martedì 18 novembre 2025

Macao 2025/ GT World Cup, vince Antonio Fuoco con la Ferrari

Ho parlato di Formula 4 e di Formula Regional, così come delle moto, non mi resta che concludere le mie narrazioni del GP di Macao con la main race della GT World Cup, che non è stata una garahhhh falsatahhhh in quanto abbiamo assistito a una vittoria dominante della Ferrari, per mano di Antonio Fuoco con il team di AF Corse. La gara si è svolta quando in Italia erano indicativamente le cinque di mattina, quindi dopo quella della Formula 4 e prima di quella della Formula Regional che ha messo fine all'evento.


È bastato poco perché ci fosse del caos, con diversi ritirati già nelle prime battute, Alessio Picariello, Dorian Boccolacci, Luca Engstler e Guven Ayhancan. Ciò ha provocato un ingresso della safety car, che sarebbe stato l'unico per tutta la durata della gara (sedici giri).
Al restart, Fuoco ha preso ad allungare, staccando di diversi secondi i diretti inseguitori, il più vicino dei quali era Raffaele Marciello, pilota BMW che è giunto il traguardo a quasi quattro secondi di distacco.


Il gradino più basso del podio è andato alla Porsche di Laurin Henrich, che ha preceduto di poco l'Audi di Joel Erikssen. Al quinto posto si è classificata la Ferrari di Ye Yifei, mentre Sheldon Van Der Linde e Christopher Haase hanno preceduto l'altra Ferrari guidata da Deng Yi.
Hanno concluso la top-ten Laurens Vanthoor e Benjamin Goethe, mentre Adderly Fong è stato classificato ultimo. Edoardo Mortara si è invece ritirato per incidente dopo due terzi di gara.



lunedì 17 novembre 2025

Macao 2025/ le mie impressioni sul gran premio motociclistico

Avevo detto che avrei approfondito le gare avvenute nel weekend del GP di Macao ed eccomi qui, perché va bene la Formula Regional, ma ci sono state altre gare, quindi ripercorreriamole perché why not. Per la prima volta da quando seguo il GP di Macao (quindi dal 2017) ho deciso di guardare il gran premio motociclistico, che ho trovato pubblicato su Youtube.
Ho visto anche un video di un giro onboard e devo dire che fa davvero uno strano effetto vedere delle moto percorrere un circuito così stretto e con poca visibilità. Prendendo il prestito un termine caro a Gianfranco Mazzoni, penso di potere definire il tutto come estremamente suggestivo.



Facciamo una doverosa premessa: dimenticatevi i duellihhhh e i sorpassihhhh per la vittoriahhhh tanto decantati dagli amanti delle moto. Davey Todd (che googlandolo ho scoperto avere un look molto in stile Valtteri Bottas) è stato in testa dall'inizio alla fine, per tutti i dodici giri della gara, iniziando ad allungare immediatamente su Erno Kostamo. Poi, a onore del vero, nelle posizioni retrostanti qualcosa è cambiato, ma ben lontano dalle inquadrature.
Kostamo a un certo punto è finito in giro per una via di fuga, perdendo un paio di posizioni. Peter Hickmann si è portato in seconda posizione, dove avrebbe terminato la gara, a dieci secondi dal vincitore Todd. Kostamo è risalito in terza piazza, prendendo alla fine quattordici secondi da Hickmann e staccando notevolmente tutti i piloti retrostanti.



Dopo avere tagliato il traguardo Todd ha festeggiato facendo sfumazzare la moto e venendo ben presto raggiunto anche dagli altri due podium finishers.
Dalla quarta posizione in poi si sono classificati Rob Hodson, Lukas Randy Maurer, l'italiano Maurizio Bottalico, David Johnson, Mitchell Rees, Michael Evans, Phillip Crowe, Almaric Blanc, Eddy Ferre, Don Gilbert, Marcus Simpson, Laurent Hoffmann, Paul Williams e Ryan Whitehall, mentre non hanno concluso la gara Paul Jordan, Michael Sweeney e Samuel West.


