Sergey Sirotkin, nato il 27 agosto 1995, diventerà probabilmente il più giovane debuttante di tutti i tempi, al volante di una Sauber. Il suo sogno nel cassetto potrebbe essere quello di diventare il pilota russo più vincente di tutti i tempi ma, sfortunatamente per lui, in una sua parentesi positiva in Renault Petrov riuscì ad arrivare sul podio, quindi l'opera è più complicata del previsto. Se Hulkenberg se ne andasse, la Sauber difficilmente sceglierebbe l'opzione-suicidio Gutierrez/Sirotkin come coppia per il 2014. Si vociferava il ritorno di Massa (ormai accantonato, a quanto pare: il suo futuro è sempre più chiaro e sempre più lontano dalla Sauber, si dice che sarà in Lotus / sarà in Williams / sarà in Force India / sarà nel DTM con la Mercedes / non so perché ma ho il sospetto di avere dimenticato qualche altro rumour), indubbiamente uomo più chiacchierato del paddock in questi ultimi tempi. Il mondo si spacca in due: c'è chi dice che un team di media fascia potrebbe essere ben lieto di dare un volante a un pilota con dieci anni di esperienza che ha buone probabilità di riuscire a portare una vettura al traguardo e che tra l'altro ha buoni sponsor, mentre c'è chi dice che l'opzione migliore, per un team di media fascia, sia affidare la stessa vettura a un 18-19enne con buoni sponsor ma senza esperienza, che magari non ha fatto nulla di buono in GP2. Quest'ultima categoria, con tutto il rispetto per le loro teorie, mi fa un po' urtare i nervi in quanto nella stessa frase prima si lamenta che la F1 non promuove i giovani piloti, poi prima di terminare si lamenta quando i piloti in questione sono Gutierrez, Chilton e compagnia bella, per non parlare di Bianchi, perché il suo manager è Nicolas Todt e quindi è in F1 senza averne le capacità (è da anni che mi chiedo perché ci sia la radicata convinzione che Todt Jr promuova piloti incapaci, ma non fa niente).
Torniamo alla Sauber: si vocifera infatti che l'ex ferrarista di Sao Paulo che potrebbe affiancare Sirotkin nella prossima stagione sia un altro rispetto a quello che pensavamo inizialmente. Per la vecchia regola che se ci sono due opzioni e siamo sicuri che non sia una deve per forza essere l'altra, oltre a Massa di piloti di Sao Paulo in Ferrari ce n'è stato proprio uno.
Ebbene sì, se Schumacher è stato il primo pilota che in anni recenti è tornato in F1 a oltre quarant'anni, potrebbe esserci il secondo. Ebbene sì: Rubinho potrebbe approdare alla Sauber. E c'è di più: dal momento che in Sauber sarebbero insoddisfatti dell'uomo-scoiattolo... o, per meglio dire, del bambino-scoiattolo, Barrichello potrebbe prendere il suo posto addirittura all'ultimo gran premio stagionale del 2013, che tra parentesi è il suo gran premio di casa, dove in genere è sempre stato affetto da una sfiga cosmica.
Non dico se quest'alternativa mi piacerebbe o no (purtroppo certi pareri non possono essere espressi liberamente, nemmeno sul mio blog)... anzi, no, lo faccio, in risposta a tutti quelli che prima vogliono nuovi piloti, poi si lamentano di Gutierrez e compagnia bella: sì, mi piacerebbe. Così come mi piacerebbe che Massa restasse in Formula 1 il prossimo anno e anche che Button non fosse costretto al ritiro se non dovesse rimanere in McLaren. Vi dà fastidio? Beh, sono cazzi vostri. Anche a me dà fastidio che prima vi lamentiate che viene dato poco spazio ai debuttanti e poi vi lamentiate perché i debuttanti non vi soddisfano a pieno. Sinceramente di bambini che arrivano in F1 a 19-20 anni e che a 21 sono già fuori ne ho le palle piene... e non per i loro risultati, ma per il fatto che, con un po' più di maturità, forse le cose sarebbero andate diversamente. E' una questione di pareri e non ho intenzione di tapparmi la bocca sul mio blog per paura di essere criticata dalla gente che mi legge. Per quello c'è già Answers Yahoo.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
lunedì 30 settembre 2013
domenica 29 settembre 2013
NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: AAA 400, Dover International Speedway (29/36) – 29 settembre
Questa cosa è una delle ragioni per cui vorrei che Mazzoni commentasse la NASCAR.
Condizioni meteo: soleggiato
Numero giri: 400
Pole position: Dale
Earnhardt Jr
Dale Jr trascorre in testa la prima parte di gara,
Kenseth gli strappa momentaneamente la leadership dopo circa 25 giri di gara,
ma Dale Jr ritorna in testa dove rimane fino al momento della prima sosta. È
Kyle Busch, dopo i pit-stop (avvenuti in regime di verde) a prendere la testa
della gara al 52° giro davanti a Newman.
Kyle Busch perde la leadership al 70° giro, viene superato
da Newman e poi da Dale Jr che successivamente si porta in prima posizione.
Busch perde successivamente altre posizioni.
Anche il secondo giro di pit-stop è in regime di verde.
Johnson si trova in prima posizione e ci rimane fino al 164° giro quando c’è
una caution dovuta a detriti.
Kenseth esce dai box in prima posizione davanti a Johnson
e Dale Jr. mantiene la prima posizione al restart anche se intorno a metà gara
Johnson torna in testa. Top-5 a metà gara: Johnson, Kenseth, Kyle Busch, Dale
Jr, Newman.
Al 226° giro Keselowski si ritira (anche se oltre 40 giri
dopo tornerà in pista) mentre era 12°: caution, perché la pista è bagnata di
olio. Tutti ai box. Johnson è ancora in testa davanti a Kenseth e Dale Jr. Dopo
il restart Dale Jr si porta in seconda posizione alle spalle di Johnson.
Kenseth perde successivamente un’altra posizione a vantaggio di Kyle Busch, che
successivamente perderà alcune posizioni, mentre invece Gordon recupera,
portandosi stabilmente terzo.
A 90 giri dal termine ricominciano i pit-stop in regime
di verde, dove Dale Jr perde terreno ritrovandosi quarto davanti a Kyle Busch. I
primi tre sono Johnson, Kenseth e Gordon.
A 31 giri alla fine a causa di detriti, c’è una caution
dopo numerosi giri di verde. Tutti ai box. Johnson è in testa davanti a Gordon,
Dale Jr, Kenseth, Logano e Kyle Busch quando mancano 25 giri al termine. Gordon
perde due posizioni e Dale Jr si porta secondo alle spalle di Johnson che
conduce la gara in testa fino al traguardo, nonostante nelle fasi finali il
distacco di Dale Jr fosse inferiore al secondo.
È da segnalare come non ci siano stati incidenti.
RISULTATO
Pilota / Numero di gara / posizione di partenza / giri
1 48 Jimmie Johnson 48 8 400
2 88 Dale Earnhardt Jr 88 1 400
3 22 Joey Logano 22 11 400
4 24 Jeff Gordon 24 16 400
5 18 Kyle Busch 18 14 400
6 29 Kevin Harvick 29 12 400
7 20 Matt Kenseth 20 2 400
8 39 Ryan Newman 39 3 400
9 16 Greg Biffle 16 19 400
10 15 Clint Bowyer 15 23 400
11 1 Jamie McMurray 1 7 400
12 55 Brian Vickers 55 22 400
13 5 Kasey Kahne 5 20 399
14 31 Jeff Burton 31 25 399
15 56 Martin Truex Jr 56 10 399
16 9 Marcos Ambrose 9 24 398
17 17 Ricky Stenhouse Jr 17 15 398
18 27 Paul Menard 27 21 398
19 14 Mark Martin 14 29 397
20 11 Denny Hamlin 11 18 397
21 78 Kurt Busch 78 9 397
22 43 Aric Almirola 43 5 397
23 42 Juan Pablo Montoya 42 13 397
24 13 Casey Mears 13 26 395
25 34 David Ragan 34 27 395
26 47 AJ Allmendinger 47 17 395
27 30 Cole Whitt 30 33 394
28 83 David Reutimann 83 39 394
29 10 Danica Patrick 10 31 394
30 38 David Gilliland 38 28 393
31 93 Travis Kvapil 93 30 392
32 51 Ryan Truex 51 36 392
33 7 Dave Blaney 7 40 391
34 36 J.J. Yeley 36 32 390
35 99 Carl Edwards 99 4 385
36 32 Timmy Hill 32 42 381
37 2 Brad Keselowski 2 6 355
38 33 Landon Cassill 33 37 275
39 87 Joe Nemechek 87 41 168
40 40 Tony Raines 40 43 154
41 95 Reed Sorenson 95 35 139
42 35 Josh Wise 35 38 128
43 98 Michael McDowell 98 34 107
1 48 Jimmie Johnson 48 8 400
2 88 Dale Earnhardt Jr 88 1 400
3 22 Joey Logano 22 11 400
4 24 Jeff Gordon 24 16 400
5 18 Kyle Busch 18 14 400
6 29 Kevin Harvick 29 12 400
7 20 Matt Kenseth 20 2 400
8 39 Ryan Newman 39 3 400
9 16 Greg Biffle 16 19 400
10 15 Clint Bowyer 15 23 400
11 1 Jamie McMurray 1 7 400
12 55 Brian Vickers 55 22 400
13 5 Kasey Kahne 5 20 399
14 31 Jeff Burton 31 25 399
15 56 Martin Truex Jr 56 10 399
16 9 Marcos Ambrose 9 24 398
17 17 Ricky Stenhouse Jr 17 15 398
18 27 Paul Menard 27 21 398
19 14 Mark Martin 14 29 397
20 11 Denny Hamlin 11 18 397
21 78 Kurt Busch 78 9 397
22 43 Aric Almirola 43 5 397
23 42 Juan Pablo Montoya 42 13 397
24 13 Casey Mears 13 26 395
25 34 David Ragan 34 27 395
26 47 AJ Allmendinger 47 17 395
27 30 Cole Whitt 30 33 394
28 83 David Reutimann 83 39 394
29 10 Danica Patrick 10 31 394
30 38 David Gilliland 38 28 393
31 93 Travis Kvapil 93 30 392
32 51 Ryan Truex 51 36 392
33 7 Dave Blaney 7 40 391
34 36 J.J. Yeley 36 32 390
35 99 Carl Edwards 99 4 385
36 32 Timmy Hill 32 42 381
37 2 Brad Keselowski 2 6 355
38 33 Landon Cassill 33 37 275
39 87 Joe Nemechek 87 41 168
40 40 Tony Raines 40 43 154
41 95 Reed Sorenson 95 35 139
42 35 Josh Wise 35 38 128
43 98 Michael McDowell 98 34 107
venerdì 27 settembre 2013
Video-commento al Gran Premio di Singapore
Per fortuna ho registrato la mia voce lunedì scorso, perché poi mi è venuto un forte mal di gola e l'effetto sarebbe stato molto diverso. ;-)
giovedì 26 settembre 2013
NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Sylvania 300, Loudon New Hampshire (28/36) – 22 settembre
Sono già passati un po’ di giorni da quando si è svolta
la Sylvania 300 ed eccomi pronta, finalmente, per vederla e commentarla.
