mercoledì 3 dicembre 2025

Formula 1 2025: #23 Commento al GP del Qatar

30 Novembre, nel deserto a Losail per il penultimo appuntamento della stagione: un pilota in testa alla classifica, due sfidanti a -24 ciascuno, la possibilità di chiudere il mondiale in anticipo, ma anche di mandarlo in vacca. Ce la farà l'uomohhh controhhhh la macchinahhhh? Oppure la spunteranno gli uominihhhh controhhhh il murettohhhh? Arrivati a questo punto, lo scopriremo tra una settimana, nel frattempo, però, andiamo a ripercorrere quello che è successo in questi giorni, perché era un weekend spritz, anche se in Qatar non si può consumare lo spritz, ma solo la vodka al retrogusto di papaya.

Le qualifiche spritz sono state trasmesse in differita di sedici o diciassette ore al sabato, le sessioni del sabato invece sono state trasmesse in diretta.
Oscar Piastri, George Russell, Lando Norris, Fernando Alonso, Yuki Tsunoda, Max Verstappen, Kimi Antonelli, Carlos Sainz, Charles Leclerc, Alexander Albon, Isack Hadjar, Oliver Bearman, Gabriel Bortoleto, Nico Hulkenberg, Esteban Ocon e Liam Lawson, questo è l'ordine con cui i piloti si sono presentati sulla griglia della sprint. Dalla pitlane partivano Lance Stroll, qualificato sedicesimo, dopodiché Lewis Hamilton, Pierre Gasly e Franco Colapinto che si erano già qualificati nelle ultime tre posizioni.
La gara è scattata con i primi tre che mantenevano le posizioni, Verstappen che si incollava al fondoschiena di Norris, mentre Alonso perdeva un paio di posizioni. Leclerc è scivolato fuori top ten e non ci sarebbe rientrato mai più. Con il suo compare ha fatto un binomio 13/17° posto, due numeri moooolto promettenti. Secondo le notizie del TGCom24 sentite alla radio domenica, queste sarebbero state le posizioni di partenza del gran premio, perché chi ha scritto la notizia non sa come funzioni la sprint e non ha idea del fatto che di lì a qualche ora sarebbe arrivata un'altra masterclass con le qualifiche.
Prima, però, c'era la gara spritz, con Alonso che ha perso posizioni, Verstappen che ha superato Tsunoda, le posizioni dei primi che si sono stabilizzate e il quartetto di testa che finiva per allontanarsi un pilota dall'altro. Alla fine della giornata Piastri era a -22 e Verstappen a -25. Tsunoda e Antonelli hanno conquistato penalità per track limits, ma non hanno perso posizioni restando 5/6.

Risultato sprint: Piastri, Russell, Norris, Verstappen, Tsunoda, Antonelli, Alonso, Sainz, Hadjar, Albon, Bortoleto, Bearman, Leclerc, Lawson, Ocon, Hulkenberg, Hamilton, Gasly, Stroll, Colapinto.

Le qualifiche del sabato sera hanno visto Hamilton classificarsi nuovamente 18°, ma guess what recuperava una posizione perché Bortoleto 14° sarebbe stato retrocesso di cinque posizioni per l'incidente della scorsa settimana con Stroll.
Si sono allineati in griglia Piastri, Norris, Verstappen, Russell, Antonelli, Hadjar, Sainz, Alonso, Gasly, Leclerc, Hulkenberg, Lawson, Bearman, Albon, Tsunoda, Ocon, Hamilton, Stroll e Bortoleto, mentre Colapinto qualificato comunque ultimo partiva dalla pitlane.
Ho seguito gli eventi via social dal pronto soccorso, dove non mi trovavo come paziente ma come figlia della paziente e poi la sera ho guardato la differita sapendo già che uno specifico team era stato trollato dalla regola one-off dei massimo venticinque giri con un set di gomme. Quando Hulkenberg e Gasly sono venuti a contatto al settimo giro ed è entrata la safety car, tutti hanno smarcato la prima sosta eccetto Piastri e Norris, che dalla partenza si trovavano primo e terzo rispettivamente davanti e dietro a Verstappen, e che vuoi mai diversificare la strategia, non bisogna fare differenze, se perde uno deve perdere anche l'altro.
Nel frattempo dai pitstop Sainz è emerso vincente nel confronto con Antonelli, mentre Russell era più indietro avendo perso qualche posizione già in occasione della partenza.
In ultima sintesi, quando i McLaren Bros si sono fermati per la prima sosta, Verstappen era ormai leader incontrastato e incontrastabile, mentre Piastri ha dovuto superare i Saintonelli e Norris ha superato il solo Antonelli.
Ultimate le seconde soste, Piastri era secondo dietro a Verstappen, Norris quinto dietro a Sainz e Antonelli.
Sainz: "Cra, cra, cra."
Voce fuori campo: "Finora non ha parlato nessuno, perché proprio tu?"
Sainz: "Veramente io non ho detto niente. È stata la rana che insiste per stare con le zampe sul volante e guidare al posto mio."
Hadjar era sesto, ma una foratura ha messo fine alla sua gara quando mancava una manciata di giri alla conclusione. C'è di peggio nella vita, due giorni dopo (cioè ieri, dato che mentre scrivo è mercoledì) è stato annunciato il suo passaggio in Redbull al posto di Tsunoda, il quale non andrà nemmeno in Torohhhh Rossohhhh di Faenza, dove a fare coppa con Figlio della Legge (non Katherine, anche se per età potrebbe) sarà il britannico di origini indo-svedesi Arvin Lindblad, che è molto giovane ma non un vero giovane perché durante la sua vita è avvenuta una vittoria del mondiale piloti da parte della Ferrari.
Maledicendo il giorno in cui si è scelto il numero 4 come numero di gara, Norris vedeva il proprio vantaggio in classifica sfumare.
Poi, davanti a lui, Antonelli ha fatto uno svarione, Norris è passato. Allora le trombe dell'Apocalisse hanno suonato e una marea di complottari di basso rango si è precipitata sui social.


