mercoledì 15 aprile 2020

Rewatch Fai Da Te: le prime vittorie di Michael Schumacher in Ferrari (Spagna - Belgio - Italia 1996)

Facciamo un viaggio nel 1996 e occupiamoci delle gare che sicuramente non riceveranno considerazione nei Rewatch ufficiali (o almeno così la pensavo quando ho visto la prima), in quanto non sono tifosi-British-friendly: andiamo a riscoprire le prime vittorie di Michael Schumacher in Ferrari, che sono state tre nel corso del 1996, la prima avvenuta subito dopo il disastroso (per lui, ma anche per tanti altri) GP di Montecarlo. Questa gara si trova su Youtube con telecronaca British, tuttavia suddivisa in vari video di dieci minuti ciascuno. Almeno quattro(?) parti sono mancanti e i giri finali si trovano in un altro video che non c'entra nulla, ma quello che si trova permette di farsi comunque una buona idea dell'accaduto (questa gara l'ho vista nel weekend, senza sapere che sarebbe stata messa in programma per il replay del mercoledì).
I gran premi di Belgio e Italia che si sono svolti più avanti, invece li ho trovati come video completi. Si tratta di gare avvenute in agosto/ settembre l'una dopo l'altra.

SPAGNA - Damon Hill e Jacques Villeneuve in prima fila, dietro di loro le Ferrari e le Benetton in ordine sparso: Michael Schumacher, Jean Alesi, Gerhard Berger, Eddie Irvine.
La pista è piena d'acqua, quindi nel 1996 c'erano Veri Piloti(C), che diversamente da quelli attuali gareggiavano senza problemi sotto al diluvio, non dovendo farlo con assetto d'asciutto.
Quando la gara è partita, Murray Walker ha dato il meglio di sé: "Damon Hill has got away well, behind him the Benetton of Michael Schumacher"... ma WHAT. THE. F*CK?!?!?!?!?! Walker, torna in te. Quello che è in testa è Villeneuve. E soprattutto, Schumacher non sta su una Benetton (era Alesi). Hill era terzo, davanti a Berger, Irvine e Schumacher, mentre Katayama(?) è andato a schiantarsi e Coulthard idem, dopo un probabile contatto con Lamy. Panis nel frattempo si + ritirato ai box, il che non mi soddisfa nemmeno un po', essendo la gara post-Montecarlo.
Irvine non è durato due giri, poi l'abbiamo ritrovato fuori in mezzo all'erba impantanato, mentre vari piloti andavano in giro per le vie di fuga dopo errori e testacoda vari: Hill ha passato vario tempo nelle campagne spagnole, perdendo progressivamente posizioni, quindi ci siamo ritrovati con le Benetton al secondo e terzo posto, almeno finché Schumacer non ha superato i Bergesi uno dopo l'altro e si è lanciato all'inseguimento di Platinum Jacques, che poi ha superato in SoVrApPoSiZiOn3 al ritiro di Hill per incidente, distogliendo l'attenzione da quest'ultimo.

Dopo il sorpasso il gap tra gli Schulleneuve ha iniziato a viaggiare su ritmi impensabili, nei giri immediatamente successivi, Schumacher girava QUATTRO SECONDI AL GIRO più veloce di Villeneuve e ha continuato così per un bel po' e di conseguenza era più veloce di così tanto anche rispetto alle Benetton, che seguivano una vicina e l'altra a distanza la Williams di Villeneuve. Ciò, ovviamente, comporta che, se qualcuno dovesse dirvi che ha amato il GP di Spagna 1996 perché a quei tempi le gare finivano al photofinish e tanti piloti potevano lottare per la vittoria visto il gap minimo tra l'uno e l'altro, ha scambiato il suddetto gran premio per un altro!
Nel frattempo abbiamo continuato a perdere qualcuno per strada, tipo Brundle che è rimasto fermo a bordo pista per un presunto problema tecnico, con i commissari che in mezzo alla pioggia battente spostavano la vettura rischiando verosimilmente di essere investiti.
Nel frattempo Alesi si era portato in seconda posizione, Berger era finito fuori pista, Barrichello si ritirava ai box e Jos The Boss Verstappen era nientemeno che in quinta posizione. Un incidente, più avanti, l'avrebbe messo fuori gioco e soltanto sei vetture sarebbero arrivate al traguardo, ironicamente addirittura meno classificati che a Monaco: Schumacher/ Alesi/ Villeneuve/ Frentzen/ Hakkinen/ Diniz. Ciò mi lascia pensare che anche i Veri Piloti(C) di un tempo finivano per fare delle cavolate in caso di pioggia torrenziale e che ogni tanto c'era qualcuno a sorpresa che di cavolate non ne faceva: parlo di Pedro Diniz, che ha visto il traguardo e la zona punti! *-* Al confronto di una simile considerazione, penso che il fatto che Schumacher sia arrivato ad avere un minuto di vantaggio su Alesi (sceso a quarantacinque secondi perché ha verosimilmente rallentato a fine gara) sia del tutto irrilevante.

