoe viene invece superato da Franchitti. La Patrick è quarta, mentre Power viene sopravanzato da Dixon.
Al 148° giro Lloyd finisce a muro, provocando un nuovo ingresso della pace-car, e non appena la pit-lane viene aperta tutti rientrano ai box. Castroneves mantiene la posizione, mentre Briscoe supera Franchitti per il secondo posto, Power risale di due posizioni nei confronti della Patrick (che tra l’altro nella pit-lane era stata rallentata da Milka Duno, che peraltro per tre quarti di gara non aveva intralciato nessuno) e di Dixon e si porta al quarto posto.
La gara riprende venti giri più tardi, Castroneves è ancora in testa davanti a Franchitti e Briscoe, con quest’ultimo che viene superato da Power. A quel punto mancano una trentina di giri al termine, nel quale non capitano particolari stravolgimenti.
Castroneves vince davanti a Franchitti, Power (che in classifica 12 punti di vantaggio su Franchitti), Briscoe e Danica Patrick.

Castroneves si arrampica sulla rete per celebrare la vittoria.

Il risultato
1   Helio Castroneves   3   Honda   200   
2   Dario Franchitti   10   Honda   200   
3   Will Power   12   Honda   200   
4   Ryan Briscoe   6   Honda   200    
5   Danica Patrick   7   Honda   200    
6   Scott Dixon   9   Honda   200   
7   Tony Kanaan   11   Honda   200   
8   Graham Rahal   02   Honda   200  
9   Ryan Hunter-Reay   37   Honda   200  
10   Dan Wheldon   4   Honda   200 
11   Marco Andretti   26   Honda   200   
12   Takuma Sato   5   Honda   200  
13   Alex Tagliani   77   Honda   200  
14   Hideki Mutoh   06   Honda   200
15   E.J. Viso   8   Honda   200    
16   Justin Wilson   22   Honda   200    
17   Vitor Meira   14   Honda   200   
18   Raphael Matos   2   Honda   200    
19   Milka Duno   18   Honda   197   
20   Roger Yasukawa   36   Honda   195 
21   Alex Lloyd   19   Honda   131   
22   Paul Tracy   24   Honda   114   
23   Simona De Silvestro   78   Honda   85  
24   Mario Moraes   32   Honda   66     
25   Bertrand Baguette   34   Honda   1     

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