Numero giri: 300
Pole position: Ryan
Newman
Newman mantiene la prima posizione davanti a Kahne,
Gordon, Kurt Busch e Logano. Al 4° giro, però, viene superato da Kahne, nuovo
leader.
Dopo una trentina(?) di giri Wise finisce in testacoda:
caution e relativi pit-stop, con Kahne ancora in testa, che però viene superato
da Truex al restart.
Un giro più tardi c’è una seconda caution: McMurray va a
muro dopo un contatto con Montoya, mentre anche Swindell finisce a muro. Truex
rimane in testa dopo il successivo restart.
Labonte finisce in testacoda intorno al 50° giro: di
nuovo caution, con pit-stop successivi. Ancora una volta Truex mantiene la
prima posizione.
Kahne e Kenseth sono secondo e terzo. Kenseth si porta al
secondo posto al 106° giro, prima di un giro di pit-stop in regime di verde.
Rimane in pista per diversi giri Dale Jr in prima
posizione, che rientra soltanto al 131°. A quel punto torna leader Truex.
Al 156° giro, mentre era in testa Kenseth, c’è una
caution dovuta probabilmente alla presenza di detriti. Tutti ai box. È da
notare come nel pit-stop Dale Jr ci guadagna ben 14 posizioni! *______* DALE JR
FOR THE WIN! *-*
Gordon è in testa davanti a Vickers e Dale Jr; Vickers
perde alcune posizioni nei giri che seguono e Truex a quel punto si ritrova
terzo.
C’è un’ulteriore caution per detriti a due terzi di gara.
Dopo di essa è Kenseth a trovarsi in prima posizione.
Caution ancora una volta quando mancano una cinquantina
di giri alla fine. Vanno tutti ai box. Quando si riparte Kahne va a sbattere
mentre era in 8^ posizione: caution ancora una volta.
Kenseth è in testa al restart, mentre Kyle Busch risale
in seconda posizione davanti a Biffle, Johnson e Dale Jr. Eccetto Dale Jr che
viene superato a pochi giri dalla fine, queste posizioni rimangono invariate
fino al termine.
Il risultato
1 9 20 Matt Kenseth Home Depot / Husky Toyota 300 48 5
Running 4 106
2 12 18 Kyle Busch M&M’s Peanut Butter Toyota 300 42
Running
3 10 16 Greg Biffle 3M Ford 300 41 Running
4 11 48 Jimmie Johnson Lowe’s Chevrolet 300 41 1 Running
1 1
5 23 1 Jamie McMurray Linksys Chevrolet 300 39 Running
6 17 88 Dale Earnhardt Jr. Time Warner Cable Chevrolet
300 39 1 Running 2 17
7 29 55 Brian Vickers(i) Aaron’s Dream Machine Toyota 300
0 Running
8 25 31 Jeff Burton Cheerios Chevrolet 300 36 Running
9 26 99 Carl Edwards Aflac Ford 300 35 Running
10 5 56 Martin Truex Jr. NAPA Auto Parts Toyota 300 35 1
Running 4 98
11 20 2 Brad Keselowski Miller Lite Ford 300 34 1 Running
1 2
12 14 11 Denny Hamlin FedEx Ground Toyota 300 32 Running
13 4 78 Kurt Busch Furniture Row / Denver Mattress
Chevrolet 300 31 Running
14 6 22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 300 31 1 Running
1 1
15 3 24 Jeff Gordon Drive to End Hunger Chevrolet 300 30
1 Running 2 36
16 1 39 Ryan Newman Quicken Loans Chevrolet 300 29 1
Running 1 2
17 16 15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 300 28 1
Running 1 5
18 22 9 Marcos Ambrose DeWalt Ford 300 26 Running
19 15 42 Juan Pablo Montoya Target / Gillette Chevrolet
300 25 Running
20 8 29 Kevin Harvick Budweiser Chevrolet 300 24 Running
21 13 43 Aric Almirola Smithfield Ford 300 23 Running
22 7 27 Paul Menard Menards / Sylvania Chevrolet 300 22
Running
23 18 14 Mark Martin Mobil 1 / Bass Pro Shops Chevrolet
300 21 Running
24 31 17 Ricky Stenhouse Jr. # Zest Ford 300 20 Running
25 34 13 Casey Mears GEICO Ford 300 19 Running
26 35 83 David Reutimann Burger King / Dr Pepper Toyota
300 18 Running
27 21 10 Danica Patrick # GoDaddy Chevrolet 300 17
Running
28 30 93 Travis Kvapil Burger King / Dr Pepper Toyota 300
16 Running
29 19 34 David Ragan Taco Bell Ford 299 15 Running
30 27 51 Michael McDowell SEM Products Chevrolet 297 14
Running
31 38 7 Dave Blaney Tommy Baldwin Racing Chevrolet 297 13
Running
32 43 35 Josh Wise(i) ThePeteStore.com Ford 297 0 Running
33 37 36 JJ Yeley United Mining Equipment Chevrolet 296
12 1 Running 1 1
34 32 40 Landon Cassill(i) Moonshine Attitude Attire
Chevrolet 296 0 Running
35 36 87 Joe Nemechek(i) Toyota 296 0 Running
36 42 32 Timmy Hill # U.S. Chrome Ford 293 8 Running
37 2 5 Kasey Kahne Great Clips Chevrolet 278 8 1 Running
2 31
38 33 30 Kevin Swindell(i) Genny Light Toyota 244 0
Running
39 24 38 David Gilliland Long John Silver’s Ford 239 5
Accident
40 28 47 Bobby Labonte Bush’s Beans Toyota 161 4 Accident
41 39 33 Tony Raines(i) LittleJoesAutos.com Chevrolet 128
0 Brakes
42 41 98 Johnny Sauter(i) Phil Parsons Racing Ford 103 0
Brakes
43 40 95 Scott Riggs Leavine Family Racing Ford 92 1
Brakes
martedì 24 settembre 2013
#13 Commento al Gran Premio di Singapore: Marina Bay, 20-22 settembre 2013
Cronaca qualifiche: QUI.
Cronaca gara: QUI.
Cronaca gara: QUI.
È il
weekend del gran premio di Singapore, ovvero uno dei due giorni all’anno in cui
un’accozzaglia di fanboy prorompe in millemila lamentele a proposito del fatto
che tutti i gran premi avvengono su
circuiti cittadini come appunto Montecarlo e Singapore, a condizione che non
vinca la Ferrari, perché se vince la Ferrari improvvisamente i circuiti
cittadini sono i migliori.
A
proposito di quest’ultimo, il nome Singapore deriva dal sanscrito “Singapura”,
che significa “città del leone” e infatti il leone è uno dei simboli della
città. Altro simbolo è la Singapore Flyer, una ruota panoramica con 28 cabine
che possono ospitare fino a 28 persone, che percorre il proprio giro in una
quarantina di minuti, 37 per la precisione, stando a Wikipedia che riporta come
essa sia stata la ruota panoramica più grande fino al 2013, mentre ora da
qualche parte nel mondo ne è stata costruita una ancora più grande. La
Singapore Flyer però quest’anno è drammaticamente passata in secondo piano,
dato che Mazzoni si è dedicato a descrivere con maggiore qualcosa che mi sembra
fosse un hotel a millemila stelle, con una piscina sul tetto.
La
notizia più importante del mese di settembre, comunque, è un’altra: Pastor Maldonado
è diventato papà. In effetti se avessi controllato il profilo Twitter suo e di
sua moglie avrei scoperto già da giorni che sono diventati genitori di una
bambina chiamata Victoria, ma purtroppo non l’ho fatto. E poi, diciamocelo,
l’annuncio l’ha fatto nei giorni in cui Massa annunciava che avrebbe lasciato
la Ferrari e Raikkonen veniva ingaggiato per il 2014 al suo posto (questo
dimostra quanto fossero azzeccate le mie previsioni...), a nessuno importava
poi così tanto della figlia di Maldonado in quei giorni. Comunque sabato
durante le qualifiche è stato fatto un breve riepilogo di tutti i gossip che lo
riguardano e abbiamo scoperto che anche suo padre si chiama Pastor. Non c’è che
dire, anche Maldiiii sta diventando un soggetto i cui gossip sono potenzialmente
interessanti. Sarebbe bello se si chiamasse Pastor anche suo nonno e se sua
nonna avesse una villetta a tre passi da qualche circuito sui cui muretti il
piccolo Maldiiii si arrampicava sognando il giorno in cui sarebbe diventato il
leader del clan messico-venezuelano, ma non si può avere tutto dalla vita.
Dopo
l’angolo “famiglia di Maldonado” si è passati all’angolo “carriera di
Maldonado”. A Singapore, infatti, la prima volta in cui ci ha gareggiato si
sarebbe qualificato almeno quindici posizioni davanti al compagno di squadra,
nonostante non conoscesse il circuito.
...
...
...
WAIT!
...Wtf?! O.O
È
vero, l’anno scorso Maldiiii è partito dalla seconda posizione, mentre Gillette
Fusion era partito nelle retrovie, avendo compiuto un’eroica impresa: andare su
per i muri e rompere il cambio in concomitanza, partendo dalla penultima fila,
dove sarebbe risalito fino alla top-ten per farsi asfaltare da Feliiii. Tra
l’altro considerando che Maldiiii è partito secondo e che Gillette Fusion ha
rimontato fino alla nona o decima posizione mi viene il sospetto che la
Williams dello scorso anno fosse decisamente migliore di quest’anno. Forse,
però, non era tutto questo vantaggio, dato che entrambi i piloti se ne sono
andati a casa anzitempo... Comunque, anche confermando quello che ha fatto lo
scorso anno il sommo Maldiiii, ci sarebbe da spiegare come mai non conoscesse
il circuito, se ci aveva già gareggiato nel 2011. Forse si era fatto sostituire
da un sosia? In tal caso un sosia pilota ce l’ha, che gareggia nelle stock car
messicane e che, tra parentesi, è il fratello di Perez.
Torniamo
a noi, abbandonando Maldiiii al suo destino. È il caso di ricapitolare le
manovre di mercato delle ultime due settimane:
1)
addio tra Massa e Ferrari, lui dichiara di puntare alla Lotus, la Lotus
dimostra interesse nei suoi confronti, infine lui ha dichiarato che adesso
corre solo per se stesso e che dei risultati del team se ne sbatte... la
scatola del cambio, nel frattempo, si dava una bella grattata sperando di
rimanere intatta in futuro;
2)
Raikkonen è passato in Ferrari e ha fatto ben poche dichiarazioni in proposito,
la prima dicendo che non rimpiangeva la Ferrari prima dell’ufficializzazione,
la seconda dicendo che ha mantenuto buoni rapporti con la Ferrari e che è
felice di tornare con loro, la terza dicendo che l’unica ragione per cui è
tornato in Ferrari è che guadagnerà più soldi che in Lotus... insomma, ha le
idee talmente chiare che non mi sorprenderebbe se domani raccontasse che alla
base della sua scelta c’è il fatto che il rosso sia il suo colore preferito;
3)
si vocifera che Massa abbia avuto dei contatti anche con la McLaren (nel senso,
l’ha dichiarato lui stesso, quindi i casi sono due: o è vero oppure se l’è
sognato), ma che punti alla Lotus per il 2014, così come si vocifera che la
McLaren punti a riprendere Alonso per il 2014... sì, devo ammettere che un
futuro in Lotus sembra dare maggiori sicurezze se esiste questo rischio;
4)
la Sauber pare avere confermato che il bambino russo, concepito dopo che
Schumacher era già campione del mondo, correrà con loro nel 2014...
considerando che Sergey Siro...Siro...Siroqualcosa è nato il 27 agosto,
potrebbe essere un futuro alter-ego di Berger e di Webber.
