mercoledì 15 febbraio 2012

Indycar 2009: #17 Homestead-Miami (10 ottobre 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Riepilogo dei modi in cui il campionato può finire:
- se Dixon vince la gara, vince il titolo, qualsiasi sia la posizione di Franchitti e Briscoe;
- se Franchitti vince la gara, vince il titolo, qualsiasi sia la posizione di Dixon e Briscoe;
- se Franchitti arriva 2° con Dixon non meglio che 4°, vince il titolo;
- se Briscoe vince la gara, vince il titolo se Dixon non arriva 2° conquistando anche due punti bonus per il maggior numero di giri in testa;
- se Briscoe arriva 2°, vince il titolo se Dixon non arriva meglio che 5° con due punti bonus per il maggior numero di giri in testa.

Griglia di partenza: Franchitti, Dixon, Briscoe, Carpenter, Lloyd, Rahal, Patrick, Andretti, Matos, Moraes, Castroneves, Scheckter, Wilson, Wheldon, Kanaan, Fisher, Duno, Viso, Mutoh, Conway, Hunter-Reay, Doornbos, Lazier. Numero di giri: 200.

Cronaca della gara
Franchitti e Dixon mantengono la prima e la seconda posizione, mentre Carpenter risale al terzo posto superando Briscoe, che però lo sorpasserà a sua volta al 5° giro riportandosi al terzo posto.
Franchitti e Dixon procedono affiancati per diversi giri e questo permette anche a Briscoe di avvicinarsi: Dixon riesce a portarsi in testa e Briscoe supera a sua volta Franchitti. Nel frattempo Carpenter ha perso anche altre posizioni: Andretti risale al quarto posto e dietro di lui Wheldon e la Patrick sono in lotta per la sesta posizione.
Sta per essere completato il primo quarto di gara quando Briscoe si ferma ai box, seguito un giro più tardi da Dixon e successivamente anche da Franchitti. Intorno al 60° giro Andretti si ferma ai box con la vettura in fumo.
Soltanto sette piloti si trovano a pieni giri: Dixon, Briscoe, Franchitti, Patrick, Kanaan, Wheldon e Castroneves. Al 63° giro Briscoe supera Dixon portandosi in testa.
Intorno al 70° giro i piloti a pieni giri sono soltanto cinque: anche Wheldon e Castroneves sono stati doppiati. Dopo pochi giri anche la Patrick, che era in 5^ posizione, verrà doppiata e poco dopo toccherà anche a Kanaan. A quel punto soltanto i tre contendenti al titolo resteranno a pieni giri! Per l’esattezza Dixon è a circa due secondi e mezzo da Briscoe, mentre Franchitti è lontano dal leader di circa otto secondi.
Intorno a metà della gara tutti rientrano per la seconda sosta, Briscoe torna di nuovo in pista in prima posizione davanti a Dixon e Franchitti. Dixon supera Briscoe al 107° giro, tra i due c’è mezzo secondo di distacco, mentre Franchitti è a otto secondi dal leader; Briscoe tornerà in testa al 124° giro. Il distacco di Franchitti da quest’ultimo salirà a oltre 11 secondi.
La successiva sosta viene effettuata al 145° giro da Briscoe e Dixon e al 150° da Franchitti, con 1,5 secondi tra Briscoe e Dixon e 13,8 tra Briscoe e Franchitti. È in quei frangenti che c’è un incidente ai box: Danica Patrick si ferma mentre Wheldon stava ripartendo e tra i due c’è una collisione.
Franchitti arriva a un gap di quasi 20 secondi quando mancano 25 giri alla gara e questo potrebbe consentirgli, vista la sua velocità, di risparmiare carburante e di non doversi fermare un’ulteriore volta: se non dovesse entrare in pista la safety-car, infatti, sia Briscoe sia Dixon (al momento staccati di meno di un secondo) sono accreditati di una ulteriore sosta.
A 9 giri dalla fine si ferma ai box Dixon, due giri più tardi rientra Briscoe, mentre Franchitti appunto riesce a proseguire fino alla fine e, con la vittoria della gara, vince anche il campionato.

Il risultato
1   Dario Franchitti   10   Honda   200
2   Ryan Briscoe   6   Honda   200 
3   Scott Dixon   9   Honda   200  
4   Tony Kanaan   11   Honda   199  
5   Helio Castroneves   3   Honda   199  
6   Hideki Mutoh   27   Honda   198   
7   Mario Moraes   5   Honda   198 
8   Alex Lloyd   402   Honda   198
9   Tomas Scheckter   43   Honda   197  
10   Justin Wilson   18   Honda   197
11   Graham Rahal   02   Honda   197   
12   Ed Carpenter   20   Honda   197 
13   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   196
14   Raphael Matos   2   Honda   196  
15   Mike Conway   24   Honda   195 
16   E.J. Viso   13   Honda   194  
17   Milka Duno   23   Honda   194  
18   Sarah Fisher   67   Honda   187 
19   Danica Patrick   7   Honda   185 
20   Robert Doornbos   33   Honda   166  
21   Dan Wheldon   4   Honda   150 
22   Marco Andretti   26   Honda   58  
23   Jaques Lazier   98   Honda   23  

Dario Franchitti, con 616 punti, vince il campionato davanti a Dixon (605 punti) e Briscoe (604).

Indycar 2009: #16 Motegi (18 settembre 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza
1   Scott Dixon   Honda   9   202.031 mph
2   Mario Moraes   Honda   5   201.504 mph
3   Dario Franchitti   Honda   10   201.395 mph
4   Ryan Briscoe   Honda   6   200.849 mph
5   Graham Rahal   Honda   02   200.649 mph
6   Danica Patrick   Honda   7   200.519 mph
7   Oriol Servia   Honda   06   199.703 mph
8   Dan Wheldon   Honda   4   199.693 mph
9   Justin Wilson   Honda   18   199.489 mph
10   Tomas Scheckter   Honda   23   199.354 mph
11   Ed Carpenter   Honda   20   199.164 mph
12   Raphael Matos   Honda   2   198.907 mph
13   Mike Conway   Honda   24   198.858 mph
14   Marco Andretti   Honda   26   198.557 mph
15   Ryan Hunter-Reay   Honda   14   198.226 mph
16   Kosuke Matsuura   Honda   34   197.921 mph
17   Roger Yasukawa   Honda   43   197.498 mph
18   E.J. Viso   Honda   13   197.443 mph
19   Robert Doornbos   Honda   33   196.756 mph
20   Stanton Barrett   Honda   98   190.878 mph
21   Helio Castroneves   Honda   3   N/A
22   Hideki Mutoh   Honda   27   N/A
23   Tony Kanaan   Honda   11   N/A

Numero di giri: 200.

Cronaca della gara
Dixon mantiene la prima posizione alla partenza mentre Franchitti risale ben presto in seconda posizione davanti a Moraes, mentre Briscoe, leader della classifica, è in quarta posizione.
Nella prima parte di gara non avvengono incidenti, e intorno al 50° giro avvengono i primi pit-stop in regime di bandiera verde. Dopo la sosta Franchitti è al comando mentre Dixon si trova in seconda posizione. Segue al terzo posto Wheldon che ha rimontato varie posizioni dopo la sosta, con Briscoe, Moraes, Patrick, Servia, Scheckter, Rahal e Andretti a completare i primi dieci. All’86° giro Scheckter si ferma ai box: sembra avere dei problemi, e infatti si ritirerà.
Intorno a metà gara tutti iniziano a fermarsi per la seconda sosta, dopo la quale Dixon si porta davanti a Franchitti, mentre Briscoe prosegue fino al 106° giro, e mentre entra in pista la pace-car per un incidente di Conway. Uscendo dai box Briscoe va a sbattere contro il muretto dei box e danneggia la vettura e, non appena la pit-lane sarà aperta, rientrerà ai box. Tornerà in pista in decima posizione, dietro a Dixon, Franchitti, Wheldon, Servia, Rahal, Patrick, Matos, Andretti e Moraes, ma sarà costretto a rientrare ai box ancora una volta, dove perderà diversi giri.
Il restart è al 119° giro: Dixon mantiene la prima posizione, Franchitti è secondo, Wheldon terzo, mentre Matos si è portato in quarta posizione davanti a Servia. Successivamente Rahal recupera diverse posizioni portandosi quarto davanti a Servia e Matos.
I terzi pit-stop iniziano intorno al 155-160° giro, Dixon e Franchitti rientrano al 160° proprio mentre Hunter-Reay va a sbattere. Entra la pace-car. I piloti che non si erano fermati ai box rientrano durante la neutralizzazione.
La gara riparte al 173° giro: Dixon e Franchitti sono ancora primo e secondo, mentre seguono Rahal, Servia, Moraes, Patrick, Andretti, Wheldon, Matos... Moraes supera Servia per il 4° posto al 175° giro, ma Servia lo controsorpassa un giro più tardi. A quel punto le posizioni non cambiano fino alla fine.

