lunedì 14 ottobre 2024

Formula Regional Japan 2024: Michael Sauter vince il titolo

Nel weekend appena passato, è terminato il campionato di Formula Regional Japan, dopo un totale di sei eventi disputati. Il titolo è stato vinto dallo svizzero Michael Sauter, che in questo modo è divenuto il primo pilota non giapponese a conquistare questo campionato. L'ha fatto distanzando i diretti inseguitori, il neozelandese Sebastian Manson, il giapponese Yoshiaki Nakamura e l'australiano Jesse Lacey, quest'ultimo l'unico dei tre a conquistare almeno una vittoria, per gli altri due solo piazzamenti a podio. La stagione è iniziata a Suzuka, con un round composto da tre gare, la prima delle quali è stata vinta da Jiei Okuzumi, poi runner-up nelle altre due alle spalle di Sauter. Per il giapponese è stata una presenza one-off. Anche il successivo evento a Sportsland Sugo è iniziato con una vittoria, anzi due, da parte di un pilota non full season: si tratta di Fuma Horio che ha disputato in totale tre round.
Sauter, che ha vinto la gara conclusiva del fine settimana, nell'evento seguente a Okayama ha vinto la prima e la terza gara. In quella circostanza è avvenuta la già citata vittoria di Lacey. È stato anche l'ultimo evento della stagione nel quale si sono svolte tre gare: nei successivi round vi sono state soltanto due gare ciascuno. A Motegi se le è aggiudicate entrambe Sauter, mentre negli ultimi due eventi, entrambi svolti al Fuji (dove si è arrivati a 14 vetture, anche se a dire il vero più che altro sono aumentate le presenze di quei "piloti strani" che gareggiano nella Masters class spesso sotto pseudonimo), le vittorie sono andate tutte e quattro a Yuki Sano, che non aveva disputato altre gare in precedenza, dato che sta disputando anche la Formula 4 giapponese. Ha chiuso la stagione in quinta piazza.
In una delle gare vinte da Sano, si segnala un podio femminile, con la seconda piazza di Anna Inotsume, settima in classifica generale alle spalle del sesto classificato Horio.


giovedì 10 ottobre 2024

GP Cina e Giappone 2004: parentesi asiatica prima del finale

Il campionato 2004 si avviava verso la conclusione: il 10 ottobre si svolgeva il GP del Giappone, penultimo appuntamento stagionale. In precedenza, due settimane prima, era stato disputato il GP della Cina, sull'esordiente circuito di Shanghai. In questo post intendo ripercorrere quei due eventi, iniziando da cambiamenti di line-up avvenuti in corso d'opera. Dopo la "stagione europea" infatti, la Renault ha appiedato Jarno Trulli sostituendolo con Jacques Villeneuve. In casa Williams, invece, nessun cambio di piloti precoce, ma semplicemente è tornato Ralf Schumacher assente per infortunio da tre mesi.

A Shanghai c'era una Ferrari in pole position, guidata da Rubens Barrichello, mentre un'altra partiva dalla pitlane, quella di Michael Schumacher dopo una sostituzione del motore. Rubinho ha mantenuto la prima posizione al via, seguito dalla McLaren di Kimi Raikkonen, con la Renault di Fernando Alonso e la B.A.R. di Jenson Button nelle immediate vicinanze e le Sauber che cercavano di mettersi in mostra dopo avere ottenuto ottime posizioni in griglia.
Button è risalito in seguito al terzo posto, candidandosi di fatto come principale concorrente al gradino più basso del podio. Per lui, tuttavia, era prevista una strategia diversa, a due soste anziché tre come il duo Barrichello/ Raikkonen. Kimi era molto vicino a Rubinho dopo la prima sosta, ma nel successivo stint la distanza è incrementata. La terza sosta sarebbe stata fondamentale: con Raikkonen uscito dietro a Button, sarebbe stato Jenson a conquistare il secondo posto alle spalle di Barrichello.

