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lunedì 31 gennaio 2022

Quando Desiré Wilson tentò di qualificarsi per un gran premio ufficiale // GP Gran Bretagna 1980

Carissime monoposto di seconda mano di una stagione precedente riverniciate e acquistate da un team privato, oggi parliamo del Gran Premio di Brands Hatch del 1980, iniziato con un tentativo di qualificazione da parte di Desiré Wilson al volante di una vecchia Williams. Di vecchie Williams ce n'erano due, una guidata dalla sudafricana, l'altra guidata da Rupert Keegan. Voci di corridoio narrano che nella prima sessione di prove libere il motore della vettura di Keegan abbia dato segni di malfunzionamento. Il team privato che schierava le due vetture, allora, avrebbe optato per scambiare i motori, rifilando per le qualifiche il motore malfunzionante alla Wilson.

Com'è andata a finire? Purtroppo non con una donna in griglia, in quanto Keegan si è qualificato e la Wilson no. Voci di corridoio narrano che nell'unica sessione disputata con il motore funzionante si aggirasse in una qualche posizione tra la 15^ e la 20^. Di fatto, se avesse continuato così, avrebbe potuto qualificarsi davanti al suo più illustre connazionale Jody Scheckter, autore di una gloriosa 23^ piazza su ventiquattro qualificati. Sinceramente non so cosa sia più debilitante per l'animo del tifoso, se sperare di vedere qualificata una donna per un gran premio, oppure se essere un tifoso della Ferrari nel 1980. Direi che più o meno le due cose potrebbero equivalersi, non deve essere tanto diverso.

Siamo nel 1980 quindi è doveroso che una scuderia francese che schiera vetture tamarre monopolizzi la prima fila. Stavolta, però, le Renault che abbiamo visto tanto competitive in alcune qualifiche precedenti non sembrano in grado di ottenere risultati altrettanto altisonanti. L'unica cosa che non cambia sarà la iella smisurata di Jean-Pierre Jabouille che, pur non essendosi qualificato nelle prime posizioni, non solo si ritirerà per un guasto al motore, ma sarà addirittura il primo ritirato. Il suo compagno di squadra René Arnoux resterà in pista fino alla fine della gara, pare, ma con problemi vari tanto che non sarà considerato classificato perché non completerà il 90% dell'intera percorrenza. Insomma, sembra andare tutto come da routine, più o meno.

Scattano quindi dalla prima fila le Ligier di Didier Pironi e Jacques Laffite, che rimangono 1/2 fintanto che le loro gare non prendono, in momenti diversi, una svolta molto simile a quella che prendono di solito le gare di Jabouille. Leader nel primissimo tratto di gara, Pironi ha una foratura ed è costretto a rientrare ai box per un cambio gomme. Tornerà in pista nelle retrovie, per poi risalire fino alla bassa zona punti e verso fine gara ritirarsi a causa di un'altra foratura. Il vero pathos però è lasciato nelle mani di Laffite che, presa la testa della gara ci rimane fino quasi verso metà percorrenza. Poi tentando di rimanere in pista senza rallentare nonostante una foratura, va a sbattere e scende dalla vettura imprecando.

Alan Jones, che fino a quel momento ha pazientemente atteso che le vetture tamarre che aveva davanti si levassero di mezzo ed è stato ricompensato per la paziente attesa, si ritrova quindi in testa alla gara come da copione, con la Brabham di Nelson Piquet al secondo posto e a completare la zona podio virtuale, destinata a diventare un podio effettivo, la Williams del suo compagno di squadra Carlos Reutemann. La zona punti verrà completata dalle Tyrrell sponsorizzate Candy di Derek Daly e Jean-Pierre Jarier oltre che dalla McLaren di Alain Prost, in una gara in cui ben quattordici vetture riescono a vedere la bandiera a scacchi (ho considerato Arnoux tra di loro), un numero che non sempre si vede nel 1980.

Per quanto riguarda il capitolo Ferrari e Alfa Romeo, le cose vanno decisamente male. Il campione del mondo in carica, che abbiamo lasciato 23° sulla griglia, riesce ad arrivare al traguardo decimo, precedendo di una sola posizione il già citato Keegan... e niente, almeno lui al traguardo ci arriva. Gilles Villeneuve è costretto al ritiro da un guasto, sorte analoga all'Alfa di Patrick Depailler. Bruno Giacomelli invece termina la gara anzitempo per incidente. Va beh, almeno possiamo consolarci con l'Osell-... no, non ci consoliamo nemmeno con l'Osella stavolta: l'unica vettura, guidata da Eddie Cheever, figura a sua volta ritirata per problemi tecnici. Vedo che anche le squadre italiane si sono impegnate al massimo per emulare le gare di Jabouille!

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