Tutto inizia con un violento temporale a Birmingham (l’area
del circuito viene addirittura evacuata), in Alabama, dove si svolge il terzo
appuntamento stagionale sul circuito di Barber, che fa in modo che la gara
venga posticipata di quasi tre ore, cosa che sarà stata probabilmente
indifferente a chi poi si lamenta per settimane quando in F1 piove e partono
dietro la safety-car.
La partenza, prevista per le 21.00 ora italiana, viene
posticipata alle 23.15 con un limite massimo di due ore di durata, anche se poi partirà verso le 23.40 e durerà 100 minuti.
A scattare dalla pole position sarà Will Power, del team
Penske, già vincitore della prima gara stagionale a St. Petersburg, quattro
settimane fa.
Griglia di
partenza
1^ fila: Power (Penske) – Hinchcliffe (Andretti)
2^ fila: Hunter-Reay (Andretti) – Newgarden (Fisher)
3^ fila: Dixon (Ganassi) – Castroneves (Penske)
4^ fila: Muñoz (Andretti) – Montoya (Penske)
5^ fila: Andretti (Andretti) – Pagenaud (Schmidt)
6^ fila: Aleshin (Schmidt) – Bourdais (KV)
7^ fila: Saavedra (KV) – Sato (Foyt)
8^ fila: Huertas (Coyne) – Wilson (Coyne)
9^ fila: Kimball (Ganassi) – Rahal (Rahal)
10^ fila: Servia (Rahal) – Briscoe (Ganassi)
11^ fila: Conway (Carpenter) – Hawksworth (Herta)
12^ fila: Kanaan (Ganassi)
Cronaca
La partenza, prevista per le undici e un quarto, viene “rimandata”
di fatto di quasi mezz’ora, la gara durerà quindi in totale circa un’ora e
quaranta minuti.
Si parte con la pista ancora molto bagnata ed è subito
lotta a tre per la leadership; i protagonisti sono Power, Hinchcliffe e Hunter-Reay.
La gara viene presto neutralizzata dall’ingresso della
safety-car: nelle retrovie varie vetture si sono toccare e Sato è finito fuori
pista. Dal momento che riesce regolarmente a rientrare, la presenza della
safety-car in pista non dura molto a lungo. Nel frattempo Kimball rientra per
il primo pit-stop, forse a causa di danni riportati in un contatto al via(?).
Si riparte con Power che mantiene la leadership davanti a
Hunter-Reay e Hinchcliffe. Più indietro Aleshin e Montoya sono in lotta per la
7^ posizione e il colombiano riesce a superare il debuttante russo, lanciandosi
all’inseguimento di Andretti e di Dixon che riuscirà a superare nei giri
successivi.
La top-ten a quel punto è composta da Power, Hunter-Reay,
Hinchcliffe, Castroneves, Montoya, Andretti, Aleshin, Bourdais e Newgarden.
Nei giri che seguono assistiamo a acceso duello tra
Aleshin e Bourdais, con le posizioni che rimangono invariate, mentre più avanti
(13° giro) Montoya supera il compagno di squadra Castroneves e risale al 4°
posto.
Il primo colpo di scena avviene al 15° giro, mentre la
pista si sta asciugando e proseguire sulle gomme da bagnato inizia ad essere
difficoltoso: un fuoripista costa a Power, leader con circa un secondo e mezzo
di vantaggio, la prima posizione e circa cinque secondi. Torna in pista in
seconda posizione, mentre Hunter-Reay si porta in testa. Segue Hinchcliffe a
circa tre secondi e mezzo da Power in terza posizione.
Poco dopo Andretti viene superato da Aleshin e Bourdais,
con il duello tra questi ultimi che continua anche dopo il sorpasso nei
confronti del pilota americano. Quando è passata circa mezz’ora di gara una
collisione innescata dal francese manda Aleshin in testacoda ed entra in pista
la safety-car.