Mentre una parte di costoro si è limitata a esprimere opinioni non supportate da fatti alla luce del sole, ma senza mettere in mezzo il diretto interessato, su instagram migliaia di persone hanno preso d'assalto il profilo del povero Kimi con insulti e minacce di morte.
Il fatto che Marko avesse in precedenza fatto una sparata delle sue è stato considerato il motivo trainante di questo comportamento di massa. Ora, che Helmut faccia sparate 24/7 è risaputo, ma proprio per questo è una persona che non viene mai presa sul serio, perfino da molti fan della Redbull o di Verstappen. Che una sparata da parte di un tale a cui praticamente nessuno riconosce autorevolezza di opinioni venga considerata il motivo per cui migliaia di individui senzienti provenienti da tutto il mondo abbiano rivolto frasi ingiuriose e minacce a un diciannovenne tacciandolo di essere in combutta con la McLaren o con Norris.
Aggiungerei che se la figura di Norris (uno che fino a qualche anno fa faceva live di videogiochi, pubblicava selfie in cui al pub beveva il latte e aveva l'aspetto di un dodicenne) viene considerata la più divisiva della storia in un mondiale in cui non è accaduto praticamente nessun fatto controverso (neanche roba soft tipo il lancio di cappellini dei Rosbilton), il fanbase contemporaneo mi pare abbastanza fragile e impreparato ad affrontare la visione di una normale competizione sportiva.
Per oggi la finisco qui. Scusate per il commento un po' scialbo, ma l'avevo iniziato domenica e lo sto finendo ora per combattere la tensione mentre mia madre si trova in sala operatoria. Ci sentiamo prossimamente con Abu Dhabi, a cui mancano ormai solo quattro giorni.

RISULTATO: 1. Verstappen/ Redbull, 2. Piastri/ McLaren, 3. Sainz/ Williams !!!11!!11!!, 4. Norris/ McLaren, 5. Antonelli/ Mercedes, 6. Russell/ Mercedes, 7. Alonso/ Aston Martin, 8. Leclerc/ Ferrari, 9. Lawson/ Racing Bulls, 10. Tsunoda/ Redbull, 11. Albon/ Williams, 12. Hamilton/ Ferrari, 13. Bortoleto/ Kick Sauber, 14. Colapinto/ Alpine, 15. Ocon/ Haas, 16. Gasly (Alpine) / ritirati Stroll/ Aston Martin (P17), Hadjar/ Racing Bulls (P18), Bearman/ Haas (DNF), Hulkenberg/ Kick Sauber (DNF).

Classifica piloti: leader Norris con Verstappen a -12 e Piastri a -18. C'è una cosa che voglio dire: Piastri può vincere il mondiale solo vincendo la gara con Norris settimo o oltre, indipendentemente dalla posizione di Verstappen, oppure arrivando secondo con Norris senza punti e Verstappen settimo o oltre.
Signori della McLaren, il vostro compito è vincere il mondiale piloti. Se proprio non succede, fate almeno che non sia per colpa di una vostra cagata o per un desiderio di equità in una situazione in cui a un pilota basta un podio e all'altro serve un miracolo.