Alonso ha chiuso quarto, mentre Juan Pablo Montoya ha terminato in quinta piazza. Ralf avrebbe potuto puntare alla sesta piazza, se non fosse stato protagonista di un incidente con la McLaren di David Coulthard, che avrebbe costretto i due ai box e poi in seguito il pilota Williams al ritiro. Takuma Sato, sesto su B.A.R., ha preceduto le Sauber di Giancarlo Fisichella e Felipe Massa.
Per Michael Schumacher la gara cinese è stata decisamente da incubo: dopo un incidente con la Jaguar di Christian Klien, si è esibito poco più tardi in un testacoda, e non eravamo neanche a metà gara. Ha proseguito per poi avere una foratura a gara inoltrata e ha terminato la gara dodicesimo alle spalle del vecchio rivale Villeneuve.
Le cose sarebbero tuttavia migliorate molto presto, con la pole position conquistata la domenica a Suzuka davanti al fratello, dato che la sessione del sabato è stata rimandata per via del tifone Ma-on.


La gara si è svolta sull'asciutto, con i fratelli Schumacher rimasti 1/2 anche se a distanza l'uno dall'altro. Dopo una sorprendente terza piazza in griglia, Mark Webber su Jaguar ha perso posizioni al via (e poi si sarebbe ritirato a gara inoltrata per un guasto che ha provocato il surriscaldamento dell'abitacolo provocandogli lievi ustioni), con le solite B.A.R. che hanno preso il sopravvento per la terza e quarta piazza, con Button destinato a una strategia su due soste anziché le tre degli altri front runner.
Non c'è stata storia né per la prima né per la seconda piazza con Button stabilmente terzo e Sato perennemente inquadrato dalle telecamere, anche se ha dovuto accontentarsi di arrivare quarto come un Nico Hulkenberg qualsiasi. Con il 3/4 posto, la B.A.R. ha conquistato matematicamente la seconda posizione nel mondiale costruttori, proprio in casa della Honda, oltre che in occasione del centesimo gran premio della sua storia.

Vincitore dei due gran premi precedenti, Barrichello era partito dalle retrovie in questa occasione, per risalire fino alla zona punti. La sua gara è terminata per un incidente con Coulthard, ma c'era ancora un gran premio in cui avrebbe potuto concludere la stagione in bellezza. Unico problema? Era il suo gran premio di casa, in cui non vedeva la bandiera a scacchi dal 1994.
Anche David si è rititato per questo incidente, mentre sull'altra McLaren, Raikkonen ha conquistato la sesta piazza alle spalle della Renault di Alonso. Ancora una volta, Villeneuve non ha conquistato punti. Montoya è giunto ottavo, mentre la zona punti è stata completata da Fisichella. A proposito di italiani, in questo gran premio è tornato Jarno Trulli, al volante della Toyota.
Ha fatto coppia con Olivier Panis, con Ricardo Zonta rimasto a piedi. Sarebbe tuttavia tornato in Brasile, dato che Panis si è ritirato dalla Formula 1 con una gara d'anticipo.

Nota conclusiva: come sapete, il mio animo di fangirl prima o poi emerge e attende con ansia di vedere cose estremamente dolci. Quindi aspettavo con ansia di vedere i fratelli Schumacher insieme nel parc fermé e poi sul podio.
È stata una delusione terribile: ciascuno se n'è andato per i fatti suoi, mentre sul podio non si sono neanche considerati l'uno con l'altro, con Michael che festeggiava insieme a Button e Ralf che se ne stava per i fatti suoi. Peccato, perché non sarebbero mai più finiti 1/2, anche se comunque sarebbero finiti sul podio insieme.


