venerdì 31 gennaio 2025

Quando le nuvole si sono radunate per Derek Daly

Ho chiesto all'AI: "Sintetizza il GP di Montecarlo 1980 raccontando tutti gli episodi salienti". Cosa potrebbe mai andare storto?
ChatGPT ha scritto:

+++ Il Gran Premio di Monaco 1980, disputato il 18 maggio, è stato uno degli eventi più memorabili nella storia della Formula 1 per le sue condizioni climatiche e gli imprevisti che hanno caratterizzato la gara.
La gara si svolse su un tracciato cittadino noto per la sua difficoltà, dove le nuvole si erano radunate sin dal mattino, creando un’atmosfera di incertezza. A causa della pioggia che cadde prima della gara, la partenza fu ritardata e si decise di partire dietro la safety car per i primi giri.
La gara iniziò con la Ferrari di Jody Scheckter che riuscì a mantenere la testa della corsa, ma non passò molto prima che il suo compagno di squadra, Gilles Villeneuve, fosse costretto al ritiro per un problema tecnico. La pioggia fece spesso il suo ritorno durante il Gran Premio, con diversi piloti che lottavano per mantenere il controllo delle loro vetture su un asfalto scivoloso
Il momento clou del GP di Monaco 1980 fu il duello tra il giovane Alan Jones, alla guida della Williams, e lo scatenato René Arnoux, che difendeva la sua posizione alla guida della Renault. I due si scambiarono diverse volte la posizione, ma alla fine fu Alan Jones a prevalere, nonostante qualche difficoltà nell’affrontare il tracciato bagnato.
Jones vinse la gara, un risultato che consolidò la sua leadership nel campionato mondiale. La vittoria di Williams a Monaco fu la prima nella storia del team, e Jones si aggiudicò il successo dopo una gara piena di imprevisti, segnata anche dai ritiri di altri contendenti come Carlos Reutemann e Nelson Piquet.
In sintesi, il GP di Monaco 1980 fu una gara ricca di sorprese, con condizioni meteorologiche variabili e un finale teso, che premiò la determinazione di Alan Jones e la costanza della Williams.
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Di fronte a una simile scena, con risultati totalmente alla cazzum, avrei dovuto cliccare sulla X in alto a destra, ma ammetto che di fronte alle nuvole che *si sono radunate* ho deciso di trollare l'AI al fine di chiederle di parlare di un episodio saliente.

Ho detto: "È stato tutto molto bello e realistico, potresti aggiungere anche un piccolo accenno all'incidente di Daly e alla reazione dello sponsor Candy?"
ChatGPT gli ha risposto, cambiando tra le altre cose anche il first name a Daly:

+++ Certo! Un altro episodio saliente del GP di Monaco 1980 fu l'incidente che coinvolse John Daly, il pilota britannico che correva per la scuderia Ensign. Daly, in una gara molto complicata e resa ancora più difficile dalle condizioni meteo, fu vittima di un incidente mentre stava tentando di completare il primo giro. La sua vettura si schiantò contro le barriere, causando il ritiro immediato dal Gran Premio.
Questo incidente ebbe una ripercussione anche fuori dalla pista, poiché il suo sponsor principale, la Candy, che supportava la Ensign, non prese affatto bene l’accaduto. La reazione fu particolarmente negativa, in quanto lo sponsor si aspettavano prestazioni migliori dalla squadra. Questo episodio contribuì a rendere ancora più difficile il rapporto tra la scuderia e i suoi sostenitori commerciali.
Nonostante il ritiro di Daly, il GP rimase un evento indimenticabile, segnato non solo da episodi tecnici e sportivi, ma anche da queste tensioni extra-pista, che contribuirono a rendere la giornata ancora più carica di emozioni.
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Niente, cosa dire? Non so se sia meglio scappare a gambe levate o apprezzare la poesia trash che ChatGPT riesce occasionalmente a regalare. Nel dubbio, in attesa di ricominciare a scrivere qualche seria - o meno seria - considerazione sul motorsport odierno, oppure vintage chi può dirlo, ho deciso di permettere all'AI di dare sfogo alla propria pazzia.


giovedì 30 gennaio 2025

L'AI depriva Rosberg della prima vittoria in Formula 1... ma lo fa in modo stylish!

Ci sono gare poco importanti, ovvero quelle in cui non corre la Ferrari. Al GP della Svizzera 1982 in cui Keke Rosberg ottenne la prima vittoria, di Ferrari al via della gara non ce n'erano.
Mi sono detta: anche se è una gara poco importante, ChatGPT saprà raccontarla? Devo dire che il risultato è stato simile a quello ottenuto chiedendo di raccontare le gare importanti... ovvero un'accozzaglia di cose senza senso.
Tenetevi forte, perché due Ferrari c'erano a random e non potete nemmeno immaginare che cosa sia passato per la "mente" dell'AI (al netto del fatto che non mi spiego come mai non si limiti a infilare a caso piloti almeno viventi all'epoca dei fatti)!

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Hai detto: Racconta gli eventi del GP della Svizzera 1982

ChatGPT ha detto:

Il Gran Premio della Svizzera 1982, che si svolse sul circuito del Dijon-Prenois, è stato un evento significativo nel campionato mondiale di Formula 1 di quell’anno, anche se non si trattava di una gara ufficiale in Svizzera, poiché nel 1955 il Paese aveva vietato le corse automobilistiche a causa di un incidente mortale avvenuto alla 24 Ore di Le Mans. La gara di Dijon-Prenois, che si trovava in Francia, fu quindi la "gara della Svizzera" del 1982.
La corsa, che si disputò il 1° agosto 1982, è ricordata soprattutto per le emozionanti battaglie tra i piloti e le sorprese che portarono a un risultato inaspettato. La vittoria andò a René Arnoux, che ottenne il suo primo successo con la Ferrari. La gara è particolarmente celebre per un emozionante duello tra Arnoux e il compagno di squadra Gilles Villeneuve.
I due piloti della Ferrari si scambiarono posizioni più volte durante gli ultimi giri, con Villeneuve che cercava in ogni modo di superare Arnoux, ma quest'ultimo riuscì a difendersi con grinta e determinazione, nonostante il pressing incessante. Questo duello rimase nella storia come uno dei più spettacolari della Formula 1.
Il Gran Premio del 1982 fu anche caratterizzato da una serie di incidenti e ritiri: molti piloti non riuscirono a completare la gara, tra cui il campione del mondo in carica Keke Rosberg e Niki Lauda. La gara si svolse sotto un clima teso, con una grande incertezza riguardo il risultato finale, soprattutto a causa della grande concorrenza tra i vari team e i continui colpi di scena.
Alla fine, Arnoux tagliò il traguardo al primo posto, seguito da Jean-Pierre Jarier su Osella e da Nelson Piquet su Brabham, che chiuse il podio. La vittoria di Arnoux rappresentò un'importante svolta nella sua carriera e consolidò la sua posizione come uno dei piloti di punta della Ferrari in quel periodo.

