sabato 3 settembre 2022

La vittoria sfumata di Jean Alesi - una delle tante // GP Europa 1995

Tutti conoscono la storia del GP d'Italia 1995, anche se molti tifosi della Ferrari vorrebbero averla dimenticata e soprattutto vorrebbero averla dimenticata Gerhard Berger e Jean Alesi. Non voglio assolutamente sminuire la sventura monzese di Alesi, ma ho l'impressione che, tutto sommato, sia una delusione che prima o poi, per forza di cose, è andata giù. Dopotutto è stata solo una delusione in mezzo a tante delusioni e oggi dobbiamo parlare di un'altra giornata sfortunata della sua carriera, arrivata neanche tanto tempo dopo rispetto ai fatti di Monza. Siamo infatti ai primi di ottobre e tra Monza e il Nurburgring c'è stato in mezzo solo il GP del Portogallo, passato alla storia per la prima vittoria in Formula 1 di David Coulthard.

Giusto per contestualizzarla, vi do un breve insight della gara: a Estoril è iniziato tutto con una bandiera rossa, pare che un lieve contatto con Martin Brundle abbia mandato in testacoda la Sauber di Heinz-Harald Frentzen e questo abbia generato un ingorgo culminato in un botto di Ukyo Katayama, dopo che il pilota della Tyrrell ha cozzato contro la Minardi di Luca Badoer. La seconda partenza, invece, fila liscia, ma non per Frentzen in realtà che deve ripartire ultimo in quanto la sua vettura si è spenta nel giro di formazione. Coulthard scatta dalla pole position e si invola in testa alla gara, seguito da Michael Schumacher e Damon Hill, quest'ultimo che partiva dalla prima fila accanto al compagno di squadra, cosa che faceva pensare a un ipotetico switch di posizioni. La Benetton in mezzo sembra fare il gioco di Coulthard.

In realtà Coulthard è già stato ingaggiato dalla McLaren per la stagione seguente e non è chiaro fino a che punto sia interessato all'inseguimento del titolo da parte di Hill, sta di fatto che inizialmente i due si ritrovano con Schumacher in mezzo. L'unica differenza è che, dopo un problema al primo pitstop, la strategia di Hill viene modificata in corso d'opera: non farà tre soste, ma due. A soste ultimate Hill si trova secondo, ma abbastanza distante da Coulthard, e deve vedersela anche con Schumacher con cui si ritrova coinvolto in un acceso duello che, invece di terminare con un incidente come nelle puntate precedenti, termina con il sorpasso da parte di Schumacher. Le Ferrari chiudono in quarta e quinta piazza, davanti a Frentzen autore di una buona rimonta.

Il quarto posto di Berger davanti al compagno di squadra sembra essere frutto della richiesta, da parte del team, ad Alesi di lasciarlo passare a un certo punto della gara, in quanto i due erano su strategie diverse. Alesi non sembra affatto soddisfatto di avere poi terminato la gara dietro al compagno di squadra... meno male che c'è il GP d'Europa alle porte e chissà, magari potrebbe accadere qualcosa di positivo, tipo che la gara inizi con pista umida, tutti partano con gomme da bagnato e siano costretti a un pitstop dopo pochi giri e che Alesi, partito invece sulle slick, si ritrovi in testa, soppiantando tutti i suoi inseguitori. È esattamente quello che succede, Alesi si trova in testa, seguito a una certa da distanza da Coulthard (leader nei primi giri) e poi dagli Schumill.

Gli Schumill sono in lotta tra di loro, si superano varie volte e come da buona tradizione rischiano di cozzare l'uno contro l'altro. Non cozzano l'uno contro l'altro neanche stavolta e Schumacher si appropria della terza posizione. Gli Schumill poi superano Coulthard portandosi secondo e terzo, dopodiché riprendono a stare l'uno negli scarichi dell'altro. Quando per le Ferrari giunge il momento dell'unico pitstop, Alesi riesce a tornare in testa con qualche secondo di vantaggio sugli inseguitori, che ormai più scarichi di benzina sembrano andare più veloci di lui. Schumacher si ferma per la seconda sosta, Hill al momento rimane in pista. Tenta di superare Alesi, c'è un lieve contatto e Hill danneggia la vettura, venendo costretto a rientrare subito in pitlane, dove perderà parecchio tempo.

Alesi continua ad essere leader, unica Ferrari in pista dopo il ritiro di Berger per un guasto, Schumacher lo insegue in seconda posizione e si avvicina sempre più, mentre Coulthard è terzo. Hill è al quarto posto fintanto che non esce di pista dopo essere finito con le ruote sull'erba bagnata. Lo soppianterà quarto Rubens Barrichello, precedendo la Benetton di Johnny Herbert e la Jordan del compagno di squadra Eddie Irvine. Le posizioni dalla terza in poi rimarranno invariate fino alla bandiera a scacchi, ma è davanti che si consuma il dramma, quando mancano ormai solo due o tre giri al termine della gara. Chiaramente deve accadere qualcosa che faccia perdere ad Alesi la leadership conquistata e conservata duramente nel corso della gara. E infatti Schumacher lo sorpassa, tutto qui, niente cose strane, semplicemente un sorpasso.

Finisce così, con un'ennesima vittoria sfumata di Alesi, un'altra gara del mondiale 1995. Schumacher nel post-gara afferma anche che, quando aveva visto Hill a muro sapeva che anche un secondo posto contribuiva alla causa, ovvero al titolo mondiale che ormai sembra solo una formalità nonostante manchino ancora Pacifico, Giappone e Australia, ma il Nurburgring è uno dei suoi gran premi di casa e la spinta del pubblico gli ha fatto capire che, se poteva giocarsi la vittoria, doveva giocarsi la vittoria. "Grazie mille per il tuo gentile pensiero" avrà sicuramente pensato Alesi, magari sognando a occhi aperti il giorno non tanto lontano in cui al volante di una Benetton potrà finalmente prendersi tutte le soddisfazioni che gli sono sfuggite negli anni in Ferrari, vedere Schumacher arrancare al posto suo al volante della Rossa e potere collezionare numerose vittor-... ah no, non andrà a finire così.


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Milly Sunshine