domenica 20 novembre 2022

Il duello dei fratelli Fittipaldi a Interlagos // GP Brasile 1972 (non championship)

Carissimi gufi che sorvegliano incontrastati l'autodromo di Interlagos, oggi vi porto indietro di mezzo secolo e vi porto ai tempi in cui per la prima volta la Formula 1 è sbarcata in Brasile. O per meglio dire, vi porto ai tempi in cui per la prima volta delle vetture di Formula 1 sono sbarcate in Brasile: il gran premio non-championship del 1972.
Ora vi chiederete: perché un gran premio non-championship in Brasile? In primo luogo perché negli anni '70 gli eventi non ufficiali esistevano ancora, in secondo luogo questa edizione doveva essere una sorta di "prova" in vista dell'ingresso effettivo del Brasile nel mondiale di Formula 1 (è infatti divenuto un gran premio ufficiale a partire dal 1973).
Il circuito presentava un layout chiaramente diverso da quello attuale, decisamente più lungo, e la gara prevedeva in totale 37 giri. Gli eventi sono un po' oscuri, ma esiste un video su Youtube con i primi tre giri di gara a colori trasmessi dalla TV brasiliana con tanto di telecronaca.

Vi do una pessima notizia, ovvero che siamo di fronte a una gara non importante, secondo il criterio per cui importanza = presenza della Ferrari. Due Rosse sembra anche che fossero iscritte, ma né le monoposto né Clay Regazzoni né Jacky Ickx erano presenti sul posto, risultano come "withdrew". Idem Howden Ganley, che avrebbe dovuto prendere parte all'evento con una BRM.
Quattordici vetture sono quindi andate a qualificarsi e solo dodici di esse risultano essere state ammesse alla griglia. Non è chiaro perché le Surtees di Andrea De Adamich e Reine Wisell risultino non qualificate, visto l'esiguo numero di monoposto, ma dodici concorrenti dovevano sembrare abbastanza.
Undici, perché la BRM di Jean-Pierre Beltoise ha avuto problemi prima della partenza risultando in un DNS. Il compagno di squadra Peter Gethin si è ritirato praticamente al via per un guasto e stessa cosa per Henri Pescarolo su March. Un giro più tardi risulta ritirato anche il pilota di casa Carlos Pace sull'altra March: tempo un giro o due ed erano in otto.

Emerson Fittipaldi su Lotus scattava dalla pole position, ma si è fatto trollare dal fratello "Wilson Fittipaldi Junior", cit. il telecronista, che partiva quarto, che al volante di una Brabham si è portato in testa, inseguito da Emmo che gli stava negli scarichi. Non so voi, ma personalmente adoro quando ci sono duelli motoristici tra consanguinei!
Si è formato un quartetto in cui c'erano terzo Carlos Pace su Brabham e Ronnie Peterson su March, con Emerson che cercava di riprendersi la posizione nei confronti di Wilson. È esattamente quello che è successo nel corso del secondo o terzo giro. Wilson si è ritrovato al momento in seconda piazza, ma era destinato a perdere un paio di ulteriori posizioni in corso d'opera, difficile stabilire quando.
Sembra invece che Emerson Fittipaldi sia rimasto in testa fino al momento del suo ritiro (così scriveva un utente nei commenti al video, affermando di avere visto la gara dal vivo nel 1972), a cinque giri dalla fine. Più o meno in concomitanza con il suo ritiro, anche Alex Soler Roig su BRM risulta essersi ritirato.

Solo sei piloti hanno visto la bandiera a scacchi, con Reutemann vincitore davanti a Peterson e a Wilson Fittipaldi. Il meglio, tuttavia, deve ancora venire, perché stiamo per cozzare contro una nostra vecchia conoscenza, autore del quarto posto al volante di una BRM. Carissimi lettori, ecco a voi Helmut Marko!
Solo sei piloti hanno raggiunto il traguardo, dicevo, e in quinta posizione si è piazzato David Walker, compagno di squadra di Emerson Fittipaldi alla Lotus, miglior risultato stagionale se così lo possiamo considerare, dato che poi durante la stagione effettiva non ha ottenuto neanche un piazzamento a punti. Sesta e ultima posizione invece per Luiz Bueno su March.
Bene, siamo arrivati in fondo e mi sono anche scordata di dirvi che tutto ciò accadeva il 30 marzo, durante una lunga "pausa" tra il GP del Sudafrica, secondo della stagione disputato ai primi di marzo, e quello di Spagna, il terzo, disputato due mesi più tardi. Vi saluto quindi pensando a quanti gran premi e quante sprint race organizzerebbe Liberty Media in due mesi.

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