Il risultato
1   Scott Dixon   9   Honda   200
2   Dario Franchitti   10   Honda   200 
3   Graham Rahal   02   Honda   200 
4   Oriol Servia   06   Honda   200  
5   Mario Moraes   5   Honda   200  
6   Danica Patrick   7   Honda   200
7   Marco Andretti   26   Honda   200  
8   Dan Wheldon   4   Honda   200    
9   Raphael Matos   2   Honda   200    
10   Helio Castroneves   3   Honda   199    
11   Tony Kanaan   11   Honda   199  
12   Justin Wilson   18   Honda   199 
13   Ed Carpenter   20   Honda   198
14   Hideki Mutoh   27   Honda   198  
15   E.J. Viso   13   Honda   198
16   Robert Doornbos   33   Honda   198
17   Kosuke Matsuura   34   Honda   195
18   Ryan Briscoe   6   Honda   185  
19   Stanton Barrett   98   Honda   182
20   Roger Yasukawa   43   Honda   172
21   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   157 
22   Mike Conway   24   Honda   103 
23   Tomas Scheckter   23   Honda   83 

Possibili modi in cui può finire il campionato:
- se Dixon vince la gara, vince il titolo, qualsiasi sia la posizione di Franchitti e Briscoe;
- se Franchitti vince la gara, vince il titolo, qualsiasi sia la posizione di Dixon e Briscoe;
- se Franchitti arriva 2° con Dixon non meglio che 4°, vince il titolo;
- se Briscoe vince la gara, vince il titolo se Dixon non arriva 2° conquistando anche due punti bonus;
- se Briscoe arriva 2°, vince il titolo se Dixon non arriva meglio che 5° con due punti bonus.

*Punti bonus: 1 per la pole position, 2 per il maggior numero di giri in testa.

Indycar 2009: #15 Chicagoland Speedway (29 agosto 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza
1   Ryan Briscoe   Honda   6   215.364 mph
2   Helio Castroneves   Honda   3   215.202 mph
3   Dario Franchitti   Honda   10   214.973 mph
4   Tony Kanaan   Honda   11   214.661 mph
5   Graham Rahal   Honda   02   214.556 mph
6   Scott Dixon   Honda   9   214.494 mph
7   Marco Andretti   Honda   26   214.470 mph
8   Mario Moraes   Honda   5   214.331 mph
9   Oriol Servia   Honda   06   214.126 mph
10   Danica Patrick   Honda   7   214.104 mph
11   Dan Wheldon   Honda   4   213.808 mph
12   Ed Carpenter   Honda   20   213.331 mph
13   Hideki Mutoh   Honda   27   213.256 mph
14   Tomas Scheckter   Honda   43   213.218 mph
15   Justin Wilson   Honda   18   213.011 mph
16   Mike Conway   Honda   24   212.671 mph
17   Raphael Matos   Honda   2   212.387 mph
18   Ryan Hunter-Reay   Honda   14   212.337 mph
19   Sarah Fisher   Honda   67   212.125 mph
20   E.J. Viso   Honda   13   211.586 mph
21   Milka Duno   Honda   23   211.465 mph
22   Robert Doornbos   Honda   33   211.169 mph
23   Jaques Lazier   Honda   98   208.333 mph

Cronaca della gara
La partenza è piuttosto tranquilla, con Briscoe che conserva la prima posizione, anche se nei primi giri viene messo sotto pressione da Castroneves. Quest’ultimo verrà poi sopravanzato prima da Dixon e poi da Carpenter nei giri successivi. Franchitti si inserirà successivamente in terza posizione dietro a Briscoe e Dixon.
Intorno al 40° giro vengono effettuati i primi pit-stop, dopo i quali è Dixon a trovarsi in testa, con Briscoe soltanto secondo, davanti a Castroneves, Franchitti e Carpenter tra i primi cinque. Briscoe comunque rimane molto vicino a Dixon, i due sono quasi affiancati e proseguono, mentre nel frattempo anche Castroneves e Franchitti si sono avvicinati parecchio. Carpenter che è quinto è a diversi secondi di distacco. Intorno al 60° giro Briscoe riuscirà a portarsi in testa. Successivamente Castroneves si porterà in testa davanti a Dixon e Franchitti, mentre Briscoe precipiterà in quarta posizione dopo una sosta più lenta rispetto agli avversari.
Al 92° giro Mutoh finisce a muro ed entra la pace-car. Quando la pit-lane è aperta tutti rientrano ai box, Dixon si porta in testa davanti a Castroneves, Franchitti, Carpenter, Scheckter, Moraes, Matos, Briscoe, Rahal e Kanaan nelle prime dieci posizioni. Wheldon è ancora fermo ai box, pare che la sua vettura abbia dei problemi.
Il restart avviene al 102° giro, Dixon rimane in testa, ma praticamente quasi affiancato da Castroneves, dietro di loro si inserirà Moraes al terzo posto qualche giro più tardi.
Successivamente Scheckter rimonta varie posizioni e si porta al terzo posto davanti a Moraes e Franchitti, dopodiché Andretti sfiora il muretto ed entra la pace-car per la seconda volta (110°): rientra ai box, ma sembra che la vettura non abbia riportato danni.
Non appena è possibile rientrare vari piloti rientrano ai box, ma non Scheckter e Kanaan che si portano in prima e seconda posizione. Al terzo posto si colloca Moraes che ha recuperato posizioni ai box, davanti a Franchitti e a Matos che a loro volta hanno sopravanzato Dixon e Castroneves.
Al restart (117°) Kanaan si porta in testa davanti a Scheckter, seguono Franchitti e Moraes ma quest’ultimo viene superato subito dopo da Carpenter e successivamente anche da Dixon.
In seguito Franchitti, Dixon e Moraes superano Kanaan e Schecter (che perde anche diverse altre posizioni) portandosi rispettivamente al 1°, 2° e 3° posto. Più indietro Briscoe, che era precipitato oltre la decima posizione dopo la sosta, sta recuperando terreno fino a portarsi al quarto posto davanti a Kanaan e Carpenter.
Scheckter e Kanaan si fermano ai box oltre i tre quarti di gara, mentre frattanto Briscoe si porta in terza posizione superando Moraes e successivamente supera Dixon (intorno al 160° giro), mentre Franchitti si ferma ai box per il suo ultimo pit-stop. Anche gli altri piloti si fermeranno ai box di lì a poco. Dopo le soste, Dixon è in prima posizione davanti a Briscoe, Castroneves, Franchitti e Moraes.
A 16 giri dalla fine Castroneves finisce a muro, a causa di un cedimento (probabilmente a una sospensione), ed entra la pace-car. Briscoe, Dixon, Franchitti, Andretti e MoraeRahalsono al momento in top-five. Il restart avviene a nove giri dal termine, Rahal e Moraes superano Andretti; Rahal supera anche Franchitti e tenta l’attacco su Dixon e Briscoe che procedono pressoché affiancati. Moraes supera all’ultimo giro Rahal e Franchitti, mentre il finale è al fotofinish con Briscoe che precede Dixon.
Briscoe è leader della classifica davanti a Franchitti e Dixon, distanti rispettivamente 25 e 33 punti.

Il risultato
1   Ryan Briscoe   6   Honda   200 
2   Scott Dixon   9   Honda   200
3   Mario Moraes   5   Honda   200
4   Dario Franchitti   10   Honda   200
5   Graham Rahal   02   Honda   200  
6   Ed Carpenter   20   Honda   200
7   Oriol Servia   06   Honda   200 
8   Tomas Scheckter   43   Honda   200
9   Raphael Matos   2   Honda   200
10   Justin Wilson   18   Honda   200 
11   Marco Andretti   26   Honda   200  
12   Danica Patrick   7   Honda   200
13   Tony Kanaan   11   Honda   200 
14   Sarah Fisher   67   Honda   199
15   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   199
16   Mike Conway   24   Honda   199  
17   E.J. Viso   13   Honda   198  
18   Robert Doornbos   33   Honda   197
19   Jaques Lazier   98   Honda   195
20   Helio Castroneves   3   Honda   184 
21   Milka Duno   23   Honda   155
22   Dan Wheldon   4   Honda   95 
23   Hideki Mutoh   27   Honda   90  

Indycar 2009: #14 Sonoma (23 agosto 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Il secondo appuntamento consecutivo su un circuito stradale vede la presenza dell’ex pilota della Super Aguri Franck Montagny (pronunciato dai telecronisti americani Montani).