mercoledì 9 ottobre 2024

Formula 4 Francese 2024: Taito Kato vince il titolo tra le polemiche

Nello scorso fine settimana è terminato il campionato francese di F4, non senza controversie a causa di penalità che hanno cambiato, o avrebbero potuto cambiare l'assegnazione del campionato, conteso tra il giapponese Taito Kato (appartenente all'academy Honda e se ho ben capito gestito da Takuma Sato) e il belga Yani Stevenheydens. Anche il francese Jules Caranta, a dire il vero, era ancora in lotta per il titolo quando è iniziato il settimo e ultimo evento del campionato, ma ben presto è diventato un affare a due.
Il format è quello "tradizionale" delle Formula 4, con tre gare per fine settimana (di cui nel primo una cancellata per maltempo). In questo caso, ce n'è una, la seconda, da reverse grid parziale. Diversamente dagli altri campionati analoghi, tuttavia, non ci sono team, ma tutte le entry sono gestite dalla FFSA Academy, in questa stagione erano 20+ con la presenza occasionale di alcuni guest driver.
Tutti e tre i Championship contenders sono arrivati all'evento finale con quattro vittorie ciascuno, un numero notevole, se si considera che, a parte Chester Kieffer con due vittorie all'attivo, nessuno si era mai ripetuto: tutti vincitori one-off Frank Porté Ruiz, Dylan Estre e Karel Schulz. Questi ultimi tre hanno vinto delle gare con reverse grid.

Nella prima gara del fine settimana decisivo, che si è svolto a Le Castellet, dopo quattro eventi disputati su altri circuiti francesi e due "trasferte" in Belgio e Germania, Kato ha ottenuto la vittoria, inizialmente perduta a causa di una penalità, che aveva attribuito quindi la vittoria a Stevenheydens, facendo scivolare il giapponese al secondo posto. Il ricorso, tuttavia, è stato vinto e ha attribuito nuovamente la vittoria a Kato con il belga secondo.
Dopo una gara da reverse grid senza apparenti controversie in cui Alexandre Munoz ha conquistato la sua unica vittoria della stagione, la terza gara ha nuovamente riservato caos. La vittoria è stata originariamente assegnata a Estre, il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, che tuttavia a causa di una penalità, dopo diverse ore è stato declassato in seconda posizione con la vittoria andata a tavolino a Gabriel Doyle-Parfait... ma questo non è nulla, perché non aveva a che vedere con il campionato.
Al traguardo, Stevenheydens era terzo, Kato decimo, con il belga che quindi si è visto assegnare la vittoria del titolo... ma è durata solo qualche ora. Nel corso del pomeriggio ho visto un tweet in giapponese scritto da Takuma Sato e, traducendolo con l'apposita funzione, sosteneva che il titolo fosse stato vinto da Kato. Successivamente è circolata la notizia delle penalità post-gara, appunto, e tra i piloti penalizzati c'era anche Yani, non più vincitore del campionato, in quanto scivolato dal terzo all'undicesimo posto, con Kato peraltro risalito decimo.
In sintesi, Kato ha terminato la stagione con +6 nei confronti di Stevenheydens (e 14 in più di Caranta, che ha ottenuto due piazzamenti a podio nel corso del weekend finale, con la top-ten completata da Kieffer, Augustin Bernier, Frank Porté Ruiz, Rayan Caretti, Montego Maassen, Estre e Doyle-Parfait), ma ho letto di potenziali ulteriori ricorsi dovuti a quanto accaduto in questo weekend caotico, quindi se dovesse cambiare qualcosa provvederò ad avvisare in merito.

Curiosità: a questa stagione hanno preso parte due ragazze, entrambe alla prima esperienza con le monoposto, la tedesca Mathilda Paatz concludendo diciottesima in classifica con un decimo posto come miglior risultato, ma senza punti in quanto avvenuto in una gara reverse grid, in cui vanno a punti soltanto i primi nove, e la francese Lisa Billard come guest driver negli ultimi tre round della stagione, con una sedicesima piazza come migliore risultato.

lunedì 7 ottobre 2024

Formula 4 Britannica 2024: Deagen Fairclough vince il titolo

Il campionato di F4 Britannica è terminato ieri dopo dieci eventi e un totale di trenta gare. Alcune erano state cancellate per avverse condizioni meteo e poi riprogrammate, così per compensare due eventi in cui si sono svolte due sole gare, ce ne sono stati altri due in cui se ne sono disputate quattro. Per ciascun weekend erano previste due gare con relativa qualifica e una da reverse grid.