EDIT - Piastri è a -16, quindi i miei calcoli soprastanti cambiano leggermente. Però il concetto di fondo rimane valido.

domenica 30 novembre 2025

La Superformula 2025 e le sue feeder series

Lo scorso fine settimana è terminato il campionato di Superformula, mentre oggi si sono conclusi due le sue feeder series, Superformula Lights e Formula Regional Japan.
Visti i vari double header, la Superformula ha avuto ben dodici gare disputate, con il titolo conquistato da Ayumu Iwasa battendo Sho Tsuboi, entrambi hanno conquistato due vittorie in corso d'opera.
Hanno preceduto Kakunoshin Otha (tre vittorie), Tadasuke Makino (due), Tomoki Nojiri (una), Igor Omura Fraga (una), Ren Sato, Sacha Fenestraz (una vittoria), Nirei Fukuzumi e Sena Sakaguchi a completare la top ten.
Oltre al brasiliano/giapponese Fraga e all'argentino Fenestraz, altri occidentali erano presenti, si tratta del britannico Zak O'Sullivan e del danese Oliver Rasmussen. Tra le nostre vecchie conoscenze, c'era invece Kamui Kobayashi che ha concluso la stagione in tredicesima piazza.

In Superformula Lights, con una griglia di 14/15 vetture, Yuto Nomura ha avuto una performance dominante, con dodici gare vinte su diciotto disputate e ha preceduto Yuki Sano, che aveva vinto le prime quattro della stagione.
Rikuto Kobayashi si è classificato terzo con una vittoria all'attivo. Il britannico Kaylen Frederick, che ha disputato tutti gli eventi tranne l'ultimo, ha conquistato una vittoria in corso d'opera classificandosi quinto dietro a Yuga Furutani.
Tra i non giapponesi si segnalano il francese Esteban Masson e il filippino Zachary David.

In Formula Regional, Kiyoshi Umegaki ha vinto sette gare su quindici e conquistato il titolo precedendo Tokiya Suzuki, che di gare ne ha vinte cinque.
Terzo e quarto in classifica si sono piazzati Kazuhisa Urabe e Kento Omiya, il primo dei quali ha vinto tre gare ma saltato un evento.
Come numero di vetture in griglia, non erano tante di meno rispetto a quelle della Superformula Lights, ma vari piloti non erano full season.
Anna Inotsume si classificata sesta nel campionato piloti con una quinta piazza come miglior risultato. L'unica altra donna è stata la one-off Ai Miura, autrice di un quinto e un quarto posto nelle due gare a cui ha preso parte.



lunedì 24 novembre 2025

Formula 1 2025: #22 Commento al GP di Las Vegas

22.11.2025 - Nel sabato sera del Nevada si è svolto il terzultimo gran premio della stagione, preceduto da una sessione di qualifiche al venerdì sera che ha dato il seguente responso: Lando Norris, Max Verstappen, Carlos Sainz, George Russell, Oscar Piastri, Liam Lawson, Fernando Alonso, Isack Hadjar, Charles Leclerc, Pierre Gasly, Nico Hulkenberg, Lance Stroll, Esteban Ocon, Oliver Bearman, Franco Colapinto, Alexander Albon, Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto, Yuki Tsunoda, Lewis Hamilton. A onore del vero, Tsunoda sarebbe partito dalla pitlane anziché dalla griglia, ma le cose non sarebbero cambiate, perché Tsunoda non esiste davvero, è solo un'illusione ottica.
La qualifica, disputata quando in Italia erano le cinque di sabato mattina, è stata trasmessa dalla TV dei povery a un orario che ricorda gli old gold days: le 14.00! A Las Vegas pioveva e la visibilità era nulla, tanto che ammetto di avere seguito la Q1 con una certa apprensione, convinta che i continui trecentosessanta gradi, anche da parte di piloti quotati, non promettessero nulla di buono.
Sul finire della prima manche, le cose sono cambiate e la pioggia si era ormai fermata. Hamilton, nel frattempo, stazionava in ultima piazza, non ha preso bandiera a scacchi, ma era convinto di averla presa e ha rallentato, nonostante via radio gli avessero detto di proseguire. Il cult LH ha concluso la faccenda con un "ha stato Riccardo Adami, sabotaggio!!!11!!!11!!" sostenendo che non ci fossero mai state incomprensioni tra i piloti Ferrari e il box.
Who kers, preoccupiamoci dei sabotaggihhhh seri, tipo quello messo in atto dalla McLaren per assicurarsi che Piastri si qualifichi dietro anche al primo ranocchio che passa per la strada.
Sainz: "Cra, cra, cra."
Piastri: "Ma questo chi è? Qualcuno lo conosce?"
Sainz: "Sono stato il pilota più odiato dai ferraristi perché osavo stare negli scarichi del Predestinatohhhh o addirittura attaccarlo. Adesso provano una strana sensazione di vuoto cosmico, perché il Predestinato non ha un compagno di squadra che gli stia negli scarichi."