Notizie
random sul circuito di Singapore:
-
c’è la Singapore Flyer, ma ne abbiamo già parlato in abbondanza per cui direi
di soprassedere;
- è
l’unico circuito in cui si corre di notte, perché ad Abu Dhabi si corre al
crepuscolo;
- è
l’unico circuito in cui ogni anno si rischia di non stare entro i limiti delle
due ore;
- in
passato Van Der Garde ci ha vinto la Gara 1 di GP2 e in Gara 2 ha vinto
Chilton;
-
dopo la curiosità precedente tutti i lettori sono rimasti traumatizzati, perciò
non presterebbero attenzione ad altre curiosità, quindi tanto vale non
scriverne altre.
LEEEEET’S
GOOOOO!
Siamo
al sabato pomeriggio, momento delle Libere 3, e Kimiiii ha un forte mal di
schiena. Salta le libere 3, rischia di saltare le qualifiche ma alla fine si
mette in macchina, dopo essere sopravvissuto grazie al supporto del fisioterapista
finlandese di Vettel. E qui mi sono chiesta: ma il fisioterapista di Kimiiii
che fine ha fatto? Mistero...
Lo
sforzo di Kimiiii, che si mette al volante nonostante l’indisposizione, viene
riconosciuto con ammirazione da un intero stuolo di appassionati di F1, il cui
commento è: “ma che palle, Kimiiii, potevi andartene a casa a dormire e lasciar
debuttare Valsecchi!”
Massima
stima per Valsecchi, da parte mia, ma ho seri dubbi che, se non fosse italiano,
qualcuno se lo filerebbe...
In
Q1 tutto fila liscio, Pic batte Gardiiii in penultima fila, lo SKàR$0n3 [CIT.
fanboy] batte Chilliiii, mentre nella fila davanti alle Caterham c’è un colpo
di scena: Di Restaaaa 17° e Maldiiii 18°, il che significa che Gutierrez è
passato avanti.
A
proposito di Gutierrez, è giunto il momento di fare una di quelle confessioni
di cui chiunque si vergognerebbe: non so perché, ma tutte le volte che
inquadrano, non faccio che ripetermi che sembra uno scoiattolo, come
lineamenti.
...
...
Okay,
forse era meglio se non lo scrivevo.
Comunque
si prosegue, ancora senza colpi di scena, a parte il fatto che l’acciaccato
Kimiiii si ferma lì, ritrovandosi 13° alle spalle di Hulk e JEV. Escono anche,
dietro di loro, il leader del clan messico-venezuelano che in linea molto
teorica era lì per spaccare il culo a tutti, Sutil e Valerì II. Questo è un
ulteriore colpo di scena: Gutierrez in Q3!
Credo
proprio che il prossimo anno mi mancherà, quando ci sarà il debuttante russo
più giovane di tutti i tempi che, viste le lunghe carriere dei piloti precedenti
detentori di questo record, ha buone probabilità di tornare alla scuola materna
molto in fretta.
Ma
non preoccupiamoci per lui in questo momento: siamo alla Q3 e Gutiiii lo
scoiattolo è in pista... anzi, no. Se ne sta ovviamente ai box a rigirarsi i
pollici come chiunque non abbia speranze di fare meglio del decimo tempo,
facendo magari una partita a briscola con i due Ferraristi, con Jensiiii e con
Ricciardo che scendono in pista solo sul finale, quando Sebbiiii è già talmente
sicuro della pole da essere lui a giocare a briscola, risparmiando un set di
gomme supersoft. Le Redbull, le Mercedes e le Lotus sono palesemente le vetture
più veloci, quindi Sebbiiii, Rosbiiii, Grosjiiii, Webbiiii e Hammiiii si
accaparrano le prime cinque posizioni. Feliiii e Ferniiii sono solo sesto e
settimo, ovvero il risultato migliore possibile dato che i cinque davanti erano
palesemente più veloci e l’unico modo per fermarli sarebbe stato farli rapire
dagli alieni, ma sul web qualcuno inizia a insultare Domenicali, come se il
risultato dipendesse da un errore strategico. Insomma, se un giorno il mondo
finirà, la colpa sarà attribuita chiaramente a Domenicali...
Jensiiii
conquista l’ottavo tempo davanti a Ricciardoooo e, come intuibile, è proprio lo
scoiattolo a completare la top-ten.
Momenti
da ricordare: Kimiiii si è presentato al microfono di Stella Bruno con un
abbigliamento memorabile, costituito da maglietta con gli sponsor del team,
pantaloncini a quadretti bianchi e blu e ciabatte infradito. Ero abbastanza
agghiacciata, devo ammetterlo.
Tra
l’altro l’ha anche presa per i fondelli facendole notare che tutte le gare sono
lunghe più o meno gli stessi chilometri. Non so voi, ma se anche un personaggio
come Kimiiii si mettesse a prendermi per i fondelli, io mi preoccuperei.
Notizia
trapelata dalla telecronaca: pare che la FIA abbia intenzione di modificare il
regolamento, consentendo un solo cambio di design per il casco dei piloti nel
corso della stagione, in modo da permettere il riconoscimento dei piloti
stessi.
Qui
mi sono sorte tre domande:
1)
dovremmo rinunciare ai caschi glitter di Sebbiiiii e a quelli argentati di
Hammiiii tipo quelli visti a Singapore?
2)
non c’è già un modo molto più sensato per riconoscere i piloti, visto che l’ala
in alto è di colori diversi tra prima e seconda guida?
3)
il dubbio più importante: ma la FIA non ha niente di più importante a cui
pensare?
Infine
Mazzoni ha rievocato i tempi passati, sostenendo che Lauda e Senna non hanno
mai cambiato colore del casco durante la loro carriera (anche molti altri,
credo) e che il casco di Rosberg richiama molto quello di Senna (con cui a mio
parere ha appunto in comune solo il semplice fatto di essere un casco).
LEEEEET’S
GOOOOO!
Domenica
in giro per il paddock si segnala la presenza di David Beckham, inquadrato
prima ai box della Lotus e poi in quelli della Mercedes. In quest’ultima
occasione è stata inquadrata anche una camicia a quadri di dubbia bellezza
indossata da Lauda, ma di abbigliamento ne ho già parlato abbastanza in questo
commento quindi direi di sorvolare.
Tutto
inizia con il tizio della Rai che sta intervistando qualcuno, fuori onda. Lo si
sente esprimersi in qualcosa che ricorda molto il Cepu-Inglish e non si capisce
chi stia intervistando. Le inquadrature, in cui tiene il microfono per aria
senza avere intorno nessuno che se lo stia filando, non chiariscono il dubbio.
La linea va quindi non troppo tempestivamente a Stella Bruno, che sta
intrattenendo Massa allo stesso modo in cui intratteneva Fisichella e Liuzzi.
Il tono di Massa nelle risposte somiglia molto a quello di Rosberg in simili
circostanze, e questo la dice lunga... ma è comunque molto meno preoccupante
che sentire lo stesso tono da parte di Raikkonen.
SCATTANO
LE VETTUREEEEEEEE! Dopo un po’ di caos alla prima curva con Rosbiiii che mette
il musetto davanti a quello di Vettel e crede davvero di potergli stare
davanti, Ferniiii è l’unico che si dimentichi l’uso dei freni e si ritrova
terzo dietro ai due. Grosjiiii è quarto e Webbiiii quinto, segno evidente che,
se non fosse stato superato da Ferniiii, Webbiiii non avrebbe perso altre
posizioni. Data la natura di semidio di Ferniiii (il fatto di essere in squadra
con un altro top-driver nel 2014 farà propendere alla sindrome della
santificazione alternata, quindi per forza di cose è stato declassato a
semidio), non è poi così preoccupante. In sesta e settima posizione ci sono
Feliiii e Hammiiii che litigano per i fatti loro e, rispetto a due anni fa,
hanno imparato a farlo senza prendersi a sportellate.
Di
sportellate vere e proprie non se ne sono viste, anche se qualche tempo dopo
mentre c’era Maldiiii che teneva dietro Hulk e Checo ho sperato per un attimo
di vederne delle belle. Purtroppo tra i due messico-venezuelani c’era Hulk,
appunto, e poco dopo Maldiiii s’è fermato ai box prima che andasse in scena un
duello epico che si sarebbe probabilmente concluso molto pacatamente, con un
mega-incidente seguito da una rissa in stile film western, con lancio di sedie
e tavoli (sempre ammesso che ci fossero sedie e tavoli a bordo pista, cosa di
cui dubito fortemente), ovvero nel modo in cui rischia di concludersi qualunque
incidente che coinvolta Perez, dato che i suoi colleghi sembrano provare
un’intensa e spiccata simpatia nei suoi confronti...
Tutto
è stato tranquillo e regolare finché Ricciardo non è andato a sbattere prima
della metà della gara, venendo poi accusato dai fanboy di averlo fatto per
favorire Vettel. Non so voi, ma io non vedo nessun favoritismo nei confronti di
un pilota che aveva oltre venti secondi di vantaggio sul secondo, ma che vede
il proprio vantaggio annullarsi. Capisco essere fanboy fino allo sfinimento, ma
almeno se vedessero dei complotti dove esistono ragionevoli probabilità di non
fare un discorso illogico, forse farebbero più bella figura. Fortunatamente di
recente su Answers Yahoo sono troppo occupati a stabilire se Senna sia stato o
non sia stato il pilota più forte di tutti i tempi per mettersi a parlare di
Ricciardo, anche perché tra l’altro ho il sospetto che ci sia gente che non sa
nemmeno chi sia Ricciardo.
A questo
punto ci siamo ritrovati con la seguente situazione:
- Ferniiii,
Kimiiii, le McLaren e le Sauber avevano gomme medium nuove montate nel secondo
pit-stop;
-
tutti gli altri si dovevano ancora fermare, compreso Feliiii che si era già
fermato una seconda volta perché aveva montato le supersoft, proprio come Di
Restaaaa.