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Un duello Villeneuve (R.I.P) vs Arnoux messo alla cazzum tre anni dopo, un Arnoux in Ferrari in largo anticipo, un'Osella sul podio, ma soprattutto il ritiro del vincitore reale, tutto ciò è inspiegabile! Oltretutto anche la data non è corretta, ma direi di non preoccuparmi troppo per questo piccolo dettaglio!



mercoledì 29 gennaio 2025

Mika Hakkinen deprivato di una sua storica vittoria, secondo ChatGPT!

Ho chiesto a ChatGPT di raccontarmi gli eventi del GP del Belgio 2000 soffermandosi in particolare su Zonta. Il risultato è stato giusto leggermente inquietante.
La risposta dell'AI:

+++ Il Gran Premio del Belgio del 2000, corso a Spa-Francorchamps, è una gara che è passata alla storia, non solo per la vittoria di Michael Schumacher, ma anche per l'insolito e sfortunato ruolo di Ricardo Zonta.
Zonta, pilota brasiliano che all'epoca faceva parte della squadra Jordan, era un sostituto di Heinz-Harald Frentzen, che era stato licenziato dalla squadra prima della gara. Zonta, dunque, si trovò a correre una gara in una squadra che non conosceva molto bene e con poca esperienza in una Formula 1 di altissimo livello. La sua performance durante il weekend non fu esaltante, ma nonostante ciò, fece una notevole figura durante la gara.
In gara, Zonta si trovò al centro di un episodio che avrebbe segnato la sua carriera: mentre stava cercando di fare il suo massimo, venne coinvolto in un incidente proprio con il suo compagno di squadra, Jean Alesi. Nella parte finale della gara, Zonta, che stava cercando di evitare una serie di contatti per guadagnare posizioni, si trovò in una situazione difficile. Alla curva "Les Combes", Alesi cercò di superarlo ma entrambi finirono per toccarsi, danneggiando le vetture e costringendo Zonta al ritiro.
Nonostante la sfortuna e il ritiro, quel GP rimase uno dei momenti più memorabili della carriera di Zonta. La sua partecipazione a quella gara ha mostrato a molti che, seppur non fosse tra i top driver della griglia, aveva comunque il talento e la determinazione per affrontare la competizione ai massimi livelli. La sua carriera in Formula 1, purtroppo, non decollò mai completamente, ma quel GP rimane uno degli episodi più discussi in cui fu protagonista.
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martedì 28 gennaio 2025

Bellof is for kids, Senna is for real AI // il GP di Montecarlo 1984 raccontato da ChatGpt

Ho chiesto a ChatGPT: "Racconta gli eventi del GP di Montecarlo 1984".
L'AI ha le idee giusto leggermente confuse, sia su chi abbia conquistato la pole position (e su come sia possibile recuperare posizioni se si è sempre stati in testa) sia su cosa sia successo dopo la bandiera rossa:

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Il Gran Premio di Monaco del 1984, corso il 3 giugno, è stato uno degli eventi più iconici della storia della Formula 1, non solo per la sua estrema spettacolarità, ma anche per il dramma che ha caratterizzato la gara.
La corsa è stata vinta da Alain Prost della McLaren, ma la storia della giornata ruota attorno a una serie di eventi che hanno visto protagonisti diversi piloti.
Al via, la pole position era stata conquistata da Ayrton Senna, al suo debutto con la Toleman, una squadra di basso livello. La partenza ha visto Senna subito protagonista, dando vita a una delle sue performance più memorabili, nonostante le condizioni meteo particolarmente difficili: la pioggia ha reso il tracciato molto scivoloso. Senna ha mostrato un talento straordinario sotto la pioggia, guadagnando posizioni e mettendo in difficoltà anche piloti di squadre molto più forti.
Nel frattempo, i piloti di punta come Alain Prost (McLaren), Niki Lauda (McLaren) e Nelson Piquet (Brabham) hanno dovuto fare i conti con le difficili condizioni meteo e con il rischio di finire fuori strada, cosa che ha causato numerosi incidenti e ritiri.
La gara è stata interrotta dalla pioggia torrentiale, ma dopo una lunga pausa, è stata ripresa, con Prost che ha approfittato della sua esperienza e della performance stabile della McLaren per mettersi in testa. Tuttavia, l'evento che ha segnato maggiormente la gara è stato il clamoroso ritiro di Senna, che stava dominando la corsa quando, dopo il restart, ha avuto problemi meccanici e ha dovuto abbandonare la gara.
Alla fine, Alain Prost ha vinto la gara, con Niki Lauda che ha conquistato il secondo posto e Michele Alboreto (Ferrari) che ha completato il podio. Nonostante la vittoria di Prost, il vero trionfatore emotivo è stato Senna, la cui performance sulla pioggia lo ha consacrato come uno dei grandi talenti della Formula 1.
Questo GP è ricordato non solo per l'emozione e la qualità della guida sotto la pioggia, ma anche per il modo in cui ha segnato l'inizio di una carriera che avrebbe rivoluzionato la F1, con Senna che in seguito sarebbe diventato uno dei più grandi campioni della storia.

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In sintesi, scopriamo che se la gara fosse proseguita, Senna non l'avrebbe vinta, mentre in ogni caso Stefan Bellof non è mai esistito. :-PPPP


lunedì 27 gennaio 2025

Sentite come suonano le trombe, perché ChatGPT ci racconta il GP d'Europa 1999!

Ho chiesto a ChatGPT: "Racconta il GP d'Europa 1999 soffermandoti sui piloti che hanno avuto ritiri o altri problemi quando erano in testa o in buone posizioni."

La sua risposta è stata sorprendente... ha fatto perfino comparire Michael Schumacher in pista a random affinché potesse avere una foratura al posto del fratello.