domenica 16 novembre 2025

Macao 2025/ main race: Théo Naël si aggiudica la vittoria in Formula Regional

Stamattina si è svolto il GP di Macao, la cui main race viene disputata nell'epoca post-Covid sulle vetture della Formula Regional, le più simili a quelle della Formula 3 Europea che si utilizzavano prima che confluisse nella GP3. Venerdì si sono svolte le qualifiche, che stilavano la griglia della qualifying race del sabato (10 giri) il cui risultato avrebbe poi definito la gara della domenica (15 giri), quella valevole per il risultato finale.
Le gare sono state trasmesse in diretta su Youtube sia nella live del canale ufficiale dedicato al GP di Macao, sia sul canale della FIA, in quest'ultimo caso con telecronaca in inglese. Qualora non le abbiate viste e vogliate vederle, sul canale FIA sono facilmente reperibili in quanto c'è un video per ogni gara (sia le F4 sia le F.Regional, sia la GT World Cup - su altri canali si può reperire anche quella delle moto e sto seriamente pensando di approfondire l'argomento).

La pole del venerdì è andata a Théophil Naël di KCMG Enya Pinnacle Motorsport, che ha preceduto la Theodore Prema di Freddie Slater, le ART Grand Prix di Evan Giltaire e Taito Kato, la R-ace GP di Enzo Deligny, la KCMG di Mari Boya e, in settima piazza, la PHM Racing del migliore degli italiani, Mattia Colnaghi.
La mia soddisfazione nel vedere ben due figli di Alex Wurz - entrambi con Evans GP - in pista è durata molto poco, visto che Charlie partiva 17° e Oscar 27° nonché ultimo. Però è diminuita ulteriormente, dato che c'è stato subito un contatto nel finale, il quale ha messo fine alla gara di Oscar, che è andato a parcheggiare in una via di fuga.
Nel frattempo Slater aveva preso la leadership al via e Giltaire e Boya avevano superato Naël alla curva Lisboa. Più avanti, Boya si è preso la seconda piazza e Naël si è riportato in "zona podio" superando Giltaire.
In una gara che per il resto non ha dato grandi emozioni, del resto le qualifying race di Macao sono solitamente piuttosto conservative, dato che valgono un errore può costare di partire in fondo nella gara principale, Slater ha allungato molto tagliando il traguardo per primo, seguito da Boya, Naël, Giltaire, Kato, Deligny, Colnaghi, James Egozi di Saintéloc Racing, Noah Stromsend di Trident Motorsport e Rashid Al Dhaheri di Theodore Prema a completare la top-ten.
L'altro italiano Matteo De Palo su R-ace ha preceduto José Garfias di PHM, Tasanapol Inthrapuvasak di Trident (acclamato dagli indonesiani sulla chat di Youtube), Jin Nakamura su R-ace, Kanato Le su ART, Hiyu Yamakoshi su Evans, Tokiya Suzuki e Yuki Sano entrambi su TOM's Formula, Charlie Wurz, Owen Tangavelou su Saintéloc, Kiyoshi Umegaki su Van Amersfoort Racing, Reza Seewooruthun su Trident, l'immancabile Charles Leong su Theodore Prema, Tymek Kucharczyk su Van Amersfoort precipitato indietro di diverse posizioni dopo un errore, Enzo Yeh su PHM, infine ultimo dei classificati Zhenrui Chi (un cinese che tuttavia corre con licenza italiana) con Van Amersfoort.
Oscar Wurz è stato l'unico a non vedere la bandiera a scacchi, come già anticipato, ed è scattato dall'ultima posizione nella gara della domenica.
Non restava che aspettare le 8.30 del mattino per vedere la gara. Nel frattempo ho recuperato quella di Formula 4 disputata nella notte della quale ho già parlato.

La gara è iniziata puntuale, ma con sole ventisei vetture in griglia perché quella di Tangavelou ha avuto un guasto ed è partito dalla pitlane. Subito, nelle retrovie, c'è stato un incidente: Charlie Wurz si è girato dopo essere stato toccato(?) e ciò ha innescato una collisione multipla con Umegaki, Seewooruthun e Chi, provocando l'ingresso della safety car. Charlie sarebbe riuscito a ripartire recuperando secondo i distacchi anche una posizione in tempi brevi, il che mi avrebbe resa felice, se non fosse che l'ha recuperata a spese del fratello Oscar.
Al via, nel frattempo, Boya si era preso la prima piazza nei confronti di Slater, mentre Naël, tentando di mettersi nella lotta per la prima posizione, era scivolato quarto alle spalle di Deligny. Al restart, Slater si è ripreso la testa della gara, per poi iniziare ad allungare in maniera consistente, tanto che il risultato sembrava nelle sue mani. La gara, tuttavia, era ancora lunga e tutto poteva ancora succedere, tipo che qualcuno andasse a sbattere ed entrasse di conseguenza la safety car, ricompattando il gruppo. Provate a immaginare la mia soddisfazione nel vedere che ad andare a sbattere era stato Oscar Wurz alla Lisboa. :-///