BELGIO - questo gran premio si è svolto a mesi di distanza da quello precedente, con Villeneuve/ Hill ancora in prima fila, anche se a parti invertite. Seguivano Schumacher, poi le McLaren e le Benetton in ordine sparso. Mentre Schumacher e Coulthard superavano Hill, nelle retrovie c'è stato un contatto tra Herbert e Panis, che ha messo fuori gioco entrambi. Insomma, dopo Monaco, Panis = mai una gioia. Anche Frentzen risultava essere fuori, stando a quanto hanno detto i telecronisti tedeschi (la gara era un collage tra il canale tedesco RTL e quello inglese Eurosport live, presumo che l'autore del video abbia inserito le parti mancanti alla telecronaca tedesca con quella inglese), nel frattempo si è vista la safety car, la si è vista in qualche punto imprecisato della pista, poi non è ben chiaro cosa sia accaduto, perché le vetture sembravano in regime di virtual safety car, non essendoci la safety car davanti. Mentre nessuno si interrogava sulla safety car e Villeneuve faceva registrare il giro più veloce mentre i commissari estraevano una vettura dalle barriere, Frentzen è comparso al microfono di nientemeno che Kai Ebel!
Tutto è proseguito con una certa tranquillità, con Villeneuve e Schumacher nelle prime due posizioni, fino al momento del plot-twist. Dopo circa un quarto di gara, infatti, una Arrows è andata a schiantarsi piuttosto violentemente, era Verstappen appena uscito dalla pitlane, con una probabile ruota non imbullonata. Sono arrivati i soccorsi, è arrivata la safety car e stavolta era davvero presente!

Vari piloti sono rientrati ai box in corso d'opera, mentre altri non si sono fermati, è il caso di Coulthard e Hakkinen che si sono trovati quindi nelle prime due posizioni, davanti a Schumacher, Alesi e Villeneuve, con Alesi che immagino non si fosse fermato: Villeneuve ha perso la posizione nei confronti di Schumacher rientrando ai box un giro più tardi rispetto al ferrarista.
Per evitare che Hill perdesse terreno dopo quanto accaduto con Villeneuve, in Williams non l'hanno fatto rientrare e lo si è visto in giro in mezzo a dei paletti. Si sarebbe fermato ai box dopo il restart, precipitando indietro di parecchie posizioni. Anche Berger è precipitato indietro di diverse posizioni, ma per un errore da lui commesso, essendo finito in testacoda durante un duello con Irvine.
Il duo della McLaren si è fermato decisamente molto dopo rispetto a tutti gli altri, con i due destinati a precipitare indietro di diverse posizioni, mentre gli Schulleneuve erano piuttosto vicini l'uno all'altro. A proposito di Ferrari, le cose non sono andate tanto bene a Irvine, non è mai stato nelle posizioni che contavano, avevamo avuto sue notizie solo durante il suo duello con Berger, e poi l'abbiamo visto ritirarsi per un problema al cambio.
Nel frattempo gli Schulleneuve effettuavano il loro secondo pitstop, Villeneuve diversi giri più tardi rispetto a Schumacher, per poco non l'ha trollato, ma non c'è stato niente da fare, Schumacher è rimasto in testa, inizialmente con pochissimo gap, ma staccandolo di qualche secondo nell'ultimo quarto di gara che restava. Schumacher/ Villeneuve/ Hakkinen, questa era la top-3. Alesi era quarto davanti a Coulthard, ma un incidente di quest'ultimo a pochi giri dalla fine ha fatto risalire Hill e Berger al quino e sesto posto.