Alle cinque di domenica mattina erano le otto di sera del Nevada, ma sulla TV dei povery la gara sarebbe scattata alle 14.00 come ai vecchi tempi. Al via Norris è andato a chiudere Verstappen, per poi rischiare lo svarione e perdere la leadership, vedendosi sfilare anche da Russell e tutte le sue -L. Doveva essere l'hot topic del momento, ma poi un nutrito gruppo di commissari di percorso armati di scope ha preso a muoversi in branco in una via di fuga a seguito dei detriti probabilmente dovuti a un contatto tra Stroll e Bortoleto, che poi figuravano ritirati.
Nel frattempo Piastri per non farsi mancare niente è venuto a contatto con Lawson, poi la gara è andata in regime di virtual safety car, con Lawson che è dovuto rientrare ai box.
Verstappen, Russell, Norris, Sainz, Hadjar e Piastri erano i primi sei, ma Leclerc ha in seguito superato il wannabe world champion che in seguito si è ripreso la sesta piazza quando entrambi hanno superato la Torohhhh Rossohhhh di Faenza.
Un contatto tra Hamilton e Albon ci ha fatto riassaporare gli old gold days in cui Albon stava in Redbull ad arrancare e Hamilton lottava per il titolo anziché arrancare, mentre Antonelli si procacciava una penalità per jump start.
Albon: "Anch'io sarò penalizzato, per il contatto con Hamilton. Poi, dopo avere scontato la penalità, mi ritirerò nell'anonimato dopo essere stato per tutto il tempo nelle retrovie."
Antonelli: "Chi se ne frega. Io mi sono già fermato ai box molto tempo fa e non mi fermerò più come un Nico Rosberg qualsiasi per le strade di Sochi nel lontano 2015."
Albon: "Tu eri già nato nel 2015? Come fai a saperlo?"
Antonelli: "L'Autrice(C) mi ha costretto a pronunciare queste parole."
Albon: "Poteva andarti peggio e farti dire qualcosa di più imbarazzante."
Russell: "Si può sapere cosa volete esattamente? Si sta avvicinando il momento della sosta e sarò il primo dei piloti che contano a fermarsi."
Leclerc, nel frattempo, si avvicinava a Sainz. La sosta di tutti ha fatto sì che Piastri riuscisse a passare Sainz e Leclerc uscisse in mezzo ai due.
Norris nel frattempo rientrava e successivamente si fermava anche Verstappen: le posizioni tra i primi tre sono rimaste invariate. Dietro di loro c'erano Hulkenberg e Hamilton che non si erano fermati e Antonelli che aveva ancora cinque secondi che pendevano sulla sua testa. Dietro seguivano Piastri, Leclerc, Sainz e Hadjar a completare i primi dieci. Dopo le soste avvenute a scoppio ritardato, Hulkenberg e Hamilton si sono ritrovati 9/10.
Norris ha superato Russell, mentre Antonelli si è difeso dagli attacchi di Piastri, al quale si è avvicinato Leclerc. La parte conclusiva della gara ha riservato qualche emozione inattesa, con Norris che ha dovuto rallentare per problemi non meglio specificati e Antonelli che riusciva a scappare a gambe levate, distanziando Piastri che però l'avrebbe superato per effetto della già citata penalità, mentre Leclerc si sarebbe trovato più indietro di oltre cinque secondi.
La bandiera a scacchi ha ufficializzato il risultato. Poi le cose non sono andate esattamente così, ma voi lettori da anni fate finta di non sapere cosa sia successo e leggete i commenti ai gran premi sorprendendovi degli accadimenti in essi raccontati.
I primi tre sono stati portati in zona podio a bordo di una macchina rosa e, dopo apparizioni di un tizio travestito da Topolino, è finalmente avvenuta una premiazione a base di fuochi d'artificio e illuminazioni tamarre.
Il Vanz: "Vince l'uomohhhh contro la macchinahhhh. E Norris è impassibile, chissà se più avanti mostrerà qualche emozione."
Norris: "Credo di sì, tra qualche ora urlerò una serie di porconi, che tra l'altro sono in tema con il circuito suino di questo fine settimana."