Dopo questa visione deludente e la relativa safety car, davanti Boya ha superato Slater, il quale è finito poco dopo a muro, con Deligny e Naël risaliti in seconda e terza piazza e un nuovo ingresso della vettura di sicurezza. Al restart, Naël ha superato entrambi, un attimo prima che entrasse nuovamente la safety car, con la gara ormai arrivata alle ultime battute, perché vi erano stati due incidenti, uno che coinvolgeva di Al Dhaheri, un altro tra più vetture con Suzuki, Nakamura e Leong tutti fermi.
Naël ha tagliato il traguardo in prima posizione alle spalle della SC (di conseguenza abbiamo avuto due francesi vincitori in entrambe e categorie di monoposto, dopo il precedente successo di Jules Roussel in F4), seguito da Boya e Deligny a completare il podio. Colnaghi ha chiuso quarto, precedendo Kato, Giltaire, Stromsend, De Palo, Sano e Garfias a completare la top-ten. Nelle posizioni retrostanti si sono classificati Le, Yamakoshi, Kucharczyk, Egozi, Yeh, Inthrapuvasak, Tangavelou e Charlie Wurz, soltanto diciotto piloti hanno visto la bandiera a scacchi.


sabato 15 novembre 2025

Macao 2025: la Formula 4 prima della Formula Regional

In occasione del Gran Premio di Macao, a precedere le monoposto della Formula Regional c'erano quelle della Formula 4, dove abbiamo visto in azione i pilotini che hanno gareggiato nelle varie Formula 4 quest'anno, con peraltro qualche nome interessante.

La pole position nella giornata di ieri è stata conquistata da Sebastian Wheldon, figlio del compianto campione di Indycar, accanto a Kean Nakamura-Berta. La griglia del venerdì, tuttavia, non serve per la gara principale, ma per la qualifying race, proprio come succede per il main event della Formula Regional.
Oggi i due sono stati sorpresi al via dall'italiano Emanuele Olivieri che scattava dalla terza piazza, ma il peggio doveva ancora venire, dato che sono finiti insieme e appassionatamente contro le barriere alla curva Lisboa (come da screenshot sottostante). Ragazzini cari, non preoccupatevi, cose del genere succedono anche ai futuri lanciatori di cappellini.
Certo, non raggiugiamo la poesia di Nico Rosberg che andò a sbattere mentre era in testa, venendo centrato da Lewis Hamilton che lo seguiva in seconda piazza, nel lontano 2004, ma non si può avere tutto dalla vita.


Frattanto poco dopo c'è stato un secondo incidente tra Tiago Rodrigues e Thomas Bearman fratello di Oliver, che partivano quarto e quinto. È stata mandata in pista la safety car, dopodiché la gara è ripartita con Olivieri leader e Fionn McLaughlin secondo, seguiti da Rintaro Sato figlio di Takuma.
Dopo un incidente(?) abbiamo visto la macchina di Emily Cotty che veniva rimossa senza intoppi, mentre Olivieri proseguiva verso la vittoria con McLaughlin negli scarichi, almeno finché l'irlandese non è andato a sbattere all'ultimo giro.
Jules Roussell ha superato frattanto Sato procacciandosi la seconda piazza e la prima fila nella gara che si svolgerà nella notte, mentre Rintaro è stato penalizzato di trenta secondi per errata posizione in griglia perdendo il terzo posto, scivolando undicesimo e ultimo.

Il risultato finale è quindi Olivieri, Roussell, Rayan Caretti, Aryaman Bansal, ***TRIGGER WARNING!!!!*** Kimi Yu Tsai Chan, Kyuo Lee, Shimo Zhang, Itsuki Sato, Man Hei Cheong, Yuhze Wang.
Rintaro Sato precederà in griglia McLaughlin, Cotty, Alexandre Munoz, Wheldon, Nakamura-Berta, Bearman, Rodrigues e Gino Trappa.