ITALIA - settembre, gran premio immediatamente successivo a quello del Belgio, Williams ancora in prima fila, con Hill in pole davanti a Villeneuve. Seguivano Schumacher, le McLaren e Alesi che, dal sesto posto, si è portato in testa al via, preparandosi a dominare per riprendersi dall'anno precedente (quando era in Ferrari e accadde il famoso fattaccio del camera car che si staccò dalla sua vettura colpendo quella di Berger e mandando al vento una potenziale doppietta).
Alesi è uscito perdente dal suo duello con Hill per la prima posizione, Coulthard è finito fuori durante un duello con Villeneuve(?), nelle retrovie delle gomme volavano senza destare particolare preoccupazione... e questi erano due giri di gara. Nel frattempo Hakkinen e Schumacher erano terzo e quarto davanti a Villeneuve, quando si è vista una scena agghiacciante, ovvero Panis che, ancora una volta, stava girando a piedi e non a bordo della monoposto. Le gomme perdute nel frattempo, probabilmente venivano da una barriera di gomme urtata da Villeneuve durante il probabile incidente con Coulthard(?), ma nessuno ha approfondito, anche perché l'ala anteriore penzolava sulla McLaren di Hakkinen.
I giri seguenti sono stati un nuovo susseguirsi di colpi di scena: Berger ha rotto qualcosa e ha iniziato a rallentare, frattanto Hill ha urtato una barriera di pneumatici ed è finito in testacoda like a boss, sicuramente frutto degli insegnamenti di Mansell quando furono brevemente compagni di squadra un paio d'anni prima. Purtroppo l'effetto è stato diverso, infatti Mansell era specializzato nel fare ca**ate e poi riprendersi in corso d'opera, mentre Hill si è ritirato come un Frentzen qualsiasi (il Corinna Boy si è infatti ritirato per ragioni analoghe), lasciando la testa della gara ad Alesi.

L'ex ferrarista era seguito da Schumacher e Irvine, in quanto Hakkinen si era arreso alla sua ala anteriore spezzata e Irvine adesso precedeva Villeneuve (che aveva probabilmente dei problemi dopo il caos di apertura della gara), staccato di molto dagli Aleschumacher. La gara è stata caratterizzata a lungo da Alesi e Schumacher a distanza ravvicinata e durante i doppiaggi uno dei telecronisti di Eurosport ha pronunciato un'inquietante "well done Ricardo Rosset", probabilmente unica volta nella sua carriera in Formula 1 in cui ha ricevuto dei complimenti. Di sicuro non ne avrebbe ricevuti nel suo unico altro momento di gloria, ovvero quello in cui si sarebbe impantanato dopo un'uscita di pista.
Il duello tra il ferrarista del passato e il ferrarista del presente, in realtà, non si è deciso in pista, quanto piuttosto durante il giro di pitstop, con quello che al giorno d'oggi chiameremmo overcut: Schumacher è rientrato ai box diversi giri dopo Alesi e, mentre quest'ultimo era pieno di carburante, era più leggero e poteva di conseguenza fare tempi migliori, che gli hanno consentito di uscire davanti. Irvine, nel frattempo, si era già ritirato da diversi giri per un testacoda, facendo risalire Hakkinen al terzo posto. La top-3 è rimasta tale e quale, "Schumi per sempre alla Ferrari" recitava uno striscione sotto al podio su cui Alesi e Hakkinen dovevano accontentarsi dei gradini più bassi. Le Jordan di Brundle e Barrichello completavano la top-5 e Diniz è stato l'ultimo pilota a conquistare punti (l'ultimo punto della storia della Ligier), mentre Villeneuve ha dovuto accontentarsi di un settimo posto arrivato peraltro dopo che Herbert aveva rotto il motore. La Williams, quindi, non ha portato a casa nemmeno un punto in questa occasione, per la seconda e ultima volta in un campionato quasi dominato (l'altra volta era stato a Monaco).


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