Entrambe le McLaren sono state squalificata per eccessiva usura del fondo, dalla seconda e dalla quarta piazza. Verstappen e Piastri sono entrambi a -24 dalla vetta. Ma soprattutto Antonelli si è portato a casa una terza piazza in America a diciannove anni, ma non essendo fisicamente presente sul podio non sappiamo ancora come venga gestita la questione drinking age negli States. :-////

RISULTATO: 1. Verstappen/ Redbull, 2. Russell/ Mercedes, 3. Antonelli/ Mercedes, 4. Leclerc/ Ferrari, 5. Sainz/ Williams, 6. Hadjar/ Racing Bulls, 7. Hulkenberg/ Kick Sauber, 8. Hamilton/ Ferrari, 9. Ocon/ Haas, 10. Bearman/ Haas, 11. Alonso/ Aston Martin, 12. Tsunoda/ Redbull, 13. Gasly/ Alpine, 14. Lawson/ Racing Bulls, 15. Colapinto/ Alpine, Rit. Albon/ Williams, Rit. Bortoleto/ Kick Sauber, Rit. Stroll/ Aston Martin, DSQ. Norris/ McLaren, DSQ. Piastri/ McLaren.


domenica 23 novembre 2025

Formula Academy 2025: il finale di stagione a Las Vegas, Doriane Pin vince il titolo

Doriane Pin e Maya Weug sono arrivate in Nevada separate da nove punti nella classifica piloti, con la francese di Prema in livrea Mercedes in vantaggio sull'olandese di MP Motorsport in livrea Ferrari.
Finora Pin non aveva mai ottenuto una pole in questa stagione e anche stavolta non è successo: il miglior tempo è andato alla statunitense di Campos Chloe Chambers, unica altra polewoman(?) oltre alla Weug in questa stagione. Ha preceduto la compagna di squadra in livrea Redbull Alisha Palmowski, Alba Hurup Larsen di MP Motorsport, le championship contenders Pin e Weug, la premina in livrea Aston Martin Tina Hausmann, Emma Felbermeyr su Rodin in livrea Sauber e l'altra premina Nina Gademan in livrea Alpine full pink, che su un circuito a forma di maiale si è procacciata la pole da reverse grid per Gara 1 con una vettura color maiale.
Seguivano Rafaela Ferreira su Campos color Racing Bulls, Ella Lloyd su Rodin in livrea McLaren, Joanne Ciconte su MP Motorsport, Lia Block in ART color Williams davanti alla compagna di squadra Aurelia Nobels, Rachel Robertson al debutto su Hitech al posto di Aiva Agnostiadis convalescente dopo un infortunio a un piede, Courtney Crone su ART in livrea Haas, Chloe Chong su Rodin, la wildcard Payton Westcott su Hitech, infine Nicole Havdra senza tempo sempre su Hitech.
Season finale in diretta Youtube... potevo mai perdermela? Sveglia alle 3.15 nella notte tra venerdì e sabato.

Nel telefono non metto una sveglia che suona, ma una sveglia che vibra. Ce l'avevo sul comodino e quando ha iniziato a vibrare ci ho messo un po' per realizzare che ora fosse, che non era una telefonata e perché avessi puntato la sveglia.
A Las Vegas era piovuto, c'era pista bagnata e le vetture sono partite dietro la safety car. Anzi, si apprestavano a partire dietro la safety car, ma nel giro di formazione Weug ha tamponato Hausmann, sfasciando la macchina e andando molto vicina al mandare definitivamente in vacca la lotta per il titolo, visto che portava a casa uno zero quando c'erano fino a dieci punti in palio in caso di vittoria.