Il momento
clou della gara, però, è andato in scena al 37° giro, quando HANNO FATTO
ASCOLTARE IN DIRETTA UN TEAM-RADIO DELLA MARUSSIA! Già questo, di per sé,
avrebbe proporzioni epiche, il fatto che abbiano detto a Bianchi qualcosa del
tipo “You’re faster than Max, you can overtake him, we told him” rende il tutto
ancora più epico. Poi va beh, si tratta di scandalo 22-21 (o 21-20 perché erano
rimaste solo 21 vetture in pista) dato che Chilliiii si è preso il lusso di
ignorare l’ordine di scuderia e di staccare Bianchi di qualche secondo.
Grande
Chilliiii, tu hai capito tutto dalla vita! Se un giorno ti trovassi primo e
avessi il tuo compagno di squadra dietro, non faresti quello che ha fatto
Heidfeld nell’unica occasione in cui è andato lontanamente vicino a poter
puntare a una vittoria...
Vettel
intanto ha impiegato una dozzina di giri per recuperare tutto quello che aveva
perso in precedenza, segno che si apprestava a rientrare ai box soltanto dopo
avere la certezza di poter tornare in pista primo. Infatti quando è andato ai box,
a montare il famoso set di supersoft risparmiato al sabato (scelta “arrogante”
secondo uno degli opinionisti Rai: ovviamente si aspettavano che, se un team ha
una vettura che va due secondi al giro più veloce degli altri, decida di darsi
la zappa sui piedi da solo per consentire agli altri di recuperare tanto per
non sfigurare...), è tornato in pista stabilmente primo, con sei o sette
secondi di vantaggio su Ferniiii che era secondo dato che Rosbiiii si era
fermato per precipitare decisamente più indietro. A fine gara di secondi di
vantaggio ne aveva trenta. Insomma, non male per essere stato un gran premio
disputato in circostanze normali in cui si sono verificati solo due incidenti
in totale e in cui tutti i suoi avversari principali sono giunti al traguardo. Decisamente,
oggi ha fatto una di quelle gare che un pilota di un certo livello riesce a
fare una o due volte in carriera.
A proposito
dei due incidenti, l’altro è stato un incidente di Di Resta (che ha origini
campane, CIT. Mazzoni) nei giri conclusivi, che è andato a sbattere da solo
mentre era ai margini della zona punti e, come le Mercedes e Feliiii, era
avviato verso un’evidente rimonta, dato che tra quelli che avevano le gomme
montate prima della metà gara, solo Ferniiii e Kimiiii avevano ragionevoli
probabilità di riuscire al traguardo senza logorarle.
Per fortuna
non è entrata la safety-car, quindi non è stato interrotto l’unico momento
movimentato della gara.
Intanto,
tra i piloti che rimontavano, c’era anche Webbiiii: girava su dei tempi
decisamente ottimi, ma dai box lo avvertivano di non sforzare troppo. Webbiiii ha
fatto di testa sua ed effettivamente la vettura ha finito per prendere fuoco
quando mancava meno di un giro alla fine.
Risultato: 1. Vettel (Redbull), 2. Alonso
(Ferrari), 3. Raikkonen (Lotus), 4. Rosberg (Mercedes), 5. Hamilton (Mercedes),
6. Massa (Ferrari), 7. Button (McLaren), 8. Perez (McLaren), 9. Hulkenberg
(Sauber), 10. Sutil (Force India), 11. Maldonado (Williams), 12. Gutierrez
(Sauber), 13. Bottas (Williams), 14. Vergne (Toro Rosso), +1 giro: 15. Webber
(Redbull), 16. Van Der Garde (Caterham), 17. Chilton (Marussia), 18. Bianchi
(Marussia), 19. Pic (Caterham). RIT. Di Resta (Force India) +7 giri, Grosjean
(Lotus) +24 giri, Ricciardo (Toro Rosso) +38 giri.
E
questo è tutto... anzi, no, ci sono altre cose piuttosto interessanti (?) di
cui parlare, che si possono sintetizzare con questa scaletta:
-
semidei che si tramutano in tassisti per scarrozzare Webbiiii ai box,
probabilmente per ricambiare il favore del Nürburgring nel 2002;
-
statue di marmo che prendono vita magicamente grazie allo champagne sul podio;
-
vittorie nel WEC da parte di piloti che in F1 perdevano olio e/o portavano
caschi assurdi;
-
scoperta che, accanto a chi scopiazza progetti fotocopiati di monoposto, c’è
anche chi probabilmente scopiazza modi di dire ripetitivi o maglie celebrative.
Post-gara:
rimasto a piedi e senza più la possibilità di fare danni a bordo della propria
vettura, Webbiiii ha deciso di dare il meglio di sé anche senza essere al
volante. Infatti s’è fatto scarrozzare da Ferniiii ai box, il che è abbastanza
epico, se non fosse che Ferniiii s’è fermato nel bel mezzo della pista e che
Webbiiii l’ha pista l’ha attraversata. Hammiiii che stava sopraggiungendo in
quel momento ha rischiato di travolgerli. Ferniiii e Webbiiii hanno ricevuto un
richiamo e, dato che per Webbiiii era il terzo, sarà retrocesso di dieci
posizioni al gran premio di Corea. Visto il suo imminente ritiro dalla Formula
1, questo sarà il suo ultimo ricordo del gran premio di Singapore. Peccato: se
avesse resistito ancora qualche anno in F1, superando la soglia dei 40 anni,
avrebbe potuto ricordarsi il sole alto nel cielo su cui svetta la Singapore
Flyer, proprio come Schumacher. Ah, no, Schumacher si ricorda Singapore perché
puntualmente ogni anno usava la vettura del pilota più giovane presente in
pista come rampa di lancio. Si può dire, dato che ora non corre più, che Bottas
(ammesso che sia più giovane lui rispetto allo scoiattolo e a Chilliiii, cosa
di cui sono tutt’altro che sicura) abbia avuto una bella bottas di culo, che
tra l’altro è una battuta pessima e già vista e rivista, quasi come quella dei
gemelli segreti dei piloti di cui Montezemolo parla fin dalla fine del 2008 (il
primo fu Raikkonen nel suo mondiale da “renna in letargo” come lo denominai
all’epoca, poi Schumacher quando passò in Mercedes, infine Massa quando... c’è
bisogno di spiegare quando?), che tra parentesi è successivo al momento in cui
Sebbiiii, che aveva già l’abitudine di dare nomi alle sue monoposto, decise che
la sua Toro Rosso non si sarebbe più chiamata Kate, ma sarebbe diventata Kate’s
Dirty Sister. Si tratta di telepatia o per la questione dei gemelli crudeli
Montezemolo si è liberamente ispirato a Sebbiiii? Questo purtroppo non lo
scopriremo mai.
Dopo
la gara è capitato un miracolo: Kimiiii ha sorriso sul podio. Tra l’altro
nessuno si atteggiava a statua di marmo, il che mi ha sorpresa fortemente.
Comunque dopo, durante le interviste finali Kimiiii, s’è slacciato la tuta e se
l’è abbassata. Per un attimo ho temuto che stesse per fare uno spogliarello.
Poi mi sono detta: “non sarebbe poi così male se un pilota a random di quelli
che finiscono sul podio fosse obbligato per regolamento a spogliarsi sul podio!”
In particolare una regola del genere avrebbero potuto sperimentarla in un gran
premio a caso, come ad esempio quello di Germania del 2008, sperando che il
pilota random in questione non fosse né Hammiiii né Feliiii...
#AttaccoDiFangirlismo. #MeglioSmetterlaSubito. #ComunqueNelsinhoE’UnGranFigo!
U.U
Le
interviste le ha tenute Brundle, ed è almeno la seconda volta quest’anno. C’era
in Malesia, quando ci fu lo “scandalo 2-1” o come si chiama e in cui io e King
ipotizzammo che Webbiiii volesse picchiare Sebbiiii dietro al podio, o
eventualmente picchiare lo stesso Brundle per via delle domande che gli aveva
fatto.
Dato
che ho già citato Brundle, sempre a proposito di telecronisti di SkyF1 UK, c’è
da dire che Anthony Davidson è arrivato secondo, con il team di cui fa parte
anche Buemi, nella classe LMP1 del WEC ad Austin, il che mi fa pensare che al
suo posto la telecronaca l’abbia fatta qualcun altro. A vincere è stato il team
in cui c’era McNish, quello della perdita d’olio che costò a Raikkonen una
vittoria nel 2002.
È da
segnalare che nella categoria GTEPro o come si chiama ha vinto il pilota
preferito di Iodio/Keep Pushing, immagino con sua immensa gioia. A proposito,
non so nemmeno se sia davvero il suo pilota preferito, perché in effetti il suo
preferito in assoluto potrebbe essere Razia...
È da
segnalare, in conclusione, l’avvicinarsi di un anniversario di immensa portata,
dato che coinvolge un semidio: il 25 settembre è vicino.
E,
non dite di no, sono sicura che molti di voi si staranno guardando intorno con
aria smarrita. Ebbene, come osate scordarvi che il 25 settembre del 2005
Ferniiii vinse il suo primo titolo? Ricordo ancora i festeggiamenti, con tutti
i membri del team che indossavano maglie con scritto davanti “Alonso world
champion” e dietro “Schumacher who?” (credo che sia l’ultima volta che ci sono
state maglie celebrative: dopo, a parte nel 2011, nessuno aveva la certezza di
poter vincere il titolo, quindi se le sono risparmiate... o magari le avevano
fatte i team che hanno perso, quindi non le abbiamo viste). Al momento quella
di “Schumacher who” mi sembrò una trovata originale. Qualche mese fa, mentre
facevo ricerche random su internet, mi è capitato sottomano un articolo,
corredato di foto, risalente al giugno del 2005: dopo il grande clamore
suscitato dalla quarta posizione di Danica Patrick alla 500 miglia di
Indianapolis, che all’epoca fu un fenomeno mediatico di grande portata, una
settimana più tardi Wheldon, che la Indy 500 l’aveva vinta, aveva una maglia
che recitava testualmente “Danica who”. Considerando che tutto ciò era accaduto
poco meno di quattro mesi prima, mi rimane un grande dubbio: in Renault hanno
avuto la stessa idea o hanno palesemente scopiazzato, contando sul fatto che
nessuno ci facesse caso? Credo che questo, purtroppo, non lo scopriremo mai,
così come non scopriremo mai se esiste una relazione tra la gemella di Kate e i
gemelli di Raikkonen, Schumacher e Massa.
E
con questo vi saluto, lasciandovi con un dubbio amletico: secondo voi quello
che criticava la Ferrari quest’estate era il gemello segreto di Nando?
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F1 stagione 2013,
GP Singapore
lunedì 23 settembre 2013
WEC #5: 6 Ore di Austin
Da notare la vittoria di McNish in LMP1, di Conway in LMP2 e dell'Uomo Rasoio in LMGTEPro.