Griglia di partenza: Franchitti, Briscoe, Castroneves, Andretti, Mutoh, Rahal, Kanaan, Montagny, Conway, Dixon, Patrick, Wheldon, Viso, Moraes, Doornbos, Hunter-Reay, Servia, Matos, Wilson, Antinucci, Carpenter, Duno. Numero di giri: 75.

Cronaca della gara
La partenza è piuttosto movimentata, con numerose vetture coinvolte in un incidente e l’ingresso della pace-car a causa dei numerosi detriti in pista. Tra i piloti coinvolti Andretti, Montagny, Patrick, Kanaan, Rahal, Viso e Dixon che ha danneggiato visibilmente la vettura.
La gara rirprende al quinto giro con Franchitti, Briscoe, Castroneves, Mutoh e Wheldon nelle prime posizioni. Wheldon sarà successivamente superato da Moraes.
Per i piloti su una strategia a due soste i primi pit-stop avvengono dopo un terzo di gara, mentre dopo una trentina di giri di gara si fermano i piloti che avevano effettuato una prima sosta nella fase iniziale della gara.  A questo punto la top-five è invariata: Franchitti, Briscoe, Castroneves, Mutoh e Moraes.
È da segnalare intorno al trentesimo giro un contatto tra Hunter-Reay e Servia, nel quale il primo dei due danneggia leggermente la vettura ed è costretto a una sosta ai box.
Al 45° giro c’è un contatto tra Montagny e Antinucci (che è il nipote di Eddie Cheever, come ha ricordato il telecronista in una passata occasione), con il francese che danneggia la vettura e deve rientrare ai box.
Nel frattempo Castroneves, che è terzo, si avvicina sempre più al compagno di squadra Briscoe che si trova in seconda posizione.
Mentre si avvicina il secondo pit-stop Franchitti, Briscoe e Castroneves, nelle prime tre posizioni, sono tutti vicinissimi, nello spazio di un secondo. Castroneves è il primo a rientrare(53° giro), seguito un giro pià tardi da Briscoe e successivamente da Franchitti. Prima del rientro di quest’ultimo (che tornerà in pista in prima posizione), inoltre, vi è un contatto tra Castroneves e Kanaan, con quest’ultimo che era risalito in quarta posizione prima di fermarsi ai box.
A 15 giri dalla fine Mutoh supera Castroneves portandosi al terzo posto e il brasiliano verrà poi superato anche da Moraes, mentre davanti tra Briscoe e Franchitti c’è meno di un secondo di gap.
A nove giri dall fine si ritirano sia Hunter-Reay sia Castroneves (che era quinto dietro a Conway, dal quale era stato recentemente superato) per la rottura di una sospensione già danneggiata dal contatto con Kanaan. Entra la pace-car.
La gara riparte a quattro giri dalla fine e Conway supera Moraes per la quarta posizione; un giro più tardi supererà anche anche Mutoh e quest’ultimo perderà a breve una posizione nei confronti di Moraes.
All’ultima curva Dixon, che era ai margini della top-ten, finisce in testacoda e perde diverse posizioni.

Il risultato
1   Dario Franchitti   10   Honda   75  
2   Ryan Briscoe   6   Honda   75 
3   Mike Conway   24   Honda   75
4   Mario Moraes   5   Honda   75  
5   Hideki Mutoh   27   Honda   75
6   Oriol Servia   06   Honda   75 
7   Justin Wilson   18   Honda   75    
8   Tony Kanaan   11   Honda   75 
9   Raphael Matos   2   Honda   75  
10   Robert Doornbos   33   Honda   75 
11   Ed Carpenter   20   Honda   75  
12   Dan Wheldon   4   Honda   75   
13   Scott Dixon   9   Honda   75 
14   Marco Andretti   26   Honda   75 
15   Richard Antinucci   98   Honda   75
16   Danica Patrick   7   Honda   74   
17   Milka Duno   23   Honda   71   
18   Helio Castroneves   3   Honda   66 
19   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   65  
20   Franck Montagny   25   Honda   57  
21   Graham Rahal   02   Honda   30  
22   E.J. Viso   13   Honda   0
23   Will Power   12   Honda   DNS
24   Nelson Philippe   34   Honda   DNS

martedì 14 febbraio 2012

Indycar 2009: #13 Mid-Ohio (9 agosto 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza: Briscoe, Wilson, Dixon, Rahal, Castroneves, Franchitti, Hunter-Reay, Kanaan, Viso, Tracy, Mutoh, Patrick, Andretti, Servia, Matos, Conway, Wheldon, Doornbos, Antinucci, Duno, Carpenter.
Numero di giri: 85.

Cronaca della gara
Briscoe mantiene la prima posizione davanti a Wilson e Briscoe, mentre al secondo giro Kanaan finisce fuori pista ma riesce a rientrare  ritrovandosi in ultima posizione. Dixon, Franchitti e Rahal sono in terza, quarta e quinta posizione.
La lotta per la leadership tra Briscoe e Wilson caratterizza i primi giri e al sesto giro l’ex pilota di F1 supera Briscoe. Non appena si ritrova in testa, Wilson riesce a distanziare di vari secondi il suo diretto inseguitore.
Il primo giro di pit-stop avviene intorno al trentesimo giro, con Wilson che dopo la sosta è ancora in prima posizione, mentre Dixon ha sopravanzato Briscoe e qualche giro più tardi supererà Wilson portandosi in testa alla gara.
Al 40° giro Castroneves finisce fuori pista dopo un testacoda ed entra la pace-car. Il restart è al 44° giro, Dixon, Wilson e Briscoe sono ancora nelle prime tre posizioni mentre Rahal si porta in quarta posizione davanti a Franchitti.
Un giro più tardi Danica Patrick finisce fuori pista dopo un contatto con Conway e ancora una volta entra la pace-car. Il restart avverrà al 49° giro.
Nessuno dei piloti che si trovavano nelle prime posizioni si è fermato ai box mentre la pace-car era in pista e il secondo giro di pit-stop avviene intorno al 60-65° giro. Per Wilson ci sono dei problemi ai box, dove perde diverso tempo.
A 15 giri dalla fine Rahal, che si trovava in quinta posizione dietro a Dixon, Andretti, Briscoe e Franchitti, finisce fuori pista ma riesce a rientrare venendo superato frattanto da Hunter-Reay, Mutoh e Tracy, ritrovandosi 10° mentre completano la top-ten Matos e Kanaan. Alcuni tra questi piloti, comunque, sono su una strategia di tre soste e dovranno rientrare ancora una volta prima della fine della gara.
Una volta che questi si sono fermati Briscoe risale in seconda posizione a oltre venti secondi di distacco da Dixon, mentre Franchitti è terzo. Hunter-Reay e Mutoh completano la top-five e resteranno in queste posizioni fino alla fine.

Il risultato
1   Scott Dixon   9   Honda   85  
2   Ryan Briscoe   6   Honda   85 
3   Dario Franchitti   10   Honda   85  
4   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   85 
5   Hideki Mutoh   27   Honda   85 
6   Marco Andretti   26   Honda   85  
7   Paul Tracy   5   Honda   85 
8   Graham Rahal   02   Honda   85 
9   Raphael Matos   2   Honda   85
10   Tony Kanaan   11   Honda   85 
11   Oriol Servia   06   Honda   85  
12   Helio Castroneves   3   Honda   85    
13   Justin Wilson   18   Honda   85 
14   Robert Doornbos   33   Honda   85 
15   E.J. Viso   13   Honda   84  
16   Dan Wheldon   4   Honda   84  
17   Ed Carpenter   20   Honda   84 
18   Richard Antinucci   98   Honda   83
19   Danica Patrick   7   Honda   83  
20   Mike Conway   24   Honda   69   
21   Milka Duno   23   Honda   56 

Indycar 2009: #12 Kentucky (1 agosto 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Dopo tre gran premi su circuiti stradali, la Indycar ritorna su un ovale.

