sabato 1 febbraio 2025

Il ritorno di Marione alla Lotus(?) partendo da Long Beach: WTF?!

Come avrete notato, in questo periodo di vuoto, anziché impacchettare fake news spacciandole per vere, mi sono sbizzarrita nell'esaminare la spiccata fantasia delle intelligenze artificiali. Stavolta ho deciso di darle corda, di fingere che quello che mi diceva fosse corretto, istigandola a proseguire per vedere fino a che punto potessero arrivare le sue castronerie.
Ho scelto un gran premio a caso, quello in cui Riccardo Patrese fece pole position con la Arrows, ma poi in gara la Williams fece doppietta con Alan Jones e Carlos Reutemann. Ho chiesto a ChatGPT: "Parla del GP degli Stati Uniti Ovest 1981".

La risposta è stata la seguente:
+++ Il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest del 1981 si è svolto sul circuito di Long Beach, in California, il 5 aprile 1981. Fu la terza gara della stagione di Formula 1, ed è rimasto nella memoria come un evento caratterizzato da sorprese e da un'accesa competizione tra i protagonisti della stagione.
La pole position fu conquistata da John Watson, pilota della McLaren, ma la gara si rivelò particolarmente difficile per diversi motivi. Al via, Watson mantenne la prima posizione, ma presto fu superato dal brasiliano Nelson Piquet della Brabham, che avrebbe poi vinto la gara.
Un altro protagonista fu il giovane Michele Alboreto, che ottenne il suo primo podio in carriera, con un brillante secondo posto. Questo risultato rappresentò un'importante svolta per la sua carriera. Al terzo posto si classificò invece il britannico Nigel Mansell, che stava cominciando a farsi notare in Formula 1.
La gara fu segnata anche da numerosi ritiri, tra cui quelli di piloti di grande esperienza come Niki Lauda e Mario Andretti. La corsa fu anche caratterizzata da diverse strategie di gomme e pit stop, che cambiarono l'andamento della gara.
Nel complesso, il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest del 1981 fu un evento interessante che evidenziò il dominio di Piquet con la Brabham, ma anche la competitività crescente di altri piloti, come Alboreto e Mansell.
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Sono rimasta impressionata di fronte a un tale carico di imprecisioni. Neanche la data: era il 15 marzo. Neanche la posizione in calendario: era l'esordio stagionale. Neanche il podio: Piquet c'era, ma era terzo, e in quanto agli altri, sarebbe passato ancora qualche gran premio prima che Mansell salisse sul podio. Alboreto, poi, in Formula 1 non aveva ancora esordito, sarebbe arrivato nel 1981, ma a stagione in corso. E per quanto avrebbe ottenuto nei suoi anni in Tyrrell un terzo posto e due vittorie, non avrebbe mai ottenuto un secondo posto, che gli viene qui attribuito, fino al 1984. Nessun ritiro per Andretti, che è arrivato quarto in questo evento, mentre Lauda... non gareggiava in Formula 1 nel mondiale 1981!
Avrebbe dovuto bastarmi per vedere l'inaccuratezza di ChatGPT, ma volevo di più, quindi ho posto questo interrogativo, nella speranza di vederne delle belle:
"È tutto molto preciso e interessante, ma potresti raccontarmi qualcosa di più preciso su Lauda: con che team disputò quel gran premio? E per quali squadre gareggiavano Alboreto, Mansell e Andretti?"

