giovedì 10 novembre 2022

Fittipaldi Automotive alias Copersucar: la storia del team

Se vi dico sponsor, America latina e polvere bianca a cosa pensate? Forse alcuni di voi a Ricardo Londoño e al suo tentativo di debuttare in Formula 1 con un sostegno economico discutibile. E fate malissimo, perché la polvere bianca di cui parliamo oggi è al cento per cento legale e, non solo, può anche addolcire la vostra vita. Parliamo, in vista del GP di Sao Paulo che si svolgerà nel fine settimana imminente, di quando un colosso brasiliano dello zucchero è entrato in Formula 1 sponsorizzando una squadra brasiliana.
Si tratta del main sponsor del team Fittipaldi Automotive, conosciuto comunemente come Copersucar dal nome del main sponsor stesso (anche se a un certo punto ha ritirato la propria sponsorizzazione). Siamo negli anni '70 e vari personaggi illustri hanno a che fare con questo team. Per vostra informazione, è stato il primo team di Formula 1 per il quale ha lavorato un certo Adrian Newey. E ci ha lavorato come team manager Jo Ramirez, poi passato alla McLaren.

W.Fittipaldi/ E.Fittipaldi / Rosberg / Serra

La squadra viene fondata nei mid-70s dai fratelli Fittipaldi, che già, parallelamente alla loro carriera di piloti, sono costruttori di vetture di formule minori. Wilson riesce a convincere la Copersucar a sponsorizzare il progetto, che viene ultimato tra il 1973 e il 1974, in vista del mondiale 1975 in cui la scuderia farà il proprio debutto. Viene schierata una sola vettura, guidata da Wilson Fittipaldi (poi sostituito one-off da nientemeno che Arturo Merzario a Monza, dopo essersi fratturato una mano in un incidente in una sessione di prove libere del precedente GP d'Austria).
I risultati non sono eccezionali se considerati di per sé, il team non ottiene punti, in alcune occasioni non si qualifica, ma siamo pur sempre di fronte a una squadra esordiente. Il miglior risultato avviene a fine stagione a Watkins Glen: Wilson Fittipaldi giunge decimo nella sua ultima gara in Formula 1 come pilota. Wilson mantiene un ruolo manageriale, mentre il fratello Emerson, campione del mondo 1972 e 1974, lascia la McLaren per unirsi al team come pilota per la stagione 1976. La McLaren, dopo il suo abbandono, ingaggerà in extremis James Hunt che diventerà campione del mondo, ma questa è un'altra storia!
Tornando alla Copersucar, ancora una volta viene schierata una sola vettura, tranne in alcune occasioni, quando a fare coppia con Emerson Fittipaldi è il connazionale Ingo Hoffmann: un undicesimo posto in Brasile e quattro mancate qualificazioni. La stagione di Emmo va decisamente meglio, ottiene tre arrivi in zona punti, sesto a Long Beach, Montecarlo e Gran Bretagna, oltre ad alcune gare terminate in posizioni più arretrate.

Nel 1977 va ancora meglio: i punti aumentano, così come i risultati migliorano, seppure altalenanti (ci sono anche un paio di non qualificazioni). La stagione inizia con due vetture, ma Hoffmann disputa solo i gran premi di Argentina e Brasile, cogliendo un settimo posto a Buenos Aires. In quella gara Fittipaldi giunge quarto, risultato che poi ripete anche sul suolo domestico a Interlagos.
Seguono punti anche a Long Beach - quinto - e infine in Olanda, con un nuovo quarto posto. L'undicesimo posto in classifica del 1976 viene migliorato, stavolta il team chiude nono e nel 1978 è addirittura settimo. In questa quarta stagione della scuderia c'è una sola vettura in tutte le gare, nessuno fa coppia con Fittipaldi. La stagione è disseminata di buone prestazioni e di arrivi nella parte bassa della zona punti: a un certo punto capiterà in tre gran premi consecutivi.
L'apice della stagione, comunque, avviene ben prima, al secondo gran premio della stagione, quello del Brasile disputato a Jacarepaguà. Carlos Reutemann su Ferrari si ritrova a leaderare indisturbato, mentre alle sue spalle c'è un certo attrition rate e vari piloti di spessore non terminano la gara o hanno problemi di vario genere. Emmo però sì e chiude in seconda posizione, precedendo al traguardo anche piloti altisonanti come Niki Lauda e Mario Andretti. Questo secondo posto non è l'unico podio ottenuto dalla Copersucar, ma è destinato a rimanere il miglior risultato nella storia della scuderia (eguagliato nel gran premio non championship del BRDC International Trophy vinto da Keke Rosberg su Theodore).
Per tornare sul podio toccherà tuttavia aspettare un po' di tempo. Nel 1979, ultima stagione come Copersucar, infatti i risultati sono decisamente più mesti: dodicesimi in classifica, un solo punto in Argentina per Fittipaldi, due mancate qualificazioni su due tentativi a fine stagione per Alex Ribeiro sulla seconda vettura che viene affiancata a quella guidata da Emmo.