Griglia di partenza: Dixon, Franchitti, Briscoe, Castroneves, Patrick, Castroneves, Wheldon, Wilson, Kanaan, Rahal, Mutoh, Doornbos, Matos, Carpenter, Duno, Moraes, Hunter-Reay, Viso, Conway, Power, Lazier, Fisher, Scheckter. Numero di giri: 200.

Cronaca della gara
Dixon mantiene la leadership davanti a Franchitti e Briscoe, mentre Castroneves viene affiancato da Danica Patrick, sarà lui comunque a conservare la quarta posizion, mentre al terzo giro la Patrick viene superata da Andretti.
Dixon, Briscoe e Castroneves rimarranno stabilmente nelle prime posizioni, mentre Franchitti verrà superato da diverse vetture, in quarta posizione risalirà Carpenter e dietro di lui Moraes.
A circa un quarto di gara, mentre alcune vetture stanno già rientrando ai box per la prima sosta, Briscoe supera Dixon per la prima posizione. Frattanto nella pit-lane c’è un incidente che coinvolge Moraes e Conway.
Briscoe e Castroneves rientrano comunque al 51° giro mentre un giro più tardi è la volta di Dixon. È proprio quest’ultimo a ritrovarsi in testa, davanti a Briscoe, Carpenter, Castroneves, Kanaan, Patrick, Franchitti, Andretti, Rahal e Power tra i primi dieci.
INTERMEZZO: inquadratura (intorno all’85°-90° giro) di Jackie Stewart, che sarà successivamente intervistato, che porta come al solito l’immancabile berretto scozzese.
Intanto Dixon e Briscoe procedono pressoché affiancati, mentre a metà gara diversi piloti, compreso Carpenter, rientrano ai box per la seconda sosta.
Il duello per la leadership termina quando al 103° giro Dixon rientra ai box, mentre Briscoe rientra tre giri più tardi e torna in pista davanti a Dixon, in prima posizione. Castroneves è risalito in terza posizione davanti a Carpenter  e Kanaan.
Al 122° un guasto sulla vettura di Wilson provoca il suo ritiro e l’ingresso della pace-car e un nuovo rientro ai box da parte di tutti i piloti con l’eccezione di Power che si porta in testa davanti a Briscoe, Castroneves, Dixon, Carpenter, Franchitti, Patrick, Rahal e Andretti tra i primi dieci.
Al restart (128° giro) Dixon si porta in terza posizione superando Castroneves, che viene superato a sua volta anche da Carpenter, che sorpassa poi anche Dixon e Briscoe, con quest’ultimo che sfiora il muro e perde posizioni. Carpenter si avvicina poi a Power e procedono affiancati per diversi giri, ma Power resterà in testa fino al 156° giro quando poi rientrerà per la propria sosta (rischiando di entrare per sbaglio nel box di Sarah Fisher, che porta più o meno gli stessi colori).
Dopo il pit-stop di Power, Carpenter è in testa davanti a Castroneves e Kanaan che avevano precedentemente superato Dixon, mentre Briscoe è risalito in quarta posizione proprio davanti allo stesso Dixon e supera Kanaan intorno al 160° giro.
Carpenter si ferma a 25 giri dalla fine, Kanaan rientra un giro più tardi, rientrano successivamente anche gli altri piloti che si trovavano nelle prime posizioni.
Dopo la sosta Carpenter si trova in prima posizione davanti a Kanaan, Dixon, Briscoe e Franchitti, che verrà successivamente superato da Castroneves. Briscoe si porta poco dopo in terza posizione superando Dixon. a 11 giri dalla fine supera Kanaan e successivamente affianca Carpenter mentre dietro di loro anche Kanaan e Castroneves sono piuttosto vicini: quest’ultimo riesce a superare Kanaan ma successivamente commette un errore che gli fa perdere terreno.
Briscoe e Carpenter procedono pressoché affiancati e Briscoe vince con pochi centesimi di vantaggio nei confronti di Carpenter. Briscoe si porta in testa alla classifica.

Il risultato
1   Ryan Briscoe   6   Honda   200   
2   Ed Carpenter   20   Honda   200    
3   Tony Kanaan   11   Honda   200    
4   Helio Castroneves   3   Honda   200   
5   Graham Rahal   02   Honda   200   
6   Dario Franchitti   10   Honda   200   
7   Scott Dixon   9   Honda   200     
8   Danica Patrick   7   Honda   200    
9   Will Power   12   Honda   200    
10   Marco Andretti   26   Honda   200 
11   Dan Wheldon   4   Honda   200 
12   Sarah Fisher   67   Honda   200
13   Hideki Mutoh   27   Honda   200 
14   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   197  
15   E.J. Viso   13   Honda   197  
16   Raphael Matos   2   Honda   196   
17   Mike Conway   24   Honda   192 
18   Mario Moraes   5   Honda   188   
19   Robert Doornbos   06   Honda   185
20   Milka Duno   23   Honda   165  
21   Justin Wilson   18   Honda   120  
22   Tomas Scheckter   43   Honda   59  
23   Jaques Lazier   98   Honda   43    

Indycar 2009: #11 Edmonton (26 luglio 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza: Power, Briscoe, Castroneves, Dixon, Rahal, Franchitti, Moraes, Matos, Tracy, Doornbos, Conway, Mutoh, Kanaan, Viso, Wilson, Scheckter, Tagliani, Andretti, Antinucci, Patrick, Hunter-Reay, Wheldon, Carpenter.

Numero di giri: 95.

Cronaca della gara
La gara inizia con con Moraes che danneggia la vettura in un contatto e si dirige ai box, con Matos che finisce in testacoda ma riesce a ripartire e con Conway che finisce sull’erba ma ritorna in pista a sua volta.
Power nel frattempo è in testa davanti a Briscoe, Castroneves, Dixon e Franchitti. Il leader mette tra sé e i suoi inseguitori un notevole margine fin dai primi giri.
La gara procede senza colpi di scena e quando è circa a un terzo iniziano i primi pit-stop per i piloti su una strategia di due soste. Nella pit-lane la vettura di Kanaan prende fuoco.
Power è ancora in prima posizione dopo il primo pit-stop, con un margine abbondante su Castroneves e Briscoe che sono in lotta per la seconda posizione.
Intermezzo: notizia fondamentale, A.J. Foyt IV (ma perché i piloti americani si devono chiamare tutti allo stesso modo in famiglia?) si è recentemente sposato. Anche un altro tizio che hanno nominato s’è sposato, ma non ho idea di chi sia.
La seconda sosta avviene a circa due terzi di gara, Dixon esce secondo ma Briscoe lo supera e riesce, con questo sorpasso, a liberarsi di Castroneves che era alle sue spalle dopo la sosta. Briscoe viene comunque superato sia da Dixon sia da Castroneves (che supererà successivamente anche Dixon), ritrovandosi in quarta posizione, qualche giro dopo.
Quando mancano poco meno di venti giri alla fine Hunter-Reay va a sbattere e danneggia l’ala posteriore, ma riesce a rientrare ai box.
A quattro giri dalla fine, mentre i telecronisti conversano tra di loro, più che commentare la gara, uno scoppia a ridere e somiglia vagamente a una gallina che starnazza.
A due giri dalla fine Scheckter, che era indietro di diversi giri, va a sbattere ed entra la pace-car, dietro alla quale la gara finisce, con la vittoria di Power, davanti a Castroneves e Dixon, attualmente leader del campionato davanti a Franchitti (che ha chiuso in 5° posizione dietro a Briscoe).

Il risultato
1   Will Power   12   Honda   95
2   Helio Castroneves   3   Honda   95
3   Scott Dixon   9   Honda   95 
4   Ryan Briscoe   6   Honda   95 
5   Dario Franchitti   10   Honda   95 
6   Paul Tracy   15   Honda   95   
7   Graham Rahal   02   Honda   95
8   Justin Wilson   18   Honda   95   
9   Robert Doornbos   06   Honda   94 
10   Marco Andretti   26   Honda   94 
11   Danica Patrick   7   Honda   94    
12   E.J. Viso   13   Honda   94
13   Alex Tagliani   34   Honda   94 
14   Hideki Mutoh   27   Honda   94   
15   Dan Wheldon   4   Honda   94  
16   Ed Carpenter   20   Honda   93   
17   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   87  
18   Raphael Matos   2   Honda   85 
19   Tomas Scheckter   23   Honda   73 
20   Mike Conway   24   Honda   63  
21   Tony Kanaan   11   Honda   34   
22   Richard Antinucci   98   Honda   20   
23   Mario Moraes   5   Honda   0   

Indycar 2009: #10 Toronto (12 luglio 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza: Franchitti, Power, Rahal, Wilson, Tagliani, Conway, Doornbos, Dixon, Matos, Castroneves, Briscoe, Hunter-Reay, Moraes, Scheckter, Tracy, Viso, Andretti, Patrick, Carpenter, Kanaan, Wheldon, Mutoh, Antinucci. Numero di giri: 85.