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Il Gran Premio d'Europa del 1999, disputato sul circuito di Nürburgring, è stato un evento ricco di sorprese e drammi, soprattutto per quei piloti che si trovavano in posizioni di vertice, ma che sono stati costretti al ritiro o hanno avuto problemi che hanno compromesso le loro gare.

1. Mika Häkkinen (McLaren)
Häkkinen era uno dei favoriti per la vittoria. Dopo una partenza solida, si trovò al comando della gara, ma nel corso della corsa ebbe un problema tecnico. Una perdita di pressione nei pneumatici lo costrinse al ritiro al giro 28, proprio quando la vittoria sembrava a portata di mano. Questo fu un duro colpo per il finlandese, che stava cercando di allungare il suo vantaggio nel campionato mondiale.

2. Michael Schumacher (Ferrari)
Il pilota di casa, Michael Schumacher, stava dominando la gara e sembrava destinato a conquistare una vittoria importante davanti al suo pubblico. Tuttavia, al 35° giro, una foratura dovuta a un danno alla gomma, causato probabilmente da un contatto con la macchina di Eddie Irvine (compagno di squadra Ferrari), lo costrinse a rientrare ai box per una sosta non programmata. Questa sosta lo fece scivolare indietro nella classifica, minando la sua possibilità di vittoria. Nonostante il suo impegno, Schumacher non riuscì a recuperare e chiuse la gara solo al 3° posto, alle spalle di Heinz-Harald Frentzen e di David Coulthard.

3. David Coulthard (McLaren)
Coulthard fu uno degli altri protagonisti che, purtroppo, dovette ritirarsi. Dopo essere stato in buona posizione per il podio, al giro 40 dovette fermarsi a causa di un problema al motore della sua McLaren, mettendo fine alla sua gara e alla sua possibilità di ottenere un risultato positivo.

4. Eddie Irvine (Ferrari)
Irvine stava avendo una buona gara, ma al 43° giro, mentre si trovava in quarta posizione, un problema alla sospensione lo costrinse a un ritiro prematuro, vanificando un possibile risultato positivo per lui e per la Ferrari.

5. Giancarlo Fisichella (Benetton)
Fisichella stava correndo una gara solida in posizioni di testa, ma al giro 55, quando sembrava poter ottenere punti importanti, la sua Benetton si fermò a causa di un problema al motore. Anche lui dovette abbandonare la gara, nonostante una performance inizialmente promettente.

In definitiva, questo Gran Premio d'Europa del 1999 è stato segnato da numerosi ritiri e problemi meccanici che hanno condizionato le sorti della gara. Alla fine, a prevalere fu Heinz-Harald Frentzen, che colse la sua unica vittoria in carriera con la Jordan, seguita da un sorprendente Giancarlo Fisichella in seconda posizione, nonostante il suo ritiro precedente.

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Go home, you're drunk. Capisco i risultati alla cazzum, ma almeno coerenza interna non guasterebbe!

mercoledì 22 gennaio 2025

È più eccitante un Hamilton in tuta rossa oggi che cento Hamilton nudi domani

Oggi Lewis Hamilton è sceso in pista per la prima volta con la Ferrari, dopo che ieri sera per la prima volta veniva condivisa una sua foto in tuta rossa, anziché il solito fotomontaggio o la solita immagine ottenuta tramite AI. Ovviamente, come è giusto che sia, il fatto ha catturato l'attenzione della stampa, degli addetti ai lavori e dei tifosi... l'impressione, però, è che si stia perdendo totalmente il lume della ragione.
Orde di ferraristi si comportano come se l'arrivo di Hamilton in Ferrari coincida con la nascita della Ferrari stessa, ovviamente con grande disappunto dei fan di Leclerc, che invece sostengono come tutto sia iniziato con Charles. In sintesi: sembra che si stia lavorando per rendere il ferrarista medio un individuo non tanto più senziente del leclerchino, il che spana la strada a un'imminente scontro tra lati della tifoseria. Una buona parte dei tifosi si comportano come se fossero sessualmente eccitati dal vedere un pilota come Hamilton indossare la tuta rossa e si comportano esattamente come se fossero invece di fronte a Lewis con quelle mutande rosse che mettevano in risalto il pacco in uno scatto fotografico per Tommy Hilfiger dell'epoca in cui non portava ancora le treccine. Ma questo è niente, perché ho visto anche qualcosa di agghiacciante.

C'era una foto di LH affiancata a quella di Michael Schumacher e la didascalia affermava che non vi fosse alcuna differenza in quanto entrambi sette volte campioni del mondo. Il discorso filerebbe liscio, se a farlo fosse chi non tifa e non ha mai tifato Ferrari, o se non si parlasse nella prospettiva ferrarista. A me pare che ci sia una grossa differenza tra le due situazioni: se Schumacher di sette titoli ne ha vinti cinque con la Ferrari, Hamilton li ha vinti prima. Di conseguenza, mentre una parte abbondante dei successi di Schumacher erano successi della Ferrari, al momento attuale le vittorie di Hamilton corrispondono agli INSUCCESSI della Rossa.
I titoli di Hamilton sono iniziati dal 2008 in poi, quando la Ferrari non vince il titolo piloti dal 2007. Corrispondono interamente a stagioni in cui la Ferrari o ha perso o era irrilevante, nonché ad anni di delusioni che sono ancora lì e non saranno cancellati dal fatto che il Sir sia sceso in pista al volante di una vettura rossa. Considero i titoli di uguale spessore indipendentemente dalla squadra con cui sono stati vinti, ma appunto, quelli di sono legati indissolubilmente al fatto che la Ferrari o fosse irrilevante o sia uscita perdente dagli scontri per il titolo.