L'AI ha risposto:
+++ Certo, posso darti qualche dettaglio in più su questi piloti!
Nel Gran Premio degli Stati Uniti Ovest del 1981, Niki Lauda gareggiava per la McLaren. Era al suo ritorno in Formula 1 dopo il ritiro (annunciato nel 1979), ed era diventato compagno di squadra di John Watson. Lauda aveva già vinto tre titoli mondiali (1975, 1977 e 1984), ma nel 1981, pur essendo ancora competitivo, il team McLaren non aveva ancora la stessa forza di alcune delle rivali, come la Ferrari o la Brabham. Durante la gara di Long Beach, Lauda fu costretto al ritiro, in parte a causa di problemi tecnici sulla sua macchina.
Passiamo agli altri piloti che hai menzionato:
- Michele Alboreto gareggiava per la Tyrrell. Era il suo secondo anno in Formula 1, e il 1981 fu una stagione in cui cominciò a farsi notare per la sua velocità e per i suoi risultati costanti. Il suo secondo posto a Long Beach rappresentò una delle sue prime grandi performance, che gli permisero di emergere come uno dei talenti promettenti della F1.
- Nigel Mansell era un pilota della Lotus, un team che all'epoca aveva ancora un buon potenziale ma stava attraversando un periodo di alti e bassi. Mansell era all'inizio della sua carriera in Formula 1 e si stava facendo un nome come pilota veloce e aggressivo. Anche se nel 1981 non ottenne ancora risultati clamorosi, il suo terzo posto a Long Beach dimostrò la sua determinazione.
- Mario Andretti, leggenda del motorsport, gareggiava per la Ferrari nel 1981. Dopo aver vinto il titolo mondiale nel 1978, Andretti cercò di riportare la Ferrari ai vertici, ma il team stava vivendo un periodo di transizione. La Ferrari aveva un'auto molto potente, ma non sempre affidabile. Andretti fu costretto al ritiro durante la gara di Long Beach a causa di problemi meccanici.
Spero che queste informazioni ti siano utili per avere un quadro completo di quella gara!
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Cosa dire? Il ritorno di Lauda con un anno d'anticipo ci sta tutto, d'altronde uno che nel 1981 aveva già vinto il mondiale 1984 ha sicuramente qualcosa in più. Sono rimasta un po' delusa dal fatto che Alboreto e Mansell siano stati piazzati nelle giuste scuderie, anche se per quanto riguarda il nostro connazionale il suo esordio è stato ricostruito totalmente alla cazzum.
Ma... Marione in Ferrari?!?! anziché in Alfa Romeo?!?!?! Questo aspetto necessitava di ulteriore approfondimento. Quindi ho chiesto, mettendoci di mezzo una trollata: "L'intento di Andretti di riportare la Ferrari ai vertici è un'azione da vero maschio alfa! Mi racconti la sua stagione 1981 in Ferrari?"

Con tanto di esclamazione iniziale, ChatGPT ha riferito:
+++ Ah, Mario Andretti nel 1981 con la Ferrari è un capitolo davvero affascinante della storia della Formula 1! Andretti, un pilota di enorme talento e carisma, aveva una carriera straordinaria, e il suo periodo con la Ferrari, purtroppo, non fu dei più fortunati, ma sicuramente segnò un momento importante della sua vita sportiva.
Nel 1981, Andretti aveva 41 anni, ma era ancora un pilota di grande esperienza e con un’incredibile voglia di vincere. La Ferrari, dal canto suo, non viveva uno dei suoi momenti più brillanti. L'auto che Andretti guidava era la Ferrari 126C, una vettura con un motore turbo che aveva il potenziale per essere competitiva, ma che soffriva di problemi di affidabilità e di sviluppo. La stagione 1981 era una sorta di periodo di transizione per il team di Maranello, che non riusciva a trovare la giusta formula per essere competitivo ai massimi livelli.
Andretti, purtroppo, non riuscì a lottare per il titolo. La sua stagione fu segnata da diverse difficoltà tecniche, tra cui motori che soffrivano di problemi di fiammabilità e un generale scarso ritmo di gara. La Ferrari non riuscì mai ad adattarsi completamente al turbo, e questo penalizzò Andretti nelle gare più lunghe e difficili. La 126C era veloce in alcuni tratti, ma non abbastanza affidabile e consistente per competere con le vetture rivali, come la Brabham di Piquet, la Renault o la McLaren.
Nonostante le difficoltà, Andretti riuscì a mostrare il suo carattere e la sua classe. In alcune gare, come il Gran Premio di Monaco, riuscì a far emergere il suo talento e la sua capacità di sfruttare le circostanze, ma anche in queste occasioni il potenziale della vettura fu compromesso da guasti tecnici. Andretti terminò la stagione 1981 senza vittorie e senza podi, ma sempre con la consapevolezza che stava cercando di portare la Ferrari al vertice con determinazione e leadership.
A fine stagione, Andretti lasciò la Ferrari, e questo fu un punto di svolta per entrambi: per lui, che passò alla Lotus, e per la Ferrari, che dopo un periodo di transizione si concentrò su nuove prospettive, con l'arrivo di piloti come Michele Alboreto.
La stagione 1981 di Andretti con la Ferrari, quindi, è un mix di sfortuna, abilità di guida e determinazione, ma anche un chiaro esempio di come il motorsport a volte sia crudele con i più grandi talenti, nonostante tutto il loro impegno.
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Vedo che Alboreto in questo universo ha bruciato molte tappe, di questo passo sarebbe potuto arrivare Minardi già nel 1988, ma c'erano questioni di maggiore importanza da definire, tipo questa: "Com'è andata per Andretti in Lotus nel 1982?"