Mentre Franchitti mantiene la prima posizione, Power ha un contatto e ha una foratura, mentre Tagliani si porta in seconda posizione davanti a Doornbos, Dixon, Conway, Castroneves, Wilson, Tracy, Hunter-Reay e Matos.
Al 9° giro Wheldon finisce in testacoda dopo un contatto con un’altra vettura ed entra la pace-car. Sono in pochi a fermarsi ai box, in particolare piloti che si trovavano in posizioni arretrate, durante questa neutralizzazione.
Al restart (12° giro) Franchitti e Tagliani mantengono rispettivamente la prima e la seconda posizione, mentre Dixon riesce a superare Doornbos portandosi in terza posizione.
Al 12° giro Carpenter finisce in testacoda ed entra di nuovo la pace-car; il restart avverrà di lì a poco al 15° giro.
Franchitti si ferma ai box al 26° giro, la sosta si prolunga più del dovuto a causa di un problema alla vettura, mentre gli altri piloti che si trovavano nelle prime posizioni si fermano intorno al 30-35° giro. Proseguono invece quelli che avevano effettuato soste nelle prime fasi di gara, come Scheckter che si porta in testa e vi permane fino a metà gara, oltre che Castroneves e Power.
A trenta giri dal termine Franchitti è quinto alle spalle di Tagliani, Tracy, Dixon e Moraes. Tracy rientra ai box al 57° giro, mentre due giri più tardi c’è un contatto tra Rahal e Carpenter, con il primo dei due costretto al ritiro: entra la pace-car mentre Franchitti era ai box (è rientrato prima che venissero esposte le bandiere gialle). Vari piloti si fermano ai box. Dixon esce davanti a Tagliani, Matos, Moraes, Hunter-Reay e Scheckter.
Inquadratura di una specie di torre: viene narrato come questa sia stata dipinta da un’impresa di vernici di proprietà del padre di Paul Tracy. Al 63° giro la gara riprende, con Castroneves che non essendosi fermato è in testa davanti a Franchitti, Tracy, Briscoe, Wilson, Patrick, Power, Viso, Kanaan e Dixon a completare i primi dieci.
Due giri più tardi Franchitti supera Castroneves, che viene raggiunto anche da Tracy che tenta di superarlo al 66° giro. I due si scontrano, Tracy finisce contro al muro, mentre Castroneves prosegue con la vettura danneggiata fino ai box.
Poco dopo il restart Kanaan si ritira con la vettura danneggiata, mentre tra Wilson e Briscoe c’è un lieve contatto e Power rimonta varie posizioni ritrovandosi in terza posizione dietro a Franchitti e Briscoe. Quarto c’è Wilson, quinta la Patrick e sesto Dixon che, mentre più indietro (-13 giri) c’è un contatto tra Moraes e Viso che riescono comunque a proseguire, supera la Patrick risalendo al quinto posto.
A 11 giri dalla fine entra la pace-car a causa di una collisione tra Tagliani, Moraes e Scheckter che provoca il ritiro di quest’ultimo.
Il restart è a sette giri dal termine. Dixon si porta in quarta posizione e cerca di avvicinarsi anche a Power, che però mantiene la terza posizione fino alla fine.
È da notare come dopo la bandiera a scacchi Moraes vada addosso a Viso ancora una volta mandando a sbatterlo contro al muro.

Il risultato
1   Dario Franchitti   10   Honda   85  
2   Ryan Briscoe   6   Honda   85 
3   Will Power   12   Honda   85 
4   Scott Dixon   9   Honda   85  
5   Justin Wilson   18   Honda   85 
6   Danica Patrick   7   Honda   85  
7   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   85  
8   Marco Andretti   26   Honda   85
9   Alex Tagliani   34   Honda   85   
10   Raphael Matos   2   Honda   85  
11   Mario Moraes   5   Honda   85   
12   Hideki Mutoh   27   Honda   84 
13   E.J. Viso   13   Honda   84     
14   Dan Wheldon   4   Honda   84  
15   Ed Carpenter   20   Honda   82   
16   Tomas Scheckter   23   Honda   74  
17   Tony Kanaan   11   Honda   70 
18   Helio Castroneves   3   Honda   65  
19   Paul Tracy   15   Honda   65 
20   Graham Rahal   02   Honda   57  
21   Richard Antinucci   98   Honda   41 
22   Mike Conway   24   Honda   32
23   Robert Doornbos   06   Honda   26 

lunedì 13 febbraio 2012

Indycar 2009: #9 Watkins Glen (5 luglio 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Dopo numerosi ovali è di nuovo la volta di un circuito cittadino, il primo di una serie di tre, dato che quelli che seguiranno saranno Toronto ed Edmonton.

Griglia di partenza: Briscoe, Wilson, Dixon, Moraes, Franchitti, Conway, Patrick, Andretti, Kanaan, Viso, Wheldon, Mutoh, Castroneves, Tracy, Rahal, Hunter-Reay, Doornbos, Matos, Duno, Antinucci, Carpenter. Numero di giri: 60.

Cronaca della gara
Nel corso del primo giro Wlson, in seconda posizione, si avvicina a Briscoe che però mantiene la prima posizione; nelle retrovie c’è un contatto che causa il ritiro di Hunter-Reay (che parcheggia la vettura in una via di fuga, dove non è d’intoppo), altra vettura coinvolta è quella di Carpenter, che prosegue senza danni.
Wilson si porta in testa al quarto giro, mentre poco dopo c’è un altro contatto tra Viso e Andretti, con quest’ultimo che danneggia la vettura e rientra ai box. Moraes frattanto ha superato Dixon portandosi in terza posizione.
Wilson si ferma per la prima sosta al 18° giro, mentre un giro più tardi un testacoda di Antinucci fa entrare la pace-car proprio mentre Briscoe entrava ai box. Il telecronista di ABC ne approfitta per raccontare che Antinucci è il nipote di Eddie Cheever.
Briscoe era rientrato con la pit-lane chiusa e quindi deve rientrare di nuovo ai box quando tutti gli altri chenon si erano fermati rientrano. Wilson si trova quindi di nuovo in testa davanti a Conway, Rahal, Mutoh e Castroneves. Subito dopo il restart (22° giro) Rahal supera Conway portandosi al secondo posto, mentre Franchitti finisce fuori pista ed entra di nuovo la pace-car, che resterà fino alla fine del 25° giro.
A metà gara in top-ten ci sono: Wilson, Conway, Mutoh, Castroneves, Wheldon, Patrick, Matos, Briscoe, Dixon e Tracy.
Quest’ultimo va a sbattere proprio al 30° giro, provocando l’ingresso della pace-car, che resterà fino alla fine del 33° giro. Franchitti, che si ritrovava doppiato nelle retrovie, è l’unico(?) pilota a rientrare ai box.
A circa 15-20 giri dalla fine si fermano ai box per l’ultima sosta i piloti su due soste (in pratica tutti quelli che si trovavano tra le prime posizioni). Dopo la seconda sosta Wilson è ancora in testa, davanti a Briscoe, Dixon, Castroneves e Conway, con quest’ultimo che si ritrova ad avere perso diverse posizioni, è al momento 5°.
A 9 giri dalla fine Mutoh va a sbattere, ritirandosi nello stesso punto in cui si era ritirato Tracy: entra di nuovo la pace-car e la gara ripartirà con solo nove giri da completare, nel corso dei quali Andretti si porterà in 5^ posizione davanti a Conway, mentre resteranno invariate le posizioni dei primi quattro. Quella di Wilson è la prima vittoria nella storia del team di Dale Coyne.