Più ci penso e più mi chiedo come sia possibile che ci siano tifosi ferraristi che si comportano come se fossero felici che la Ferrari non vinca il titolo piloti dal 2007, perché vedere Hamilton vincere con la McLaren o letteralmente collezionare titoli con la Mercedes sembra essere divenuto improvvisamente l'obiettivo più importante per un ferrarista.
Non sarebbe stato forse più auspicabile che Lewis arrivasse a Maranello con qualche titolo in meno, ma che i mondiali a lui mancanti fossero finiti in mano ai piloti Ferrari di un tempo? Tanto il numero dei titoli è solo un numero, oggi sono tutte celebrazioni, ma avere vinto sette titoli anziché che ne so, un numero a caso tipo quattro, sarà davvero così fondamentale, quando Hamilton verrà messo da parte a contemplare le rane che gracidano in uno stagno come se fosse un Sebastian Vettel qualsiasi?
Aggiungo una cosa: non ricordo tifosi della Mercedes che, con il membro eretto al vento, nel 2010 autoproclamassero come appartenenti alla Mercedes i titoli vinti da Schumacher in Benetton e Ferrari. È pur vero che quindici anni fa c'era una maggiore attenzione al mostrarsi agli occhi degli altri come individui senzienti, rispetto a quanta ce ne sia ora, ma la tifoseria non starà rasentando il rischio di coprirsi di ridicolo?


Le foto di Hamilton con la tuta rossa (e il casco giallo Modena?) sono screenshot di un video pubblicato dalla Ferrari nella mattinata odierna. La foto del suo pacco in bella mostra è quella pubblicità che ho menzionato in corso d'opera.

domenica 19 gennaio 2025

Incontro al mercatino dell'antiquariato con un fan di Button nel giorno del compleanno del campione 2009

Ieri sono capitata su un profilo "Xwitter" piuttosto cringe, la cui autrice criticava chi tifa per un pilota pur senza considerarlo il migliore in pista. A tale proposito, come risposta, vorrei parlare della ragione più bella che ho sentito come causa scatenante del tifo nei confronti di un pilota. Correva l'anno 2006, ero in quinta superiore e il mio compagno di classe che era per il secondo anno in classe con me (e che al giorno d'oggi è il mio migliore amico), una volta disse: "da quella volta in cui Button ha rotto il motore a pochi metri dal traguardo, lo tifo per solidarietà".
Ricordate quando il motore doveva servire per due gran premi e chi non vedeva il traguardo nel primo dei due poteva cambiarlo senza penalità in griglia? Ecco, Jenson avrebbe potuto arrivare a transitare sul traguardo, ma non lo fece per non rimetterci dieci posizioni sulla griglia di partenza dell'evento successivo. Secondo il mio amico, quella era una buona ragione per mettersi a tifarlo. Secondo me, era una buona ragione per spingermi oggi a rivolgermi a un'intelligenza artificiale per chiederle di riproporre la propria elaborazione di quell'evento. AI avanti con i tempi, ci ha messo una Spyker nel background, anche se il 2007 era ancora lontano!
Tra parentesi, il mio amico fan di Button l'ho visto proprio stamattina. La domenica ha una bancarella ai mercatini dell'antiquariato del posto (vende un po' di tutto, ma in particolare trapani e altri attrezzi di seconda mano) ed era a pochi chilometri da casa mia, quindi sono andata a trovarlo. Gli ho menzionato il quarantacinquesimo compleanno di Jenson, che è proprio oggi, poi dopo avere fatto un giro al resto del mercato sono tornata a commentare i modellini di vecchie monoposto che avevo visto, lamentandomi del fatto che spesso non siano in buone condizioni ma tendenzialmente costino come se lo fossero.
Gli ho detto che avevo visto il modellino di quella famosa Renault che rompeva molti più motori della Honda di Button ed ecco che è stata l'occasione buona per menzionate i millemila ritiri di Jabouille. Poi gli ho detto che visto un modellino maltenuto della prima Ferrari turbo e il Button fan se ne è uscito con un "mi dispiace non avere mai potuto vedere correre Villeneuve". È una di quelle riflessioni che io stessa potrei formulare, ma non credo che la xwitterina cringe di cui sopra potrebbe giungere a una simile profondità.


sabato 18 gennaio 2025

Ten laps to go (film del 1936): la mia recensione

Continua la mia ricerca sui film motoristici vintage, stasera ne ho visto uno americano del 1936 intitolato "Ten laps to go", uscito anche con il titolo "King of the Speedway", prodotto da Fanchon Royer, nome che personalmente non essendo esperta di cinema non mi diceva nulla, ma che facendo una piccola ricerca risulta essere una donna.
Il film è di durata molto breve, poco più di un'ora. Ciò nonostante riesce a racchiudere una quantità notevole dei cliché che nei quasi novant'anni a venire si sono visti nei film motoristici e nelle fan fiction motoristiche in cui la presenza femminile si limita ad avere un ruolo sentimentale. In compenso comprende scene di gara vintage, di un'epoca molto remota... giusto per intenderci, vediamo vetture girare sull'ovale con tanto di meccanico caricato a bordo, letteralmente si respira un'altra epoca.

Nonostante ciò, la storyline ci dice che non importa se sia il 1936 o il 2025, il protagonista sarà il Best Drivahhhh Evahhhh e il suo avversario sarà il Kattivo. Tra i due c'è un odio feroce perché sì. Qui ci superiamo, perché il film inizia con una rissa tra i due dopo che il Kattivo ha criticato il meccanico del protagonista. Le leggi della fisica non vengono smentite in macchina, ma fuori, basta infatti una lieve spintatella per fare stramazzare l'altro a terra.
Dopodiché troviamo il Best Drivahhhh a pranzo al bar, dove litiga con la barista che lo accusa di mettere in pericolo la vita del suo meccanico, con il quale è fidanzata. Bella donna non più giovanissima = partner dell'aiutante del protagonista, ruolo aggiudicato come da prassi. Il Best Drivah, intanto, firma un autografo a un appassionato, il quale gli dice che spera che non morirà nella gara imminente. Il Best Drivahhhh, per nulla turbato, invita ad andare a cena con lui la bella figlia del team owner, appena conosciuta.
A cena incontrano il Kattivo che sembra mettere gli occhi su di lei. Mi aspettavo l'ennesimo cliché del triangolo amoroso, ma non c'è. Peccato, sarebbe stato divertente. Invece qui protagonista e meccanico cappottano, il protagonista rischia di perdere l'uso delle gambe e il meccanico, per amore della cameriera con cui si sta per sposare, decide di andare a lavorare nelle competizioni di midget car, dove il meccanico non viene caricato a bordo.
La figlia del team owner, che alla cena era stata indispettita quando il protagonista aveva annunciato pubblicamente un imminente matrimonio in realtà inesistente, solo perché quel gossip finisse sui giornali, litiga con lui ancora una volta quando questo in ospedale sostiene di non volerla vedere.

