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venerdì 11 novembre 2022

Giovani brasiliani sventurati scappano da casa... e hanno iella anche altrove! // GP Brasile e Argentina 1997

Interlagos è il secondo appuntamento del mondiale di Formula 1 1997, iniziato con un doppio ritiro per la Williams e una vittoria di Coulthard. Villeneuve parte dalla pole accanto a Michael Schumacher, mentre i rispettivi compagni di squadra sono piuttosto arretrati. Schumacher frattanto supera Villeneuve e si porta in testa. Platinum Jacques mette le ruote sull'erba, perde posizioni e cerca di tornare in pista. In pista, nel frattempo, si scatena il caos: la Jordan di Fisichella e la Arrows di Hill si toccano, vengono coinvolte anche la Sauber di Herbert e la Stewart di Magnussen. Sarebbe finita per tutti, se non potessero contare su una vettura rimasta ferma allo start, che suggerisce alla direzione gara di dare bandiera rossa. Quella vettura ferma è una Stewart. La guida Barrichello. Grazie alla iella casalinga di Barrichello tutti sono di nuovo in gara! Tutti eccetto JMag: il muletto della Stewart tocca a Barrichello, rimesso in gara dalla sua stessa iella!

Si riparte e di nuovo Schumacher trolla Villeneuve, il quale stavolta si accoda e attende il momento propizio. Dietro i due c'è Hakkinen (il cui compagno di squadra Coulthard è ugualmente arretrato), poi le Benetton di Berger e Alesi. Il momento propizio arriva, Villeneuve si porta in testa, mentre Berger riesce a superare Hakkinen e installarsi negli scarichi della Ferrari di Schumacher. È decisamente più veloce, ma Schumacher se lo tiene dietro per diversi giri: Berger lo supera, passa davanti e inizia ad allungare. Chi allunga più di tutti, però, è Villeneuve, in testa alla gara senza che qualcuno possa metterlo in discussione. Tutti i piloti di testa sono su una strategia a due soste e tra loro si metteranno in mezzo un paio di illustri individui che invece sono su una sosta sola. Villeneuve, *Panis*, Berger, *Hill*, Hakkinen, Schumacher: adesso sono loro i primi sei (Hakkinen è uscito vincente dai pitstop nei confronti di Schumacher).

Panis si ferma ai box, Hill prosegue ancora un po', venendo superato prima da Hakkinen, Schumacher e Alesi. Il secondo stint dei piloti di testa prosegue senza problemi così come non ci sono problemi per Villeneuve e Berger, stabilmente primo e secondo, anche dopo la seconda sosta. Panis risale terzo con le soste degli altri e rimarrà terzo fino alla fine della gara: la strategia ha funzionato e gli vale il podio. Hakkinen è quarto e non riesce ad avvicinarsi al pilota della Prost, si accontenta quindi del quarto posto, mentre Michael Schumacher chiude quinto davanti ad Alesi. Ci sono pochissimi ritiri: l'ultimo è Hill che verso fine gara rientra nel box Arrows con la vettura in fumo - anche il compagno di squadra Diniz era già ritirato da tempo per un testacoda. In precedenza problemi di motore(?) anche per Ralf Schumacher. Prima - molto prima - si era ritirato... guess what? Barrichello!

Due settimane dopo è la volta del GP d'Argentina e stavolta le Williams sono 1/2 in griglia - Villeneuve parte dalla pole, ma non sta bene: per lui questo è un GP di Singapore! Terzo c'è Panis, ma non è il solo outsider: Barrichello si riprende dalla delusione brasiliana qualificandosi quinto a sandwich tra i fratelli Schumacher. La iella brasiliana, tuttavia, l'ha seguito anche a Buenos Aires, così ecco che già alla partenza lo troviamo incidentato, speronato da Michael Schumacher il quale poi gli cozza contro. Per Schumacher è ritiro, Barrichello riuscirà a raggiungere i box. Coulthard frattanto si tocca con qualcuno, perde una ruota, Magnussen viene coinvolto a qualche titolo (anche lui andrà ai box ritrovandosi nelle retrovie come Barrichello) e viene mandata in pista la safety car. Le Williams rimangono 1/2 per pochi giri, poi Frentzen che ha già avuto problemi in Brasile stavolta è costretto al ritiro.

La gara procede tranquilla, almeno finché più avanti non c'è un contatto Alesi vs Hill. La gara continua a procedere... ma non per Panis! Secondo fin dal ritiro di Frentzen, viene abbandonato dalla propria monoposto e costretto al ritiro. Irvine adesso è secondo, ma sia lui sia Villeneuve rientrano ai box per il rifornimento. Jacques torna in pista in testa, dietro di lui ci sono le Jordan di Fisichella e Ralf Schumacher almeno finché quest'ultimo non dimentica la regola aurea: se devi avere un incidente, fa che non sia con il tuo compagno di squadra. Fisichella si ritira, Ralf prosegue senza problemi e rimane secondo finché non giunge il momento del suo unico pitstop. In quei frangenti si ritira Hill, mentre nel box della Arrows ci sono problemi anche per Diniz, stazionario piuttosto a lungo. Davanti frattanto la gara sembra doversi decidere tra Villeneuve e Irvine... ancora lontani, ma non per molto.

Villeneuve soffre di problemi di degrado gomme, pertanto si opta per tre stop anziché due. Nell'ultimo stint, quindi, non solo Irvine è più vicino ma gli si attacca proprio negli scarichi. Villeneuve riesce comunque a mantenere la prima posizione fino alla bandiera a scacchi. Ralf Schumacher chiude terzo e va sul podio. Sotto al podio stesso ci sono Michael e Corinna, non è chiaro se Michael sia lì per il fratello o il compagno di squadra. La gara precedente ha visto pochi ritirati, questa invece ha visto solo nove vetture al traguardo. Herbert si classifica quarto, precedendo Hakkinen. Seguono le Benetton dei Bergesi, poi la Tyrrell di Mika Salo e la Minardi di Jarno Trulli. La gara di Barrichello è finita molto tempo fa per un guasto, mentre l'altra Stewart è stata l'ultima vettura ritirata. Continuano quindi per Rubinho e per tutto il resto della squadra le peripezie già viste in Brasile. E continueranno ancora a lungo...

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Milly Sunshine