Il risultato
1   Justin Wilson   18   Honda   60
2   Ryan Briscoe   6   Honda   60   
3   Scott Dixon   9   Honda   60   
4   Helio Castroneves   3   Honda   60  
5   Marco Andretti   26   Honda   60    
6   Mike Conway   24   Honda   60    
7   E.J. Viso   13   Honda   60    
8   Tony Kanaan   11   Honda   60   
9   Robert Doornbos   06   Honda   60   
10   Dan Wheldon   4   Honda   60  
11   Danica Patrick   7   Honda   60    
12   Raphael Matos   2   Honda   60 
13   Graham Rahal   02   Honda   60 
14   Mario Moraes   5   Honda   60   
15   Dario Franchitti   10   Honda   59  
16   Ed Carpenter   20   Honda   59  
17   Milka Duno   23   Honda   58    
18   Hideki Mutoh   27   Honda   51   
19   Richard Antinucci   98   Honda   47  
20   Paul Tracy   15   Honda   29   
21   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   0    

Indycar 2009: #8 Richmond (27 giugno 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza: Franchitti, Dixon, Castroneves, Briscoe, Rahal, Matos, Viso, Mutoh, Scheckter, Patrick, Conway, Doornbos, Wheldon, Carpenter, Wilson, Andretti, Kanaan, Hunter-Reay, Moraes, Lazier. Numero di giri: 300.

La gara inizia con un incidente di Lazier (mentre davanti Briscoe superava Castroneves), che finisce in testacoda e va a sbattere contro il muro. Entra la pace-car, che rimane fino all’ottavo giro. Mentre nelle retrovie ci sono vari sorpassi non cambiano le posizioni dei primi.
Al 27° giro entra la pace-car in seguito a un incidente di Briscoe. Mutoh e Patrick non si fermano ai box e si portano rispettivamente in prima e seconda posizione, terzo c’è Franchitti davanti a Dixon, Castroneves, Matos, Kanaan, Rahal, Andretti e Viso.
Franchitti supera Danica Patrick al restart al 39° giro; dietro frattanto c’è un lieve contatto tra Rahal e Andretti, in seguito al quale quest’ultimo viene superato da Viso. Mutoh intanto mantiene senza problemi la prima posizione, che manterrà fino al 105° giro quando rientrerà ai box per la sua prima sosta, sette giri prima della Patrick che rientrerà al 112° giro. Alcuni piloti che si erano precedentemente fermati effettuano la seconda sosta una ventina di giri più tardi, mentre al 138° giro Conway va a sbattere provocando l’ingresso della pace-car.
Dixon e Franchitti, così come Rahal, devono fermarsi ai box dopo l’ingresso della pace-car. I tre si ritrovano nelle prime tre posizioni, davanti a Mutoh, Patrick, Castroneves e Matos unici piloti ancora a pieni giri a metà gara.
Il restart è al 156° giro e le posizioni dei piloti a pieni giri permangono invariate fino al momento in cui inizia il successivo giro di pit-stop (è Mutoh il primo a fermarsi, al 214° giro).
Ancora una volta Dixon, Franchitti e Rahal ritardano la sosta e si fermano dopo che la pace-car è entrata ancora una volta, al 248° giro, dopo un incidente di Castroneves finito contro al muro. Mutoh e la Patrick sono gli unici piloti rimasti a pieni giri. Dopo il restart, che avviene a quaranta giri dal termine, non ci sono cambiamenti sostanziali e, al termine del 300 giri di gara, è Dixon a vincere, davanti al compagno di squadra Franchitti.

Il risultato
1   Scott Dixon   9   Honda   300   
2   Dario Franchitti   10   Honda   300    
3   Graham Rahal   02   Honda   300   
4   Hideki Mutoh   27   Honda   300   
5   Danica Patrick   7   Honda   300    
6   Tony Kanaan   11   Honda   299  
7   Marco Andretti   26   Honda   299  
8   Raphael Matos   2   Honda   299    
9   Robert Doornbos   06   Honda   299   
10   Dan Wheldon   4   Honda   299  
11   Tomas Scheckter   23   Honda   299    
12   E.J. Viso   13   Honda   299   
13   Ed Carpenter   20   Honda   299   
14   Justin Wilson   18   Honda   298   
15   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   298  
16   Mario Moraes   5   Honda   297 
17   Helio Castroneves   3   Honda   245 
18   Mike Conway   24   Honda   135   
19   Ryan Briscoe   6   Honda   26   
20   Jaques Lazier   98   Honda   0   

Indycar 2009: #7 Iowa Corn (21 giugno 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza: Castroneves, Briscoe, Dixon, Franchitti, Patrick, Wheldon, Kanaan, Andretti, Rahal, Wilson, Mutoh, Matos, Carpenter, Doornbos, Moraes, Scheckter, Hunter-Reay, Viso, Conway, Lazier.

Cronaca della gara
Dopo nemmeno un giro c’è un incidente tra Viso e Doornbos, che provoca l’ingresso della pace-car. Anche Hunter-Reay ha avuto un contatto e rientra ai box dove però si ritira.
Al 6° giro (sempre dietro la pace-car) Danica Patrick si ferma ai box per effettuare, anticipandolo di molto, il primo pit-stop, dopo avere danneggiato le gomme sui detriti.
Al 12° giro c’è il restart, con Castroneves che mantiene la prima posizione mentre Dixon supera Briscoe. Seguono Franchitti, Kanaan, Wheldon, Andretti e Scheckter in ottava posizione, grazie anche alle numerose posizioni che ha recuperato alla partenza. Dixon affianca poi Castroneves e al 16° giro si porta in testa, due giri più tardi però c’è una collisione tra loro, Castroneves rompe l’ala anteriore e Dixon fora: entra la pace-car.
Briscoe ora è primo davanti a Scheckter, Andretti, Wheldon, Mutoh a completare i primi cinque, quando la gara riprende al 24° giro.
Al 35° giro Wilson finisce a muro ed entra la pace-car per la terza volta. Danica Patrick non rientra ai box e si porta in testa, davanti a Conway, e Franchitti che ugualmente non si sono fermati, dopodiché Kanaan, poi Dixon e Castroneves che si erano fermati ai box dopo il loro incidente, con Briscoe settimo davanti a Wheldon, Andretti, Mutoh, Scheckter, ecc... che invece si sono appena fermati ai box.
Franchitti supera Conway al restart (44°), Castroneves supera Dixon per la 5^ posizione, mentre più indietro Wheldon recupera alcune posizioni superando prima Briscoe e poi Dixon, mentre quest’ultimo viene superato anche da Scheckter al 54° giro. Soltanto un giro più tardi c’è un incidente: Matos finisce in testacoda e Moraes per evitarlo finisce anche lui a muro. Entra la pace-car per la quarta volta. I piloti che si trovavano nelle prime posizioni, eccetto Kanaan, si fermano ai box. Il brasiliano al momento è leader davanti a Scheckter, Wheldon, Briscoe, Mutoh e Andretti, è rientrato in settima posizione Franchitti, davanti a Patrick, Catroneves, Carpenter, Conway, Dixon.
Restart al 66° giro: Kanaan mantiene la prima posizione e nei giri successivi riesce a distanziare Scheckter e Wheldon che sono 2° e 3°. Al 75° giro Wheldon supera Scheckter.
Kanaan rientra al box al 107° giro (si era fermato per la prima sosta intorno al 20° giro), passa in testa Wheldon, mentre Briscoe è secondo dopo avere superato Scheckter. Poco dopo la sosta Kanaan finisce a muro (110° giro). Tutti rientrano ai box non appena la pit-lane è aperta: è Briscoe il primo a uscire dai box, davanti a Franchitti, Wheldon, Mutoh, Scheckter, Castroneves, Andretti, Patrick, Dixon, Carpenter e Conway unici piloti a pieni giri.
La gara riprende al 126° giro: Mutoh supera Wheldon portandosi in terza posizione, mentre subito dopo Franchitti supera Briscoe portandosi in testa. Quest’ultimo rimane comunque piuttosto vicino a Franchitti e si riporta in prima posizione al 138° giro.
Al 171° giro Andretti si ferma ai box per la sua seconda sosta, mentre gli altri piloti continuano per ancora 25-30 giri. Al ritorno in pista Franchitti è in testa, mentre Briscoe è secondo, con Mutoh ancora terzo: queste sono le posizioni che conserveranno fino alla fine. Wheldon, in quarta posizione, sarà l’ultimo pilota ad arrivare al traguardo a pieni giri.

