È domenica pomeriggio, sono le 17.30 e mi affretto a mettermi al computer per guardare la gara di Indycar a St. Petersburg, ma mi rendo conto che la bandiera verde sarà in realtà alle 18.30, anzi, alle 18.37. La gara partirà di fatto alle 18.40, ma who knows, magari è lo streaming che è in ritardo, cosa di cui non mi stupirei più di tanto.
Gli hot topic del giorno riprendono quelli della fine della scorsa stagione: Dixon e Rossi lottavano per il titolo, quindi viene dato per scontato che saranno loro i championship contenders. Immagino la soddisfazione di soggetti tipo Willpowahhhh e Nuovo Giardino ma non mettiamoci troppi dubbi esistenziali.
Un altro hot topic riguarda il fatto che Bourdeeeeyyyyy abbia vinto le ultime due edizioni partendo dalle retrovie e che anche oggi parte dalle retrovie, quindi potrebbe puntare alla vittoria. Per intenderci, non solo parte in terzultima fila, ma gliela tirano anche, giusto per non farci mancare niente. Bourdeeeeyyyyy, corri immediatamente a picchiare i telecronisti, per cortesia, avendo l'accortezza di iniziare dal tuo best friend forever Paul Tracy, che peraltro non è neanche una definizione ironica, dato che dopo avere passato anni e anni a dirsene dietro di tutti i colori adesso sono diventati aMiKeTtY.
Si parla del fatto che Bourdeeeyyyyy sia nato a Le Mans, ma che viva a St. Petersburg, come anche diversi altri piloti peraltro. Poi si parla di come sia maturata l'ultima vittoria a St. Pete, ovvero dell'incidente tra Wickens e Rossi un anno fa. Il protagonista non è più Bourdeeeyyyyy, è Wickens, ospite ai box. Parla dei suoi progressi, della sua speranza di poter riprendere a camminare un giorno e a gareggiare. Viene mostrato il replay del suo incidente la scorsa estate a Pocono e a quel punto ho bisogno di un break.
Quando ritorno c'è Mario Andretti che sta portando in giro su una Indycar a due posti il tipo di "drivers, start your engines", un allenatore del superbowl che mi ricorda vagamente Maldonado invecchiato di una ventina d'anni. A proposito, ieri o l'altro ieri è stato il compleanno di Maldonado, quindi facciamo tanti auguri a Pastorone. <3
Poi le vetture iniziano a sfilare dietro la safety car e passa in sovrimpressione la seguente griglia di partenza:
1^ fila: Power - Newgarden
2^ fila: Rosenqvist - Dixon
3^ fila: Rahal - Rossi
4^ fila: Harvey - Kimball
5^ fila: Hinchcliffe - Rahal
6^ fila: Herta - Hanley
7^ fila: Pagenaud - Veach
8^ fila: Jones - Pigot
9^ fila: Andretti - Ericsson
10^ fila: Bourdais - Sato
11^ fila: Kanaan - Leist
12^ fila: Ferrucci - Chilton
Posso dire che certe posizioni non mi sorprendono? Tipo, il Piccolo Chilli è ultimo e senza speranze, proprio come ai tempi della Formula 1. Anzi, a dire la verità all'epoca appariva quasi meno senza speranze, dato che a volte teneva agevolmente dietro soggetti del calibro di Guido Per il Giardino e del compagno di fila di Andretti.
Mi raccomando, adesso che ho parlato del pilota con lo stile di guida più noioso della Indycar, sforzatevi e cercate di rimanere svegli, che dobbiamo parlare di cose serie, per esempio, appunto, chi partiva accanto a lui.
Il Pollo Gigante, infatti, è sbarcato negli States con Schmidt, ufficialmente come sostituto di Robert Wickens. Si può tranquillamente immaginare, quindi, che abbia una permanenza in Indycar di lunga durata. La grossa novità è che, venendo dalla Formula 1, sia in qualche modo ben visto, cose che non gli sono mai capitate in Formula 1, così, a occhio e croce.
