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mercoledì 9 marzo 2022

La "sbinnata" della vittoria // GP Austria 1975

Oggi vi parlo di una gara pittoresca vintage, disputata sul circuito di Zeltweg, che ha avuto un finale piuttosto epico. Tuttavia questa gara vintage non è da inserirsi in un contesto molto allegro e mi sembra doveroso segnalarlo. È il agosto 1975 e proprio nelle prove libere della domenica mattina è accaduto un grave incidente, che ha coinvolto il pilota statunitense Mark Donohue, uscito violentemente di pista dopo una foratura improvvisa, incidente che ha coinvolto anche due commissari di percorso, uno dei quali rimasto gravemente ferito. Le condizioni di Donohue, seppure ricoverato in ospedale, non sembravano particolarmente gravi, ma si sarebbero aggravate a causa di un trauma cranico(?) riportato nell'incidente e sarebbe deceduto due giorni più tardi. Anche il commissario di percorso, inoltre, sarebbe morto a causa delle ferite riportate, a seconda delle fonti il giorno stesso della gara oppure il giorno dopo.

Al momento della gara, comunque, nessuno poteva prevedere tutto questo. L'orario della partenza è stato rinviato a causa della pioggia e, quando la gara è iniziata, pioveva ancora. Nel corso della sua durata avrebbe smesso e poi ripreso più tardi. A partire dalla prima fila erano Niki Lauda (Ferrari) e James Hunt (Hesketh), che hanno mantenuto le prime due posizioni. Al terzo posto si è installato in un primo momento Patrick Depailler (Tyrrell) seguito da Hans Joachim Stuck (March), ma questi due sono stati entrambi superati in seguito da Vittorio Brambilla (March), uno dei due italiani presenti in pista (l'altra era Lella Lombardi al volante di una March di un team privato). Stuck, poi, si è ritirato qualche giro più tardi a causa di un incidente. È stato il quarto ritirato, prima è toccato per incidente a Mario Andretti (Parnelli) e per guasti vari a Bob Evans (BRM) e Jean-Pierre Jarier (Shadow).

Nonostante le condizioni meteo avverse, i ritirati per incidente sono stati ben pochi, in compenso le vetture si sono sbizzarrite nel lasciare a piedi i propri piloti. L'ha fatto la Brabham di Carlos Pace, l'hanno fatto entrambe le Williams guidate da Jo Vonlhanten e Jacques Laffite, poi anche la Hesketh di Harald Ertl. Nel frattempo per il terzetto di testa la gara andava avanti normalmente, con Lauda in difficoltà a tenersi dietro Hunt. Infatti Hunt l'ha passato e Brambilla ne ha approfittato per fare la stessa cosa portandosi immediatamente al secondo posto. Lauda a quel punto ha perso contatto con i due, dovendosela vedere con i piloti che aveva dietro, non più Depailler perché questo aveva perso varie posizioni. Brambilla, da parte sua, stava invece negli scarichi di Hunt dando segno di essere più veloce e di non avere intenzione di tenere la sua monoposto arancione in seconda posizione ancora molto a lungo.

Stavo guardando la gara con telecronaca francese e, plot-twist! Nel momento in cui è avvenuto il sorpasso per la leadership, si sentiva solo la voce del telecronista che annunciava il passaggio in testa di Brambilla, associata alle immagini di una corsa di cavalli. Nel frattempo Jochen Mass (McLaren), dopo avere già superato Ronnie Peterson (Lotus) si avvicinava sempre più a Lauda, tanto che più avanti si è portato al terzo posto, che avrebbe mantenuto - mentre Lauda perdeva altre posizioni - fino all'incidente che l'ha messo fuori gioco all'aumentare della pioggia, poco prima che la gara venisse redflaggata per il peggiorare delle condizioni meteo. Tom Pryce (Shadow) si è quindi classificato terzo, con Mass che ha conservato comunque la quarta piazza davanti a Peterson e a Lauda. Settimo ha chiuso il compagno di squadra di quest'ultimo, Regazzoni, ultimo pilota a pieni giri.

Ben diciotto piloti hanno completato la gara, seguivano dietro a Clay anche Jody Scheckter (Tyrrell), Emerson Fittipaldi (McLaren), John Watson (Surtees), Patrick Depailler (Tyrrell), Chris Amon (Ensign), Brett Lunger (Hesketh), Carlos Reutemann (Brabham), Tony Brise (Hill), Rolf Stommelen (Hill), Lella Lombardi (March) e Roelof Wunderink (Ensign). Questo però non deve distogliere dall'accadimento piuttosto pittoresco che avveniva subito dopo la bandiera a scacchi. Vincitore per la prima (e ultima) volta di un gran premio di Formula 1, Brambilla è partito in testacoda subito dopo avere vinto, ha sbattuto contro le barriere e ha fatto il giro d'onore con la vettura danneggiata. Cosa dire, senza ombra di dubbio un modo pittoresco di vincere un gran premio! Sarebbe figo che qualche pilota di oggi lo emulasse. Non riesco a credere che ci sia chi ha vinto 50+ gran premi senza mai metterci una sbinnata nel vedere la bandiera a scacchi!

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Milly Sunshine