Il vincitore del titolo è stato Deagen Fairclough, con un numero notevole di vittorie, è infatti stato il primo a passare sotto la bandiera a scacchi in ben quattordici occasioni su trenta. Ha staccato ampiamente Alex Ninovic, che di gare ne ha vinte cinque, e ancora di più Reza Seewooruthun, vincitore in due occasioni. Al quarto posto si è classificato James Higgins, che ha conquistato due vittorie, mentre il quinto classificato Jack Sherwood non ha mai visto la luce della prima piazza. Leo Robinson, invece, ha vinto in tre occasioni e si è classificato al sesto posto.
Abbi Pulling, volto conosciuto anche per la sua partecipazione alla Formula Academy, ha preso parte a otto appuntamenti stagionali, conquistando una vittoria in corso d'opera e piazzandosi settima nel campionato. Ha preceduto Martin Molnar, Yuanpu Cui e Rowan Campbell-Pilling a completare la top-ten: di questi tre soltanto Cui ha portato a casa una vittoria. Hanno vinto una gara a testa anche Mika Abrahams, pilota part-time, Alexander Berg, che invece si è classificato quattordicesimo nella graduatoria finale.

Segnalo in undicesima piazza in classifica un'altra ragazza, Ella Lloyd, che non ha mai vinto ma è salita quattro volte sul podio. Un'altra ragazza, Nina Gademan, ha disputato tutta la stagione, ma senza mai concludere una gara nelle prime dieci posizioni. Ha tuttavia conquistato punti, come essenzialmente tutti i piloti del campionato, in quanto nelle gare da reverse grid i piloti guadagnano un punto per ogni posizione guadagnata. Per questa ragione si è classificata più avanti rispetto a Chloe Chong, che ha un settimo posto come miglior risultato. Stesso discorso anche per le one-off, Aurelia Nobels, Carrie Schreiner, Jessica Edgar e Bianca Bustamante, tutte presenti allo stesso evento (Schreiner ne ha disputati due in totale), in cui Bustamante è la peggio piazzata in classifica nonostante sia l'unica che ha fatto una top-ten con un ottavo posto. Un'altra ragazza, inoltre, ha preso parte a un solo evento, tale Emily Cotty, e nel suo caso non ha guadagnato nessun punto.

domenica 6 ottobre 2024

Euro 4 2024: Akshay Bohra vince il titolo

Il campionato di Euro 4 è stato combattuto fino alla fine tra l'indiano Akshay Bohra (US Racing, team di cui uno dei proprietari è Ralf Schumacher), che ha iniziato il campionato in grande stile, e il britannico Freddie Slater (Prema) che ha successivamente rimontato fino ad arrivare in corso d'opera a leaderare la classifica, e a seguito di una nuova inversione di tendenza, ritrovarsi nel corso dell'ultimo evento, quando mancava solo una gara, con appena due punti di vantaggio...o almeno così sembrava, dato che per una penalità post-gara ha perso la leadership del campionato.

Gli eventi disputati sono stati tre in totale, iniziando ad agosto al Mugello. Il format è molto simile a quello della Formula 4, con i weekend composti da tre gare. Bohra ha conquistato tre pole position, ma due solw vittorie, nella seconda gara ha infatti chiuso ottavo e la vittoria è andata al giapponese Hiyu Yamakoshi (Van Amersfoort).
Slater ha iniziato un po' in sordina, con un solo secondo posto nell'evento toscano, per poi, a settembre, esordire con due vittorie, la prima dalle quali dalla pole, nell'evento di settembre al Redbullring. Nella terza gara, partito nuovamente dalla pole, ha chiuso terzo, con vincitore Yamakoshi. Bohra, in questo round, ha ottenuto come migliori risultati due quarti posti.

