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giovedì 14 aprile 2022

Quando i piloti come Lella Lombardi guidavano da very uominy e i photobomber mostravano i piedi alla telecamera // GP Germania 1975

Carissimi circuiti di 20+ chilometri che per la loro configurazione si prestano molto ai duellihhhh e ai sorpassihhhh con vetture ravvicinate, seguitemi e non ve ne pentirete, perché oggi vi faccio diventare very uominy, ricordandovi in primo luogo dell'esistenza di una regola generale per cui chiunque può essere un verohhhh uomohhhh, anche le ruote e gli alettoni, per non parlare delle curve e dei rettilinei. Oggi vi porto con me nel 1975 al vecchio Nurburgring di cui esiste una sintesi di circa 45 minuti con suoni naturali pare proveniente da un VHS vintage, o almeno così stava scritto su Youtube. È la gara che avviene dopo il GP di Gran Bretagna (di cui vi parlerò prossimamente) e prima del GP d'Austria vinto da Vittorio Brambilla (di cui invece vi ho già parlato) e ha molto in comune con il GP del Canada 1977 di cui vi ho parlato nel mio post di ieri, inizia infatti nello stesso modo: lo sventurato Ian Ashley va a sbattere e si infortuna, stavolta fratturandosi una caviglia.


Venticinque vetture vanno in griglia e davanti a tutti sulla griglia c'è Niki Lauda, che mantiene la prima posizione inseguito dalla Tyrrell di Patrick Depailler. La regia sembra essere in fissa con Lauda perché è di fatto l'unica monoposto che inquadra, in alternativa alle inquadrature dall'alto: le riprese dall'elicottero vanno spesso e volentieri a mostrare solo la ricca vegetazione locale. Insomma, circuito molto fascinoso e ricco di storia, ma non sono sicura che quelli che lo vorrebbero come sede ufficiale di ogni gran premio contemporaneo poi sarebbero molto contenti di quello che effettivamente si può vedere. Perché attenzione, non è detto che l'azione non ci sia, semplicemente si vede poco. Occasionalmente però possiamo assistere a qualche pitstop, per esempio viene immortalata la March numero 29 con lo sponsor Lavazza, che non passa inosservata agli accurati commentatori dell'evento.


Che ironia, però, il modo in cui Youtube decide in modo random(?) di piazzare i commenti, forse in base al numero di like ricevuti, ma non saprei. Sopra qualcuno osserva che Lella Lombardi è rientrata ai box. Sotto qualcuno osserva che i piloti dell'epoca erano very uominy. Ecco, questa è la conferma a quanto dicevo prima: siamo nel 1975 e gli uomini sono very uominy, così come le donne sono very uominy, tutte le creature senzienti sono very uominy, anche quelle non senzienti sono very uominy e anche gli oggetti inanimati sono very uominy. O almeno così penso di potere affermare io, ma forse mi sbaglio, perché tra i commenti ce n'è anche uno che sostiene che la Formula 1 dei mid-70s non è bella come quella degli anni '60 perché i piloti indossano caschi integrali, quindi non si può essere certi che a guidare siano very uominy, ma potrebbero essere dei robot. Questo mi porta a fare una considerazione acuta: c'è gente che prima di andare a commentare le gare su Youtube si droga.


Va beh, proseguiamo e parliamo del momentaneo trionfo della giustizia divina: Depailler fora e si leva di mezzo, producendo ciò che l'intera umanità desidera vedere sempre e comunque: le due Ferrari di Lauda e Regazzoni sono 1/2. Il trionfo del male, tuttavia, è alle porte: il povero Clay rompe il motore ed è costretto al ritiro, mentre Niki fora, come è accaduto e accadrà anche a numerosi altri piloti, uno dei quali James Hunt sulla Hesketh numero 24. Quando succede a Hunt, si trovava secondo dietro alla Brabham di Reutemann e non riesce a uscire dai box perché i meccanici non riescono a togliere la ruota con la foratura per sostituirla. Lauda invece in pista c'è tornato, in quarta posizione, che diventerà terza quando riuscirà a superare la Shadow di Tom Pryce. Carlos Reutemann andrà a vincere, sulla Brabham numero 7, precedendo la Williams numero 21 di Jacques Laffite. Sarà appunto Lauda, come anticipato, a chiudere terzo, dopo quattrodici lunghissimi giri del lunghissimo circuito.


Nel frattempo continuano inquadrature di Lauda, inseguito tuttora da Depailler peraltro, anche se il pilota della Tyrrell non sembra essere nel suo stesso giro, oltre alle inquadrature dall'elicottero con tanto di vista dall'alto. E, con a un certo punto, l'accidentale fugace inquadratura di un paio di piedi nudi che sporgono dal finestrino dell'elicottero (il che lascia intendere che il passeggero in questione sia letteralmente sdraiato sui sedili invece di essere affacciato al finestrino a guardare la gara con attenzione). Tornando al risultato, Tom Pryce giunge quarto giù dal podio, mentre completano la zona punti la Hill di Alan Jones e la Surtees di Gijs Van Lennep. Ottiene un ottimo settimo posto Lella Lombardi, che con sistemi di punteggio più recenti le assegnerebbe punti, con a seguire Harald Ertl su Hesketh e, ultimo pilota al traguardo, doppiato, Patrick Depailler. Finisce così questo gran premio storico, forse non il miglior prodotto in termini di intrattenimento, ma why not. È stato bello sentirsi un verohhhh uomohhhh per tre quarti d'ora, spero vi siate sentiti tali anche voi!


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