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mercoledì 20 aprile 2022

Sventurate peripezie sul suolo di casa // GP Austria e Italia 1974

Oggi parliamo di mid-70s e siamo sempre più vicini alla fine del mondiale 1974, nello specifico oggi parlerò dei gran premi di Austria e Italia, avvenuti quando la Ferrari aveva ancora ampie ambizioni di vincere il mondiale, così come i suoi piloti. Uno dei suoi piloti soprattutto, tuttavia, iniziava a vedersela decisamente brutta, in confronto a com'era andata nei mesi precedenti, anche se stava continuando a collezionare pole position come se fossero state modellini di aerei. Il suddetto pilota era quello di casa, Niki Lauda, che a Zeltweg si è procacciato la pole position. Ho trovato peralro addirittura una sintesi di sei minuti sulle qualifiche della TV austriaca, in cui veniva intervistato sia lui sia gli altri due piloti austriaci, Dieter Quester e Helmuth Koinigg.

Come ogni volta in cui ascolto commenti o interviste in lingua tedesca, sono stata piacevolmente sorpresa dal ricordare ancora un po' di quello che ho studiato ai tempi della scuola, quindi sono riuscita a comprendere almeno qualche frammento di ciò che dicevano. Sia Quester sia Koinigg si dichiaravano piuttosto delusi dal risultato, il che mi ha portata a pensare che non si fossero qualificati nessuno dei due, invece ho scoperto che Quester si è qualificato effettivamente ultimo. Koinigg invece ha ottenuto proprio l'ultimo tempo anche tra i non qualificati, mentre il penultimo, ugualmente non qualificato, è stato un quasi esordiente Jean-Pierre Jabouille sulla Surtees, dove quasi si intende che non era la sua prima partecipazione one-off ma la seconda, avendo cercato di qualificarsi, senza riuscirci, anche tempo prima in Francia.

Se si può esprimere entusiasmo per il filmato di sei minuti sulle qualifiche, non mi definirei altrettanto entusiasta di sapere che qualcosa di analogo è tutto ciò che abbiamo della gara, ma potrebbe andare peggio: i tifosi della Ferrari degli anni '70 sono stati sicuramente meno soddisfatti di me quel giorno e non solo perché al via la prima posizione è stata presa dalla Brabham di Carlos Reutemann. Anzi, quello era il male minore, fintanto che Lauda era secondo e Regazzoni risalito in terza posizione. Poi Lauda ha iniziato ad avere problemi, Regazzoni è passato secondo e Niki è stato anche costretto al ritiro. Clay e i suoi baffi hanno proseguito in seconda posizione per un tratto di gara, ma poi ha iniziato ad andare più piano delle vetture che lo seguivano e ha perso posizioni. Poi ha forato, venendo costretto a una lunghissima sosta ai box.

Ronnie Peterson, sulla Lotus numero 1 (i numeri erano stati assegnati sulla classifica costruttori dell'anno precedente, con il sistema rimasto in vigore fino al 1995, con la sola differenza che anche se il campione del mondo non c'era veniva ugualmente usato il numero 1 invece dello 0 di Damon Hill, quindi con il ritiro di Jackie Stewart i numeri 1/2 erano stati assegnati alla Lotus vincitrice del titolo costruttori), si trovava stabilmente in seconda posizione quando è stato costretto al ritiro. Secondo è quindi risalito Denny Hulme su McLaren, con la Hesketh di James Hunt in terza posizione. Regazzoni è risalito fino al quinto posto, classificandosi dietro a John Watson che correva su una Brabham non ufficiale, mentre al sesto punto ha chiuso Vittorio Brambilla sulla March. Dodici piloti hanno terminato la gara, e immagino che Quester sarà stato soddisfatto di arrivare al traguardo nono.

Dopo Zeltweg è stata la volta di Monza e ho trovato due video in proposito: un highlight di cinque minuti senza telecronaca e un servizio della TV italiana apparentemente trasmesso una settimana più tardi all'interno di un programma di sport. La cosa più curiosa che emerge dagli highlight è che non appena le vetture sono partite, sono intervenuti dei commissari a mettere a terre le barriere per formare una chicane temporanea perché quel tratto di pista era ritenuto troppo veloce: quindi partenza senza chicane e presenza della chicane per tutti i giri restanti. Dico che è la cosa più curiosa, perché per il resto sembra che ci siano semplicemente scene di gara impacchettate senza che si capisca molto la dinamica degli eventi, il che è utile anche a tutelare l'innocenza dei telespettatori tifosi accaniti della Rossa, visto com'è andata la gara.

In realtà sembrava anche iniziata bene, con Lauda in testa partito dalla pole e poco dopo Regazzoni rimontato fino alla seconda posizione, insomma erano 1/2, ciò che in tempi più moderni avrebbe portato all'insorgere del dubbio amletico: "siamo 1/2 e dobbiamo assolutamente perdere questa gara, come procediamo?" Nei mid-70s non c'era bisogno di sbizzarrirsi, ci hanno pensato i motori a decidere di chiudere la gara in largo anticipo. Da 1/2 che erano, le Ferrari si sono ritrovate entrambe ritirate. In testa alla gara è andato Ronnie Peterson, inseguito sul finale dalla McLaren di Emerson Fittipaldi, con meno di un secondo di gap tra i due a fine gara. Jody Scheckter su Tyrrell è arrivato terzo, mentre Arturo Merzario ha ottenuto un ottimo quarto posto con la Iso-Marlboro team di Frank Williams. Carlos Pace su Brabham ha chiuso quinto e dietro di lui Denny Hulme si è aggiudicato l'ultimo punto disponibile.

Regazzoni 46, Scheckter 45, Fittipaldi 43, Lauda 38, Peterson 31, erano ben cinque i piloti ancora matematicamente in lotta per il titolo, quando mancavano due gran premi alla fine della stagione. Erano gli anni '70 e i due gran premi in questione si sarebbero svolti in Canada e negli Stati Uniti quindi potete immaginare quale genere di copertura mediatica possano avere ricevuto. Essere appassionati di Formula 1 negli anni '70 era questo. Adesso però non siamo negli anni '70 e la stagione 1974 si concluderà su questo blog con un ulteriore post. Preparatevi psicologicamente perché c'è di tutto, dove per "di tutto" intendo anche eventi piuttosto negativi. Però c'è anche qualcosa di estremamente affascinante, tipo dinamiche strane che hanno portato un pilota a prendere la partenza di un gran premio senza essere qualificato (sì, è successo di nuovo, i mid-70s non smettono mai di stupire).

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Milly Sunshine