Nelle midget car tutti si ritrovano: il team owner cerca un pilota affinché guidi la sua macchina, il protagonista si rifiuta perché psicologicamente traumatizzato dal suo incidente, il Kattivo ordisce un kompl8 mandando due complici a rubare il progetto della macchina - una spaistory! - e trovando un pilota che si offra di guidare per il team owner allo scopo di sabotarlo. Dopo un inseguimento, il protagonista salva la situazione.
Irrompe a causa dei due complici e, dopo essere uscito vincente da una rissa due contro uno in cui i suoi due avversari erano armati, recupera il progetto che si trova dentro un mobile del soggiorno, e che purtroppo non è stato dimenticato in una copisteria di Maranello. Poi si dirige verso la pista e così a random, a dieci giri dalla fine, comunica al team il sabotaggio, fa fermare il pilota sabotatore e, infilato un casco in testa, sale in macchina in abiti borghesi con tanto di cravatta al collo. Nonostante non gareggi da tempo immemore, come nelle migliori trame rimonta, vince la gara e ottiene finalmente l'amore della figlia del team owner.


In sintesi: la solita solfa del protagonista che affronta un Kattivo pronto a tutto e in cui l'amore alla fine trionfa, a condizione di vincere la gara, sta iniziando un po' a stancare, però il film in sé è godibile ed essendo del 1936 non ha *copiato* la solita solfa, ma l'ha anticipata.

martedì 14 gennaio 2025

Franco Colapinto, la reincarnazione di Ayrton Senna? /// NON È UN POST SERIO!!!

Ispirandomi a certi post trashissimi dei colapinters, ho chiesto a un'AI: "Scrivi un articolo clickbait sul fatto che Franco Colapinto sia la reincarnazione di Ayrton Senna, usando come elementi a sostegno di questa ipotesi il fatto che abbiano in comune i capelli scuri e ricci, l'avere preso il sole in costume e l'avere indossato una tuta blu della Williams".
Questa è stata l'elaborazione, molto in linea con i post trash suddetti.

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Franco Colapinto: La Reincarnazione di Ayrton Senna?

Nel mondo della Formula 1, le leggende non muoiono mai. Una delle più affascinanti è quella di Ayrton Senna, il leggendario pilota brasiliano. Oggi, le voci si fanno sempre più forti: Franco Colapinto potrebbe essere la reincarnazione di Senna! Ecco i motivi che ci fanno pensare a questa straordinaria connessione.

Capelli Scuri e Ricci: Un Segno del Destino? // Uno degli elementi più evidenti che accomuna Franco Colapinto e Ayrton Senna è il loro aspetto fisico. Entrambi vantano capelli scuri e ricci, un dettaglio che non può passare inosservato. Questa somiglianza non è solo superficiale; potrebbe essere un segno che Colapinto è destinato a continuare un'eredità nel mondo delle corse!

Sole, Costume e Passione per la Velocità // Un altro aspetto che unisce i due piloti è il loro amore per il sole e il mare. Entrambi sono stati visti prendere il sole in costume, una passione che riflette il loro spirito libero e la gioia di vivere. Questo legame con la natura e il desiderio di godersi la vita potrebbero essere indicativi di una connessione più profonda.

La Tuta Blu della Williams: Un Dettaglio Significativo // Infine, non possiamo ignorare il fatto che Colapinto ha indossato una tuta blu della Williams. Questo colore iconico è un richiamo diretto a un periodo significativo della storia della Formula 1. Indossare una tuta di questa scuderia potrebbe suggerire una connessione simbolica tra Colapinto e la leggenda di Ayrton Senna.

Conclusione: Un Mito Vive Attraverso un Nuovo Pilota // In un'epoca in cui i fan della Formula 1 cercano sempre nuovi eroi, Franco Colapinto potrebbe essere la risposta. Con le sue somiglianze fisiche e le esperienze di vita che richiamano quelle di Ayrton Senna, la possibilità che Colapinto sia la reincarnazione del grande campione è intrigante. Sarà lui a portare avanti un'eredità? Solo il tempo potrà dircelo!
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Grazie a you.com

lunedì 13 gennaio 2025

La qualifica di Schumacher a Montecarlo 2006 vista dell'intelligenza artificiale (pilota ed evento scelti dall'AI seguendo un prompt)

Ho chiesto all'intelligenza artificiale You.com: "Scrivi un articolo clickbait e pieno di luoghi comuni a proposito di una controversia, realmente esistente, a tua scelta della Formula 1 del passato."

Mi ha scritto un articolo sulla bandiera gialla innescata da Schumacher a Montecarlo nel 2006. C'è giusto qualche *piccola* imprecisione.
Il responso dell'intelligenza artificiale, infatti, è il seguente:

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Il Grande Scandalo di Monaco: La Verità Nascosta della Formula 1!

Hai mai sentito parlare di uno dei più sconvolgenti scandali della storia della Formula 1? Se pensi che le corse siano solo adrenalina e velocità, preparati a rimanere a bocca aperta! Oggi ti svelerò i dettagli di una controversia che ha scosso il mondo delle corse: l'episodio del Gran Premio di Monaco del 2006!

Il Contesto: Un Gran Premio Leggendario // Il Gran Premio di Monaco è sempre stato un palcoscenico di dramma e emozioni. Nel 2006, il mondo si aspettava un'altra corsa mozzafiato, ma ciò che è accaduto ha superato ogni immaginazione. Gli appassionati di motori erano pronti a vivere una battaglia epica tra Fernando Alonso e Michael Schumacher, ma le cose hanno preso una piega inaspettata!

La Polemica: Il Giro di Ricognizione di Schumacher // Durante le prove, Michael Schumacher, il leggendario pilota della Ferrari, ha messo in scena un'azione che ha fatto infuriare i fan e gli esperti: durante il suo giro di ricognizione, ha provocato una bandiera gialla, costringendo gli altri piloti a rallentare! È stato un gesto deliberato per ostacolare gli avversari? La risposta è rimasta avvolta nel mistero.

Le Accuse: Un Gioco Sporco? // Subito dopo l'accaduto, le accuse si sono moltiplicate. Molti hanno iniziato a parlare di un "gioco sporco" da parte di Schumacher. Il suo atteggiamento ha scatenato un dibattito acceso tra i fan, con alcuni che difendevano il campione e altri che lo consideravano un opportunista. La Formula 1 era pronta a scoppiare!