Il risultato
1   Dario Franchitti   10   Honda   250 
2   Ryan Briscoe   6   Honda   250 
3   Hideki Mutoh   27   Honda   250  
4   Dan Wheldon   4   Honda   250   
5   Scott Dixon   9   Honda   249 
6   Tomas Scheckter   23   Honda   249  
7   Helio Castroneves   3   Honda   249  
8   Mike Conway   24   Honda   249 
9   Danica Patrick   7   Honda   249
10   Ed Carpenter   20   Honda   248  
11   Graham Rahal   02   Honda   245  
12   Marco Andretti   26   Honda   244
13   Jaques Lazier   98   Honda   237   
14   Tony Kanaan   11   Honda   108
15   Robert Doornbos   06   Honda   58 
16   Raphael Matos   2   Honda   53 
17   Mario Moraes   5   Honda   52   
18   Justin Wilson   18   Honda   33 
19   Ryan Hunter-Reay   14   Honda   2
20   E.J. Viso   13   Honda   0     

Indycar 2009: #6 Texas (6 giugno 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza: Franchitti, Briscoe, Dixon, Castroneves, Patrick, Moraes, Wheldon, Andretti, Doornbos, Carpenter, Mutoh, Rahal, Tagliani, Fisher, Matos, Kanaan, Wilson, Scheckter, Conway, Duno, Viso, Foyt, Junter-Reay, Lazier. Numero di giri: 228

Cronaca della gara
La partenza è regolare ma già al secondo giro c’è un contatto tra Viso e Rahal, quest’ultimo finisce in testacoda e impatta contro la vettura della Duno. Entra la pace-car.
Per quanto riguarda la top-ten al momento sono: Franchitti, Briscoe, Dixon, Castroneves, Moraes, Patrick, Wheldon, Andretti, Doornbos e Kanaan.
La gara riparte all’11° giro, Franchitti e Briscoe proseguono affiancati, ma è quest’ultimo che al 12° giro si porta in testa.
Dopo una cinquantina di giri senza particolari stravolgimenti vengono effettuati i primi pit-stop dopo i quali le posizioni dei primi quattro sono invariate, mentre seguono Wheldon, Andretti, Patrick, Moraes, Kanaan e Matos a completare i primi dieci.
Franchitti perderà poi la seconda posizione dopo circa settanta giri di gara, venendo superato dal compagno di squadra Dixon, per poi essere superato diversi giri più tardi anche da Castroneves e, successivamente al secondo pit-stop, anche da Andretti.
Al 151° giro a causa di detriti presenti in pista entra la pace-car: durante la neutralizzazione avvengono i pit-stop, dopo i quali i primi dieci sono Briscoe, Andretti, Castroneves, Dixon, Franchitti, Wheldon, Patrick, Carpenter, Kanaan e Moraes. Dopo il restart, al 160° giro, non ci sono cambiamenti eccessivi. Entra comunque di nuovo la pace-car al 173° giro dopo un incidente di Foyt Jr, stavolta dopo le soste ai box le posizioni cambiano parecchio: Castroneves è in testa adesso, seguono Briscoe, Dixon, Franchitti, Andretti, Wheldon, Patrick, Kanaan, Carpenter e Matos nei primi dieci.
Nonostante la pressione di Briscoe, Castroneves mantiene la posizione davanti al compagno di squadra e a Dixon. Andretti perde inizialmente varie posizioni, venendo superato da Wheldon e Patrick (con la Patrick che sorpassa Wheldon a sua volta), ma recupererà nel finale portandosi in quarta posizione dopo avere superato a sua volta non solo Wheldon e la Patrick ma anche Franchitti all’ultimo giro.

Il risultato
1   Helio Castroneves   3   Honda   228       
2   Ryan Briscoe   6   Honda   228 
3   Scott Dixon   9   Honda   228  
4   Marco Andretti   26   Honda   228   
5   Dario Franchitti   10   Honda   228   
6   Danica Patrick   7   Honda   228   
7   Dan Wheldon   4   Honda   228  
8   Tony Kanaan   11   Honda   228   
9   Ed Carpenter   20   Honda   228    
10   Mario Moraes   5   Honda   227    
11   Robert Doornbos   06   Honda   227 
12   Raphael Matos   2   Honda   226     
13   Tomas Scheckter   43   Honda   226   
14   Alex Tagliani   34   Honda   225 
15   Justin Wilson   18   Honda   225   
16   Ryan Hunter-Reay   21   Honda   225    
17   Sarah Fisher   67   Honda   222  
18   Jaques Lazier   98   Honda   210   
19   Mike Conway   24   Honda   185 
20   A.J. Foyt IV   14   Honda   170
21   Hideki Mutoh   27   Honda   153
22   Graham Rahal   02   Honda   1   
23   Milka Duno   23   Honda   1
24   E.J. Viso   13   Honda   1    

domenica 12 febbraio 2012

Indycar 2009: #5 Milwaukee (31 maggio 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Ci eravamo lasciati con la sorella di Castroneves che piangeva a dirotto e con Helio che si arrampicava su per la rete (e successivamente scoppiando a piangere a dirotto mentre veniva intervistato) dopo avere vinto a Indy.
Il successivo appuntamento è quello di Milwaukee, a una sola settimana di distanza.

Griglia di partenza: Briscoe, Rahal, Kanaan, Dixon, Moraes, Mutoh, Patrick, Franchitti, Matos, Scheckter, Conway, Doornbos, Andretti, Wheldon, Wilson, Tracy, Viso, Hunter-Reay, Carpenter, Castroneves. Numero di giri: 225.

Cronaca della gara
Kanaan (ancora lievemente infortunato dopo l’incidente di Indianapolis) si porta in testa al momento della bandiera verde, mentre Briscoe si trova in seconda posizione seguito da Rahal. Dixon e Franchitti sono in quarta e quinta posizione, con quest’ultimo che ha recuperato alcune posizioni  nelle prime fasi di gara superando portandosi davanti a Moraes, Mutoh e Patrick.
Briscoe si porta in testa al 25° giro dopo avere superato Kanaan,che successivamente sarà superato anche da Dixon che si era portato precedentemente in terza posizione. Perderà poi molto rapidamente, nei giri successivi, ulteriori posizioni nei confronti di Rahal (3°), Franchitti (4°), Mutoh (5°), Patrick (6°), Matos (7°) e Moraes (8°) ritrovandosi in nona posizione. Davanti intanto Franchitti supera Rahal mentre Dixon si avvicina al leader, senza però riuscire a superarlo.
Al 57° giro Conway va a sbattere ed entra per la prima volta la pace-car. Quando la pit-lane viene aperta tutti rientrano ai box. Briscoe esce dalla pit-lane in prima posizione, completano la top ten nell’ordine Dixon, Franchitti, Rahal, Mutoh, Matos, Patrick, Moraes, Kanaan e Wheldon.
Castroneves, partito in ultima posizione per un incidente durante le qualifiche, era l’ultimo pilota a pieni giri e durante il pit-stop lascia spegnere la vettura e perderà un po’ di tempo, riuscirà comunque a uscire in tempo per rimanere a pieni giri (e ci resterà pr una cinquantina di giri).
Al 68° giro la gara riparte, Briscoe mantiene la prima posizione, così come Dixon, Franchitti, Rahal e Mutoh, mentre la Patrick supera Matos per la sesta posizione (quest’ultimo comunque la supererà a sua volta diversi giri più tardi).
Intorno al 125-135° giro tutti rientrano ai box per la seconda sosta. Kanaan si ritira nella pit-lane, con la vettura dalla quale si solleva del fumo.
Dopo la sosta qualcosa è cambiato: Franchitti è in testa davanti a Briscoe e Dixon, completano i primi dieci Rahal, Matos, Mutoh, Wheldon, Patrick, Moraes e Andretti.
Briscoe supera Dixon e poi, al 154° giro, supera Franchitti portandosi in prima posizione; quest’ultimo viene superato subito dopo anche da Dixon.
Successivamente, a causa di detriti sulla pista, entra nuovamente la pace-car, Castroneves che era doppiato rimane in pista, mentre gli altri piloti rientrano (almeno tra i primi le posizioni non cambiano) e si accodano al brasiliano che però è in 10^ posizione.
Il restart è al 173° giro, e la scelta di Castroneves non dà particolari risultati, dato che dopo una dozzina di giri si ritrova nuovamente doppiato.
A una ventina di giri dalla fine Dixon si porta in testa superando Briscoe, seguono Franchitti, Rahal e Patrick tra i primi cinque, con quest’ultima che ha superato Andretti rimasto a lungo al 5° posto. Quest’ultimo, superato anche da Matos, concluderà in settima posizione come ultimo pilota a pieni giri, senza ulteriori cambiamenti nelle prime posizioni.