RISULTATO COMPLESSIVO
1 2 LMP1 Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH Audi R18 e-tron quattro M 187 6:00'31.331 149 1'47.868 184.1
2 8 LMP1 Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN Toyota TS030 - Hybrid M 187 6:00'54.948 23.617 23.617 137 1'48.745 182.6
3 1 LMP1 André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER Audi R18 e-tron quattro M 186 6:00'45.479 1 Laps 1 Laps 96 1'47.375 184.9
4 12 LMP1 Nicolas PROST, Nick HEIDFELD, Mathias BECHE Lola B12/60 Coupé - Toyota M 183 6:01'20.653 4 Laps 3 Laps 129 1'50.302 180.0
5 26 LMP2 Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY Oreca 03 - Nissan D 178 6:02'27.449 9 Laps 5 Laps 151 1'54.559 173.3
6 49 LMP2 Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER Oreca 03 - Nissan M 177 6:02'10.456 10 Laps 1 Laps 148 1'55.552 171.8
7 32 LMP2 Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ Lotus T128 D 174 6:01'33.496 13 Laps 3 Laps 110 1'57.303 169.3
8 25 LMP2 Tor GRAVES, James WALKER, Rudy JUNCO Oreca 03 - Nissan D 173 6:01'21.007 14 Laps 1 Laps 163 1'55.517 171.9
9 41 LMP2 Christian ZUGEL, Chris DYSON, Tom KIMBER-SMITH Zytek Z11SN - Nissan D 172 6:01'34.661 15 Laps 1 Laps 132 1'55.963 171.2
10 24 LMP2 Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE Morgan - Nissan D 172 6:02'07.624 15 Laps 32.963 139 1'54.675 173.2
11 35 LMP2 Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN Morgan - Nissan D 170 6:01'42.694 17 Laps 2 Laps 144 1'55.357 172.1
12 99 LMGTE Pro Bruno SENNA, Frédéric MAKOWIECKI, Aston Martin Vantage V8 M 167 6:01'02.167 20 Laps 3 Laps 103 2'04.163 159.9
13 51 LMGTE Pro Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'17.382 20 Laps 15.215 137 2'04.170 159.9
14 71 LMGTE Pro Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'19.126 20 Laps 1.744 141 2'03.520 160.8
15 92 LMGTE Pro Marc LIEB, Richard LIETZ, Porsche 911 RSR M 167 6:02'27.351 20 Laps 1'08.225 165 2'03.853 160.3
16 96 LMGTE Am Stuart HALL, Jamie CAMPBELL-WALTER, Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'30.478 22 Laps 2 Laps 162 2'05.365 158.4
17 95 LMGTE Am Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'32.207 22 Laps 1.729 140 2'04.830 159.1
18 76 LMGTE Am Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY, Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:02'29.361 22 Laps 57.154 85 2'05.378 158.4
19 81 LMGTE Am Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Matteo MALUCELLI Ferrari F458 Italia M 164 6:00'37.845 23 Laps 1 Laps 141 2'05.029 158.8
20 91 LMGTE Pro Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET, Porsche 911 RSR M 163 6:01'09.907 24 Laps 1 Laps 140 2'04.111 160.0
21 88 LMGTE Am Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI Porsche 911 GT3 RSR M 163 6:01'20.305 24 Laps 10.398 88 2'05.383 158.4
22 50 LMGTE Am Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES Chevrolet Corvette C6-ZR1 M 163 6:01'36.932 24 Laps 16.627 150 2'06.024 157.6
23 61 LMGTE Am Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI Ferrari F458 Italia M 162 6:01'27.673 25 Laps 1 Laps 114 2'05.033 158.8
24 57 LMGTE Am Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI Ferrari F458 Italia M 156 6:00'51.796 31 Laps 6 Laps 110 2'06.558 156.9
25 45 LMP2 Jacques NICOLET, Jean-Marc MERLIN, Erik MARIS Morgan - Nissan D 148 6:00'40.364 39 Laps 8 Laps 86 1'59.816 165.7
26 97 LMGTE Pro Stefan MÜCKE, Darren TURNER, Oliver GAVIN Aston Martin Vantage V8 M 118 4:19'17.232 69 Laps 30 Laps 109 2'04.298 159.8
27 98 LMGTE Pro Paul DALLA LANA, Pedro LAMY, Richie STANAWAY Aston Martin Vantage V8 M 84 3:11'30.224 103 Laps 34 Laps 50 2'04.292 159.8
28 31 LMP2 Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, James ROSSITER Lotus T128 D 0 187 Laps 84 Laps
RISULTATI PER CATEGORIA
LMP1
1 2 LMP1 Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH Audi R18 e-tron quattro M 187 6:00'31.331 149 1'47.868 184.1
2 8 LMP1 Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN Toyota TS030 - Hybrid M 187 6:00'54.948 23.617 23.617 137 1'48.745 182.6
3 1 LMP1 André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER Audi R18 e-tron quattro M 186 6:00'45.479 1 Laps 1 Laps 96 1'47.375 184.9
4 12 LMP1 Nicolas PROST, Nick HEIDFELD, Mathias BECHE Lola B12/60 Coupé - Toyota M 183 6:01'20.653 4 Laps 3 Laps 129 1'50.302 180.0
LMP2
1 26 LMP2 Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY Oreca 03 - Nissan D 178 6:02'27.449 9 Laps 5 Laps 151 1'54.559 173.3
2 49 LMP2 Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER Oreca 03 - Nissan M 177 6:02'10.456 10 Laps 1 Laps 148 1'55.552 171.8
3 32 LMP2 Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ Lotus T128 D 174 6:01'33.496 13 Laps 3 Laps 110 1'57.303 169.3
4 25 LMP2 Tor GRAVES, James WALKER, Rudy JUNCO Oreca 03 - Nissan D 173 6:01'21.007 14 Laps 1 Laps 163 1'55.517 171.9
5 41 LMP2 Christian ZUGEL, Chris DYSON, Tom KIMBER-SMITH Zytek Z11SN - Nissan D 172 6:01'34.661 15 Laps 1 Laps 132 1'55.963 171.2
6 24 LMP2 Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE Morgan - Nissan D 172 6:02'07.624 15 Laps 32.963 139 1'54.675 173.2
7 35 LMP2 Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN Morgan - Nissan D 170 6:01'42.694 17 Laps 2 Laps 144 1'55.357 172.1
8 45 LMP2 Jacques NICOLET, Jean-Marc MERLIN, Erik MARIS Morgan - Nissan D 148 6:00'40.364 39 Laps 8 Laps 86 1'59.816 165.7
9 31 LMP2 Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, James ROSSITER Lotus T128 D 0 187 Laps 84 Laps
LMGTE Pro
1 99 LMGTE Pro Bruno SENNA, Frédéric MAKOWIECKI, Aston Martin Vantage V8 M 167 6:01'02.167 20 Laps 3 Laps 103 2'04.163 159.9
2 51 LMGTE Pro Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'17.382 20 Laps 15.215 137 2'04.170 159.9
3 71 LMGTE Pro Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'19.126 20 Laps 1.744 141 2'03.520 160.8
4 92 LMGTE Pro Marc LIEB, Richard LIETZ, Porsche 911 RSR M 167 6:02'27.351 20 Laps 1'08.225 165 2'03.853 160.3
5 91 LMGTE Pro Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET, Porsche 911 RSR M 163 6:01'09.907 24 Laps 1 Laps 140 2'04.111 160.0
6 97 LMGTE Pro Stefan MÜCKE, Darren TURNER, Oliver GAVIN Aston Martin Vantage V8 M 118 4:19'17.232 69 Laps 30 Laps 109 2'04.298 159.8
7 98 LMGTE Pro Paul DALLA LANA, Pedro LAMY, Richie STANAWAY Aston Martin Vantage V8 M 84 3:11'30.224 103 Laps 34 Laps 50 2'04.292 159.8
LMGTE Am
1 96 LMGTE Am Stuart HALL, Jamie CAMPBELL-WALTER, Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'30.478 22 Laps 2 Laps 162 2'05.365 158.4
2 95 LMGTE Am Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'32.207 22 Laps 1.729 140 2'04.830 159.1
3 76 LMGTE Am Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY, Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:02'29.361 22 Laps 57.154 85 2'05.378 158.4
4 81 LMGTE Am Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Matteo MALUCELLI Ferrari F458 Italia M 164 6:00'37.845 23 Laps 1 Laps 141 2'05.029 158.8
5 88 LMGTE Am Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI Porsche 911 GT3 RSR M 163 6:01'20.305 24 Laps 10.398 88 2'05.383 158.4
6 50 LMGTE Am Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES Chevrolet Corvette C6-ZR1 M 163 6:01'36.932 24 Laps 16.627 150 2'06.024 157.6
7 61 LMGTE Am Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI Ferrari F458 Italia M 162 6:01'27.673 25 Laps 1 Laps 114 2'05.033 158.8
8 57 LMGTE Am Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI Ferrari F458 Italia M 156 6:00'51.796 31 Laps 6 Laps 110 2'06.558 156.9
RISULTATO COMPLESSIVO
1 2 LMP1 Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH Audi R18 e-tron quattro M 187 6:00'31.331 149 1'47.868 184.1
2 8 LMP1 Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN Toyota TS030 - Hybrid M 187 6:00'54.948 23.617 23.617 137 1'48.745 182.6
3 1 LMP1 André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER Audi R18 e-tron quattro M 186 6:00'45.479 1 Laps 1 Laps 96 1'47.375 184.9
4 12 LMP1 Nicolas PROST, Nick HEIDFELD, Mathias BECHE Lola B12/60 Coupé - Toyota M 183 6:01'20.653 4 Laps 3 Laps 129 1'50.302 180.0
5 26 LMP2 Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY Oreca 03 - Nissan D 178 6:02'27.449 9 Laps 5 Laps 151 1'54.559 173.3
6 49 LMP2 Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER Oreca 03 - Nissan M 177 6:02'10.456 10 Laps 1 Laps 148 1'55.552 171.8
7 32 LMP2 Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ Lotus T128 D 174 6:01'33.496 13 Laps 3 Laps 110 1'57.303 169.3
8 25 LMP2 Tor GRAVES, James WALKER, Rudy JUNCO Oreca 03 - Nissan D 173 6:01'21.007 14 Laps 1 Laps 163 1'55.517 171.9
9 41 LMP2 Christian ZUGEL, Chris DYSON, Tom KIMBER-SMITH Zytek Z11SN - Nissan D 172 6:01'34.661 15 Laps 1 Laps 132 1'55.963 171.2
10 24 LMP2 Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE Morgan - Nissan D 172 6:02'07.624 15 Laps 32.963 139 1'54.675 173.2
11 35 LMP2 Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN Morgan - Nissan D 170 6:01'42.694 17 Laps 2 Laps 144 1'55.357 172.1
12 99 LMGTE Pro Bruno SENNA, Frédéric MAKOWIECKI, Aston Martin Vantage V8 M 167 6:01'02.167 20 Laps 3 Laps 103 2'04.163 159.9
13 51 LMGTE Pro Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'17.382 20 Laps 15.215 137 2'04.170 159.9
14 71 LMGTE Pro Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'19.126 20 Laps 1.744 141 2'03.520 160.8
15 92 LMGTE Pro Marc LIEB, Richard LIETZ, Porsche 911 RSR M 167 6:02'27.351 20 Laps 1'08.225 165 2'03.853 160.3
16 96 LMGTE Am Stuart HALL, Jamie CAMPBELL-WALTER, Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'30.478 22 Laps 2 Laps 162 2'05.365 158.4