Quando finalmente la partenza è stata data, Larsen si è portata in testa, ma non è durata a lungo: dopo una sbinnata pare avere danneggiato una sospensione e la sua gara è finita lì. Dietro la safety car, le vetture si sono allineate con la macchina color maiale di Gademan in testa alla gara. Al restart, la safety car è stata fuori dalle scene poco a lungo, visto che poi Lloyd è andata a sbattere.
Quando la gara è ripresa Pin è andata a prendersi la testa della gara. Ciò significava che saliva a diciannove punti di vantaggio in classifica e che Weug avrebbe potuto diventare campionessa solo se 1) avesse vinto con il giro più veloce, con Pin settima o oltre, 2) avesse vinto senza giro veloce, con Pin ottava o oltre indipendentemente dal fatto che Doriane ottenesse o meno il giro più veloce.
In ultima sintesi, Maya avrebbe quasi sicuramente onorato i colori Ferrari che vestiva conquistandosi lo status di prima delle perdenti.
Dietro al duo Pin/ Gademan c'erano nel frattempo Chambers e Palmowski, fintanto che le due non sono venute a contatto e Chloe è stata costretta al ritiro. Alisha avrebbe proseguito portando a casa la terza piazza senza subire penalità, anche se in seguito sarebbe stata squalificata per irregolarità tecniche. Dietro di loro c'erano Nobels e... Ciconte?!?!?!?! che avrebbe potuto portarsi a casa un quinto posto. Non preoccupatevi, un evento del genere non è accaduto: la gara è terminata in regime di safety car, ma Joanne ha avuto l'accortezza di fare qualche danno, verosimilmente andando a sbattere da sola, tanto che ha concluso la gara nelle retrovie.
Pin, Gademan, Nobels, Robertson, Block, Westcott, Crone e Ferreira hanno preso punti, notevole come ci siano riuscite sia la one-off sia la wildcard. Seguivano Felbermeyr partita dai box, Ciconte, Chong e Havdra.

La notte tra sabato e domenica la gara era all'1.20 e di nuovo ho messo la sveglia a quell'ora e mi sono sentita piuttosto perplessa quando il telefono ha preso a vibrare.
Chambers ha mantenuto la testa della gara davanti a Palmowski mentre dopo poco tempo è entrata una safety car per un incidente che ha coinvolto Ciconte e Westcott. Al restart Larsen è stata superata prima da Pin e poi da Weug. In un momento successivo della gara, tuttavia, Alba sarebbe rientrata in scena quando, approfittando di un duello tra le due championship contenders, ha superato Doriane quando questa perdeva la terza piazza a vantaggio di Maya, relegando l'imminente campionessa alla quinta posizione.
Chambers ha approfittato dei duelli dietro di lei per andare a vincere indisturbata, mentre Palmowski ha conservato la seconda piazza seppure insidiara da Weug, che ha preceduto Larsen, Pin, Lloyd, Gademan, Hausmann, Ferreira e Nobels a completare la top-ten. Seguivano Block, Felbermeyr partita ancora una volta dalla pitlane dopo essere rimasta ferma sulla griglia, Crone, Robertson, Chong e Havdra.

CLASSIFICA: Pin 172, Weug 157, Chambers 127, Lloyd 109, Palmowski 91, Gademan 74, Larsen 70, Hausmann 50, Block 37, Felbermeyr 37, Chong 18, Ferreira 18, Nobels 17, Ciconte 8, Esmee Kostermann (wildcard) 6, Robertson (one-off) 5, Anagnostiadis 5, Westcott (one-off) 3, Crone 3, Havdra 1, Matilda Paatz (wildcard) 0, Megan Bruce (one-off) 0, Ava Dobson (wildcard) 0, Shi Wei (wildcard) 0, Farah Al Yousef (wildcard) 0, Lisa Billard (wildcard) 0.

OPINIONI FINALI: mi dispiace per Weug, perché durante la stagione è andata molto bene ed è migliorata parecchio rispetto all'anno passato, ma l'errore nella prima gara è stato molto pesante, seppure forse non determinante. Pin ha sicuramente meritato il titolo, ma in generale entrambe se la sono giocata e chiunque avesse vinto non sarebbe stato uno scandalo.
Chambers è migliorata molto dalla scorsa stagione e il terzo posto in classifica è assolutamente meritato. Tra le new entry, Lloyd è stata sicuramente la migliore, Palmowski ammetto che mi ha un po' delusa, mentre Gademan forse ha raccolto meno punti di quanto poteva meritare.
Il resto delle full season l'ho trovato in gran parte piuttosto meh, mentre le varie Chong, Ciconte, Crone, Havdra e Agnostiadis di turno sono state imbarazzanti. Sono comunque stupita che Chong sia riuscita a precedere Ferreira e Nobels in classifica, che sono state senz'altro meh, ma non imbarazzanti quanto il gruppetto menzionato. Larsen è stata un'incognita totale, mi stupisce vederla così in alto in classifica, così vicina a Gademan.
Per wildcard e one-off siamo partiti da Al Yousef e Shi(?) che facevano dubitare di quale fosse il loro mestiere, ma andando avanti quantomeno ci sono stati progressi. Oltre a Kostermann che ha fatto punti e alle due viste a Las Vegas, anche Paatz ma soprattutto Billard hanno mostrato sprazzi di competitività e lo zero in classifica dietro a certi soggettoni non riflette il valore in pista. Kostermann e Billard sono curiosa di vederle all'opera il prossimo anno.



