19 settembre: Indy
Japan 300, penultimo appuntamento della stagione 2010, anche stavolta
su un ovale.
L'ovale di Motegi.
Griglia di
partenza: Castroneves, Briscoe, Power, Franchitti, Andretti, Kanaan,
Hunter-Reay, Viso, Wheldon, Sato, Dixon, Patrick, Baguette, Meira, Lloyd,
Rahal, Mutoh, Wilson, Matos, Moraes, Yasukawa, Tracy, Tagliani, De Silvestro,
Duno. Numero di giri: 200.
Cronaca della gara
Castroneves mantiene la prima posizione seguito da
Briscoe, mentre Franchitti e Andretti superano Power nel corso del secondo
giro. Entra comunque la pace-car di lì a poco a causa dell’incidente di
Baguette, finito contro al muro. Alcuni piloti che si trovavano nelle retrovie
approfittano della neutralizzazione per effettuare la prima sosta.
Il restart avviene all’11° giro e Franchitti si inserisce
in seconda posizione davanti a Briscoe, che però gli rimane in scia e si
riprende la posizione un giro più tardi. Lui e Franchitti procedono quasi
affiancati per tutto il 13° giro ma successivamente Briscoe riesce a
distanziare Franchitti e a conservare la seconda posizione. Andretti e Kanaan
sono invece in quarta e quinta posizione.
Al 41° giro entra la pace-car a causa della vettura di
Lloyd che rallenta lungo la pista, quando i primi dieci sono Castroneves,
Franchitti, Briscoe, Andretti, Dixon, Wheldon, Patrick, Hunter-Reay e Power. Tre
giri più tardi la pit-lane viene aperta e tutti rientrano: Castroneves è il
primo a uscire dai box, mentre Briscoe torna in pista davanti a Franchitti,
segue Kanaan che ha recuperato una posizione su Andretti; dopo quest’ultimo c’è
la Patrick che ha superato Dixon e Wheldon, nono è Power davanti a Hunter-Reay.
Dopo il restart, quando è quasi stato completato il primo quarto di gara, le
posizioni non cambiano particolarmente, è piuttosto oltre la top-ten che ci
sono vari piloti in lotta tra loro.
Al 68° giro Moraes finisce a muro ed entra di nuovo la
pace-car, tre giri più tardi diversi piloti rientrano ai box, rimangono
invariate le posizioni di Castroneves, Briscoe, Franchitti e Kanaan, mentre
risalgono la Patrick e Power, seguiti da Andretti, Dixon e Wheldon che ne hanno
perse, mentre è risalito di ben cinque posizioni Rahal. In prima e seconda
posizione dietro la pace-car, però, al momento ci sono Matos e Mutoh che non si
sono fermati ai box.
La gara riparte al 78° giro con Matos e Mutoh che
mantengono le posizioni, mentre invece Castroneves viene attaccato da
Franchitti e Briscoe, entrambi riescono a superarlo e Castroneves si trova al
quinto posto.
Briscoe supera successivamente Mutoh e Matos portandosi
in testa, Matos permane secondo mentre in terza e quarta posizione risalgono
Castroneves e Franchitti davanti a Mutoh – Matos verrà comunque successivamente
superato dal brasiliano. Completano i primi dieci Patrick, Dixon, Power, Kanaan
e Wheldon. Matos e Mutoh si fermeranno ai box poco oltre la metà della gara.
Intermezzo: i
telecronisti di TSN2 raccontano che il padre di Mutoh, anziché seguire la gara
dai box, ha scelto di seguirla in tribuna.
Eccolo qui!
La pace-car entra di nuovo dopo che Tracy finisce contro
al muro, più per detriti rimasti sulla pista che per la vettura, in quanto
Tracy riesce a rientrare ai box. I piloti che erano rientrati dopo l’incidente
di Moraes rientrano, con Castroneves che passa davanti a Briscoe, rimangono
invariate le posizioni di Franchitti e Patrick, mentre Power guadagna una
posizione su Dixon, dietro di loro è invariata la posizione di Kanaan, mentre
Hunter-Reay recupera una posizione su Wheldon; Andretti completa la top-ten.
Al 122° giro la gara riprende, mentre Castroneves
mantiene la prima posizione Briscoe viene invece superato da Franchitti. La
Patrick è quarta, mentre Power viene sopravanzato da Dixon.
Al 148° giro Lloyd finisce a muro, provocando un nuovo
ingresso della pace-car, e non appena la pit-lane viene aperta tutti rientrano
ai box. Castroneves mantiene la posizione, mentre Briscoe supera Franchitti per
il secondo posto, Power risale di due posizioni nei confronti della Patrick (che
tra l’altro nella pit-lane era stata rallentata da Milka Duno, che peraltro per
tre quarti di gara non aveva intralciato nessuno) e di Dixon e si porta al
quarto posto.
La gara riprende venti giri più tardi, Castroneves è
ancora in testa davanti a Franchitti e Briscoe, con quest’ultimo che viene
superato da Power. A quel punto mancano una trentina di giri al termine, nel
quale non capitano particolari stravolgimenti.
Castroneves vince davanti a Franchitti, Power (che in
classifica 12 punti di vantaggio su Franchitti), Briscoe e Danica Patrick.
Castroneves si arrampica sulla rete per celebrare la vittoria.
Il risultato
1 Helio
Castroneves 3 Honda 200
2 Dario
Franchitti 10 Honda 200
3 Will Power 12
Honda 200
4 Ryan
Briscoe 6 Honda
200
5 Danica
Patrick 7 Honda
200
6 Scott
Dixon 9 Honda
200
7 Tony
Kanaan 11 Honda
200
8 Graham
Rahal 02 Honda
200
9 Ryan Hunter-Reay 37
Honda 200
10 Dan
Wheldon 4 Honda
200
11 Marco
Andretti 26 Honda
200
12 Takuma
Sato 5
Honda 200
13 Alex Tagliani 77
Honda 200
14 Hideki
Mutoh 06 Honda
200
15 E.J. Viso 8
Honda 200
16 Justin
Wilson 22 Honda
200
17 Vitor
Meira 14 Honda 200
18 Raphael
Matos 2 Honda
200
19 Milka
Duno 18 Honda
197
20 Roger
Yasukawa 36 Honda
195
21 Alex
Lloyd 19 Honda
131
22 Paul
Tracy 24 Honda 114
23 Simona De
Silvestro 78 Honda
85
24 Mario
Moraes 32 Honda
66
25 Bertrand
Baguette 34 Honda
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