Le Reazioni: Fans in Rivolta! // I social media dell'epoca si sono infiammati. Hashtag come #SchumiScandal hanno invaso Twitter, e i forum di discussione erano pieni di appassionati che si scambiavano opinioni e teorie sul comportamento di Schumacher. La polemica ha generato un buzz tale che persino i media mainstream non potevano ignorarla!

La Conclusione: Un Capitolo Oscuro della F1 // In definitiva, il Gran Premio di Monaco del 2006 è stato più di una semplice corsa. È stato un momento che ha messo in discussione l'integrità dello sport e ha dimostrato che, anche nel mondo delle gare ad alta velocità, non tutto è oro quel che luccica. Anche se Schumacher ha vinto la gara, il vero vincitore potrebbe essere chi è riuscito a mantenere la propria integrità.
Quindi, la prossima volta che guardi un Gran Premio, ricorda: dietro ogni curva si nasconde una storia! La Formula 1 non è solo competizione, ma anche un palcoscenico di intrighi e drammi che lasciano il pubblico con il fiato sospeso!
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Molto poetico, non trovate? Nevermind che le qualifiche siano diventate un giro di formazione e che "Schumi Scandal" abbia vinto il gran premio a random, il premio Oscar va sicuramente a chi è riuscito a fare trendare un hashtag su un social che è stato lanciato due mesi più tardi.

domenica 12 gennaio 2025

La Formula 4 NACAM stagione 2024/25 diviene Formula 4 NACAM stagione 2024: titolo assegnato a José Carlos Hernandez

Certe serie minori ci hanno abituati a confonderci le idee ed è esattamente quanto successo con la Formula 4 messicana. Questa doveva avere una stagione 2024/25, con ancora diversi eventi da disputare, ma circa una settimana fa è stato invece annunciato che i round restanti sono stati inclusi nel calendario 2025 e che, di fatto, il campionato 2024 è già terminato, considerandosi tale con il terzo evento disputato nel corso del mese di dicembre.
La stagione, quindi, è stata ridotta a un totale di tre eventi, di cui il primo disputato nel mese di ottobre in concomitanza con il GP del Messico. In novembre si è svolto un evento a Puebla, mentre a dicembre si è gareggiato nuovamente a Città del Messico, ma con un layout differente. Di fatto, solo otto gare sono state disputate nel corso dell'accorciata stagione 2024, due nel corso del primo round, tre in ciascuno degli altri due.
José Carlos Hernandez, leader della classifica, è quindi stato proclamato campione della stagione, alla luce di una stagione in cui non si è mai classificato al di sotto della seconda posizione. Nel round iniziale ha ottenuto due vittorie, battendo quelli che sono stati i suoi due diretti ma lontanissimi inseguitori in classifica, Helio Meza e Zaki Ibrahim, che si sono portati a casa rispettivamente un secondo e un terzo posto ciascuno in questo primo evento.
A Puebla, Meza ha vinto la prima e la terza gara, con Hernandez vincitore della seconda. Ciascuno dei due si è classificato in seconda piazza nelle gare non vinte del fine settimana, mentre Alejandro Bobadilla, quarto classificato nella graduatoria dei piloti, ha portato a casa tre quarte piazze.
Nell'evento di dicembre, invece, è arrivata un'outsider, ovvero Nerea Martì della Formula Academy, la quale si è ripartita seconde posizioni e vittorie con Hernandez: José Carlos ha vinto la prima e la terza gara, Nerea la seconda. I due, come anticipato, sono arrivati ciascuno secondo nelle gare vinte dall'altro. Per la Martì, quindi, una vittoria (diventando la seconda ragazza a vincere nella categoria, dopo Alexandra Mohnhaupt) e altri due piazzamenti a podio. Questo, per quanto riguarda il terzo gradino, è stato completato due volte da Meza e una da Bobadilla.
Con i risultati ottenuti nel round finale, Martì si è piazzata sesta nella classifica piloti, preceduta dai quattro già citati nonché dal quinto José Martinez. Ha preceduto due full time Max Mora e Alan Zezatti, due part-time, ovvero Alex Franco e Horia-Traian Chirigut e uno one-off, Cristian Cantù.

lunedì 6 gennaio 2025

Breaking news: Hamilton ha sbadigliato mentre si pettinava le treccine, scoop incredibile!

È assolutamente normale l'Hamilton-mania, non vedo motivi per cui ogni sito di informazione motoristica e soprattutto ogni sito che si spaccia per tale non debba pubblicare almeno una dozzina di articoli al giorno, con titoloni altisonanti. "Clamoroso, Hamilton si trasferisce in Italia e abbiamo in esclusiva sia il suo indirizzo di casa!" "Grande scoop: Hamilton impreca in dialetto modenese!" "Incredibile, oggi Hamilton e andato al cesso e ha pisciato!" Del resto, come aspettarsi altro? Lewis è il primo pilota nella storia che guiderà la Ferrari, team che farà il proprio esordio schierando una sola monoposto, è assolutamente normale che non si parli d'altro. Meglio approfittarne adesso, che non esistono ancora foto pubbliche con la tuta rossa: dopo sarà necessario mettere foto vere, adesso si possono ancora mettere immagini fasulle ottenute tramite AI.
Purtroppo i siti che consentono di farlo in ordine d'importanza crescente senza login, senza app e senza pagare non offrono risultati troppo precisi. Sulla tuta ci sono lettere a caso, alla richiesta di treccine lunghe per evitare acconciature troppo datate, queste sono venute fuori un po' troppo lunghe... e che stempiatura! Però dietro di lui pare di vedere una vettura con un halo laterale(?) rosso, quindi AI ti perdoniamo tutto!
Chissà cosa ne sarebbe uscito scrivendo "Ayrton Senna convince la Ferrari a ingaggiare Hamilton come pilota", ho troppa paura che salti fuori Franco Colapinto che prende il sole in mutande. Peccato anche che la Ferrari schieri una sola monoposto e che non ci sia nessuno pronto a scrivere che "il suo compagno di squadra è bello, simpatico e parla bene l'italiano" come accadeva negli old gold days in cui un tale che non ha mai vinto sette titoli, perché quelli solo Hamilton, era affiancato a Rosberg.
Peccato anche che al fianco di Lewis non ci sia proprio Nico, sarebbe stata la dream couple! E peccato soprattutto che Rosberg, vincendo un mondiale, non sia più simpatico, sia un po' meno bello di prima e abbia anche disimparato l'italiano - questo no, in cabina di commento fa un'ottima figura.
Ma soprattutto, chissà cosa potrebbe succedere se qualche leclerchino leggesse allusioni alla bellezza di potenziali compagni di squadra di Hamilton, forse mi proporrebbe di assumere il ruolo di capobranco. Per fortuna i leclerchini non mi leggono, perché il mio blog si chiama "Obsolete Narrazioni di Formula 1" e non "Sainz merda". Che poi, non capisco tutto questo astio tra le due tifoserie, la differenza tra i due piloti è che Carlos è finito nello scatolone dei ricordi nello scantinato senza più guidare per la Ferrari, mentre Leclerc è finito nello stesso posto guidandola tuttora.
Aggiungo anche che il Team Charles e il Team Lewis si stanno già insultando per le ragioni più disparate (o disperate?)... anche in questo caso mi stupisce la mancanza di solidarietà, dato che, esattamente come Leclerc, anche Hamilton prima o poi finirà nello scatolone dei ricordi nello scantinato.