giovedì 20 novembre 2025

Riflessioni su Daniil Kvyat e le monoposto guidate dall'AI

Nello scorso fine settimana, ad Abu Dhabi, si è svolta la seconda edizione di una gara per monoposto controllate dell'intelligenza artificiale, con sei vetture presenti che sembrano avere percorso venti giri. Una di queste, in più, ha preso parte a una gara AI vs pilota umano, battendo la nostra vecchia conoscenza Daniil Kvyat. Quella macchina guidata tramite AI aveva il numero 33, quello di Max Verstappen quando non era campione del mondo, cosa che ha strappato non poche risate ai motorsport addicted e che mi ha stimolato questa riflessione.
Conosciamo Kvyat per i suoi trascorsi in Formula 1, per il fatto che si fosse procacciato una promozione dalla Toro Rosso alla Redbull e che nel 2015 non avesse sfigurato per niente al fianco di Daniel Ricciardo. La sua carriera in Formula 1 sembrava ben avviata e, nonostante l'ombra di Verstappen incombesse sul team, nulla sembrava preannunciare il disastro imminente.

Quando la situazione ha iniziato a precipitare, non ce ne siamo nemmeno accorti. Era una mattina di aprile (il 17, ma la data non è rilevante) del 2016, per noi in Europa, e si svolgeva il GP della Cina. Kvyat l'ha concluso al terzo posto, tutto sembrava filare liscio, ci siamo anche fatti qualche risata quando nel pre-podio Sebastian Vettel gli ha rivolto le celebri parole: "you came like a torpedo".
Secondo Vettel, la partenza turbolenta di Kvyat era stata ciò che aveva innescato un contatto tra le due Ferrari, nel quale lo stesso Vettel ma soprattutto Kimi Raikkonen avevano perso diverse posizioni. Di fronte alle accuse di Sebastian, Kvyat sembrava piuttosto divertito. Abbiamo pensato che fosse finita lì, ma non lo era.
Due settimane più tardi, al proprio gran premio di casa a Sochi, Kvyat avrebbe servito su un piatto d'argento alla Redbull la scusa che la squadra stava cercando per metterlo a piedi.

Il GP della Russia si è svolto il 1° maggio, data che ai tempi era irrilevante, ma che al giorno d'oggi ha assunto un certo significato. Non è chiaro se ciò che è accaduto sia stato frutto del caso o un'azione deliberata, quello che è certo è che Kvyat è venuto a contatto al via per ben due volte con Vettel, mandandolo a sbattere contro le barriere e costringendolo al ritiro. Giusto per non farsi mancare nulla, nel caos che si è innescato anche Ricciardo ci ha rimesso, ma ormai il danno era comunque già fatto senza margine di recupero.
In ultima sintesi Kvyat ha messo in atto quello che sembrava un revenge crash nei confronti di quello che un tempo era stato il golden boy della Redbull, il tutto quando la Redbull non vedeva l'ora di metterlo alla porta e rimpiazzarlo con Verstappen, cosa accaduta di lì a qualche giorno: per il "russo di Roma" iniziava definitivamente la stagione del declino.

Mentre Max vinceva il primo gran premio con la Redbull, Daniil alla Toro Rosso passava anni difficili, venendo appiedato ogni volta in cui c'era qualcun altro che poteva essere al posto suo. Al GP di Germania 2019, tuttavia, si è preso una bella soddisfazione: un terzo posto con la Toro Rosso, proprio nel fine settimana in cui lui e la compagna Kelly Piquet erano divenuti genitori di Penelope.
Mentre la carriera in Formula 1 di Kvyat è andata avanti tra alti e bassi per qualche stagione, la relazione con Kelly è terminata nel 2020(?). Cose che succedono, ma la particolarità è che Kelly poi è divenuta proprio la compagna di Max Verstappen, con il quale ha avuto una figlia.
Per quello che sembra un assurdo scherzo del destino, Lily Verstappen è venuta alla luce il 1° maggio 2025... ve l'avevo detto di tenervi in mente la data del GP della Russia 2016, Lily è nata nell'esatto anniversario del gran premio che ha sancito ufficialmente le disgrazie di Kvyat.