EDIT - 16 novembre /// la gara principale si è svolta alle due di notte passata e l'ho recuperata in mattinata. Anche in questo caso abbiamo visto incidenti al primo giro, con Itsumi Sato e Zhang, già al via. Alla Lisboa invece, è finito out Lee. Sembra che anche Cotty abbia perso posizioni nel corso della prima tornata, mentre Nakamura-Berta è entrato ai box per un problema tecnico.
Al via, Olivieri era stato superato da Roussel (che - ho scoperto stamattina - si scrive con una sola -L diversamente da un certo pilota di Formula 1 inglese con un cognome simile) e Caretti. Dopo un iniziale intervento della safety car, i due francesi si sono scatenati. Caretti è passato in testa al quarto giro di un totale di dieci, mentre Roussel si è ripreso la testa della gara al settimo. Il duello è continuato, terminando all'ottavo giro quando Caretti è finito a muro da solo.


Visti i vari incidenti, i piloti che nella giornata di sabato avevamo fatto danni non si trovavano affatto nelle retrovie, ma anzi, potevano dire la loro. Dietro a Roussel e Olivieri, Rintaro Sato ha chiuso il podio.
Wheldon ha terminato la gara in quarta piazza davanti a Bansal, McLaughlin, Bearman, Chang, Cheong, Trappa, Rodrigues, Wang e Cotty. Risultano non classificati Caretti, Nakamura-Berta, Munoz, Lee, Zhang e Itsumi Sato.




venerdì 14 novembre 2025

Kyojo Cup 2025: Rio Shimono domina la serie open wheel femminile giapponese

Se nel mondo occidentale da anni si dibatte di W Series e Formula Academy, in oriente esiste una categoria quasi del tutto ignorata dai media europei e succede che in Giappone vi sia un campionato femminile che non divide e non genera polemiche.
La Kyojo Cup esiste già da qualche anno, ma nella stagione 2025 per la prima volta, anziché vetture a ruote coperte, si sono usate nientemeno che delle Formula 4, una delle cose ritenute inaccettabili dagli hater della Formula Academy.
La stagione si è disputata interamente al Fuji, dove si sono svolti tutti e cinque gli appuntamenti, con l'ultimo disputato nello scorso fine settimana, con un totale di dieci gare, visto che per ogni evento c'erano una sprint e una feature race.
Facendo una piccola ricerca, mi pare di capire che il format sia simile a quello originalmente usato in Formula 1 nei weekend sprint: qualifica per decidere la griglia della sprint, il cui risultato sarà la griglia della feature race.

La stagione è iniziata nel segno di Rio Shimono, pole, vittoria in entrambe le gare, con due secondi posti di Miki Onaga e il podio completato rispettivamente da Mako Irakawa e Kokoro Sato nella sprint e nella feature.
Nel secondo round, Aimi Saito ha conquistato la pole position e vinto la sprint precedendo Onaga, che poi ha vinto la feature precedendo la stessa Saito. Shimono ha chiuso entrambe le gare in terza posizione, l'unica volta nell'intera stagione che non ha vinto. Da quel momento in poi, infatti, si sarebbe procacciata tutte le altre vittorie stagionali, chiudendo la stagione con otto gare vinte su dieci.
Nel terzo evento, tuttavia, Sato ha conquistato una seconda pole, anche se risulta avere chiuso la gara nelle retrovie. Irakawa si è classificata seconda precedendo Riona Tomishita nella sprint, mentre in feature Rami Sasaki ha conquistato la seconda piazza con Tomishita nuovamente terza.
Shimono è tornata in pole position nel quarto round - sarebbe accaduta la stessa cosa anche nel quinto, ma non mettiamoci troppo avanti con i lavori. Vittoria davanti a Onaga e Sato nella sprint, per poi ripetersi nella feature, nella quale ha preceduto Saito e Tomishita.
Le due gare del quinto appuntamento stagionale hanno visto lo stesso podio: Shimono, Onaga e Saito, che hanno anche chiuso il campionato nelle prime tre posizioni, con Shimono che tuttavia ha messo un gap abbondante tra sé e anche le inseguitrici più dirette.