domenica 5 gennaio 2025

6000 km di paura: film del 1978 ambientato al rally del Kenya

Pellicola italiana del 1978, "6000 km di paura" è reperibile su Youtube e si tratta dell'ultimo film motoristico che ho visto, proprio oggi, e di cui intendo parlare stasera. È ambientata al rally del Kenya e prevede sia un buon numero di scene si gara, sia un buon numero di animali esotici, in particolare enormi branchi di elefanti, oppure giraffe che attraversano la strada. Il film è incentrato rivalità tra due compagni di squadra, il veterano Paul Stark, sposato con la propria navigatrice Sandra, e il giovane Joe Massi, che gareggia insieme a un navigatore keniota che risponde al nome di Alì e ricopre un ruolo di numero due all'interno del team, ruolo che inizia a stargli stretto. Come un Heinz-Harald Frentzen qualsiasi, inoltre, è stato in precedenza lasciato dalla fidanzata Sandra, che appunto si è sposata con il suo rivale.
Uscito seriamente infortunato da un incidente al rally di Montecarlo, Joe è pronto per tornare al volante soltanto pochi mesi più tardi, quindi si reca in Kenya dove conosce una giornalista della quale si innamora, sempre seguita da una fotografa che invece si mette insieme ad Alì.

Paul Stark, tuttavia, non tollera la presenza del giovane compagno di squadra ed escogita uno stratagemma per farlo licenziare. Per Massi sembra non esserci niente da fare, ma viene in tempi record ingaggiato da un'altra squadra, che ingaggia anche il suo meccanico. Riceve inoltre delle avance da parte di Sandra, che gli propone di rimettersi insieme, essendo disposta a lasciare il marito per lui, ma Joe rifiuta.
Le varie tappe del rally sono spesso un susseguirsi di Joe e Paul che si ritrovano a tu per tu l'uno con l'altro, cercando di ostacolarsi a vicenda, entrambi determinati a raggiungere la vittoria... che a dire il vero sembra stabilmente nelle mani di un altro pilota, ma who kers, l'importante è prendersi a sportellate come se non ci fosse un domani.
L'ultima tappa vede i due impegnati ancora una volta in un confronto serrato, il pubblico ai bordi della strada si sporge pericolosamente, tanto che Alì mette in guardia Joe. Al contempo anche Sandra dice a Paul di fare attenzione, ma il disastro è dietro l'angolo.
Per non investire un bambino, Paul finisce in una scarpata e la macchina prende fuoco. Le scene finali alternano i festeggiamenti per il vincitore con la scena delle fiamme e di Joe e Alì che, scesi dall'auto, guardano l'incendio, Joe ripensando ai propri trascorsi con Sandra.

Il film è stato una piacevole scoperta e l'ho trovato coinvolgente, nonostante le dinamiche tra i personaggi non abbiano nulla di nuovo o di particolarmente innovativo. Ho apprezzato anche il fatto che si svolga in Kenya, location abbastanza inusuale per un film in generale e ancora di più per un film sul motorsport.
Il finale mi ha lasciata un po' spiazzata. Mi dicevo: manca un minuto alla fine del film, perché il protagonista e il navigatore se ne stanno così imbambolati? Perché nessuno dei due si getta tra le fiamme per salvare gli avversari, come vorrebbe la prassi? O perché non si passa direttamente al funerale degli avversari?
Niente, il film finisce proprio così, con i due che assistono imbambolati alla scena della macchina che va a fuoco, poi partono i titoli di coda. Possiamo dedurre che i coniugi Stark siano morti, ma non possiamo averne la certezza. Obiettivamente, non mi sembrava un film adatto a un finale aperto.



sabato 4 gennaio 2025

Hot Laps/ Formula 3 - i ragazzi dell'autodromo (film 1993): il motorsport... in un film erotico?!?!?!?

Stasera vi parlo di un film sull'argomento motori che, se avete figli, vi consiglio di NON vedere con i vostri bambini. Se vivete insieme ad altri familiari, inoltre, vi sconsiglio vivamente di guardare insieme a loro: potrebbe essere leggermente imbarazzante. Sono incappata in questo film durante una ricerca sui film ambientati nel mondo dell'automobilismo e avendolo trovato su Youtube (in versione inglese, anche se si tratta di un film italiano) ho pensato: questo lo vedo e poi ne parlo sul blog. Il titolo italiano è "Formula 3, i ragazzi dell'autodromo", quello internazionale "Hot Laps"... e se non si giudica un film dalla copertina, quell' "hot" del titolo abbinato alla copertina stessa, sulla quale svetta un fondoschiena femminile e un seno di un paio di taglie più grande rispetto al reggiseno dentro al quale si trova, schiarisce molto le idee.
In effetti, il film viene presentato come un thriller erotico ambientato nel mondo dell'automobilismo. Mi sono detta: chissà se oltre a seni e natiche c'è anche un po' di automobilismo e un po' di brivido...