Quella che ho raccontato è la storia di un pilota, e neanche di quelli di alto rango. È un susseguirsi di emozioni e di colpi di scena.
Il motorsport rappresenta questo per me: emozioni. Una vettura senza pilota, spinta dell'intelligenza artificiale, a mio avviso è solo una scatola vuota che non trasmette emozioni. Magari sarà anche un interessante esperimento tecnologico, ma non avrà quella componente umana che rende perfettamente imperfetto il binonio tra auto e pilota.



mercoledì 19 novembre 2025

Formule minori 2025: Eurocup 3 e Formula 4 spagnola

Lo scorso fine settimana è terminato il campionato di Eurocup 3, dopo otto eventi disputati tra Redbullring, Algarve, Le Castellet, Monza, Assen, Spa Francorchamps, Jerez e Circuit de Catalunya.
Nello stesso giorno e sullo stesso circuito è terminato anche il campionato di Formula 4 spagnola, dopo sette round disputati in prevalenza in Spagna, ma con le eccezioni di Algarve e Le Castellet.
Entrambi i campionati hanno avuto una buona presenza al via, nella F4 spagnola addirittura arrivando a 30+ vetture.

Il campionato di Eurocup 3, composto da un totale di sedici gare (due per ciascun evento) è stato vinto dal nostro connazionale Mattia Colnaghi, che non era presente all'ultimo round e che ha conquistato cinque vittorie in corso d'opera, precedendo in classifica l'altro nostro connazionale Valerio Rinicella, salito invece sul gradino più alto del podio in una sola occasione.
Seguivano il polacco Kacper Sztuka e i messicani Ernesto Rivera e Jesse Carrasquedo Jr con rispettivamente due, tre e due vittorie all'attivo, i quali hanno preceduto il francese Jules Caranta. Hanno completato la top-ten il peruviano Andrés Cardenas, il thailandese Enzo Tarnvanichkul, lo statunitense James Egozi e il polacco Maciej Gladysz, ciascuno dei quali con una vittoria all'attivo.
Si segnala che, fuori dalla top-ten, l'unico altro pilota a vincere una gara nel corso della stagione è stato Garrett Berry, tredicesimo in classifica piloti.

Il pilota belga Thomas Strauven ha vinto il campionato con un notevole vantaggio nei confronti sia del connazionale Ean Eyckmans sia del polacco Jan Pzryrowski. Il vincitore del titolo ha conquistato nientemeno che dieci vittorie su ventuno gare (tre ciascun round) disputate, contro le due e le tre dei due diretti inseguitori.
Al quarto posto in classifica piloti troviamo l'olandese René Lammers, figlio di Jan, pilota di Formula 1 negli anni '80, che ha vinto quattro gare in corso d'opera e ha preceduto il connazionale Reno Francot a chiudere la top-5.
Francot ha conquistato una vittoria, così come il britannico Nathan Tye, che si è classificato settimo alle spalle dello spagnolo Juan Cota. Nessun altro pilota ha vinto gare nel corso della stagione.



martedì 18 novembre 2025

Macao 2025/ GT World Cup, vince Antonio Fuoco con la Ferrari

Ho parlato di Formula 4 e di Formula Regional, così come delle moto, non mi resta che concludere le mie narrazioni del GP di Macao con la main race della GT World Cup, che non è stata una garahhhh falsatahhhh in quanto abbiamo assistito a una vittoria dominante della Ferrari, per mano di Antonio Fuoco con il team di AF Corse. La gara si è svolta quando in Italia erano indicativamente le cinque di mattina, quindi dopo quella della Formula 4 e prima di quella della Formula Regional che ha messo fine all'evento.


È bastato poco perché ci fosse del caos, con diversi ritirati già nelle prime battute, Alessio Picariello, Dorian Boccolacci, Luca Engstler e Guven Ayhancan. Ciò ha provocato un ingresso della safety car, che sarebbe stato l'unico per tutta la durata della gara (sedici giri).
Al restart, Fuoco ha preso ad allungare, staccando di diversi secondi i diretti inseguitori, il più vicino dei quali era Raffaele Marciello, pilota BMW che è giunto il traguardo a quasi quattro secondi di distacco.


Il gradino più basso del podio è andato alla Porsche di Laurin Henrich, che ha preceduto di poco l'Audi di Joel Erikssen. Al quinto posto si è classificata la Ferrari di Ye Yifei, mentre Sheldon Van Der Linde e Christopher Haase hanno preceduto l'altra Ferrari guidata da Deng Yi.
Hanno concluso la top-ten Laurens Vanthoor e Benjamin Goethe, mentre Adderly Fong è stato classificato ultimo. Edoardo Mortara si è invece ritirato per incidente dopo due terzi di gara.