17 95 LMGTE Am Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'32.207 22 Laps 1.729 140 2'04.830 159.1
18 76 LMGTE Am Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY, Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:02'29.361 22 Laps 57.154 85 2'05.378 158.4
19 81 LMGTE Am Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Matteo MALUCELLI Ferrari F458 Italia M 164 6:00'37.845 23 Laps 1 Laps 141 2'05.029 158.8
20 91 LMGTE Pro Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET, Porsche 911 RSR M 163 6:01'09.907 24 Laps 1 Laps 140 2'04.111 160.0
21 88 LMGTE Am Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI Porsche 911 GT3 RSR M 163 6:01'20.305 24 Laps 10.398 88 2'05.383 158.4
22 50 LMGTE Am Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES Chevrolet Corvette C6-ZR1 M 163 6:01'36.932 24 Laps 16.627 150 2'06.024 157.6
23 61 LMGTE Am Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI Ferrari F458 Italia M 162 6:01'27.673 25 Laps 1 Laps 114 2'05.033 158.8
24 57 LMGTE Am Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI Ferrari F458 Italia M 156 6:00'51.796 31 Laps 6 Laps 110 2'06.558 156.9
25 45 LMP2 Jacques NICOLET, Jean-Marc MERLIN, Erik MARIS Morgan - Nissan D 148 6:00'40.364 39 Laps 8 Laps 86 1'59.816 165.7
26 97 LMGTE Pro Stefan MÜCKE, Darren TURNER, Oliver GAVIN Aston Martin Vantage V8 M 118 4:19'17.232 69 Laps 30 Laps 109 2'04.298 159.8
27 98 LMGTE Pro Paul DALLA LANA, Pedro LAMY, Richie STANAWAY Aston Martin Vantage V8 M 84 3:11'30.224 103 Laps 34 Laps 50 2'04.292 159.8
28 31 LMP2 Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, James ROSSITER Lotus T128 D 0 187 Laps 84 Laps
RISULTATI PER CATEGORIA
LMP1
1 2 LMP1 Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH Audi R18 e-tron quattro M 187 6:00'31.331 149 1'47.868 184.1
2 8 LMP1 Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN Toyota TS030 - Hybrid M 187 6:00'54.948 23.617 23.617 137 1'48.745 182.6
3 1 LMP1 André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER Audi R18 e-tron quattro M 186 6:00'45.479 1 Laps 1 Laps 96 1'47.375 184.9
4 12 LMP1 Nicolas PROST, Nick HEIDFELD, Mathias BECHE Lola B12/60 Coupé - Toyota M 183 6:01'20.653 4 Laps 3 Laps 129 1'50.302 180.0
LMP2
1 26 LMP2 Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY Oreca 03 - Nissan D 178 6:02'27.449 9 Laps 5 Laps 151 1'54.559 173.3
2 49 LMP2 Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER Oreca 03 - Nissan M 177 6:02'10.456 10 Laps 1 Laps 148 1'55.552 171.8
3 32 LMP2 Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ Lotus T128 D 174 6:01'33.496 13 Laps 3 Laps 110 1'57.303 169.3
4 25 LMP2 Tor GRAVES, James WALKER, Rudy JUNCO Oreca 03 - Nissan D 173 6:01'21.007 14 Laps 1 Laps 163 1'55.517 171.9
5 41 LMP2 Christian ZUGEL, Chris DYSON, Tom KIMBER-SMITH Zytek Z11SN - Nissan D 172 6:01'34.661 15 Laps 1 Laps 132 1'55.963 171.2
6 24 LMP2 Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE Morgan - Nissan D 172 6:02'07.624 15 Laps 32.963 139 1'54.675 173.2
7 35 LMP2 Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN Morgan - Nissan D 170 6:01'42.694 17 Laps 2 Laps 144 1'55.357 172.1
8 45 LMP2 Jacques NICOLET, Jean-Marc MERLIN, Erik MARIS Morgan - Nissan D 148 6:00'40.364 39 Laps 8 Laps 86 1'59.816 165.7
9 31 LMP2 Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, James ROSSITER Lotus T128 D 0 187 Laps 84 Laps
LMGTE Pro
1 99 LMGTE Pro Bruno SENNA, Frédéric MAKOWIECKI, Aston Martin Vantage V8 M 167 6:01'02.167 20 Laps 3 Laps 103 2'04.163 159.9
2 51 LMGTE Pro Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'17.382 20 Laps 15.215 137 2'04.170 159.9
3 71 LMGTE Pro Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'19.126 20 Laps 1.744 141 2'03.520 160.8
4 92 LMGTE Pro Marc LIEB, Richard LIETZ, Porsche 911 RSR M 167 6:02'27.351 20 Laps 1'08.225 165 2'03.853 160.3
5 91 LMGTE Pro Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET, Porsche 911 RSR M 163 6:01'09.907 24 Laps 1 Laps 140 2'04.111 160.0
6 97 LMGTE Pro Stefan MÜCKE, Darren TURNER, Oliver GAVIN Aston Martin Vantage V8 M 118 4:19'17.232 69 Laps 30 Laps 109 2'04.298 159.8
7 98 LMGTE Pro Paul DALLA LANA, Pedro LAMY, Richie STANAWAY Aston Martin Vantage V8 M 84 3:11'30.224 103 Laps 34 Laps 50 2'04.292 159.8
LMGTE Am
1 96 LMGTE Am Stuart HALL, Jamie CAMPBELL-WALTER, Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'30.478 22 Laps 2 Laps 162 2'05.365 158.4
2 95 LMGTE Am Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM Aston Martin Vantage V8 M 165 6:01'32.207 22 Laps 1.729 140 2'04.830 159.1
3 76 LMGTE Am Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY, Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:02'29.361 22 Laps 57.154 85 2'05.378 158.4
4 81 LMGTE Am Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Matteo MALUCELLI Ferrari F458 Italia M 164 6:00'37.845 23 Laps 1 Laps 141 2'05.029 158.8
5 88 LMGTE Am Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI Porsche 911 GT3 RSR M 163 6:01'20.305 24 Laps 10.398 88 2'05.383 158.4
6 50 LMGTE Am Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES Chevrolet Corvette C6-ZR1 M 163 6:01'36.932 24 Laps 16.627 150 2'06.024 157.6
7 61 LMGTE Am Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI Ferrari F458 Italia M 162 6:01'27.673 25 Laps 1 Laps 114 2'05.033 158.8
8 57 LMGTE Am Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI Ferrari F458 Italia M 156 6:00'51.796 31 Laps 6 Laps 110 2'06.558 156.9
domenica 22 settembre 2013
La domenica di Marina Bay
Il
gran premio di Singapore, che si disputa dal 2008 sulle strade di Marina Bay, è
il tredicesimo appuntamento del campionato di Formula 1 2013.
La
partenza avviene con un’ora d’anticipo rispetto all’orario delle qualifiche, ovvero
alle ore 20.00 locali (14.00 italiane)
Condizioni meteo: sereno (temperatura media 29°)
Numero giri: 61
Pole position: Sebastian Vettel
Griglia di partenza: Vettel, Rosberg, Grosjean,
Webber, Hamilton, Massa, Alonso, Button, Ricciardo, Gutierrez, Hulkenberg,
Vergne, Raikkonen, Perez, Sutil, Bottas, Di Resta, Maldonado, Pic, Van Der
Garde, Bianchi, Chilton. NOTE: Sutil parte con gomme medium, tutti gli altri
piloti partono sulle supersoft.
Cronaca
Alla
partenza è lotta tra Vettel e Rosberg per la prima posizione: è l’unico momento
della gara in cui sembra che qualcuno sia in grado di tenere testa a Vettel,
che però dimostra subito che, per questa volta non c’è niente da fare; la
leadership è sua e inizia fin da subito a far registrare giri veloci, che gli
fanno prendere parecchi secondi di vantaggio nei confronti di chi lo segue.
Rosberg
è stabilmente secondo, mentre fin dalla partenza Alonso è terzo, avendo
approfittato anche di una partenza non ottimale da parte di Grosjean e Webber,
4° e 5° finché l’australiano, nel corso del primo giro, non supera il pilota
della Lotus. Dietro è lotta per la 6° posizione tra Massa e Hamilton: quest’ultimo
ha fatto una partenza peggiore rispetto al brasiliano ritrovandosi dietro ed è
momentaneamente costretto ad accodarsi in quanto gli era passato davanti fuori
dalla pista.
La situazione
rimane stabile, con Button, Hulkenberg e Perez che chiudono la top-ten, fino al
momento in cui iniziano i pit-stop. Raikkonen è il primo a fermarsi, all’11°
giro, mentre i piloti della top-ten proseguono per qualche ulteriore giro.
È da
segnalare al 17esimo giro un acceso duello tra Maldonado, che ritarda il
pit-stop, Hulkenberg e Perez, in cui questi ultimi due rischiano la collisione.
Dopo
che i piloti della top-ten si sono fermati (l’ultimo è Vettel al 18°) troviamo:
Vettel, Rosberg, Di Resta (che ancora non si è fermato - rientrerà al 21°) e
Alonso che non riesce a sbarazzarsi del pilota della Force India. È 5° Webber
davanti a Grosjean, con Hamilton che ha guadagnato una posizione su Massa
approfittando del pit-stop e con Button e Raikkonen che completano la top-ten. Seguono
Perez e Hulkenberg in lotta l’uno con l’altro.
Colpo
di scena al 25° giro: Ricciardo va a sbattere, mentre alcuni piloti si erano
già fermati per la seconda sosta. Entra la safety-car. Sono invariate le
posizioni di Vettel e Rosberg, mentre Webber e Hamilton sono 3° e 4° approfittando
della sosta di Alonso (5°) e Grosjean (6°) mentre Di Resta, primo pilota su
gomme supersoft, è 7° davanti a Massa che
si è appena fermato per mettere a sua volta le supersoft.
Si riparte
al 31° giro: è stato necessario infatti un paio di giri aggiuntivi per
permettere ai doppiati, in particolare alle Marussia, di accodarsi dopo che si
erano già sdoppiati.
Vettel,
che prima della safety-car aveva accumulato almeno una ventina di secondi di
vantaggio, dimostra di poter fare altrettanto e inizia da subito a girare
velocissimo, rifilando in media due secondi al giro a Rosberg e ai piloti che
lo seguono. Grosjean, intanto, accusa dei problemi: al 34° giro è costretto a
rientrare ai box per una lunga sosta, tornerà in pista ultimo e sarà costretto
successivamente a fermarsi definitivamente alcuni giri più tardi.
Per i
piloti che non si sono fermati durante la neutralizzazione della safety-car, i
pit-stop iniziano dopo il 40° giro. Si ferma Webber, mentre Rosberg rientra un
giro più tardi e si ritrova alle sue spalle una volta tornato in pista,
perdendo così una posizione. Rientrano poi Di Resta, Massa (che si era sì
fermato, ma che aveva le supersoft, sulle quali non sarebbe potuto arrivare in
fondo) e Hamilton, prima di Vettel al 45° giro. Quando torna in pista, il
pilota della Redbull, ha ancora un consistente margine su Alonso, grazie ai
tempi fatti registrare nei giri precedenti.