In questo fine settimana a Monza, a vincere una caotica prima gara è stato lo statunitense Alex Powell, mentre nella seconda gara a vincere è stato il britannico Kean Nakamura-Berta (entrambi piloti Prema). Mentre Slater non vedeva la luce del podio, con un quinto e un quarto posto, Bohra ha ottenuto due seconde piazze. A questo punto Slater era a +2, ma una penalità per avere forzato un'altra vettura fuori pista, scivolando al nono posto e ritrovandosi a -8.
Nella terza gara il ritiro di Slater nelle fasi iniziali della gara ha chiuso il campionato in anticipo a favore di Bohra, campione con diciotto punti di vantaggio dopo avere chiuso al quinto posto. La gara è stata vinta da Maxim Rehm (US Racing) che ha chiuso davanti a Davide Larini (figlio di Nicola, ex pilota Ferrari negli anni '90) e Nakamura-Berta.

Bohra, Slater, Nakamura-Berta, Yamakoshi e Tomas Solcermanis sono stati la top-5 in classifica piloti, con Rehm sesto che ha preceduto Gustav Jonsson, Jack Beeton, Alex Powell e Gianmarco Pradel.
La griglia era piuttosto ricca di vetture, 25+ vetture, con anche squadre one-off che hanno disputato solo un evento del campionato. Una di queste è stata ART, che in questo fine settimama ha schierato due monoposto guidate da due ragazze della Formula Academy, Aurelia Nobels e Bianca Bustamante. Il miglior risultato femminile è stato un 14° posto da parte di Nobels.


sabato 5 ottobre 2024

Dedicato a Jules Bianchi, dieci anni dopo

Anche se nel corso degli anni gli incidenti che a prima vista destavano preoccupazione erano sempre meno, non avevo quella sensazione, comune a molti, che nessuno potesse più morire in Formula 1, sia fanboy vintage secondo cui era troppo sicura quindi poco emozionante, sia ragazzini che non avevano mai visto nessuno morire se non nei vecchi video su Youtube. Ho sempre saputo che il disastro poteva essere dietro l'angolo, forse pronto a colpire in quei pochi punti di vuoto in cui non si era intervenuto, ma era un concetto vago: la morte, in un momento non definito, chissà dove e chissà quando, avrebbe bussato alla porta. Poteva essere l'indomani, poteva essere dopo anni. Di certo, quel 5 ottobre 2014, non avrei mai pensato che fosse giunto il momento.
Non avrei nemmeno mai immaginato che il pilota sarebbe stato Jules Bianchi, per ironia della sorte un pilota che avevo tanto sperato potesse arrivare in Formula 1. Avevo sperato che mettesse a tacere la gente che lo denigrava a random e, incredibile a dirsi, aveva fatto anche questo in grande stile, mettendo in top-ten una macchina dei nuovi team.

Quell'incidente è stato un duro colpo per me, quindi qualcuno mi vorrà scusare se parlo di lui e non di anniversari più importanti, cosa per la quale sono stata in passato criticata. Non obbligo altre persone a pensare a quel GP del Giappone con la mia stessa sensibilità, ma vorrei semplicemente che se qualcuno non è interessato a questo post semplicemente evitasse di leggerlo, invece di venire a dirmi che ho sbagliato a scriverlo.
Così come vedo appassionati che, giustamente, ricordano i piloti della loro generazione che non ci sono più, a distanza di decenni, credo di avere il diritto di ricordare un pilota della mia generazione, nel decimo anniversario dell'incidente che l'avrebbe portato alla morte dopo dieci anni di coma.
Amo il motorsport, anche se è pieno di storie tristi e senza lieto fine. Sono molto appassionata anche di vicende e piloti venuti prima della mia nascita. Non si può pretendere, tuttavia, che io riesca a mettere da parte quello che è stato il giorno che ho vissuto come più triste in assoluto come appassionata di Formula 1, e nel quale un ragazzo della mia età è venuto a mancare.