Nel 1980 la Copersucar che di fatto non si chiama più Copersucar ha come nuovo main sponsor Skol, un marchio di birra. Inoltre ci sono due grosse novità, la prima la presenza stabile di due vetture, la seconda che dopo tanti piloti brasiliani (tutti con eccezione di Merzario sostituto one-off di Wilson Fittipaldi nella stagione d'esordio) a fare coppia con Emmo ci sarà un finlandese. Si tratta di Keke Rosberg arrivato dalla Wolf a seguito di una sorta di fusione con il team canadese: al debutto con il team, partito tredicesimo, chiude al terzo posto alle spalle di Alan Jones e Nelson Piquet una gara con un elevato attrition rate.
Non è il solo a finire terzo: soltanto tre gran premi più tardi, al GP degli Stati Uniti Ovest a Long Beach - edizione purtroppi celebre per il grave incidente di Clay Regazzoni - è Emerson Fittipaldi a piazzarsi terzo, dopo essere partito addirittura dalla penultima fila. La stagione non è comunque tutta rose e fiori. Fittipaldi va a punti solo un'altra volta, sesto a Montecarlo, poi finisce anche quinto in Spagna, ma per la faccenda dello scontro FISA vs FOCA quello di Jarama viene declassato a non championship event).
Rosberg non se la passa meglio, anzi... chiude quinto al GP d'Italia che si svolge in quella stagione a Imola, ma nel corso della stagione colleziona purtroppo anche tre mancate qualificazioni. Il bilancio tuttavia non è così terribile: la non-più-Copersucar giunge ottava in classifica finale. È l'ultima stagione di Emerson Fittipaldi come pilota, che viene sostituito da Chico Serra per il 1981.

L'unico tocco di classe stagionale è il quarto posto di Rosberg in Sudafrica, ma non vale: siamo di nuovo in pieno scontro FISA vs FOCA e anche questa gara è da considerarsi non championship. In quelle ufficiali punti non ne ottengono nemmeno uno, né Rosberg né tantomeno Serra. Non solo: capita fin troppo spesso che uno dei due o entrambi i piloti non arrivino neanche a qualificarsi e il miglior risultato ufficiale è un settimo posto di Serra a Long Beach, circuito decisamente favorevole al team, a quanto pare.
Per il 1982 la "Copersucar" schiera una sola monoposto: Serra è dentro, Rosberg è a piedi! Verrà poi ingaggiato dalla Williams in extremis e vincerà il mondiale, ma anche questa è un'altra storia. Ci tengo comunque a precisare che, grazie al pessimo 1981 del team brasiliano, Keke passa alla storia come unico pilota ad avere concluso a quota zero punti la stagione antecedente a quella della vittoria del titolo.
Per la ex Copersucar la stagione va nuovamente male, Serra occasionalmente non si qualifica, passa peraltro alle cronache per una rissa con Raoul Boesel in Canada, e alla fine in tutta la stagione - terminata con un quattordicesimo posto nel mondiale costruttori - arriva un solo punto con un sesto posto al GP del Belgio, arrivato per grazia ricevuta visto che si tratta di un settimo posto al traguardo convertito in sesto dalla squalifica di Niki Lauda. Va peggio tuttavia dal punto di vista economico: il team non vedrà il 1983, chiudendo i battenti nel corso dell'off season.

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Milly Sunshine