I primi
dodici sono, a questo punto: Vettel, Alonso, Button, Raikkonen, Perez,
Hulkenberg, Guterrez, Webber, Rosberg, Hamilton, Di Resta e Massa.
Soltanto
Vettel e i piloti da Webber in poi hanno gomme nuove e per gli altri si porrà
il problema di doverle fare arrivare fino alla fine. È proprio questo fattore a
rendere movimentatissime le fasi finali della gara, in cui il primo ad avere
problemi è Gutierrez: tra il 49° e il 50° giro viene sfilato dai cinque piloti
che lo seguono, mentre anche Hulkenberg inizia a perdere terreno e si vede
superare da Webber al 54° giro.
Un giro
più tardi Button è costretto a desistere all’attacco di Raikkonen, che
conquista quindi la terza posizione, staccato di circa quindici secondi da
Alonso che è secondo. Anche l’altra McLaren, quella di Perez, è in difficoltà:
lo supera Webber, che sta iniziando a girare sugli stessi tempi di Vettel.
Colpo
di scena al 56° giro: Di Resta, che era appena entrato in zona punti e si
trovava alle spalle di Hamilton e davanti a Massa, va a sbattere contro le
barriere. Per fortuna è in una via di fuga e non è necessario l’ingresso della
safety-car.
Le McLaren,
sempre più in crisi, perdono altre posizioni: Webber supera anche Button,
mentre un giro più tardi entrambi i piloti della McLaren vengono superati da
Rosberg che, riuscendo a liberarsi di loro piuttosto in fretta, riesce a
liberarsi anche di Hamilton che gli era ormai negli scarichi. Al 58° giro anche
quest’ultimo riesce a superare le McLaren, mentre Massa supera Perez e soltanto
nella tornata successiva riesce a sorpassare anche Button.
Per Webber,
al momento 4°, la situazione si complica negli ultimi due giri: già in
precedenza dai box gli avevano comunicato di risparmiare la vettura, altrimenti
c’era il rischio di non arrivare in fondo. Soltanto al 60° giro, però, l’australiano
desiste, venendo superato dalle due Mercedes di Rosberg e Hamilton. Si ritrova
sesto, con la vettura da cui inizia a uscire del fumo, con circa 5 secondi di
vantaggio su Massa e almeno dieci di più sulle McLaren. Viene superato da Massa
all’ultimo giro e, proprio nelle ultime curve, un principio di incendio mette
fine alla sua gara. Risalgono quindi 7° e 8° i due piloti della McLaren, mentre
Hulkenberg e Sutil completano la top-ten.
I TOP
Dopo
che Vettel ha conquistato un grand chelem, ottenendo una ventina di secondi di
vantaggio sul secondo prima della safety car e recuperandone almeno una
cinquantina dopo la ripartenza (è arrivato al traguardo con mezzo minuto di
vantaggio, ma vanno aggiunti anche i secondi che ha impiegato nel successivo
pit-stop), girando due secondi al giro più veloce di tutti i piloti che lo
seguivano, non posso far altro che riconoscere i suoi meriti. Seppure la
strategia fosse molto diversa, l’unico paragone possibile che ho potuto fare è
stato quello che fece Michael Schumacher al gran premio di Francia del 2004.
Top onorario
anche Raikkonen: nonostante i problemi fisici è riuscito a recuperare riuscendo
a gestire le gomme fino al traguardo e a classificarsi sul podio.
I FLOP
Daniel
Ricciardo: va a sbattere, da solo, facendo entrare la safety-car. Se non altro
ha il merito di avere scombinato la situazione, cosa che ha reso molto
movimentati i giri finali.
Paul
Di Resta: va a sbattere, da solo, rischiando di far entrare di nuovo la
safety-car. Visti gli sviluppi che si sono avuti alla fine, un 6° o 7° posto
sarebbe stato alla sua portata.
DETTAGLI NON TRASCURABILI
È plausibile
ipotizzare che Max Chilton, giunto al traguardo davanti al compagno di squadra
Bianchi, abbia ignorato un ordine di scuderia! Al 37° giro, infatti, era stato
mandato in onda un team-radio di Bianchi in cui gli era stato testualmente
comunicato che era più veloce di Chilton, che poteva superarlo, e che ciò era
stato comunicato anche allo stesso Chilton. Attendo con ansia uno scandalo
22-21!
Articolo scritto per F1GC forum.
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F1 stagione 2013,
GP Singapore
sabato 21 settembre 2013
Il sabato di Marina Bay
Il
gran premio di Singapore si svolge a Yas Marina nel weekend del 22 settembre e
costituisce il 13esimo 1appuntamento della stagione 2013. Le mescole di gomme
portate dalla Pirelli sono le medium e le supersoft.
Nelle
prove libere le Redbull si sono mostrate dominanti (sulle medium Vettel è più
veloce di Webber, sulle supersoft è Webber invece il più veloce dei due),
mentre sono da riscontrare anche le buone prestazioni di Lotus (specie
Grosjean, dato che Raikkonen ha avuto problemi fisici nella giornata di sabato)
e Mercedes, mentre sembrano in difficoltà le Ferrari.
Le qualifiche
vengono disputate alle 21.00 ora locale (15.00 italiane), un’ora più tardi
rispetto all’orario di partenza della gara che si svolgerà domenica 22
settembre.
In
Q1 è lampante come le supersoft permettano ai piloti di migliorare i propri
tempi di quasi due secondi al giro, tanto che, sul finale della Q1, la maggior
parte dei piloti - con l’eccezione di Vettel, Webber e Grosjean che hanno
disputato due run sulle medium - montano le supersoft. È Hamilton a far
registrare il miglior tempo in una prima manche in cui, come sempre, le
Caterham e le Marussia vengono relegate nelle ultime due file. Escono anche la
Force India di Di Resta e la Williams di Maldonado, che l’anno scorso partì
dalla prima fila.
In
Q2, dove tutti girano sulle supersoft, le Redbull si dimostrano le più veloci,
con Vettel e Webber che ottengono i migliori tempi davanti alle due Mercedes.
Fa
un buon tempo anche Grosjean, mentre Raikkonen (ancora alle prese con forti
dolori alla schiena) è soltanto 13esimo alle spalle di Hulkenberg e Vergne ed
esce di scena così come Perez, subito dietro di lui, e la Force India e la
Williams superstiti. È da segnalare, a sorpresa, il passaggio di Gutierrez in
Q3 per la prima volta in carriera.
Soltanto
le Redbull, le Mercedes e la Lotus di Grosjean vanno in pista fin dall’inizio
della Q3 ed effettuano un primo tentativo che per Vettel si rivelerà essere il
solo: il suo tempo sembra infatti inavvicinabile. Si tratta di una pole
preannunciata, davanti a Rosberg, Grosjean, Webber e Hamilton tra i primi
cinque, unici piloti staccati meno di un secondo da Vettel. Seguono le Ferrari,
dopodiché Button e Ricciardo. Gutierrez non scende in pista nella terza manche
e scatterà dalla decima posizione.
Al
momento sembrano non esserci piloti a rischio di penalità, per cui la griglia
di partenza sarà la seguente:
1^
fila: 1. Sebastian Vettel (Redbull), 2. Nico Rosberg (Mercedes)
2^
fila: 3. Romain Grosjean (Lotus), 4. Mark Webber (Redbull)
3^
fila: 5. Lewis Hamilton (Mercedes), 6. Felipe Massa (Ferrari)
4^
fila: 7. Fernando Alonso (Ferrari), 8. Jenson Button (McLaren)
5^
fila: 9. Daniel Ricciardo (Toro Rosso), 10. Esteban Gutierrez (Sauber)
6^
fila: 11. Nicolas Hulkenberg (Sauber), 12. Jean-Eric Vergne (Toro Rosso)
7^
fila: 13. Kimi Raikkonen (Lotus), 14. Sergio Perez (McLaren)
8^
fila: 15. Adrian Sutil (Force India), 16. Valtteri Bottas (Williams)
9^
fila: 17. Paul Di Resta (Force India), 18. Pastor Maldonado (Williams)
10^
fila: 19. Charles Pic (Caterham), 20. Giedo Van Der Garde (Caterham)
11^
fila: 21. Jules Bianchi (Marussia), 22. Max Chilton (Marussia)
PS. Auguri, un po' in ritardo, a Pastor e Gabriella Maldonado, oltre che alla loro figlia Victoria, venuta alla luce qualche settimana fa. *-*
giovedì 19 settembre 2013
Gran Premio di Singapore: ORARI IN TV
VENERDÌ: ore 22.30 su RaiSport1 (canale 57 digitale terrestre), sintesi delle prove libere 1 e 2.
SABATO: ore 15.00 qualifiche in DIRETTA su Raidue e RaiHD (canale 501).
DOMENICA: ore 14.00 gara in DIRETTA su Raiuno e RaiHD.
NB. Ricordatevi (non è un errore di battitura) che le qualifiche inizieranno un'ora dopo rispetto all'orario della gara.
SABATO: ore 15.00 qualifiche in DIRETTA su Raidue e RaiHD (canale 501).
DOMENICA: ore 14.00 gara in DIRETTA su Raiuno e RaiHD.
NB. Ricordatevi (non è un errore di battitura) che le qualifiche inizieranno un'ora dopo rispetto all'orario della gara.
mercoledì 18 settembre 2013
OK, mi devo correggere...
Piccola precisazione relativa alla GEICO 400, ma non solo.
I piloti che attualmente sono in lotta per il titolo, per la Sprint Cup, sono:
1 Matt Kenseth 2063
2 Kyle Busch 2055
3 Jimmie Johnson 2052
4 Kevin Harvick 2048
5 Carl Edwards 2040
6 Kurt Busch 2040
7 Jeff Gordon 2039
8 Ryan Newman 2035
9 Clint Bowyer 2035
10 Greg Biffle 2032
11 Kasey Kahne 2032
12 Joey Logano 2011
13 Dale Earnhardt Jr. 2010
quindi Truex è stato escluso in quanto, ho scoperto, il suo compagno di squadra Bowyer nella 26esima gara stagionale avrebbe innescato un incidente per interferire sul risultato e favorirlo per essere nella top-12 in classifica. #CRASHGATESTYLE.
A quando il passaggio di Nelsinho Piquet nella Sprint Cup? :D
I piloti che attualmente sono in lotta per il titolo, per la Sprint Cup, sono:
1 Matt Kenseth 2063
2 Kyle Busch 2055
3 Jimmie Johnson 2052
4 Kevin Harvick 2048
5 Carl Edwards 2040
6 Kurt Busch 2040
7 Jeff Gordon 2039
8 Ryan Newman 2035
9 Clint Bowyer 2035
10 Greg Biffle 2032
11 Kasey Kahne 2032
12 Joey Logano 2011
13 Dale Earnhardt Jr. 2010
quindi Truex è stato escluso in quanto, ho scoperto, il suo compagno di squadra Bowyer nella 26esima gara stagionale avrebbe innescato un incidente per interferire sul risultato e favorirlo per essere nella top-12 in classifica. #CRASHGATESTYLE.
