mercoledì 15 ottobre 2025

La ridicola propaganda dell'Indycar, la serie che con i suoi media denigra la Formula 1 e i suoi piloti, ma si autocelebra per un test di un ex Formula 1 con due top-ten all'attivo

Vorrei iniziare questo post con una doverosa premessa: mi piace l'Indycar. Certo, non mi piace tanto quanto la Formula 1, ma visto quanto mi piace la Formula 1 penso che anche ciò che non mi piace tanto quanto quella possa comunque essere considerato di grande interesse da parte mia. Però non mi piacciono i puristi, quelli secondo cui se l'Indycar è bella, allora la Formula 1 deve fare schifo di default. E non mi piace nemmeno il modo in cui l'Indycar e i media a essi legati si autopromuovono come a lasciare intendere che la Formula 1 debba fare schifo di default.
È tutto un gran parlare di quanto i piloti di Indycar siano i migliori e quelli di Formula 1 siano più scadenti, quindi mi aspetterei un comportamento coerente. Invece no, succede che un pilotino che in Formula 1 ha concluso la bellezza di due gran premi in top-ten e mi tocca ritrovarmi con le bacheche di Zuckerbook e Twittelon intasate di post come se fosse un fatto epocale.

Voglio specificare che non seguo d'abitudine né schumine né bimbominchia vari, quindi a strapparsi le mutande erano canali ufficiali oppure esponenti del mondo dei media. Non che sia grave. Anzi, sono assolutamente favorevole al fatto che piloti che hanno gareggiato da una parte si avvicinino all'altra.
Quello che non mi torna è che un mondo sempre pronto a screditare la Formula 1 e le qualità dei suoi piloti, sbandierando ai quattro venti che solohhhh in Indycar ci sono i very uominy, mentre in Formula 1 ci sono solo degli scarsi che vinkonohhhh graziehhhh alla macchinahhhh, vada in brodo di giuggiole perché un ex pilota di Formula 1 che nella massima categoria non ha avuto alcun tipo di rilevanza e che in Formula 1 non vuole nessuno da anni ottenga neanche un volante come pilota, ma semplicemente che faccia un misero test.
Se sono così tanto convinti della loro superiorità, perché dare peso mediatico a qualcosa che per noi in Europa dovrebbe valere come se uno Zachary Claman De Melo qualsiasi testasse una Formula 1? Non che voglia paragonare Claman De Melo a Mick Schumacher, ma sono loro a dire che in Formula 1 i piloti fanno schifo e in Indycar sono tutti bravi, quindi non avranno niente in contrario se paragono il nulla cosmico di Claman con il fatto che Schumacher sia un campione di Formula Regional e di GP2.

Da questo punto di vista, devo essere sincera, non mi stupisce che così tanti piloti che stavano nelle formule minori europee poco prima e poco dopo il 2020 stiano spopolando in Indycar. Non credo affatto che coincida con il poco peso che la Formula 1 avrebbe dato a questi piloti, quanto piuttosto al fatto che in quegli anni in Indylights ci fosse una manciata di macchine e che, di conseguenza, i piloti di spessore provenienti dalla Road to Indy della stessa epoca non siano stati un valido ricambio generazionale.
Però, lo ribadisco, eccitarsi per un test effettuato da un rifiuto di una categoria di scarti - a detta loro - mi pare troppo. Anzi, mi pare una presa per i fondelli non indifferente, così come certi post tipo quello "like father like son" in cui hanno photoshoppato Mick Schumacher su una vettura del team Rahal accanto al padre che taglia il traguardo del GP di Indianapolis di Formula 1.
Così, a primo impatto, mi pare che abbiano photoshoppato Mick al posto di Barrichello in quel finale del 2002 in cui Michael scambiò la safety car line per la linea del traguardo e fu superato da Rubinho al photofinish.

Tra parentesi, qualcosa come un quarto di secolo fa Michael Schumacher disse dell'Indycar e della Indy 500 più o meno quello che in America dicono 24/7 della Formula 1.
Premesso che le dichiarazioni di Schumacher dovrebbero essere prese per quello che sono, ovvero probabile dissing nei confronti di avversari che in Indycar avevano gareggiato e vinto (uno dei quali ha anche vinto un campionato di Formula 1 dopo che MSC si era arenato per le campagne di Jerez de la Frontera), è altrettanto vero che il tifoso medio non è in grado di fare una simile deduzione. Ciò che rimane è il dissing alla categoria.
Quindi la sintesi è: "la Formula 1 fa schifo, i suoi piloti sono scarsi, ma ci stiamo strappando le mutande per il fugace passaggio di uno che è andato a punti due volte, figlio di un pluricampione del mondo che venticinque anni fa ci ha paragonati a un branco di pezzenti, God bless America". A me pare cringe, non so a voi.



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