I piloti di testa rientrano ai box durante la
neutralizzazione mentre Saavedra rimane in pista e si porta in testa,
Hunter-Reay esce 2° davanti a Power, Dixon, Bourdais, Hinchcliffe, Montoya, Muñoz,
Andretti e Newgarden a completare la top-ten.
Subito dopo essere tornato in pista Muñoz finisce in
testacoda sulla pista ancora umida e si ritira. Castroneves, che si trovava in
top-five prima della sosta, è stato attardato da un errore ai box (si è fermato
in una piazzola sbagliata - errore che gli costerà uno stop and go).
Al restart (27° giro) Saavedra mantiene la prima
posizione davanti a Hunter-Reay, mentre un po’ più indietro Bourdais è
protagonista di un’altra collisione, stavolta con Montoya, che finisce fuori
nella sabbia, portano a un altro ingresso della safety-car.
Ancora una volta al restart le cose non sono andate nel
migliore dei modi: dopo un inizio tranquillo, in cui Saavedra ha difeso la
prima posizione, HR è rimasto in 2^ posizione e Power è risalito al 3° posto
dopo un duello con Andretti e Dixon, nelle retrovie Huertas finisce in
testacoda portando a un’ulteriore neutralizzazione. Si fermano ai box alcuni
piloti che si trovavano nelle retrovie, nel frattempo, mentre in top-ten
permangono: Saavedra, HR, Power, Andretti, Dixon, Bourdais (che dovrà fermarsi
poco dopo per scontare un drive through per avere innescato una collisione evitabile),
Pagenaud, Newgarden, Hinchcliffe, Wilson.
Mancano ormai appena 45 minuti al termine quando la gara
riparte. Hunter-Reay supera Saavedra, che poi rientrerà ai box. Power viene
superato da Andretti che risale quindi in 2^ posizione e anche Dixon gli si
avvicina. Il pilota australiano riuscirà però a mantenere la terza posizione.
Stavolta la situazione è tranquilla e si arriva, intorno
al 50° giro, al momento in cui i piloti di testa dovranno rientrare nuovamente
ai box. Dopo le soste HR si ritrova ancora una volta in testa davanti ad
Andretti, Dixon, Pagenaud e Power con quest’ultimo staccato una decina di
secondi dal pilota che lo precede. Completano la top-ten Wilson, Hinchcliffe,
Newgarden, Kanaan e Kimball.
Al 65° giro un incidente di Aleshin, quando mancano circa
cinque minuti alla bandiera a scacchi, provoca il ritorno della safety-car, che
rimane in pista fino alla fine. La gara si chiude quindi con la vittoria di
Hunter-Reay davanti al compagno di squadra Andretti.
Risultato
1 Ryan
Hunter-Reay 28 Honda
69 laps
2 Marco
Andretti 25 Honda
69 laps
3 Scott Dixon 9
Chevrolet 69 laps
4 Simon
Pagenaud 77 Honda
69 laps
5 Will Power 12
Chevrolet 69 laps
6 Justin
Wilson 19 Honda
69 laps
7 James
Hinchcliffe 27 Honda
69 laps
8 Josef
Newgarden 67 Honda
69 laps
9 Tony Kanaan 10
Chevrolet 69 laps
10 Charlie
Kimball 83 Chevrolet
69 laps
11 Ryan
Briscoe 8 Chevrolet
69 laps
12 Jack
Hawksworth 98 Honda
69 laps
13 Takuma
Sato 14
Honda 69 laps
14 Mike
Conway 20 Chevrolet
69 laps
15 Sebastien
Bourdais 11 Chevrolet
69 laps
16 Carlos
Huertas 18 Honda
69 laps
17 Graham
Rahal 15
Honda 69 laps
18 Sebastian
Saavedra 17 Chevrolet
69 laps
19 Helio
Castroneves 3 Chevrolet
69 laps
20 Oriol
Servia 16 Honda
68 laps
21 Juan Pablo
Montoya 2 Chevrolet
68 laps
22 Mikhail
Aleshin 7 Honda
63 laps
23 Carlos
Munoz 34
Honda 29 laps
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