A quando il passaggio di Nelsinho Piquet nella Sprint Cup? :D
martedì 17 settembre 2013
tRàDìT0r1 d3££'ùMàNìT4!!!!!11!!!!!!111!!!!
Ve la ricordate la teoria secondo la quale Alonso avrebbe meritato di vincere tutti gli ultimi dieci titoli perché lui è uno che ce la mette tutta, che dà il meglio di sé, che si impegna sempre al massimo, ecc... Insomma, che tutti si rigirano i pollici mentre lui fa del suo meglio? Pare che in questo momento sia stata momentaneamente soppiantata per parlare d'altro (perché da un lato c'è anche Kimi che piace ai fanboy - gli stessi che gli davano del bollito - e il tormentone F3Rn1 mY LòV3 potrebbe essere a breve soppiantato dalla sindrome della santificazione alternata) e, in attesa di Singapore, stiamo assistendo a un fenomeno inedito: una lunga e interminabile serie di fanboy che si dicono dispiaciuti del fatto che Massa se ne vada, perché loro gli erano affezionati e l'hanno sempre dimostrato (insultandolo, proprio come hanno fatto con Raikkonen per un bel po', ma questo non ha rilevanza).
Su questa linea di pensiero sono usciti una marea di articoli, su numerosi siti web, che declamano come Felipe abbia sempre fatto del suo meglio, si sia sempre impegnato, che la colpa dei suoi risultati calanti sia tutta della molla in testa (fino all'altro ieri gli auguravano che gli capitasse di nuovo, ma non fa nulla...), ecc... Insomma, accanto a Ferniiii esisterebbe un altro pilota in grado di impegnarsi anziché rigirarsi i pollici.
C'è un problema, però: i suddetti fanboy non si sono ancora accorti di un dettaglio fondamentale. Massa ha come progetto per il futuro quello di mettere il culo su una Lotus, e non è detto che la cosa sia irrealizzabile.
Aveva dichiarato di recente di essere in contatto anche con altri team. Tutti avevamo pensato alla Sauber... invece ha dichiarato proprio ieri che un altro team con cui ha avuto dei contatti è nientemeno che la McLaren. Quindi, come altro potenziale sogno nel cassetto, Felipe ha quello di mettere il culo su una McLaren. E' abbastanza agghiacciante come scenario. Ce n'è abbastanza per declassarlo al ruolo di traditore dell'umanità? D'altronde quando ha dichiarato che avrebbe lasciato la Ferrari tutti credevano che fosse giunto il momento del ritiro oppure che passasse all'innocua Sauber motorizzata Ferrari. Ma probabilmente non andrà a finire così...
Tra l'altro Feliiii ha recentemente dichiarato anche qualcos'altro, ma preferisco non riportarlo, almeno per il momento... Attenderò sviluppi.
Su questa linea di pensiero sono usciti una marea di articoli, su numerosi siti web, che declamano come Felipe abbia sempre fatto del suo meglio, si sia sempre impegnato, che la colpa dei suoi risultati calanti sia tutta della molla in testa (fino all'altro ieri gli auguravano che gli capitasse di nuovo, ma non fa nulla...), ecc... Insomma, accanto a Ferniiii esisterebbe un altro pilota in grado di impegnarsi anziché rigirarsi i pollici.
C'è un problema, però: i suddetti fanboy non si sono ancora accorti di un dettaglio fondamentale. Massa ha come progetto per il futuro quello di mettere il culo su una Lotus, e non è detto che la cosa sia irrealizzabile.
Aveva dichiarato di recente di essere in contatto anche con altri team. Tutti avevamo pensato alla Sauber... invece ha dichiarato proprio ieri che un altro team con cui ha avuto dei contatti è nientemeno che la McLaren. Quindi, come altro potenziale sogno nel cassetto, Felipe ha quello di mettere il culo su una McLaren. E' abbastanza agghiacciante come scenario. Ce n'è abbastanza per declassarlo al ruolo di traditore dell'umanità? D'altronde quando ha dichiarato che avrebbe lasciato la Ferrari tutti credevano che fosse giunto il momento del ritiro oppure che passasse all'innocua Sauber motorizzata Ferrari. Ma probabilmente non andrà a finire così...
Tra l'altro Feliiii ha recentemente dichiarato anche qualcos'altro, ma preferisco non riportarlo, almeno per il momento... Attenderò sviluppi.
lunedì 16 settembre 2013
NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: GEICO 400, Joliet Chicagoland (27/36) – 15 settembre
Notizie pre-gara:
ai 12 piloti che sono in lotta per il titolo è stato aggiunto anche Ryan Newman
come 13° perché... non ho capito il perché.
Numero giri: 267
Pole position: Joey
Logano
Logano mantiene la testa della gara davanti a Montoya,
Keselowski, Stenhouse e Biffle. Le posizioni non cambiano più di tanto nella
prima parte di gara: è da segnalare che Keselowski supera Montoya mentre Johnson
si porta in quarta posizione e, intorno al 25° giro, si porterà al terzo posto
dopo un sorpasso su Montoya.
Dopo trenta giri c’è la prima caution per pioggia, che
rimane per vari giri. Nei concomitanti pit-stop Johnson è riuscito a portarsi
in testa, dove permane dal restart in poi fino intorno all’80° giro, quando si
ferma ai box in regime di verde. Anche gli altri piloti rientrano ai box più o
meno in quei giri.
Al 109° giro Whitt finisce in testacoda a causa della
pioggia. Seconda caution... e stavolta la gara viene interrotta, dopo i
numerosi ritardi che già ci sono stati.
...Ore e ore dopo: finalmente la gara riparte, dopo
diversi giri dietro la pace-car finalmente al 118° giro c’è il restart, Kenseth
è in testa davanti a Johnson e Kyle Busch... tempo una manciata di minuti Montoya
perde pezzi: caution ancora una volta.
Dopo il restart tutto procede regolare, con Kenseth in
testa, per diversi giri, fino al 148° quando la pace-car ritorna in pista a
causa di un testacoda di Allgaier. Logano, nel frattempo, procede con la
vettura in fumo. I piloti di testa rientrano ai box.
Si riparte con Gordon in testa. Il verde dura poco dato
che la vettura di Whitt procede in fiamme: altra caution. Dopo il successivo
restart Gordon è ancora in testa e lo è ancora quando al 167° giro c’è una
nuova caution a causa di un detrito. Alcune vetture rientrano ai box. Si porta
in testa Biffle, ma quando la gara riprende Kyle Busch lo supera ed è il nuovo
leader.
La gara è ripresa da poco quando Logano, che già in
precedenza aveva avuto dei problemi, si ritira con la vettura in fumo: caution
ancora una volta.
A una cinquantina di giri alla fine Busch si ferma in
regime di verde, così come numerose altre vetture.
A 42 giri dal termine Dale Jr si ritira col motore in
fumo: altra caution. Queste sono tutte le
gufate che gli fanno i fanboy americani. -.-
Kyle Busch successivamente si riporta in testa davanti a
Kenseth e Harvick, prima della successiva caution per un testacoda del
debuttante Allgaier. Dopo il restart è Kenseth a risalire al primo posto, dove
resterà fino alla conclusione.
Risultato
1. (10) Matt Kenseth, Toyota, 267 laps, 136.7 rating, 48
points, $334,891.
2. (12) Kyle Busch, Toyota, 267, 129.4, 43, $261,048.
3. (17) Kevin Harvick, Chevrolet, 267, 101.1, 42,
$221,326.
4. (16) Kurt Busch, Chevrolet, 267, 102.1, 40, $169,960.
5. (9) Jimmie Johnson, Chevrolet, 267, 123.9, 40,
$176,926.
6. (6) Jeff Gordon, Chevrolet, 267, 115, 39, $161,976.
7. (2) Brad Keselowski, Ford, 267, 107.4, 38, $164,431.
8. (5) Ricky Stenhouse Jr., Ford, 267, 89.9, 36,
$158,976.
9. (24) Clint Bowyer, Toyota, 267, 88.5, 35, $148,273.
10. (20) Ryan Newman, Chevrolet, 267, 86.6, 35, $143,123.
11. (8) Carl Edwards, Ford, 267, 83.4, 34, $142,180.
12. (4) Kasey Kahne, Chevrolet, 267, 97.2, 32, $119,355.
13. (15) Aric Almirola, Ford, 267, 91.1, 32, $140,891.
14. (21) Jeff Burton, Chevrolet, 267, 70.2, 30, $111,180.
15. (26) Marcos Ambrose, Ford, 267, 72.4, 29, $130,994.
16. (7) Greg Biffle, Ford, 267, 88.3, 29, $116,030.
17. (29) Mark Martin, Chevrolet, 267, 70.4, 27, $143,905.
18. (14) Martin Truex Jr., Toyota, 267, 92.9, 26,
$132,555.
19. (27) Jamie McMurray, Chevrolet, 267, 64.7, 26,
$126,025.
20. (23) Danica Patrick, Chevrolet, 267, 61.2, 24,
$100,180.
21. (13) A J Allmendinger, Toyota, 267, 62.1, 23,
$124,438.
22. (11) Paul Menard, Chevrolet, 267, 69, 22, $127,571.
23. (41) Dave Blaney, Chevrolet, 267, 53.2, 21, $113,013.
24. (37) Travis Kvapil, Toyota, 266, 51.6, 20, $118,313.
25. (30) J.J. Yeley, Chevrolet, 266, 53.5, 20, $96,005.
26. (19) David Ragan, Ford, 266, 54.3, 19, $114,388.
27. (36) Justin Allgaier, Chevrolet, 266, 50.1, 0,
$111,577.
28. (35) David Gilliland, Ford, 266, 40.3, 16, $93,430.
29. (32) Landon Cassill, Chevrolet, 266, 43.7, 0,
$90,230.
30. (31) Casey Mears, Ford, 266, 47, 14, $101,980.
31. (42) Joe Nemechek, Toyota, 266, 32.5, 0, $89,780.
32. (3) Juan Pablo Montoya, Chevrolet, 261, 57.5, 12,
$116,794.
33. (22) Denny Hamlin, Toyota, engine, 247, 67, 11,
$109,180.
34. (39) Timmy Hill, Ford, engine, 225, 33, 10, $89,180.
35. (18) Dale Earnhardt Jr., Chevrolet, engine, 224,
71.2, 10, $106,945.
36. (33) David Reutimann, Toyota, engine, 195, 36.9, 8,
$88,755.
37. (1) Joey Logano, Ford, engine, 175, 88.5, 8,
$122,433.
38. (25) Brian Vickers, Toyota, engine, 161, 62.1, 0,
$90,860.
39. (28) Cole Whitt, Toyota, engine, 151, 40.1, 0,
$78,860.
40. (43) Tony Raines, Chevrolet, vibration, 87, 26.3, 0,
$74,860.
41. (34) Josh Wise, Ford, brakes, 84, 32.6, 0, $70,860.
42. (40) Reed Sorenson, Ford, vibration, 68, 28.9, 0,
$66,860.
43. (38) Michael McDowell, Ford, brakes, 29, 28.9, 1,
$63,360.
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