Preferisco non soffermarsi sul fatto che nelle posizioni immediatamente dietro al Pollo Gigante ci siano Bourdeeeyyyyy, Sato e Kanaan, quindi passo oltre e, nello specifico, passo alla partenza. Willpowahhhh mantiene la posizione like a boss, mentre Nuovo Giardino non riesce a fare altrettanto e in seconda posizione risale un algido svedese che negli States, proprio come ai tempi della Formula E, risulta come FRO, stavolta con un senso, dato che ROS è Rossi, mentre in Formula E se non vado errata non c'era nessun pilota il cui acronimo era ROS. A dirla tutta gli acronimi di tre lettere nella grafica non ci sono, ma ho visto qualcosa del genere su Twitter.
A suo tempo l'avevo denominato Rosenbitch per assonanza e perché è più facile da scrivere, quindi per me può rimanere tranquillamente Rosenbitch.
Il primo colpo di scena è stato il ritiro di Bourdeeeyyyyy, peraltro non interpretato nella maniera giusta dai telecronisti, che l'hanno visto a muro. In realtà Bourdeeeyyyy non è andato a muro: si è semplicemente ritirato con il motore in fumo, avendo l'accortezza di andare a imboscarsi dietro a una barriera evitando l'ingresso della safety car.
L'altro suo best friend forever Willpowahhhh (che diversamente da Tracy non è affatto diventato amico di Bourdeeeeyyyyy) corre ai box, anticipando la prima sosta. E' solo il 13° giro e ce ne sono 110 totali da percorrere. Ciò ha l'effetto di far rientrare anche gli altri piloti di testa, facendo fare ai telecronisti congetture a proposito delle soste totali.
Nuovo Giardino esce dai box negli scarichi di Rosenbitch e c'è un duello piuttosto acceso, in cui lo svedese rimane davanti...
...
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...e il meglio deve ancora venire, non per Hunter-Reay. La vettura di quest'ultimo fa la fine di quella di Pastorone quella volta di "poi, finalmente, il motore si è rotto", con l'effetto che entra la safety car. C'è la pubblicità, in quei frangenti, e tutto ciò che ricordo di avere visto è uno spot pubbliitario in cui una famigliola teneva un maiale dentro casa. Oserei osservare che non è l'animale più adatto.
Al rientro c'è un po' di caos, ci sono le vetture che sfilano dietro la safety car ma senza telecronaca, poi ricomincia la telecronaca con un "eccoci di nuovo in linea, siamo in full course caution, andiamo a intervistare a caso il tipo di drivers start your engines invece di spiegare che cosa sia accaduto, poi una volta che abbiamo finito intervistiamo anche Wickens".
Quello che conta è il restart (26° giro): Rosenbitch supera Power e si porta in testa!
Willpowahhhh sembra in difficoltà, poco dopo, ma tutto procede per il meglio, a parte avere perso qualche secondo dal leader.
Recupera i secondi poco dopo, quando entra la safety car una seconda volta: tuttahhhh kolpahhhh di Jones, anzihhhh, tuttahhhh kolpahhhh di Leist!!!11!!!!11!! Nello specifico, Jones va a sbattere a muro per i fatti suoi. Leist passa di lì e non lo evita, finendo a muro dall'altra parte.
Rosenbitch sta procedendo like a boss, ma l'imprevisto è dietro l'angolo e avviene al 52° giro: con la sosta in regime di green flag, subisce un undercut da parte di Willpowahhhh e, tra una cosa e l'altra, Willpowahhhh riesce anche a liberarsi in fretta di Spencer Maialotto che ha davanti. A peggiorare la situazione, dopo essere stato undercuttato da Willpowahhhh, Rosenbitch viene anche overcuttato da Dixon.
Nuovo Giardino è l'ultimo del gruppo di testa a rientrare ai box e overcutta tutti quanti, ritrovandosi in testa.
Secondo c'è nientemeno che quell'attention seaker di Andretti e mentre c'è la pubblicità vengo informata da commenti su Twitter che Willpowahhhh è stato superato da Dixon. Per fare una sintesi: fino a dieci minuti fa Rosenqvist era il candidato più probabile per la vittoria, mentre per come stanno le cose adesso è molto probabile che non veda neanche il podio...