Il risultato
1   Scott Dixon   9   Honda   225    
2   Ryan Briscoe   6   Honda   225 
3   Dario Franchitti   10   Honda   225    
4   Graham Rahal   02   Honda   225  
5   Danica Patrick   7   Honda   225  
6   Raphael Matos   2   Honda   225  
7   Marco Andretti   26   Honda   225    
8   Hideki Mutoh   27   Honda   224     
9   Mario Moraes   5   Honda   224  
10   Dan Wheldon   4   Honda   224    
11   Helio Castroneves   3   Honda   222    
12   Ryan Hunter-Reay   21   Honda   222    
13   Tomas Scheckter   23   Honda   222   
14   Robert Doornbos   06   Honda   220  
15   Justin Wilson   18   Honda   219
16   Ed Carpenter   20   Honda   219
17   Paul Tracy   14   Honda   219  
18   E.J. Viso   13   Honda   175 
19   Tony Kanaan   11   Honda   132  
20   Mike Conway   24   Honda   55
21   Stanton Barrett   98   Honda   0  

Indycar 2009: #4 Indianapolis 500 (24 maggio 2009)

[REVIEW INDYCAR 2009]

Griglia di partenza
1   Helio Castroneves   Honda   3   224.864 mph
2   Ryan Briscoe   Honda   6   224.083 mph
3   Dario Franchitti   Honda   10   224.010 mph
4   Graham Rahal   Honda   02   223.954 mph
5   Scott Dixon   Honda   9   223.867 mph
6   Tony Kanaan   Honda   11   223.612 mph
7   Mario Moraes   Honda   5   223.331 mph
8   Marco Andretti   Honda   26   223.114 mph
9   Will Power   Honda   12   223.028 mph
10   Danica Patrick   Honda   7   222.882 mph
11   Alex Lloyd   Honda   99   222.622 mph
12   Raphael Matos   Honda   2   223.429 mph
13   Paul Tracy   Honda   15   223.111 mph
14   Vitor Meira   Honda   14   223.054 mph
15   Justin Wilson   Honda   18   222.903 mph
16   Hideki Mutoh   Honda   27   222.805 mph
17   Ed Carpenter   Honda   20   222.780 mph
18   Dan Wheldon   Honda   4   222.777 mph
19   A.J. Foyt IV   Honda   41   222.586 mph
20   Scott Sharp   Honda   16   222.162 mph
21   Sarah Fisher   Honda   67   222.082 mph
22   Davey Hamilton   Honda   44   221.956 mph
23   Robert Doornbos   Honda   06   221.692 mph
24   Townsend Bell   Honda   8   221.195 mph
25   Oriol Servia   Honda   17   200.984 mph
26   Tomas Scheckter   Honda   19   221.496 mph
27   Mike Conway   Honda   24   221.417 mph
28   John Andretti   Honda   43   221.316 mph
29   E.J. Viso   Honda   13   221.164 mph
30   Milka Duno   Honda   23   211.106 mph
31   Nelson Philippe   Honda   00   220.754 mph
32   Ryan Hunter-Reay   Honda   21   220.597 mph
33   Alex Tagliani   Honda   36   221.115 mph

Cronaca della gara
GREEEEEEN! Tempo una dozzina di secondi e ci ritroviamo con Moraes a muro dopo una collisione con Andretti. Entra la pace-car. Moraes è fermo, Andretti rientra ai box ma sembra che ci sia poco da fare. Moraes piange. Andretti sbraita.
Restart (8° giro)! Franchtti si porta in testa, Castroneves è secondo davanti a Briscoe, Dixon e Kanaan. Tutto procede regolarmente fino al 21° giro quando Hunter-Reay finisce a muro ed entra di nuovo la pace-car. Quando la pit-lane è aperta viene effettuato il primo pit-stop da tutti i piloti, i primi dieci sono a quel punto Franchitti, Briscoe, Castroneves, Dixon (che al restart al 31° giro supererà Castroneves), Rahal, Kanaan, Matos, Power, Patrick e Tracy. Un terzo ingresso della pace-car avviene quando, al 57° giro, Rahal finisce a muro a sua volta, anche in quell’occasione i piloti approfittano della pace-car in pista per rientrare ai box, dove tra l’altro Wilson finisce in testacoda nella pit-lane. Dopo il restart Dixon è in testa davanti a Franchitti, Kanaan, Matos, Patrick e Castroneves, mentre Briscoe perde numerose posizioni.
All’81° giro c’è un incidente di Davey Hamilton che porta a un quarto ingresso della pace-car, stavolta dopo il pit-stop è in testa Franchitti, seguono Dixon (che supererà Franchitti al restart, 91° giro), Kanaan, Castroneves, Matos, Power, Patrick, Wheldon, Bell e Tracy nei primi dieci. Qualche giro dopo Kanaan, a causa di un cedimento meccanico, va a sbattere ed entra di nuovo la pace-car. Ancora una volta i pit-stop avvengono in regime di bandiere gialle e Power esce dai box in terza posizione alle saplle di Dixon e Franchitti, davanti a Matos e a Castroneves.
Il sesto ingresso della pace-car è provocato intorno al 130° giro da un incidente di Nelson Philippe, e stavolta Franchitti perde nel successivo pit-stop diverse posizioni ritrovandosi ottavo alle spalle di Dixon, Castroneves, Power, Tracy, Wheldon, Bell e Carpenter. Ci sono problemi per Meira ai box: la sua vettura prende fuoco, e dopo che le fiamme sono state spente riesce a tornare in pista a pieni giri.
Al restart (142° giro) Castroneves riesce a portarsi in testa e, quando la gara raggiunge i tre quarti i primi cinque sono appunto Castroneves, Dixon, Power, Wheldon e Bell.
Al 161° giro Wilson finisce a muro dopo una collisione con Lloyd(?), entra la pace-car per la settima volta e, quando la pit-lane viene aperta, tutti rientrano ai box: Castroneves esce in prima posizione dvanti a Briscoe (risalito di sei posizioni), Wheldon, Patrick, Bell, Power, Dixon, Carpenter, Franchitti e Conway. Il restart è al 168° giro e Castroneves mantiene senza problemi la prima posizione, dimostrandosi subito più veloce di Briscoe.
Al 174° giro un incidente tra Meira e Matos manda entrambi a muro, facendo entrare la pace-car per l’ottava volta. Quando la pit-lane è aperta, Briscoe si ferma per l’ultimo pit-stop.
Castroneves, Wheldon e la Patrick sono nelle prime tre posizioni quando la gara riparte a 17 giri dal termine.
Castroneves mantiene la prima posizione e vince con due secondi di vantaggio sul suo diretto inseguitore, ottenendo così la sua terza vittoria a Indianapolis.

Il risultato
1   Helio Castroneves   3   Honda   200  
2   Dan Wheldon   4   Honda   200    
3   Danica Patrick   7   Honda   200 
4   Townsend Bell   8   Honda   200  
5   Will Power   12   Honda   200   
6   Scott Dixon   9   Honda   200    
7   Dario Franchitti   10   Honda   200  
8   Ed Carpenter   20   Honda   200   
9   Paul Tracy   15   Honda   200 
10   Hideki Mutoh   27   Honda   200   
11   Alex Tagliani   36   Honda   200   
12   Tomas Scheckter   19   Honda   200  
13   Alex Lloyd   99   Honda   200   
14   Scott Sharp   16   Honda   200 
15   Ryan Briscoe   6   Honda   200  
16   A.J. Foyt IV   41   Honda   200  
17   Sarah Fisher   67   Honda   200  
18   Mike Conway   24   Honda   200  
19   John Andretti   43   Honda   200
20   Milka Duno   23   Honda   199  
21   Vitor Meira   14   Honda   173   
22   Raphael Matos   2   Honda   173 
23   Justin Wilson   18   Honda   160   
24   E.J. Viso   13   Honda   139   
25   Nelson Philippe   00   Honda   130  
26   Oriol Servia   17   Honda   98  
27   Tony Kanaan   11   Honda   97   
28   Robert Doornbos   06   Honda   85  
29   Davey Hamilton   44   Honda   79  
30   Marco Andretti   26   Honda   56   
31   Graham Rahal   02   Honda   55  
32   Ryan Hunter-Reay   21   Honda   19   
33   Mario Moraes   5   Honda   0