Sono passati dieci anni, ma non dimenticherò mai quelle ore trascorse in attesa di novità, poi al pomeriggio tornare con frequenza a controllare se ci fossero nuove notizie. Quando c'erano, non erano positive.
Poi, fuori contesto, ma incredibilmente incastrata nei drammi di quel giorno, è arrivata la notizia della morte di Andrea De Cesaris in un incidente stradale sul Raccordo Anulare. Perché evidentemente noi appassionati di motori siamo condannati alla sofferenza e quel giorno non ce n'era ancora stata abbastanza.


venerdì 4 ottobre 2024

GB3 e GB4: la sintesi dei campionati 2024

Nello scorso fine settimana si sono conclusi i due campionati britannici di GB3 e GB4 (indicativamente al livello di una Formula 3 nazionale e una Formula 4), in quest'ultimo peraltro con una performance femminile di un certo spessore da parte della championship contender Alisha Palmowski. I due campionati hanno avuto il calendario parzialmente condiviso per un totale di due eventi a inizio stagione e tre alla fine del campionato: mentre la GB3 ha avuto nel mezzo tre eventi disputati tra Belgio, Ungheria e Olanda, la GB4 si è svolta interamente sul suolo britannico e con un numero minore di eventi, sette anziché otto.

Il campionato GB3, che mediamente aveva poco più di venti vetture al via, ha avuto in totale ventitré gare, vista la cancellazione di una gara da reverse grid (l'ultima del fine settimana) per maltempo, di cui cinque vinte da Louis Sharp, poi vincitore del titolo. Sono diversi i piloti finiti più volte sul gradino più alto del podio: in ordine di classifica tre per il runner-up Josh Bennet quattro per Tymek Kucharczyk, due per McKenzy Creswell, tre per William Macintyre, mentre il sesto classificato Jarrod Waberski non ha conquistato alcuna vittoria.
Discorso diverso per Gerrard Xie che ne ha vinta una e, scorrendo sempre la classifica, tre se le è aggiudicate Arthur Rogeon. Due vittorie, inoltre, le ha ottenute Nikita Johnson, che ha chiuso il campionato undicesimo - alle spalle anche di Hugo Schwarze e Noah Ping, ma saltando i primi due eventi stagionali.

In GB4 le vetture erano leggermente meno, sulle 15/16, comunque un buon numero. Ci sono stati alcuni cambi di line-up e in totale sono state disputate venti gare, dato che anche qui c'è stata una gara da reverse grid cancellata per maltempo, nello stesso circuito della GB3 in occadione di un evento in cui condividevano il tracciato.
Linus Granfors ha vinto il campionato dopo avere conquistato sei vittorie, mentre per la seconda piazza la lotta è stata aperta fino alla fine tra la già citata Palmowski, che ha chiuso seconda in classifica, e Harry Bourgoyne Jr che era arrivato davanti a lei alla gara finale, ma con un punto in meno a stagione ultimata.
Alisha ha portato a casa tre vittorie, di cui quella della gara inaugurale (la sua prima gara in monoposto), nonché una in una gara da reverse grid in cui era partita dodicesima. Ha ottenuto anche due pole position e altri otto piazzamenti a podio: una delle performance femminili più altisonanti che ricordo di avere visto negli ultimi anni.
Bourgoyne ha vinto due gare, con il trio di testa che ha staccato di parecchio il pilota giunto in quarta piazza, Branden Templeton, una vittoria all'attivo. Si segnala l'ottima stagione di Lucas Blakely, quinto in classifica con quattro vittorie dopo avere disputato solo gli ultimi quattro eventi del campionato. Dietro di lui, anche Finn Harrison ha vinto due gare, mentre altre due se le era aggiudicate Brandon McCaughan, presente solo ai primi tre eventi della stagione.

Palmowski non era l'unica ragazza presente: Chloe Grant ha chiuso ottava in classifica dopo avere gareggiato full season, come miglior risultato un secondo posto in una gara con reverse grid. Megan Bruce ha gareggiato ugualmente full season, ma chiudendo soltanto undicesima e senza essersi mai classificata tra i primi cinque in gara. Ava Dobson, infine, ha disputato soltanto due eventi, con un nono posto in gara come migliore piazzamento.