venerdì 23 settembre 2022

23.09.1990: duello tra i Promansell al via del GP del Portogallo

Carissimi driverstosurvivers viaggiatori nel tempo precipitati nel 1990 che sognano ad occhi aperti che il mondiale termini con un incidente tra championship contenders, presto sarete sicuramente accontentati, però non siamo ancora arrivati in Giappone, quanto piuttosto agli ultimi due eventi europei, Estoril e Jerez de la Frontera, che ho deciso di commentare nello stesso post, in quanto comunque essendo avvenuti a una settimana di distanza l'uno dall'altro, rispettivamente il 23 e il 30 settembre, trovano la loro continuità e vedrò di fargli avere continuità anche io nella mia ricostruzione. Per chi avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria, ricordo che i championship contenders sono Ayrton Senna e Alain Prost, il primo in McLaren insieme a Gerhard Berger, il secondo in Ferrari a fare coppia con Nigel Mansell, ormai sul punto di abbandonare la Rossa a fine stagione per passare in Williams. Sarà sostituito da Jean Alesi, al momento attuale pilota della Tyrrell, ma non mettiamo il carro davanti ai buoi, che non c'è ancora nulla di ufficiale.

In più non siamo qui per parlare di rumour di mercato piloti, quanto piuttosto per parlare del fatto che le vetture di Maranello sono affiancate in prima fila: Mansell parte dalla pole e Prost parte secondo, quindi nell'aria si respira il solito dubbio esistenziale, "abbiamo le vetture 1/2, come facciamo a perdere la gara con entrambe?", dubbio che all'inizio sembra trovare risposta ma che, a conti fatti, non trova risposta in quanto uno dei due piloti effettivamente si aggiudicherà la vittoria. Mansell comunque sembra avere un problema di qualche genere al momento dello start, ma questo di per sé non genera grossi intoppi. Il punto è che si porta di lato, facendo quel tipo di partenza che nel decennio successivo avrebbe tentato varie volte Michael Schumacher, nel rallentare chi gli stava accanto, finendo per auto-trollarsi. Il problema è che Schumacher di solito avrebbe tentato quel tipo di partenze nei confronti di avversari random, stavolta Mansell cerca di bloccare Prost, ovvero il suo compagno di squadra, che è anche in lotta per il mondiale, non c'è che dire, una buona scelta!

I piloti McLaren ringraziano e Senna si porta in testa seguito da Berger. Mansell si accoda in terza posizione, mentre Prost si ritrova addirittura quinto alle spalle di una Benetton che riuscirà a superare in un secondo momento. A quel punto nelle prime quattro posizioni ci sono le due McLaren e le due Ferrari, con l'attesa dei cambi gomme che, chissà, magari possono stravolgere almeno in parte la situazione. Mansell è il primo a rientrare ai box e la decisione fa sì che si porti secondo alle spalle di Senna una volta che le soste dei primi quattro sono state ultimate. Prost, invece, che ha superato Berger esattamente prima della sosta, si ritrova nuovamente alle spalle del pilota della McLaren dopo un cambio gomme non particolarmente ben riuscito (ma comunque molto meglio riuscito di certi cambi gomme che la Rossa mette in scena al giorno d'oggi). Adesso abbiamo una McLaren, una Ferrari, una McLaren e una Ferrari, anche se le cose sono destinate a cambiare. Mansell riesce infatti a superare Senna, mentre Prost riesce a superare Berger e anche a portarsi a ridosso di Senna.

Dopo un momento ad alta tensione in cui Mansell si ritrova a toccarsi con una Ligier durante un doppiaggio (a guidare quella Ligier era Philippe Alliot, che sia un caso? poi peraltro visto mentre rientrando a piedi ai box si fermava a firmare autografi) ma a proseguire indenne, la situazione viene congelata con Mansell, Senna e Prost nelle prime tre posizioni, Berger quarto e la zona punti completata dalle Benetton di Nelson Piquet e Alessandro Nannini, quando a gara ormai inoltrata avviene un incidente tra la Arrows di Alex Caffi e la Larrousse di Aguri Suzuki. Il pilota italiano, rimasto ferito nel botto (nulla di grave, sarà presente al successivo gran premio pochi giorni dopo), non riesce a uscire dalla propria monoposto e, per soccorrerlo, la gara viene redflaggata. Siamo negli anni '90 e quando una gara viene redflaggata oltre il 75% della durata viene considerata terminata, perché i fanboy indignati al massimo fanno sentire la loro voce al bar invece di pretendere lo spettakolohhhh a tutti i costi.

Nell'extended highlight che ho visto il podio non è presente, ma secondo il sito statsf1 i Sensell stavolta sono in versione best friend forever e fanno comunella sul podio. Prost, già alquanto adirato con il compagno di squadra che l'ha quasi spalmato contro un muretto al via, non sembra apprezzare particolarmente tutto ciò. Seguono delle polemiche tra lui e il team, ma per fortuna arriva il weekend di Jerez, che inizia con Martin Donnelly purtroppo protagonista di un gravissimo incidente nella sessione di qualifiche del venerdì. Inaspettatamente il pilota della Lotus ne esce solo con varie fratture, quando le immagini facevano temere per la sua vita. Il fine settimana prosegue e, al termine della sessione del sabato, è Senna il poleman dell'evento, che viene affiancato in griglia da Prost. Al via mantiene la posizione davanti al rivale, e la mantiene con poco margine per la durata del primo stint, in quella che si presume essere una gara che prevede molti cambi gomme a causa dell'asfalto particolarmente abrasivo.

Senna si ferma solo un giro più tardi rispetto a Prost, ma subisce undercut dal ferrarista, con i due undercuttati a loro volta da Mansell che si è fermato da tempo. Mansell, che sembra avere avuto disposizioni di non intralciare Prost nel finale di stagione, si fa superare dal compagno di squadra, ma ne approfitta anche Senna. Abbiamo i Prosenna di nuovo nelle prime due posizioni e il duello continua. Anzi, no, perché Prost stavolta allunga nei confronti del pilota della McLaren. Quest'ultimo, verso il termine del secondo stint, venendo anche costretto al ritiro dopo avere già ceduto la seconda piazza a Mansell. È doppietta per la Ferrari, con Nannini terzo in quello che, a seguito di un grave infortunio in un incidente in elicottero di lì a una decina id giorni, si rivelerà il suo ultimo gran premio in carriera. La McLaren chiude invece con un doppio ritiro, Berger coinvolto in un incidente con Thierry Boutsen. Il pilota della Williams prosegue, chiudendo quarto, davanti al compagno di squadra Riccardo Patrese e ad Aguri Suzuki.

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