Dopo Shimono, Onaga e Saito, troviamo in classifica Sato, Sasaki, Hirakawa, Tomishita, Itsumo Shiraishi e in nona piazza la prima a non gareggiare con licenza giapponese, la statunitense Hana Burton che ha tuttavia origini giapponesi (e pare essere un'influencer divenuta pilota).
A seguire Ayumu Nagai, Kilei Kanemoto, Miku Ikejima, Marie Iwaoka, Ryu Yamamoto, la thailandese Sitarvee Limnantharak, Yuika Hosokawa, Maaya Orido, la finlandese Airikkala subentrata in corso d'opera a Reina Amaya, la cinese Zhao Yunqing, la statunitense Kelsey Pinkowski, infine la stessa Amaya.



giovedì 13 novembre 2025

Gli ottant'anni di Masahiro Hasemi e la presunta controversia di Macao 1990 classe GT

Il 13 novembre 1945 nasceva Masahiro Hasemi, celebre tra noi appassionati di Formula 1 per avere disputato il GP del Giappone 1976 ed essere stato erroneamente accreditato del giro più veloce.
La carriera di Hasemi in Giappone è proseguita molto a lungo... e non solo in Giappone (visto che ha all'attivo anche una vittoria alla 24 ore di Daytona). Visto che a breve si svolgerà il GP di Macao, perché non approfittare dell'occasione per menzionare anche il fatto che abbia vinto la classe GT nell'edizione 1990? Era lo stesso anno in cui Michael Schumacher e Mika Hakkinen si baciavano alla francese durante la gara della Formula 3, nella quale Schumacher sarebbe uscito vincitore in un podio composto dall'intera line-up Ferrari del 1999, dato che secondo e terzo si sarebbero classificati Mika Salo e Eddie Irvine.
Guess what, per una volta di Schumacher, dei MikaX2 e del folletto irlandese non di importa un bel niente, perché wikipedia versione inglese ci dice che la vittoria di Hasemi è stata controversa.
Leggere una simile informazione mi ha acceso il radar. Mi sono messa a googlare in tutte le salse per cercare la relativa controversia. Google mi restituisce i nomi degli Schukkinen e su questo proposito, peraltro, vorrei dire: non allarghiamoci troppo. Ho visto abbastanza gran premi di Macao da vedere che è tutto uno sbattere dove capita, la differenza casomai sta nel fatto che questi erano gli Schukkinen e non due pilotini random come quelli che da decenni si esibiscono in comparabili prodezze. Che poi al giorno d'oggi Schumacher sarebbe stato penalizzato invece di uscirne vincitore, questo è poco ma sicuro, ma la prassi ha iniziato a cambiare negli anni duemila quindi non intendo discutere di un fatto che, essendo capitato trentacinque anni fa, non è stato giudicato con gli standard odierni ma appunto con quelli di allora, specie quando sono impegnata a cercare polemiche su Hasemi!
C'è qualche post che richiama proprio la presunta controversia della vittoria di Masahiro nostro, ma si tratta in genere di copia e incolla proprio da wikipedia. Qualcuno si spinge a parlare di supremazia del motore Nissan, ma sembra non vi siano dettagli più precisi. Se sapete qualcosa di più, vi chiedo cortesemente di farmi sapere.



mercoledì 12 novembre 2025

Il doppio happy ending di Giovinazzi

Sabato scorso, mentre si svolgevano le qualifiche del GP del Brasile, in Bahrain terminava la stagione del World Endurance Championship, dove è accaduto ciò che da molti anni non accade in Formula 1: il titolo mondiale vinto dalla Ferrari.
Si tratta di una storia a lieto fine soprattutto per uno dei membri della Ferrari #50, il nostro Antonio Giovinazzi, che si è preso l'ennesima rivincita nei confronti del popolo dei fanboy della Formula 1 che lo snobbavano come se non ci fosse un domani. Insieme a lui sono divenuti campioni del mondo anche Alessandro Pier Guidi, pilota di endurance di vecchia data, e James Calado, il cui manager dovrebbe essere Nicolas Todt, informazione che avevo appreso negli old gold days in cui c'erano pregiudizi nei confronti dei piloti il cui manager era Nicolas Todt.
Non solo Giovinazzi è diventato campione del mondo, ma è anche diventato papà nella stessa sera, avendo annunciato tramite il proprio profilo instagram la nascita della figlia Ginevra. *-* In sintesi, doppio happy ending per il nostro "maschio Alfa (Romeo)" preferito.