L'oracolo ha affermato, anticipando anche di qualche mese la dipartita di Chapman:
+++ La stagione 1982 di Mario Andretti con la Lotus è una delle più turbolente e drammatiche della sua carriera. Dopo aver lasciato la Ferrari alla fine del 1981, Andretti si unì al team Lotus, un team che negli anni precedenti aveva avuto molto successo grazie alla visione e alla guida di Colin Chapman. Lotus stava cercando di risollevarsi dopo la morte di Chapman nel 1982, ma la macchina, la Lotus 91, non era perfetta, e il team stava attraversando un periodo di transizione.
Il 1982 per Andretti iniziò con grandi aspettative, visto che la Lotus era considerata una delle squadre più innovative e aveva una macchina che poteva avere buone prestazioni. Tuttavia, la stagione fu segnata da alti e bassi, con Andretti che si trovò spesso a lottare non solo con le difficoltà tecniche della vettura, ma anche con un ambiente che stava vivendo grandi cambiamenti.
Nel corso dell'anno, Andretti affrontò numerosi problemi, sia con la Lotus 91 che con la Lotus 92 (che fu introdotta più tardi nella stagione). La Lotus 91, in particolare, soffriva di problemi di equilibrio e di instabilità, mentre la 92, pur migliorata, non riusciva a garantire un passo costante in gara.
Nonostante le difficoltà, Andretti mostrò il suo talento, ma la sua stagione fu segnata da una serie di ritiri e risultati deludenti. Il fatto che il 1982 fosse una delle stagioni più pericolose e imprevedibili della Formula 1 (a causa di numerosi incidenti e cambiamenti nel regolamento) non fece altro che aumentare la pressione sui piloti e sulle squadre.
Uno dei momenti più drammatici fu il Gran Premio di San Marino, quando Andretti fu coinvolto in un incidente con il compagno di squadra, Elio de Angelis, e si ritirò dalla gara. La Lotus, in generale, faticò a trovare la giusta messa a punto per le sue vetture, e Andretti non riuscì mai a salire sul podio in quell'anno. Nonostante ciò, fu uno dei piloti più rispettati nel paddock per la sua dedizione e il suo spirito competitivo.
A fine stagione, Andretti non riuscì a conquistare nemmeno una vittoria, ma la sua stagione con la Lotus rappresentò anche un periodo di adattamento difficile per il team, che avrebbe poi trovato un maggiore successo con altri piloti nei successivi anni.
Quindi, nel complesso, la stagione 1982 di Andretti fu deludente sotto il profilo dei risultati, ma non intaccò la sua fama come uno dei grandi del motorsport. La combinazione di una macchina non competitiva e di un ambiente instabile fece sì che il suo ritorno alla Lotus non fosse il coronamento della carriera che forse molti si aspettavano.
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In sintesi, finale triste in cui per due anni di fila Marione ha belle speranze, ma non sale mai sul gradino più alto del podio. :-/// Pazienza, non si può avere tutto nella vita, può consolarsi di essere stato pilota della Ferrari e della Lotus, invece di essere un bot che suggerisce alternate universe spacciandoli per realtà.


Ammetto di essere, in generale, abbastanza basita, non tanto dalle prime informazioni sbagliate, ma soprattutto dal fatto che, facendo le giuste domande (o quelle sbagliate?) fosse possibile allontanare ancora di più ChatGPT dalla realtà. L'AI è arrivata a inventarsi *totalmente* delle vicende mai accadute, rendendole tuttavia plausibili per chi non avesse idea di cosa fosse successo in Formula 1 in quegli anni, cadendo nella palese contraddizione solo quando nel 1981 Lauda aveva già vinto il titolo 1984.