Abbiamo un pilota/ team owner. Sono gli anni '90 quindi è assolutamente legittimo andare per i trenta e gareggiare in Formula 3. Costui è biondo, indossa una tuta rossa ed è il Kattivohhhh. Ha una partner/ complice che sbatte le tette in primo piano ogni tre per due. Di fatto ha affittato un autodromo per testare la macchina (pare sia Vallelunga, dai titoli di coda), viene avvicinato dal protagonista, il quale è un Pilota Emergente che lo informa di conoscere un trucco per migliorare la sua monoposto. Chissà come, gli viene proposto di guidarla.
Pilota Emergente se ne va in giro con la giacca di pelle senza maglia sotto, ha al lobo sinistro un orecchino che al giorno d'oggi gli costerebbe la squalifica per safety issues, piace alla donzella con le tette al vento e, in quanto tale, è il Protagonista Figo(C) di turno. Dato che ha fatto tempi interessanti, si conquista anche l'odio del Kattivohhhh.
Il proprietario del bar del circuito, che ha un passato da pilota di Formula 3, decide tuttavia di ingaggiarlo per guidare quella che era stata la sua monoposto di un tempo. Il bar è gestito dalla figlia di questo ex pilota, che matura un'avversione nei confronti del Pilota Emergente che in realtà nasconde attrazione.

Il Pilota Emergente fa installare un airbox che cambia radicalmente i risultati e, su quella che pare essere una monoposto di oltre un decennio prima, fa tempi interessanti. Il Kattivohhhh gli sguinzaglia dietro la complice, nella speranza di carpirgli segreti andando a letto con lui, in vista della gara che permetterà al vincitore di qualificarsi per il campionato internazionale di Formula 3. Il Pilota Emergente, un incontro erotico e l'altro con la signorina dalle tette al vento, si innamora anche della figlia barista dell'ex pilota che l'ha ingaggiato. Questa lo ricambia, ma non vuole fidanzarsi con un pilota che potrebbe morire da un momento all'altro in un incidente.
I due rivali si qualificano entrambi, nonostante il Kattivohhhh abbia ribaltato un bidone d'olio per fare sbinnare il suo avversario. Questo però fa il secondo tempo, perché è il protagonista.

Alla vigilia della gara finale, il Kattivohhhh manda la complice a distrarlo nella solita maniera, la vettura intanto viene sabotata ma non da lui come potremmo credere, quanto dalla barista. Il Pilota Emergente, tuttavia, ha un asso nella manica, ha smontato l'airbox miracoloso sostituendolo con un altro, quindi riesce a sistemare la macchina in tempo per partire dalla pitlane.
Risalito fino a ridosso del Kattivohhhh che scattava dalla pole, lo affianca e viene speronato. Recuperando magicamente il tempo perduto, lo raggiunge, ma niente da fare, l'altro taglia il traguardo per poi essere squalificato seduta stante per avere innescato il contatto. Il Pilota Emergente vince a tavolino e corona i suoi sogni d'amore con la barista, la quale ha accettato l'idea di mettersi insieme a un pilota.
In sintesi: una trama che di motoristico ha solo un vago copia e incolla e che di thriller non ha nulla. Di cinema erotico non me ne intendo, ma qui si vedono essenzialmente seni e natiche a random, con una trama erotico/ sentimentale incongruente con se stessa, che fa acqua da tutte le parti.


giovedì 2 gennaio 2025

Ho chiesto a un'AI: immagina una coppia Alesi/ Schumacher in Ferrari

Ho chiesto a un'AI: "Immagina che nel 1996 Jean Alesi sia rimasto in Ferrari ad affiancare Michael Schumacher. Come potrebbe cambiare l'affetto dei tifosi nei confronti del loro idolo Alesi, per via della popolarità e del successo di Schumacher?"


La risposta dell'AI:  

Immaginare uno scenario in cui Jean Alesi rimane in Ferrari per affiancare Michael Schumacher a partire dal 1996 offre spunti interessanti su come l'affetto dei tifosi nei confronti di Alesi potrebbe cambiare. Alesi, noto per il suo carisma e la sua passione per la Ferrari, ha già un legame speciale con i tifosi, ma l'arrivo di Schumacher, che diventerà un'icona della Formula 1, potrebbe influenzare questa dinamica.
L'affetto dei tifosi per AlesiJean Alesi ha sempre avuto un forte seguito di tifosi, grazie alla sua personalità affascinante e al suo amore per la Ferrari. La sua vittoria nel Gran Premio del Canada del 1995 è stata un momento culminante della sua carriera e ha consolidato il suo status tra i tifosi. Tuttavia, l'arrivo di Schumacher, che avrebbe portato la Ferrari a un'era di successi senza precedenti, potrebbe aver complicato la situazione.

L'impatto di Schumacher - Michael Schumacher è diventato rapidamente uno dei piloti più vincenti e popolari della storia della Formula 1. La sua capacità di ottenere risultati straordinari e di dominare le gare ha attirato l'attenzione dei media e dei tifosi, creando un'ombra su Alesi. Se Alesi fosse rimasto in Ferrari, la sua popolarità potrebbe essere stata influenzata in vari modi

1. Confronto diretto: I tifosi potrebbero aver iniziato a confrontare Alesi con Schumacher, mettendo in evidenza le differenze nei risultati e nelle prestazioni. Questo confronto potrebbe aver portato a una diminuzione dell'affetto per Alesi, specialmente se non fosse riuscito a ottenere risultati simili a quelli di Schumacher.
2. Ruolo di secondo piano: Alesi potrebbe essere visto come un "secondo pilota" rispetto a Schumacher, il che potrebbe ridurre la sua visibilità e il suo appeal. Tuttavia, se Alesi avesse avuto un ruolo di supporto efficace, contribuendo ai successi della squadra, potrebbe aver mantenuto un buon livello di affetto tra i tifosi.
3. Rivalità amichevole: Se Alesi e Schumacher avessero sviluppato una rivalità amichevole, questo potrebbe aver aumentato l'interesse dei tifosi. La loro interazione e il rispetto reciproco potrebbero aver creato una narrativa affascinante che avrebbe mantenuto Alesi nel cuore dei tifosi.

Conclusione - In sintesi, se Jean Alesi fosse rimasto in Ferrari accanto a Michael Schumacher, l'affetto dei tifosi nei suoi confronti avrebbe potuto subire cambiamenti significativi. Mentre la sua popolarità potrebbe essere stata messa alla prova dal successo di Schumacher, un rapporto di collaborazione e rispetto reciproco potrebbe aver mantenuto viva la sua immagine tra i tifosi. La storia di Alesi e Schumacher insieme in Ferrari sarebbe stata sicuramente affascinante e ricca di emozioni.

Fonte: you.com