Il replay mostra che è stato negli scarichi di Willpowahhhh, ma che si è un po' allontanato e che piuttosto adesso è Alex Non Sono Valentino Rossi a stargli molto vicino.
Con questi pitstop, nel frattempo, è difficile capire che cosa succeda esattamente nello scontro tra titani a cui tutti i piloti che non sono i Chillicson fanno da contorno. Pare che il Pollo Gigante abbia problemi tecnici e che sia o che sia stato fermo ai box, mentre appare il logo di Sky Sport F1 perché non ricevono neanche loro il canale Made in USA che trasmette la Indycar. Quando il canale torna a ricevere, a tratti, vediamo proprio Sonyericsson che risponde a un'intervista, quindi lo scontro tra titani è stato vinto dal Piccolo Chilli. Non che abbia fatto più bella figura di Ericsson in qualche cosa, ma nevermind.
Intanto su Youtube, ho trovato un canale in cui non si vede ugualmente l'immagine, ma si sente la telecronaca e si vedeva in sovrimpressione l'annuncio che l'immagine non è disponibile per problemi tecnici.
Al 75° giro tutto torna alla normalità, tutto si vede, Nuovo Giardino, Dixon, Willpowahhhh, Rosenqvist e Alex Non Sono Valentino Rossi sono tutti quanti in top-ten.
Sono le 20.10 o giù di lì, mi allontano dal computer per andare a cena, senza sapere se riuscirò a vedere la fine della gara. Mancano ancora 35 giri.
Il responso è che non ci riesco e che, quando vado a controllare, la gara è appena finita e la top-5 è ancora quella che ho lasciato al 75°. In più il Grande Samurai, che si trovava ben lontano dalla top-10, risulta essersi ritirato proprio dopo 75 giri di gara.
Ci sono tuttavia alcuni dettagli degni di nota, per esempio che Colton Herta, il primo classe 2000 della storia della Indycar, che già aveva debuttato a fine anno 2018, ha chiuso in top-10. Altro dettaglio degno di nota è che anche quel bel fenomeno di Ferrucci ha chiuso in top-10.
La prossima volta pretendo che tocchi anche al Pollo Gigante. *-* Mi piacerebbe un simile risultato anche per il Piccolo Chilli, ma la performance del Piccolo Chilli mi ha colpita talmente tanto da decidere di riporre le mie speranze sul Pollo Gigante.
Sono molto demoralizzata per il risultato ottenuto da Kanaan, ma Lauren Bohlander sembra contenta lo stesso. Spero che anche Helio sia contento lo stesso, ma non posso fare a meno di pensare che se tornasse in Indycar e se si fidanzasse con Kanaan, a Kanaan toccherebbe stirare tutte le volte.
Nuovo Giardino: "Come siamo finiti a parlare di Kanaan che stira? Va bene che dietro di me ci sono il Detersivo e l'Ammorbidente, ma mi sembra comunque un po' avventato."
Il Detersivo: "Dietro di noi c'è anche un connazionale del Pollo Gigante."
Willpowahhhh: "Potremmo farlo allo spiedo."
Rosenbitch: "OMG dove sono finito?! Qualcuno mi salvi!"
RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Scott Dixon (Ganassi), 3. Will Power (Penske), 4. Felix Rosenqvist (Ganassi), 5. Alexander Rossi (Andretti), 6. James Hinchcliffe (Schmidt), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Colton Herta (Harding), 9. Santino Ferrucci (Coyne), 10. Jack Harvey (Shank), 11. Spencer Pigot (Carpenter), 12. Graham Rahal (Rahal), 13. Marco Andretti (Andretti/Herta), 14. Zach Veach (Andretti), 15. Tony Kanaan (Foyt), 16. Max Chilton (Carlin), 17. Charlie Kimball (Carlin), 18. Ben Hanley (Dragonspeed), Rit. Takuma Sato (Rahal), Rit. Marcus Ericsson (Schmidt), Rit. Matheus Leist (Foyt), Rit. Ed Jones (Carpenter), Rit. Ryan Hunter-Reay (Andretti), Rit. Sebastien Bourdais (Coyne).
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